22/12/2012, 14:42
Ho sentito parlare di piante che renderebbero più malleabile e duttile la materia più resistente.Credo l'abbia divulgata un saggista ed "ex agente segreto" americano.
qualcuno ha scovato altro?
23/12/2012, 03:55
24/12/2012, 20:33
mauro ha scritto:
Ho sentito parlare di piante che renderebbero più malleabile e duttile la materia più resistente.Credo l'abbia divulgata un saggista ed "ex agente segreto" americano.
qualcuno ha scovato altro?
caro DOC,
come ho già detto nel topic prima ,sul calcestruzzo dei faraoni di Davidovits se ne parlato in abbondanza
sulle piante
http://www.nonapritequelportale.com/?q= ... as-segreto
http://www.edicolaweb.net/edic058a.htm
il sito di Davidovits
http://www.geopolymer.org/
e il filmato(già postato)
24/12/2012, 21:50
Viene da chiedersi se queste "moderne invenzioni" non siano il frutto dello studio segreto delle stesse conoscenze antiche....
Davidovits combinò la sua esperienza nella chimica degli alluminosilicati con un grande interesse per l'archeologia, in particolare per quella dell'antico Egitto, e le sue analisi sui blocchi di alcune delle maggiori piramidi egizie lo portarono alla conclusione che questi, invece di essere rocce calcaree trascinate in posizione, fossero composte di geopolimeri, creati nella loro posizione finale nella struttura. Considerò inoltre che il cemento romano, e i piccoli manufatti che si credevano in sasso della civiltà Tiahuanaco facessero uso della conoscenza di tecniche geopolimeriche.[3][4]
25/12/2012, 05:43
25/12/2012, 06:27
Il professor Parchamazad ha utilizzato per la prima volta gli zeoliti per la fusione fredda. Ha prodotto un reattore LENR composto da una struttura cristallina zeolite caricata con nanoparticelle di palladio in una camera di acciaio, e ha sottoposto il complesso zeolite-palladio al gas di Deuterio. Si è così prodotta una reazione esotermica LENR che ha la caratteristica di non richiedere alcuna energia dall’esterno, di durare indefinitamente, con una chiara e inconfutabile produzione di calore. Il COP (guadagno tra energia prodotta ed energia immessa) è infinito perché non c'è alimentazione dall'esterno.
25/12/2012, 06:34
26/12/2012, 10:27
26/12/2012, 13:46
Aztlan ha scritto:
A questo punto mi chiedo: non è che questo materiale, sia nella sua forma cristallina (zeolite), che in quella comune (alluminosilicati) fosse alla base della tecnologia antediluviana?
Il primo per dare energia con una reazione di fusione fredda come quella prodotta in America e contenere sostanze radiattive, il secondo come materiale di costruzione?
Fino a che punto continueremo a considerare queste delle originali scoperte sicuramente contemporanee?
26/12/2012, 20:02
27/12/2012, 00:29
Esistono numerosissime zeoliti, sia naturali che di sintesi, molte delle quali hanno proprietà utili nell'industria: sono ad esempio utilizzate nell'industria petrolchimica come catalizzatori eterogenei, nei detergenti in sostituzione dei polifosfati, in agricoltura, in edilizia, nell'addolcimento delle acque e in medicina per indurre la coagulazione del sangue. Un utilizzo importante in sintesi inorganica permette di ottenere complessi facendo reagire cationi metallici, intrappolati all'interno della struttura zeolitica, con opportuni reagenti complessanti; il composto di coordinazione ottenuto resta intrappolato all'interno della gabbia, essendo troppo grande per potervi uscire. Vengono inoltre utilizzate in alcune pompe da vuoto preliminare poiché, alle temperature dell'azoto liquido, sono in grado di accumulare sulle enormi superfici interne un gran numero di molecole di gas.
Anticamente le zeoliti venivano utilizzate come scambiatori di ioni, disidratanti e setacci molecolari. Tuttavia per questi scopi vengono prodotte le zeoliti sintetiche pertanto, attualmente le zeoliti vengono usate per scopi scientifici e collezionistici...
30/12/2012, 00:20
30/12/2012, 03:58
01/02/2013, 22:31
02/02/2013, 11:30