mauro ha scritto:
caro barionu,
il libro cita anche Oklo di cui tratta il link che ho messo?
ciao
mauro
Non mi sembra ,
Mauro, trovami sulla mica e nucleare , in particolare legato a Peter Tompkins
articoli online anche in inglese -
assolutamente da leggere :
https://www.amazon.it/Mysteries-pyramid ... 006014324Xsentiamo una voce critica
https://emanuelepagani.altervista.org/a ... 5-la-mica/La mica
In questo breve articolo non parliamo di un oggetto costruito da civiltà antiche, non parliamo di elementi particolari che avrebbero scosso l’archeologia a tal punto da pensare a interventi di un popolo di altre galassie… parliamo di una pietra che ha avuto un uso particolare. Certamente l’uso di questa pietra venne evidenziato in strutture antiche tra cui la “Piramide del Sole” a Teotihuacan e in un tempio li vicino, il “Tempio della Mica”, all’interno dei quali venne ritrovato un grande uso di questo materiale, soprattutto sotto la pavimentazione e come rivestimento per i soffitti… e stiamo parlando di un materiale che dovrebbe (in teoria) arrivare dal Brasile, quindi a più di 3000 chilometri di distanza!
Piramide del sole
Le miche sono un gruppo di minerali appartenenti a quelli che sono i fillosilicati, silicati caratterizzati da una struttura a strati a simmetria tetraedrica in cui ogni tetraedro tende a legarsi con altri tre tramite ponti a ossigeno. I membri di questa famiglia, generalmente, presentano un aspetto lamellare, scaglioso e sovente con delle sfaldature molto ben definite e evidenti. Proprio per questo motivo le miche sono caratterizzati da una struttura a strati sfaldata in maniera squisita.
Questi minerali generalmente cristallizzano nel sistema cristallino [raggruppamento di più classi di simmetria aventi caratteristiche simili N.d.A.] monoclino, con tendenza quindi a formare cristalli con una forma esagonale.
Saltando quindi evidenze chimiche di natura complessa e che potrebbero portare ad una grande confusione nel lettore, passiamo subito al termine, l’etimologia della parola “Mica”, il quale (fortunatamente) ci dà un aiuto nel capire le caratteristiche di questo minerale. Mica, infatti, deriva dal latino “micare”, ovvero “brillare”, questo perché la famiglia delle miche ha minerali che brillano alla luce del sole; oppure, il termine potrebbe derivare da “mica”, briciola, poiché queste pietre si sbriciolano facilmente.
Abbiamo quindi due punti fissi che potremmo già prendere in considerazione prima di proseguire nella descrizione dell’oggetto: in primo luogo, perché utilizzare una pietra fragile per costruire una grande struttura e, in secondo luogo, perché utilizzare una pietra brillante come rivestimento per i soffitti o per i pavimenti (quindi in un luogo buio e non luminoso). Se dovessimo simulare l’uso di questa pietra potremmo ottenere due risultati, ovvero: la fragilità della pietra (che, da come abbiamo visto, venne estratta a 3000 chilometri da Teotihuacan) renderebbe difficili le procedure di costruzione mentre, la sua lucentezza, verrebbe comunque oscurata dal luogo in cui venne posizionata.
Ma andando avanti, si scopre che la famiglia delle miche viene utilizzata anche come ottimo isolante TERMICO ed elettrico; la muscovite, per esempio, ha molti utilizzi nell’industria come isolante anche se, ultimamente, si stanno preferendo i materiali sintetici.
Analizziamo (e cerchiamo di rispondere) alle domande che girano intorno a questo elemento.
Andando online e cercando “Uso della mica a Teotihuacan” troviamo articoli che descrivono l’uso della mica in particolari piramidi o templi poiché questo materiale è in grado di isolare l’elettricità; ergo, in antichità l’elettricità era già conosciuta (vedi l’altro caso, le lampade di Dendera) e la mica venne utilizzata come isolante per i templi dal momento che all’interno di essi l’elettricità veniva utilizzata in maniera massiva. Questa però non è l’unica interpretazione: altre ipotesi nei confronti di questo materiale, dicono che la mica veniva utilizzata per incanalare l’energia dei sacerdoti attraverso un buco sommitale del tempio o delle piramidi, di modo che quest’ultima potesse raggiungere il cielo, e quindi le divinità adorate in loco.
Ovviamente queste riportate sopra sono ipotesi pseudoscientifiche e non del tutto approvate, dal momento che non vi sono prove che la mica fosse utilizzata per questo. Prove più convincenti però riguardano le altre due sfaccettature di questo materiale: la capacità di isolamento della temperatura e l’estetica. Per quanto riguarda il primo caso, questo materiale potrebbe essere stato adottato dai costruttori di queste piramidi e di questi templi perché conoscevano le capacità di isolamento della temperatura… effettivamente, come potevano conoscere la sua resistività elettrica se quest’ultima non era ancora stata scoperta? Può darsi infatti che, entrando in delle ipotetiche cave, i “minatori” abbiano notato un certo cambiamento di temperatura che poi, mediante processi logici, avrebbero potuto imputare al minerale che li circondava (ma queste sono supposizioni). Ebbene, si sa che per entrare in certi stati di trance o di alterazione della percezione e della coscienza, bisogna adottare degli accorgimenti specifici tra cui la manipolazione della temperatura dell’ambiente: se un ambiente è troppo freddo o troppo caldo, secondo alcuni studi e teorie, non si riuscirebbe a fare “il passo” del cambio di coscienza. La mica avrebbe quindi avuto questo ruolo, ovvero: posta in ambienti dedicati alla religiosità di culto e alla spiritualità, avrebbe permesso a quest’ultimo di ottenere una determinata temperatura che poi, volente o nolente, avrebbe aiutato il sacerdote a scendere in un determinato stato di trance.
L’ultima ipotesi fattibile è quella dell’estetica: potrebbero aver utilizzato la mica come rivestimento semplicemente perché aveva un estetica particolare?
Mica 1
Mica 2
Bhè, la realtà è che si tratta davvero di un bel minerale curioso, sia per il suo colore che per la forma alquanto particolare… del resto la questione è soggettiva; ma, effettivamente, se dovessi imbattermi in essa e dovessi costruire qualcosa come un tempio, certamente la userei proprio per via di questa sua spettacolarità e di questa sua unicità. Infatti, pur essendo un materiale che oggi viene utilizzato come isolante, al tempo, poteva essere utilizzato semplicemente perché era “bello” o “unico”. Le persone che non conoscevano le potenzialità di questo materiale avrebbero potuto utilizzarlo per costruire queste piramidi e questi templi lasciando in maniera del tutto involontaria quello che oggi è “Il mistero della mica a Teotihuacan”.
Per quanto riguarda invece il giacimento di mica a 3000 chilometri di distanza nutro un certo scetticismo dal momento che di mica, a Teotihuacan, non se ne trova solo nei templi e nelle piramidi ma praticamente ovunque; proprio come se fosse un elemento da costruzione. E’ più facile pensare che all’interno di Teotihuacan stesso ci fosse stato (in passato) un giacimento di mica che poi venne completamente svuotato dagli abitanti del luogo per erigere le loro costruzioni.
La bufala della mica ottenne una grandissima diffusione in internet e anche in televisione dove, diversi programmi televisivi, la evidenziavano come: “un materiale unico nel suo genere, dal momento che la mica di Teotihuacan è rara”. Anche questa affermazione è in realtà errata e pare andar contro l’affermazione precedente che parla di un giacimento a 3000 chilometri da questa località. Insomma o la mica è stata presa da Teotihuacan ed è rara, oppure è stata presa a 3000 chilometri di distanza al di fuori di Teotihuacan e non è rara, dal momento che in Brasile vi sono ancora delle “cave di mica muscovite”… e la mica muscovite non è comunque rara dal momento che, come abbiamo detto, veniva utilizzata anche come isolante industriale.
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l' articolo sopra mi conferma che qualcosa di veramente importante si trova nella mica ...
per capirci ,
anche nei contatori geiger di ultima generazione viene utilizzata la mica .ovvero studiare la funzione della mica nel geiger e rapportarlo alle piramidi ....
https://www.chimica-online.it/download/ ... %20esternohttps://it.wikipedia.org/wiki/Micazio ot