Scoperte 168 nuove linee di Nazca, le misteriose figure disegnate sul terreno in Perù
La recente scoperta di decine di linee di Nazca getta una nuova luce sui geoglifi pre-Inca che da decenni incuriosiscono scienziati e visitatori


Un gruppo archeologi peruviani e giapponesi dell'Università di Yamagata ha pubblicato a dicembre la scoperta di 168 nuovi geoglifi nel deserto di Nazca e nelle aree circostanti, sulla costa meridionale del Paese sudamericano.

Datati tra il 100 a.C. e il 300 d.C., i geoglifi presentano forme di esseri umani, camelidi, uccelli, orche, felini e serpenti e fanno parte del repertorio di gigantesche figure scolpite nel deserto dalle antiche civiltà precolombiane.

"I nuovi geoglifi trovati a Nazca corrispondono per lo più a piccole figure lunghe in media dai 2 ai 6 metri", ha dichiarato alla Reuters l'archeologo Jorge Olano, responsabile del programma di ricerca Nazca Lines.

Grazie ai rilievi effettuati con foto aeree e droni tra il 2019 e il 2022, la scoperta va ad aggiungersi alle altre 190 figure osservate nell'area da quando ha iniziato a essere studiata, nel 2004.

Queste vestigia della storia precolombiana del Perù, situate a circa tre ore di strada dalla capitale Lima, costituiscono una delle principali ricchezze del patrimonio culturale del Paese, ma il loro studio e la loro conservazione sono complessi a causa del vasto territorio che coprono.

Si ritiene che le Linee di Nazca, visibili solo dall'alto, siano state progettate per segnare sentieri o strade. Negli anni sono state avanzate numerose teorie e interpretazioni sul loro significato e scopo. Dal culto degli dei o degli antenati ai significati astronomici, dalla funzione di calendario solare ai rituali legati al reperimento dell'acqua.

L’obiettivo della ricerca è determinarne la distribuzione e l’esatta posizione nel deserto per proteggerle dalla crescita delle città. Oggi Nazca è Patrimonio dell'Umanità.

Il mistero sulla sua origine e sul suo scopo rimane, ma le scoperte di questo mese sono destinate ad aiutare i ricercatori a chiarire i modelli di distribuzione e le modalità di conservazione.