Fra le tante leggende narrate da Peter Kolosimo, e non solo da lui, ce n’è una che colpisce particolarmente la fantasia degli appassionati di Paleoastronautica ormai da molto tempo: quella dei cosiddetti Signori della Fiamma che, più di 18 milioni di anni fa, sarebbero sbarcati in mezzo al Deserto di Gobi e vi avrebbero stabilito una colonia, dando inizia alla civiltà sulla Terra, dando conoscenza e intelligenza agli uomini terrestri, che prima erano ancora al livello di bestie selvagge, e provenendo con i loro carri infuocati (da cui il titolo “Signori della Fiamma”) nientepopodimenoché dal pianeta Venere. Sempre secondo la leggenda, a quel tempo il Gobi non sarebbe stato un deserto, bensì un mare, in mezzo al quale ci sarebbe stata un’isola, dove appunto i Venusiani si sarebbero stabiliti. Essi sarebbero stati, almeno secondo i Cinesi, esseri umani come noi, di tipo depigmentato, cioè “Nordici” in pratica…. Il che richiama anche il mito di Atlantide e dei suoi abitanti cromagnonoidi e del pari depigmentati... una coincidenza o una sovrapposizione di miti? Chi ha un minimo di razionalismo, a sentire queste storie, gli si drizzano non una, non due, ma una miriade di antenne…. Infatti penso che varrebbe la pena investigare, però purtroppo non ho ancora dati in materia. Solo tante belle ipotesi…. Non certo “teorie” basate sull’epistemologia popperiana… Comunque, portate pazienza… titilleremo intanto un po’ le menti, in attesa di prove di falsificazione… in fin dei conti non siamo qua per cercare di dimostrare nessuna verità assoluta, vero? VERO??? Certo, bisognerebbe sapere da dove viene una tale leggenda, in quali antichi testi è stata scritta, e dove si può trovare. Certo, se si tratta di una leggenda come quella del continente di Mu, raccontata da Churchward, possiamo stare tranquilli: nessuno ha mai ritrovato gli antichi testi indiani che parlano di questa terra mitica e dei suoi leggendari abitanti, i Naacals. Quindi non c’è niente che possa dimostrare che Mu non sia stata inventata di sana pianta da Churchward, anche se può averlo fatto in base a miti preesistenti, non necessariamente indiani. Inoltre i miti narrati da Churchward non hanno alcun riscontro scientifico, nel senso che non c’è alcuna prova scientifica che nel Pacifico sia mai esistito un continente ora sommerso, anzi la geologia attuale parrebbe che sia in grado di dimostrare il contrario (dico “parrebbe” perché sappiamo che le teorie scientifiche passano spesso come le mode… magari fra 20 anni i geologi ci raccontano una storia diversa). Il caso del mito dei Signori della Fiamma invece appare un poco diverso: lì i riscontri scientifici forse ci sono… o almeno spero. Certo, bisogna documentarsi meglio… e a sentire Kolosimo esistono diverse fonti di tale mito. Infatti a suo tempo avevo letto che effettivamente un tempo c’era un mare interno nell’Asia Centrale, i cui resti sarebbero quella gran quantità di laghi che si possono vedere nel Tibet e dintorni. Tale mare interno sarebbe stato ciò che restava delle distese oceaniche, facenti parte dell’antica Tetide, l’oceano scomparso a causa dell’avvicinarsi dell’Africa, dell’Arabia e dell’India all’Eurasia. L’India infatti era un’isola vagante nell’Oceano Indiano, staccatasi dal continente australe di Gondwana. Le stesse montagne dell’Himalaya sono il frutto di questo titanico scontro fra l’Asia e l’India, come si può vedere anche dalla carta geografica, e quindi non stupisce che dove ora ci sono montagne e altipiani desertici un tempo ci fosse il mare, magari con delle isole. Ma non basta, c’è dell’altro. Sappiamo tutti che Venere attualmente è un pianeta inabitabile, addirittura un inferno, con temperature che superano i 400° sulla superficie, con una densissima atmosfera di anidride carbonica, con nuvole di acido solforico, velenoso e corrosivo, e pressioni atmosferiche paragonabili a quelle delle profondità buie degli oceani, e tra l’altro giorni e notti lunghissimi, dato che il moto di rotazione è lungo 243 giorni terrestri, cioè in pratica, assurdamente là i giorni durano più degli anni, dato che il moto di rivoluzione venusiano è di soli 227 giorni terrestri. Eppure Venere è la “gemella” della Terra, come Marte, e dovrebbe essere simile ai suoi due pianeti fratelli…. Perché non è così? Cosa l’ha resa tanto diversa e infernale? A quanto se ne sa, è la grandissima attività vulcanica che ha reso l’atmosfera così devastante. Il suolo è pieno di colate vulcaniche solidificate, costellato di formazioni vulcaniche che eruttano anidride carbonica e composti dello zolfo in grandissima quantità, rendendo appunto l’atmosfera densissima, caldissima e incompatibile con quasi tutte le forme di vita conosciute, a parte forse alcuni batteri estremofili. E’ come se Venere fosse agli stati primordiali dell’evoluzione, come la Terra miliardi di anni fa. Eppure, da quel che si è riusciti a capire, un tempo non era così, ma Venere era davvero un mondo diverso, ed era provvisto di oceani, come lo è la Terra e come lo era anche Marte. In mezzo agli oceani sorgevano due grandi continenti, ora chiamati Ishtar Terra e Aphrodite Terra, e forse forme di vita prosperavano in quell’ambiente che doveva essere simile a quello dei nostri paesi tropicali. E’ opinione di alcuni, che Venere sia stata vittima di un cataclisma, avvenuto probabilmente dieci milioni di anni fa (almeno da quel che ho sentito una volta al Tg Leonardo) che avrebbe sconvolto la sua superficie, facendo eruttare innumerevoli vulcani e coprendo la sua superficie di colate laviche. Su internet invece lessi che esisteva l’ipotesi che un tempo Venere avesse un normale moto di rotazione simile a quello della Terra e di Marte, e che in seguito, a causa di uno scontro cosmico, esso si sarebbe fermato. Infatti, mentre tutti gli altri pianeti del Sistema Solare girano nello stesso senso, con il Sole che sorge ad Est e tramonta ad Ovest, Venere è l’unico pianeta su cui il sole sorge ad Ovest e tramonta ad Est! L’unico! Perché? La teoria in questione afferma che Venere si sarebbe dapprima arrestata a causa di uno scontro cosmico, poi avrebbe lentamente cominciato a girare in senso opposto, accelerando sempre più. Ne conseguirebbe dunque che col passare dei milioni di anni il suo moto di rotazione dovrebbe diventare di nuovo simile a quello degli altri pianeti. Non solo: l’attività vulcanica col passare del tempo dovrebbe ridursi a livelli accettabili, permettendo all’ambiente venusiano di liberarsi progressivamente dell’eccesso di anidride carbonica e acido solforico e permetterle di tornare simile a quella che era un tempo, milioni di anni fa. Fu forse un asteroide a precipitare su Venere, arrestando e invertendo la sua rotazione, e spaccando la sua crosta, facendo eruttare tutti i suoi vulcani e facendo scaturire fiumi di lava e nuvole di gas che uccisero l'intero pianeta? Non sembra un ipotesi da escludere, dato che sappiamo che anche la Terra subì scontri nel passato dello stesso tipo, anche se meno devastanti. Ora immaginiamo che effettivamente, milioni di anni fa Venere fosse un’altra Terra, magari abitata da creature simili a noi, e che hanno sviluppato una civiltà tecnologica superiore, a tal punto da raggiungere la Terra. Sarebbe la cosa più logica, pensare che i Venusiani abbiano voluto colonizzare la Terra, in un periodo storico in cui l’umanità, almeno per la scienza ufficiale, non si era ancora evoluta. Infatti le prime forme di ominidi risalgono a soli dieci milioni di anni fa, anche se c’è da chiedersi quanta attendibilità storica abbiano certe leggende… se davvero sono mai venuti sulla Terra i Venusiani, sono arrivati davvero 18 milioni di anni fa? O magari in un’epoca più recente, dato che secondo la leggenda i nostri antenati li conobbero e furono civilizzati da essi? Ora, che possibilità abbiamo noi di trovare una verifica a tale ipotesi? O almeno qualcosa che la renda più probabile, più accettabile scientificamente? Una possibilità senz’altro è in mano agli astronomi planetari e alla ricerca spaziale: gli studi su Venere potrebbero in qualche modo confermare che un tempo Venere era un mondo abitabile, e allora l’unica cosa è aspettare i progressi delle esplorazioni delle sonde. Tuttavia il suolo venusiano al momento è irraggiungibile all’uomo, e se ci sono vestigia di una civiltà passata su Venere, con tutta probabilità è stato tutto distrutto dalle temperature infernali dell’ambiente venusiano e dalle colate laviche. A meno che non si trovi una colossale struttura fatta di materiali resistenti al calore e visibile anche ad alta quota…. Un’altra possibilità, è scoprire qualcosa riguardo la leggenda dei Signori della Fiamma. Peter Kolosimo in pratica dice che non si tratta di una leggenda unica, ma di un insieme di leggende di origine sia indiana che cinese, riferita da diverse fonti, tuttavia non è molto preciso, e quindi lascia il lettore privo di punti di riferimento. A queste leggende, collega poi lo strano fatto che i Maya oltre al calendario basato sull’anno solare terrestre, ne avevano un’altra calcolato sull’anno solare venusiano. Forse era dovuto solo al grande culto che i Maya riservavano a Venere, identificato con il dio Quetzalcoatl, ma è possibile che in realtà fosse il ricordo di chi in effetti calcolava gli anni in quel modo perché su Venere ci era vissuto? E' poi un fatto che Quetzalcoatl, descritto come un uomo di tipo nordico, barbuto, ha dei parallelismi con il personaggio di Sanat Kumara, il capo dei Venusiani, dato che entrambi sono eroi civilizzatori dell'umanità. Ora, io vorrei sapere che possibilità ci sono di verificare l’esistenza di tali leggende. Dove potremmo trovare informazioni utili sulle mitologie asiatiche, sia indiane che cinesi che tibetane e probabilmente anche mongole? Su internet, in lingua italiana non c’è praticamente niente, a parte una traduzione di alcune pagine de “Le stanze di Dzyan”, controverso testo della Blavatskyi, che si ispirerebbe, a detta dell’autrice, ad alcuni testi tibetani che però sembra che nessuno abbia letto…. Il testo in questione è allegorico e in gran parte di significato indecifrabile. Per il resto, tutta la questione è avvolta da dottrine esoteriche occidentali, che ovviamente non hanno assolutamente nulla a che vedere con questioni di tipo anche solo lontanamente scientifico. In pratica, in lingua italiana non ho trovato nulla di utile. E’ ovvio che, fino a quando il patrimonio mitico di tutto il mondo resterà in mano ai seguaci delle varie dottrine esoteriche e ai seguaci dell’antropologia storica ufficiale, non c’è alcuna speranza di vedere una luce in tutto questo guazzabuglio. Ma io non ho ancora perso la speranza… se qualcuno conosce notizie, testi o link utili a tale scopo, si faccia avanti, grazie. Accetto anche link in lingua inglese o spagnola, con le quali mi arrangio abbastanza…..
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