A volte mi sembra che tu faccia finta di non capire cosa stiamo cercando di dire.
Riguardo al discorso del Sole che si fermò io non so cosa accadde... ma se tutti i popoli antichi parlarono di un evento strano simile io deduco che qualcosa accadde
... Applicando al campo delle scienze (archeologia, paleontologia, geologia, astronomia, psicologia, antropologia, fisica) i metodi propri del detective, l’Autore ha riunito attraverso i suoi ragionamenti deduttivi una catena di prove indiziare che può profondamente influire sul mondo degli uomini che pensano.
Gli anelli del suo ragionamento sono foggiati dalla storia e dalla letteratura delle tribù e delle nazioni antiche e moderne di tutto il mondo.
Il testo e le note dell’opera sprizzano di dati a conferma, tratti dalla Bibbia e dal Talmud, dai papiri egizi, dalle tavolette astronomiche babilonesi, dai calendari aztechi e maya, dalle tradizioni popolari dell’Arabia, dell’India, del Nord-America, del Tibet, della Cina, del Perù.
Il racconto del Sole che sta fermo illustra uno dei principali metodi dell’Autore per giungere alla verità dei fatti.
È chiaro che, se il Sole "non tramontò per tutto un giorno", il fenomeno non poté costituire uno spettacolo solamente locale. L’intera superficie terrestre dovette esservi coinvolta: se il Sole rimase sospeso su Gabaon nel quadrante orientale, in altri luoghi il crepuscolo o l’oscurità si prolungarono per un periodo corrispondente.
Il dottor Velikovsky cita documenti da tutte le parti del globo, che sono d’accordo sul tempo e sulla variazione della durata della luce diurna e dell’oscurità, in ciascuna regione. Simili testimonianze concordanti si ripetono più e più volte in altre storie di prodigi.
Per ciascun caso da lui analizzato, il dottor Velikovsky, cita dozzine, ventine e perfino centinaia di conferme.
Sul racconto più incredibile della Bibbia, l’arresto in cielo della Luna e del Sole mentre Giosuè metteva in fuga il nemico, vi sono prove raccolte in tutto il mondo.
Dice il dottor Velikovsky, all’inizio di una lunga serie di citazioni:
"Tenuto conto della differenza di longitudine, dev’essere stata notte o mattina presto, nell’emisfero occidentale. Consultiamo i libri che contengono l tradizioni storiche degli aborigeni dell’America centrale.
Negli 'Annali di Cuauhtitlan' del Messico - la storia dell’impero di Colhuacan e del Messico, scritta in lingua nahua-indiana (Nahuatl) - si racconta che durante una catastrofe cosmica accaduta nel remoto passato, la notte non ebbe fine per lungo tempo. Potremmo seguire un cammino attorno alla Terra e cercare nelle varie tradizioni concernenti una notte o una giornata anormalmente lunghe, con il Sole e con la Luna assenti o indugianti in punti differenti lungo lo Zodiaco."
E l’Autore si mette a farlo. Che avvenne, dunque, durante quella misteriosa giornata?
La teoria di "Mondi in Collisione" si basa sulle catastrofi prodotte da una grande cometa che passò due volte accanto alla Terra, la prima intorno al 1500 avanti Cristo, al tempo dell’Esodo, la seconda 52 anni più tardi, al tempo di Giosuè; e sulla ripetizione delle prime catastrofi, ma in scala minore, dovuta a vari avvicinamenti al pianeta Marte, da 700 a 800 anni più tardi.
Questi cataclismi astrali provocarono strani avvenimenti sulla Terra e nel cielo.
La spiegazione del miracolo di Giosuè sta nel fatto che, se un giorno una grande cometa dovesse avvicinarsi abbastanza alla Terra, avverrebbero proprio spettacolosi fatti del genere. L’avvenimento rallenterebbe la Terra nella sua rotazione quotidiana e chi crede sia il Sole a girare attorno alla Terra vedrebbe, tra altri mistici spettacoli, il Sole stesso e la Luna come se fossero improvvisamente arrestati nel cielo.
Ciò, afferma Velikovsky, è proprio quanto accadde...
http://www.edicolaweb.net/am_oc12a.htm