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Grigio
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 Oggetto del messaggio: UFO tra i nativi americani: oltre il mito
MessaggioInviato: 31/12/2010, 19:21 
UFO nella nazione indiana. Secondo molti ufologi anglosassoni, e alcune correnti europee, le correlazioni tra ipotetiche civiltà aliene e i nativi americani sono troppe per essere liquidate come favole o racconti distorti. I nativi americani non avevano video, o foto da mostrare. Poterono divulgare ciò che videro, alle generazioni successive, tramandando i racconti, le incisioni e la loro cultura mistica .

E’ la fine del dicembre del 1890, esattamente 120 anni or sono un ragazzo, un nativo americano, ferito, si guarda intorno sbigottito. Intorno a se solo cadaveri. Sono quelli degli uomini e le donne della sua tribù. E’ uno dei sopravvissuti al massacro di Wounded Knee. Il ragazzo alza gli occhi al cielo, li socchiude, allarga le braccia e con la voce sibilante sussurra: “Dove sono i miei spiriti?” Dove sono e chi erano gli spiriti dei nativi americani? Wounded Knee rappresenta un episodio simbolo dello sterminio, di fatto, degli indiani d’America da parte dei governi americani del diciannovesimo secolo. Con episodi simili a Wounded Knee fu spazzata via la “Nazione Indiana”, interi popoli. Con essi tradizioni, miti e leggende millenarie andarono spegnendosi nelle riserve. I discendenti dei nativi americani ne hanno conservato parecchie ma, probabilmente, moltissime testimonianze e racconti più precisi sono andati irrimediabilmente dispersi. Hopi, Cherooke, Sioux, Navaho e altri popoli raccontavano di esseri venuti dal cielo e di strani fenomeni inspiegabili. In quasi tutte le principali tribù degli Indiani d’America esistevano miti e leggende di oggetti volanti ed esseri misteriosi dai poteri formidabili.

L’intero misticismo e la religione degli indiani americani era fondata su questi aneddoti.

Gli Hopi raccontavano ad esempio dei Katchinas, un popolo venuto dalle stelle per aiutarli ed educarli. Oppure della visione degli “uccelli di fuoco”. Senza dimenticare le “canoe volanti”. Oggi li avrebbero chiamati UFO, oggetti volanti non identificati. Per le tribù indiane erano segni della presenza delle divinità, dei loro spiriti. Gli ufologi moderni, a sostegno delle loro tesi, hanno costruito diversi teoremi. Molti racconti, tramandati sino ad oggi, presentano analogie con quelli delle popolazioni native dell’America Centrale e asiatiche. L’Arizona e il Nuovo Messico, dove abbondano i luoghi considerati sacri dai nativi americani, hanno registrato una media d’ avvistamenti di UFO esorbitante rispetto ad altre zone del mondo. Il dibattito tra le correnti di ufologi che sostengono queste tesi e gli scettici è destinato a perdurare. A parte pochi cronisti, nel diciannovesimo secolo, erano in pochi ad interessarsi delle tradizioni degli Indiani d’America. La guerra di conquista e di distruzione dell’uomo bianco, probabilmente, ha cancellato tracce preziose. Sia a sostegno degli ufologi che degli scettici. Chi erano in realtà gli spiriti dei nativi americani?

http://notiziefresche.info/ufo-tra-i-na ... ost-63708/


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MessaggioInviato: 31/12/2010, 19:37 
Anche io avevo letto tempo fa alcune leggende dei Nativi Nord-Americani e vi avevo trovato chiari indizi di contatti con visitatori alieni, come per esempio una leggenda che parlava di un giovane che un giorno, andando a caccia, vede improvvisamente scendere dal cielo una "cesta" con alcune donne che, se ricordo bene, lo portano in un "paese nel cielo" e altre leggende simili. C'è poi la leggenda della Donna Bisonte Bianco, mitica fondatrice della religione dei Sioux, che viaggiava dentro "una nuvola di luce bianca" e che aveva il potere di incenerire chiunque cercasse di aggredirla.
Ci sono poi le numerose leggende che parlano non solo di "mondi celesti" con relativi abitanti, ma anche di "regni sotterranei", sempre con relativi abitanti, e da cui molte tribù di Nativi Americani dicevano di discendere, e che poi molti hanno legato alle leggende tibetane di Agarthi e Shamballah.
Sarebbe bello fare una ricerca in proposito, dato anche che l'articolo in questione non dice niente o quasi di significativo. Porta scarsissimi esempi e poco dettagliati (quelli soliti degli Hopi, perché sono i più noti, essendo legati alla mitologia apocalittica del 2012), non cita nessun autore né alcuna fonte..... insomma, la solita Fuffa da Rete che viene scritta per sentito dire, e non con dati che aiutino il lettore a farsi una cultura personale...... peccato.
Vediamo di correggere noi simile mancanza.
Ma questa discussione non sarebbe stata meglio nella sezione di Paleoastronautica?


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MessaggioInviato: 02/01/2011, 18:12 
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=5086


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MessaggioInviato: 02/01/2011, 21:04 
A me incuriosisce anche la presenza del fenomeno contattista tra i moderni indiani americani. Per esempio c'è il caso di un Ottawa (almeno così viene riportato qui http://www.ufologie.net/ce3/1959-07-12-usa-sapulpa.htm), tale Frank Buckshot standing horse (cavallo eretto) che nel 1959 avrebbe avuto contatti con presunti extraterrestri di forma umana sedicenti provenire da Marte, da Venere e da Clarion, come nel caso di Truman Bethurum. Ora, la cosa curiosa è che siamo nel 1959, quindi gli amerindi erano comunque più vicini cronologicamente alla propria cultura autoctona (rimasta vitale in vario modo fino alla seconda metà dell''800) di quanto non possano esserlo oggi: cronologicamente, per lo meno. Non me ne intendo molto quindi se sbaglio correggetemi, ma penso che nel 1959 gli amerindi fossero decisamente emarginati dal resto della società americana wasp, forse persino più degli afroamericani; sicuramente erano più isolati ed ignorati. Quindi mi sembra strano, dal punto di vista sociale e culturale, ipotizzare una facile diffusione di un tema tipico della società bianca dell'epoca (o meglio una sua "sottocultura"), il tema dei dischi volanti e degli extraterrestri provenienti da Marte, Venere,Clarion e via dicendo, tra gli amerindi dell'Oklahoma (anche se fossero stati in crisi di identità); però a quanto pare mi sbaglio e qui sarebbe interessante indagare la questione; tornando al caso in questione, quanto gli è arrivato dalla società bianca, quanto eventualmente gli è arrivato da una reale esperienza e quali e quanti sono gli eventuali legami con la propria cultura di origine?



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MessaggioInviato: 05/01/2011, 14:38 
Indubbiamente gli Americani Nativi negli Stati Uniti erano ancora particolarmente emarginati, tanto che ancora a quel tempo mostravano i "Pellerossa brutti e cattivi" contro i "bianchi buoni e bravi", generalmente rappresentati tutti come Wasps... ciò non toglie che, proprio per questo fatto, non subissero l'influenza della cultura bianca, che anzi aveva distrutto già in gran parte l'identità delle tribù di Americani Nativi, che sarebbe stata ritrovata a poco a poco a partire dai grandi movimenti progressisti e anti-razzisti degli anni 60 e 70.
Marte, Venere e Clarion erano i "pianeti ufficiali" di cui parlavano in genere i contattati, dato che a quel tempo si pensava ancora che Marte e Venere potessero ospitare forme di vita come la nostra.
A me invece ha sempre impressionato molto il caso dello "Star Elder", raccontato da un anziano di non mi ricordo quale tribù, che disse di aver convissuto da giovane, lui e altri suoi compagni, con un piccolo alieno di tipo "grigio", nascondendolo e proteggendolo fino a quando non scomparve misteriosamente, probabilmente ritornando a casa sua tramite una spedizione di soccorso, dato che l'alieno era un naufrago, precipitato nel deserto con la sua navicella.
Tale indiano raccontò che tale essere, "L'Antico Stellare" (Star Elder significa appunto questo), gli aveva spiegato che gli alieni non avevano nessuna intenzione di interferire con la civiltà terrestre e che erano lì solo per studio.
Il vecchio nativo aveva poi detto che l'errore dei bianchi era appunto quello di considerare gli alieni come degli esseri mitologici, venuti per apportare grandi cambiamenti o per seminare distruzione, mentre in realtà sono persone come noi, che non desiderano altro che starsene in pace con gli altri. "Vivi e lascia vivere", insomma. E criticava le attese apocalittiche da 2012 e via dicendo.
Quando lo lessi, mi sono detto: forse riusciremo ad avere un contatto proprio quando noi occidentali avremo imparato a comportarci come si è comportato il vecchio nativo americano: in modo saggio e misurato, come persone ragionevoli e non come isterici visionari.


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MessaggioInviato: 05/01/2011, 15:28 
Il che avverrà (se avverrà prima di una nostra involuzione e regressione come civiltà planetaria) solo se il mondo "occidentale" sarà posto di fronte a cambiamenti forzosi di paradigma e mentalità ovvero quando il "sistema occidentale" ed aggiungerei però anche quello medio ed estremo orientale si trovasse in estrema e grande difficoltà.
Ovviamente c'è anche la ipotesi che la conoscenza della "Verità" sia distribuita all'interno di alcuni popolazioni "secondarie" sia oggi che in passato...onde per cui nessuna di esse conoscerebbe ed avrebbe una visione di insieme ma solo parziale e della storia "vera" del nostro passato e del futuro a medio e lungo termine.
Non si possono escludere a priori manifestazioni di eventi che volenti o nolenti possano interessare le sorti della Terra...e che magari hanno ripetizione periodica...
Che gli "alieni" siano "persone come noi" forse è una riduzione troppo antropocentrica...
Forse una parte degli esseri viventi che popolavano la Terra un tempo molto ma molto lontano fu costretta ad abbandonarla, la Terra...ecco il perché potrebbero essere a noi simili ed oggi definibili come "alieni".
Ma non è detto che nell'ecosistema Universo in cui esistiamo anche noi sia presente solo una specie antropomorfa e dotata di un certo livello dell'attributo che noi definiamo "intelligenza".
Grazie.

Marco1971.



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MessaggioInviato: 05/01/2011, 22:49 
Cita:
Enkidu ha scritto:

ciò non toglie che, proprio per questo fatto, non subissero l'influenza della cultura bianca, che anzi aveva distrutto già in gran parte l'identità delle tribù di Americani Nativi


Bene, ammettiamo che diciamo tra i primi del '900 e il 1960 (in fondo appena un paio di generazioni, non è tanto) le varie nazioni amerinde nordamericane si siano trovate, chi più chi meno, in una situazione non solo di emarginazione ma anche di "sudditanza psicologica" (oltre che politica, militare ed economica) per così dire, nei confronti della cultura bianca nordamericana; trovo curioso, anche se non impossibile, che possano esserlo state al punto da interessarsi di quella che comunque era in fondo una "sottocultura" a sua volta emarginata all'interno della cultura wasp, ossia l'interesse per i dischi volanti. Mi chiedevo quindi fino a che punto questo interesse fosse puramente indotto dall'esterno (in quanto sentito bianco e quindi superiore), così come lo è stata la religione, le tecnologie moderne etc e quanto invece trovasse risonanza in credenze o sensibilità più autoctone, magari ravvivandole (probabilmente in modo superficiale). Certo, il primo caso (ossia il puramente indotto dall'esterno) forse è il più plausibile ma forse potrebbe esserci dell'altro (dico forse), come se le storie dei dischi volanti avessero ravvivato e risvegliato (in modo forse confuso) un sentire che gli apparteneva prima della "colonizzazione" culturale. Un parziale parallelismo si potrebbe fare con la ghost dance, nata in ambito amerindo ma che rappresenta pur sempre un'innovazione rispetto alla tradizione, sicuramente nata anche in seguito alle ricadute tra gli amerindi dell' ormai avvenuto contatto col cristianesimo.

Cita:
A me invece ha sempre impressionato molto il caso dello "Star Elder", raccontato da un anziano di non mi ricordo quale tribù, che disse di aver convissuto da giovane, lui e altri suoi compagni, con un piccolo alieno di tipo "grigio", nascondendolo e proteggendolo fino a quando non scomparve misteriosamente, probabilmente ritornando a casa sua tramite una spedizione di soccorso, dato che l'alieno era un naufrago, precipitato nel deserto con la sua navicella.
Tale indiano raccontò che tale essere, "L'Antico Stellare" (Star Elder significa appunto questo), gli aveva spiegato che gli alieni non avevano nessuna intenzione di interferire con la civiltà terrestre e che erano lì solo per studio.
Il vecchio nativo aveva poi detto che l'errore dei bianchi era appunto quello di considerare gli alieni come degli esseri mitologici, venuti per apportare grandi cambiamenti o per seminare distruzione, mentre in realtà sono persone come noi, che non desiderano altro che starsene in pace con gli altri. "Vivi e lascia vivere", insomma. E criticava le attese apocalittiche da 2012 e via dicendo.


Questo caso, che non conoscevo (in realtà non ne conosco molti, e più leggo e più mi rendo conto che è veramente un mare magnum) è interessante, bella segnalazione.

Cita:
Quando lo lessi, mi sono detto: forse riusciremo ad avere un contatto proprio quando noi occidentali avremo imparato a comportarci come si è comportato il vecchio nativo americano: in modo saggio e misurato, come persone ragionevoli e non come isterici visionari.


Effettivamente quando si dice "l'uomo è così o colà" criticandone i comportamenti irrazionali che sembra tenere in molti casi, si dimenticano spesso due coordinate: quella spaziale e quella temporale; quella spaziale perché quasi sempre si ha come riferimento l'uomo "occidentale" (termine relativo ma ci si capisce) quando invece l'uomo è vario e variegato etnicamente, geograficamente e culturalmente; quella temporale perché si ha in mente l'uomo occidentale moderno (o l'orientale moderno, il che non è poi molto diverso ormai) e non quello che si era in passato (in alcune epoche e luoghi forse più ignoranti in certe questioni ma infinatemente più equilibrati nei rapporti con gli altri e con "l'altro").


Ultima modifica di quisquis il 05/01/2011, 23:10, modificato 1 volta in totale.


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Cita:
MarcoFranceschini ha scritto:


Che gli "alieni" siano "persone come noi" forse è una riduzione troppo antropocentrica...
Forse una parte degli esseri viventi che popolavano la Terra un tempo molto ma molto lontano fu costretta ad abbandonarla, la Terra...ecco il perché potrebbero essere a noi simili ed oggi definibili come "alieni".
Ma non è detto che nell'ecosistema Universo in cui esistiamo anche noi sia presente solo una specie antropomorfa e dotata di un certo livello dell'attributo che noi definiamo "intelligenza".
Grazie.

Marco1971.


Io penso che con quella frase non si intendesse "come noi" necessariamente nel senso di "uomini come noi", visto che si parlava di un Grigio, ma più genericamente "esseri viventi e non figure mitologiche o divine", quindi non mi sembra una visione antropocentrica.
L'ipotesi che terrestri di un lontano passato possano essere andati a vivere altrove (magari sotto terra in qualche pianeta del nostro sistema solare, tipo Marte o Venere) io la vedo bene, così come anche l'ipotesi (le due non si escludono necessariamente a vicenda) che i terrestri stessi siano originari di altri pianeti magari del nostro stesso sistema solare oggi non più abitabili. Questo spiegherebbe molto facilmente (ma ci potrebbero essere ulteriori spiegazioni) i contatti con presunti alieni di forma umana.



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 Oggetto del messaggio: Re:
MessaggioInviato: 04/05/2023, 07:00 
quisquis ha scritto:
Cita:
MarcoFranceschini ha scritto:


Che gli "alieni" siano "persone come noi" forse è una riduzione troppo antropocentrica...
Forse una parte degli esseri viventi che popolavano la Terra un tempo molto ma molto lontano fu costretta ad abbandonarla, la Terra...ecco il perché potrebbero essere a noi simili ed oggi definibili come "alieni".
Ma non è detto che nell'ecosistema Universo in cui esistiamo anche noi sia presente solo una specie antropomorfa e dotata di un certo livello dell'attributo che noi definiamo "intelligenza".
Grazie.

Marco1971.


Io penso che con quella frase non si intendesse "come noi" necessariamente nel senso di "uomini come noi", visto che si parlava di un Grigio, ma più genericamente "esseri viventi e non figure mitologiche o divine", quindi non mi sembra una visione antropocentrica.
L'ipotesi che terrestri di un lontano passato possano essere andati a vivere altrove (magari sotto terra in qualche pianeta del nostro sistema solare, tipo Marte o Venere) io la vedo bene, così come anche l'ipotesi (le due non si escludono necessariamente a vicenda) che i terrestri stessi siano originari di altri pianeti magari del nostro stesso sistema solare oggi non più abitabili. Questo spiegherebbe molto facilmente (ma ci potrebbero essere ulteriori spiegazioni) i contatti con presunti alieni di forma umana.


E dimmelo a me... Che ho frequentato una delle Pleiadi per mesi senza saperlo... [:306]



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 Oggetto del messaggio: Re: UFO tra i nativi americani: oltre il mito
MessaggioInviato: 04/05/2023, 12:55 
Vabbè.. se è per questo anche la religione Cristiana si basa sulla stessa origine divina dell'uomo. [:306]


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