Ciao, ti posto questo articolo, e mi chiedevo (visto che sei in grado di rintracciare per bene le fonti), se potessi accertarti di questi "avvistamenti" descritti.
UFO in Costa Azzurra
Nel 957 e nel 1139, la popolazione di Nizza fu allarmata da due soli che percorsero la volta celeste. Nel 1147 una croce apparve sul disco lunare, mentre nel 1217 tre croci volanti fluttuarono nel cielo della città. Nel 1309, una palla di fuoco attraversò il cielo , mentre il 5 Gennaio 1433 un globo luminoso stazionò per parecchie ore sulla città. Infine, nei mesi di Agosto e Settembre 1743, una strana cometa fu a lungo visibile a sud-ovest, proiettando di notte un chiarore color rosso sangue.
Ai primi d'Agosto del 1608 avvennero due grandi prodigi: la pioggia di sangue caduta su Nizza ed altre località costiere e l'apparizione in cielo di due uomini, duellanti più volte tra loro. Questi ultimi sono stati osservati per tre giorni, con grande stupore, sull'isola di Martigues, a cinque leghe da Marsiglia.
Alcuni anni fa il francese G.E.O.S. (Group d'Etudes des Objects Spatiaux) ha realizzato illustrazioni assai evocative degli straordinari avvenimenti dell'Agosto 1608.
Agli inizi del 17° secolo, Nizza, principale porto del Regno Piemontese, viveva un periodo di notevole prosperità. Protetta dal grande castello, la città si era sviluppata grazie al commercio coi paesi vicini. Le case dei ricchi armatori, dai lunghi balconi decorati, dominavano dal molo l'intenso traffico portuale. Sul fare del tramonto del 5 Agosto 1608, gli abitanti di Nizza vedono comparire in cielo tre forme luminose che si muovono molto velocemente, dirigendosi sulla città. Giunte sulla verticale della fortezza, le tre luci si fermano di colpo e scendono lentamente, compiendo evoluzioni, fino ad un metro circa dalla superficie del mare.
Stazionando praticamente immobili sopra le onde, i tre oggetti, di forma ovoidale allungata e piatta e sormontati da una specie di pennone (che oggi potremmo chiamare antenna), fanno come ribollire l'acqua, con intensa emissione di vapore color arancio-ocra; il tutto accompagnato da un grande fragore.
cittadella scatena un serrato tiro d'artiglieria contro i tre vascelli: 800 palle di cannone sono indirizzate sugli ordigni, ma nessuno dei tre subisce il minimo danno, né. interrompe le proprie evoluzioni. Tuttavia, in questo caso, nessuno tenta di uscire dagli oggetti durante le due ore e mezza in cui il fenomeno si manifesta. Dopo circa un'ora di evoluzioni a pelo d'acqua, uno degli ordigni si stacca bruscamente dal. gruppo e punta sulla città.
La popolazione è colta dal panico e si registrano numerosi morti e feriti, alcuni calpestati dalla folla, altri per essere comunque rimasti esposti allo strano vascello. Dopo questa dimostrazione i tre oggetti volanti si riuniscono nuovamente e si dirigono verso est a velocità vertiginosa.
Cinque giorni dopo, il 25 Agosto 1608, nel cielo di Martigues, piccolo villaggio di pescatori situato all'ingresso dello stagno di Berre, appare un altro velivolo, che volteggia per un'ora e mezzo al di sopra delle case. Ne fuoriescono due entità, molto simili a quelle osservate dai nizzardi la sera del 5 Agosto, che si mantengono attorno al vascello e danno l'impressione di sfidarsi a duello nel cielo. È l'ultimo di questi avvistamenti nella regione.
La settimana successiva si verificano abbondanti precipitazioni di pioggia rossa come il sangue.
Lo studioso Guy Tarade, scrive sul "Soucoupes volantes et Civizations d'outre-espace".
«Questa lunga e puntigliosa cronaca conferma che gli eventi l'Agosto 1608 rivestono un'importanza determinante per studio degli UFO del passato. Questo perché non viene i messa in dubbio, l'oggettività degli avvistamenti, in quanto il fragore che accompagnò il passaggio su Genova dei misteriosi ordigni provocò la morte di più persone. Le vibrazioni sonore emanate dagli UFO ricadevano evidentemente in una gamma di frequenza pericolosa per gli esseri umani. Il figlio di Gasparino De Loro ed il fratello di Antonio Bagatello, ad esempio, furono uccisi proprio da quelle terribili onde acustiche, come molte donne della città.»
Ancora:«La tuta "coperta di scaglie", indossata dai piloti che fluttuavano nel cielo con "propulsori individuali" (i cosiddetti "serpenti volanti"), ricorda incredibilmente quella degli attuali cosmonauti.
Un altro fattore attestante la realtà delle manifestazioni visive e sonore è costituito dall'intenso fuoco di artiglieria che l'esercito piemontese sparò per difendere il porto di Nizza da questi misteriosi ordigni anfibi.»
A proposito della "pioggia di sangue", l'autore transalpino ha una propria ipotesi, che si discosta alquanto da quella suggerita dal G.E.O.S.:
«Si può pensare, quando le "piogge di sangue" caddero dopo tre giorni un po' dappertutto sul litorale, che le manifestazioni a carattere temporalesco, tipicamente stagionali, abbiano incluso delle microparticelle di ossidazione, residuate dal sistema di propulsione degli ordigni stessi».
«Cosa si può desumere ancora da una tale descrizione? - si chiede l'esperto francese - Gli UFO che terrorizzarono provenzali e genovesi nel 1608 erano gli stessi che ancora oggi fanno visita, sempre più di frequente, ai nostri cieli?»
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