Abbiamo sempre pensato che i primi strumenti da guerra in pietra, oggetti realizzati con ossa di animali o conchiglie, omaggi floreali ai morti e forme complesse di vita sociale siano emersi qualche decina di anni fa con l' Homo sapiens. O al limite con il Neanderthal, il quale non finisce di stupire ancora oggi.
Tuttavia pare che le prime forme di struttura sociale complessa, come organizzazione del lavoro, separazione tra ambiente di lavoro ed abitazioni, ed una prima forma di culto siano nate ben prima dell' uomo moderno.
Questo sembra dimostrato da un ritrovamento effettuato in Israele, nel sito Gesher Benot Ya'aqov. Si tratta di un villaggio datato 750.000 anni fa costruito dall' Homo erectus o qualche altra specie umana antica che popolava la Terra in quel periodo. I canditati sono l' Homo erectus, l' Homo ergaster o una forma arcaica di Homo sapiens.
Il villaggio in questione mostra come all'interno dell'accampamento avvenissero operazioni di diverso tipo, come costruzione di armi, di strumenti di pietra, lavorazione di ossa e pelli. Tutto suddiviso in diverse aree.
Non solo: sembra che gli abitanti dell'accampamento si suddividessero il lavoro. Le donne pare raccogliessero bacche e frutta ed elaborassero piccoli animali come pesci, granchi e tartarughe per creare oggetti ornamentali o di utilizzo pratico.
Gli uomini invece, dalla parte opposta del villaggio, lavoravano sulle carcasse di animali e sulla costruzione di strumenti di caccia.
L'accampamento, collocato nei pressi di un antico lago, mostra evidenti segni di pesca. Alcuni resti fossili di una specie di carpe della lunghezza di circa un metro sono stati ritrovati all'interno del sito, e pare fosse un alimento abbastanza comune.

Altra particolarità di Gesher Benot Ya'aqov sono le tracce di legno e semi bruciati, il che lascerebbe campo all'ipotesi che questi ominidi avessero la capacità di sfruttare il fuoco. Se venisse confermato, questo rappresenterebbe il più antico esempio di utilizzo del fuoco, circa 400.000 anni più vecchio del sito di Zhoukoudian, in Cina.
L' archeologo Gesher Benot, della University of Haifa, sebbene non abbia partecipato agli scavi è convinto che si tratti di una scoperta che farà retrodatare l'organizzazione sociale dell' uomo moderno di qualche centinaio di anni.
Il ritrovamento si collocherebbe benissimo nel contesto di altri siti della zona: il sito di Ubeitiya, per esempio, datato 1,5 milioni di anni mostrerebbe come i suoi abitanti utilizzassero diversi materiali in base al futuro utilizzo degli strumenti che costruivano. Non prendevano la prima roccia che gli capitava e la scheggiavano, ma selezionavano accuratamente il materiale in base allo scopo dello strumento che intendevano costruire.
Questo antenato dell' essere umano quindi pare avesse diverse aree dedicate a differenti attività: una zona per la cottura del cibo, che potremmo definire "cucina"; una zona per l'elaborazione degli strumenti di caccia; un'altra dedicata alla costruzione di monili e di decorazioni, il che lascia supporre una forma complessa di società prima non ipotizzata per il periodo in cui visse l' Homo erectus; ed infine una parte del villaggio dedicato alla sepoltura dei morti con tracce di fiori, che lascia intravedere una cultura che contempla probabilmente una vita oltre la morte, o quanto meno un omaggio al caro estinto, caratteristiche che finora si riteneva fossero esclusiva dell' uomo moderno.
Fonte: http://www.ditadifulmine.com/2010/01/ge ... 50000.html