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 Oggetto del messaggio: Piramidi di Visoko - Bosnia
MessaggioInviato: 01/04/2010, 12:37 
Propongo di tenere questo topic come unico riguardante le piramidi di Visoko, visto che ci sono informazioni sparpagliate in più topic. Ho gia provveduto a chiudere le altre discussioni riguardanti il caso.


LE PIRAMIDI DI VISOKO - BOSNIA


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E’ l’ottobre del 2005 quando una strabiliante notizia appare sul quotidiano bosniaco Dnevni Avaz: è stata scoperta la prima piramide europea! Incredibile, ma dove? Proprio in Bosnia nella valle di Visoko, piccola cittadina di 17.000 abitanti posta una trentina di chilometri a nord di Sarajevo. E non si tratta neanche di una piccola e insignificante piramide, anzi… Alta 220 metri e con i lati della base di oltre 360 metri, è costruita in blocchi di arenaria che indicherebbero la presenza di una civiltà avanzata in una regione che non è certo famosa per le sue bellezze archeologiche. La piramide sarebbe passata inosservata fino ad ora perché ricoperta da terra e vegetazione che con il tempo l’ha nascosta facendola sembrare una semplice collina dalla forma curiosa, la Visocina Hill.

La notizia viene presto ripresa dalla stampa internazionale e le meraviglie che riserva la costruzione, subito ribattezzata “Piramide del Sole”, aumentano di giorno in giorno. Una strada lastricata, della lunghezza di 420 metri, conduce alla sommità dove vi sarebbe uno spiazzo cerimoniale e sui lati della piramide, costituiti da gradoni di arenaria secondo lo stile mesoamericano, si aprirebbero misteriosi tunnel che si perdono nel sottosuolo. Se ciò non bastasse la piramide è anche allineata secondo i punti cardinali e quindi non può che essere opera dell’uomo: lo mostrano le foto dal satellite, mentre nelle vicinanze vengono scoperte perfette e misteriose sfere di pietra.

Il team di ricerca (la “Bosnian Pyramid of the Sun Foundation”) è guidato da Semir Osmanagic, un bosniaco emigrato negli Stati Uniti, dove è ora proprietario di un’azienda che produce elementi metallici per l’edilizia. Osmanagic non è quindi un archeologo, ha studiato Economia e Scienze Politiche all’università di Sarajevo, ma ciò non gli impedisce di dilettarsi nella scrittura di articoli di storia alternativa e di sapore New Age, sui Maya e la loro discendenza da Atlantidei e Lemuriani, legati in qualche modo ad extraterrestri provenienti dalle Pleiadi.

Assecondando la sua passione per la scrittura pubblica dopo pochi mesi il libro “The Bosnian pyramid of the Sun – Discovery of the first European pyramids”. Già dalle prime pagine non mancano le sorprese: la piramide è antica, così antica da avere più di 10.000 anni. La regione dei Balcani e in particolare la Bosnia – così afferma Osmanagic – era la culla di una civiltà molto avanzata che prosperò durante l’ultima era glaciale mentre il resto dell’Europa era coperto dai ghiacciai. Ma improvvisamente avvenne il disastro: lo scioglimento dei ghiacciai causò un’enorme ondata distruttrice che spazzo via questa civiltà e ricoprì la piramide di sedimenti, celandola fino ad ora alla conoscenza umana. Il libro prosegue illustrando le prove genetiche (tenute nascoste dalla scienza ufficiale) della presenza di questa misteriosa popolazione in qualche modo imparentata con gli Illiri, in Perù e nelle Americhe, dei suoi spostamenti per il globo, teorizzando la presenza di continenti scomparsi, i celeberrimi Lemuria, Mu e Atlantide; e così Osmanagic trova analogie tra le sfere di pietra bosniache e quelle del Costa Rica e del Messico. Sfere e piramide sarebbero servite a produrre una qualche forma di energia ultravioletta a noi sconosciuta che, interagendo con i processi biologici del corpo umano, diffonderebbe prosperità e un senso di pace.

Ma le scoperte non si fermano qui, perché le piramidi sarebbero addirittura tre, poste ai vertici di un triangolo equilatero. Le due nuove costruzioni vengono immediatamente battezzate “Piramide della Luna” e “Piramide del Dragone”, mentre si diffondono voci dell’esistenza di altre piramidi non ancora scoperte. Secondo il politico bosniaco Sulejman Tihic esisterebbero addirittura nove piramidi e Osmanagic dichiara che probabilmente ve ne sono altre in Croazia. Intanto Visoko viene presa d’assalto da giornalisti e curiosi, viene creato il parco archeologico delle piramidi bosniache e il turismo prospera, così come i venditori di souvenirs a forma di piramide.

Fin dall’inizio ad Osmanagic è stata imputata una certa mancanza di rigore e metodo nel compiere le ricerche. Il non essere archeologo e il suo passato come autore e simpatizzante di teorie pseudo-archeologiche non gli ha certo portato consensi, come alcune sue dichiarazioni alquanto discutibili e chiaramente tendenziose. Ad esempio, contrariamente a quanto afferma Osmanagic, la Piramide del Sole non è per niente regolare e nemmeno è orientata secondo i punti cardinali, ma presenta pendenze e lunghezze dei lati molto diverse. Anche la disposizione delle tre piramidi in modo da formare un triangolo equilatero è smentita dalle misurazioni compiute da Alun Salt, studente di dottorato all’Università di Leichester. I suoi calcoli dimostrano che ci sono circa 200 metri di differenza (un errore del 10%) tra i lati del “triangolo perfetto” che ha ai suoi vertici le tre piramidi.

Se ciò non bastasse, gli scavi sono stati aperti in più punti simultaneamente e condotti da volontari senza la supervisione di nessun archeologo qualificato. Le foto mostrano quelli che sembrano lavori di sterro più che un lento e meticoloso scavo archeologico, le fotografie fornite come documentazione sono inutilizzabili, prive di scala e senza didascalie, senza alcuna indicazione del luogo dove sono state scattate o di cosa rappresentino.

Osmanagic e il suo team continuano il loro lavoro organizzando campagne di scavo sulle pendici delle piramidi, esplorando i tunnel e organizzando conferenze stampa. Il mondo accademico è comunque scettico riguardo l’esistenza di queste piramidi e alcuni ricercatori attaccano Osmanagic mettendone in evidenza le interpretazioni fantasiose, la mancanza di metodo scientifico e la manipolazione dei dati per suffragare le proprie teorie. Anche l’UNESCO si interessa alle piramidi e manda sul posto un team per accertarsi della genuinità delle affermazioni di Osmanagic, missione che si conclude con un nulla di fatto in quanto, secondo gli uomini dell’UNESCO, non v’è alcuna prova della loro effettiva esistenza.

Le critiche non servono a fermare il lavoro di Osmanagic e della fondazione. Nuove scoperte e rivelazioni vengono di volta in volta annunciate dalla stampa locale e internazionale, corredate da foto, da filmati e da autorevoli pareri di rappresentanti del mondo scientifico che sono convinti della genuinità del lavoro di Osmanagic. Questi, infatti, nel giugno 2006 convoca a Visoko il geologo egiziano Aly Abd Barakat, seguito a settembre dall’egittologo Mohamed Ibrahim Aly e successivamente da altri tre archeologi egiziani, Soleiman Hamed El-Heweli e Mona Fouad Aly dell’Università del Cairo, e Nabil M.A. Swelim della Alexandria Archaeological Society.

La stampa locale e il web riportano frasi sensazionalistiche attribuite agli esperti egiziani quali “la piramide del Sole è la più grande al mondo” e “la Bosnia dovrà essere chiamata la Terra delle Piramidi” oppure “diventerà presto il centro del mondo”. In realtà le dichiarazioni degli archeologi egiziani sono molto meno categoriche di quanto voglia sostenere Osmanagic. Nel riportare le frasi degli studiosi convocati, Osmanagic stravolge il significato delle loro affermazioni ignorando i numerosi “se” e il tono possibilista utilizzato, mentre sorvola abilmente su questioni spinose poste in evidenza da questi, come la totale mancanza di manufatti antichi rinvenuti nell’area che impediscono di proporre qualsiasi datazione, oppure la possibilità che i terrazzamenti della piramide siano moderni.

Con il passare del tempo il caso sembra sgonfiarsi, Osmanagic e la Fondazione vedono non rinnovarsi le concessioni di scavo ma non interrompono il loro lavoro, cercando di fornire nuove prove alla loro tesi, in particolare presunti manufatti che non sono altro che pietre dalle forme curiose, oppure lamentando azioni discriminatorie e minacce nei loro confronti. Nel frattempo, accanto alle tre piramidi, si sono aggiunte la “Piramide dell’Amore” e la “Tempio della Terra”, insieme ad un misterioso alfabeto “proto-bosniaco”. L’ultima evidenza fornita dalla Fondazione è la datazione al carbonio 14 di un pezzo di legno inglobato nella roccia di un tunnel, datazione per certi versi molto controversa, e che gli assegna un’età di circa 30.000 anni.

In effetti, guardando numerose foto presenti sul web, la Visocina Hill sembra proprio una piramide ricoperta dalla vegetazione e gli scavi hanno portato alla luce quelli che sembrano dei gradoni e delle pavimentazioni sul lato della collina. In realtà sia la forma piramidale della Visocina Hill, come quella delle colline vicine, sia la presenza di blocchi di pietra che sembrano essere stati lavorati dall’uomo, sono attribuibili ai fenomeni geologici che hanno portato alla formazione della valle di Visoko e sono, quindi, del tutto naturali e facilmente spiegabili. In natura le forme regolari non sono certo l’eccezione e colline più o meno piramidali sono visibili in ogni parte del globo.

La stessa catastrofe che avrebbe sommerso la piramide non è mai avvenuta. Lo scioglimento della calotta glaciale fu un fenomeno lento e graduale che portò sicuramente a sconvolgimenti geologici e del modo di vita delle popolazioni preistoriche, ma non di tale catastrofica portata.

La storia geologica delle piramidi bosniache inizia nel Miocene, circa 15 milioni di anni fa, quando si viene a formare un grande lago di forma allungata che si estendeva per una sessantina di chilometri tra Zelica e Sarajevo, includendo l’area di Visoko. Questo lago coprì la regione per circa 7 milioni di anni, formando uno spesso strato di sedimenti lacustri che in alcuni punti ha l’incredibile spessore di 2 chilometri. Questi sedimenti comprendono una serie di strati di spessore variabile, ognuno di questi formato da vari materiali e che permettono di ricostruire le diverse fasi della storia geologica della regione: strati di sedimenti fini compattati a formare argilla, sedimenti di sabbia più o meno fine che diventeranno roccia arenaria, strati di detriti grossolani, depositati nei periodi geologici più movimentati, che in seguito diverranno conglomerati o breccia.

Il lago scompare verso la fine del Miocene, tra 7 e 5 milioni di anni fa, e tutti questi strati, disposti uno sopra l’altro in modo abbastanza regolare, sono soggetti ad un nuovo fenomeno geologico, quello del sollevamento per via di spinte tettoniche. Gli strati vengono spinti verso l’alto, spezzati e fratturati secondo direzioni più o meno rettilinee, creando quelli che Osmanagic dichiara essere gradoni e pavimentazioni. Tale fenomeno è evidente in alcuni punti della “piramide” dove si può riconoscere e seguire il percorso delle tipiche pieghe e deformazioni rocciose che si formano per via di questi processi geologici.

Le sfere, così perfette da sembrare artificiali, non sono altro che concrezioni. Queste formazioni naturali sono dovute all’azione dell’acqua che aggrega i minerali presenti nello strato attorno ad un nucleo (in genere un granulo di quarzo od un fossile), producendo queste singolari forme sferiche.

E i misteriosi tunnel? La regione di Visoko è stata per lungo tempo una zona estrattiva del carbone, del ferro e del rame. L’estrazione del rame è attestata archeologicamente già dall’età del Bronzo e quella del ferro almeno dal periodo romano.

Molti dei simboli ritrovati nei cunicoli, e che Osmanagic considera un antico alfabeto, sarebbero stati tracciati in epoca moderna dai minatori, come alcuni di essi hanno testimoniato, mentre altri sarebbero comparsi improvvisamente alimentando dubbi sulla buona fede di Osmanagic.

Inoltre, la tradizione popolare conserva ancora oggi la leggenda della regina Katarina, l’ultima regina di Bosnia che fuggì dal suo castello di Visoko grazie a dei passaggi sotterranei, prima che questo venisse conquistato dall’esercito ottomano.

In effetti, contrariamente a quanto vorrebbe far credere Osmanagic, questa regione non è certo inesplorata dal punto di vista archeologico. Già nel Neolitico sono conosciuti insediamenti molto numerosi, come quello di Butnir, costituito da oltre 300 abitazioni circondate da un muro difensivo e datato alla prima metà del V millennio. Numerose sono anche le attestazioni dell’età del Bronzo e del Ferro, con resti di villaggi, manufatti e tombe megalitiche, a cui fa seguito il periodo della dominazione romana. Il geologo Omerbashich ha ipotizzato che siano stati gli stessi romani a modellare la Visocina Hill dandole una forma vagamente piramidale.

Per questo motivo molti archeologi sono preoccupati per le possibili distruzioni che Osmanagic e il suo team potrebbero apportare alle evidenze archeologiche nascoste nel sottosuolo. Il team della Bosnian Pyramid of the Sun Foundation non è infatti composto da archeologi o scienziati professionisti ma da ricercatori improvvisati. All’inizio del 2007, per motivi non meglio precisati ma facilmente immaginabili, sono stati allontanati dalla Fondazione la geologa Nadija Nukic e Senad Hodovic direttore del museo di Visoko, insieme ad altri ricercatori.

Per fortuna i siti sono ora protetti dalle disposizioni del Ministro della Cultura bosniaco Gavrilo Grahovac. Sarebbe davvero una beffa se la rincorsa ad una fantasia archeologica, o peggio, la ricerca di fama e ricchezza, provocassero la distruzione di ciò che può permetterci di ricostruire la vera storia di questa regione, il modo di vita e le credenze dei suoi abitanti, le loro manifestazioni artistiche e culturali. Popolazioni che non hanno certo minore importanza solo per il fatto di non aver costruito alcuna piramide!

In conclusione le piramidi bosniache sembrano rappresentare il classico caso di pseudo-archeologia. Ve ne sono tutti gli ingredienti: piramidi gigantesche e antichissime, tunnel sotterranei che si perdono nelle profondità della terra, continenti scomparsi e catastrofi naturali, tecnologie miracolose e uomini straordinari, conditi con un pizzico di New Age e recriminazioni complottiste, nazionalismo e fiuto per gli affari.

La mancanza di metodo e rigore scientifico, le conclusioni affrettare e fantasiose di Osmanagic, la ricerca del sensazionalismo e di un forte impatto mediatico, non possono che far sorgere molti dubbi riguardo l’autenticità delle piramidi di Bosnia e mettere in guardia da scoperte così sbalorditive che vorrebbero cancellare secoli di ricerca scientifica e riscrivere la storia dell’umanità.

Risorse web per l’approfondimento:

Le piramidi bosniache esistono!
Il sito della Bosnian Pyramid of the Sun Foundation.
http://www.piramidasunca.ba/en/

La tesi scettica: le piramidi bosniache non esistono!
http://irna.lautre.net/-Bosnian-pyramids-.html


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MessaggioInviato: 01/04/2010, 12:38 
Cita:
Thethirdeye ha scritto:

Le Piramidi della discordia

Fonte: http://www.luogocomune.net:80/site/modu ... oryid=1820

Semir Osmanagic è un archeologo bosniaco che da anni sta cercando di scoprire alcuni dei principali misteri legati alle origini delle piramidi quanto alla loro reale funzione. Un obiettivo questo molto ambizioso in quanto sino ad ora nessuno è riuscito a risolvere la questione in modo da dissipare qualsiasi ragionevole dubbio in materia. Per tale motivo, il filone della letteratura "eretica" dedicato alle piramidi o ai siti megalitici di tutto il mondo non sembra conoscere crisi.

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Dal romanzo più fantasioso alla teoria alternativa ritenuta più valida e concreta, le argomentazioni degli scrittori e dei ricercatori "eretici" riescono infatti sempre a "tenere banco" tra i lettori.

Il motivo di tale interesse popolare può essere ricercato tanto nella puerile necessità umana di fantasticare l’esistenza di mitiche civiltà scomparse quanto nella circostanza oggettiva che vede spesso le spiegazioni ufficiali del mistero troppo riduttive e semplicistiche, lasciando sempre vivi i dubbi che poi lasciano campo libero a interpretazioni poco ortodosse.

Ma S. Osmanagic questa volta sembra sulla strada giusta per dare definitivamente ragione alle teorie eretiche e il suo nome sta infatti facendo il giro del mondo. Ritenuto a lungo un dilettante dai suoi colleghi accademici più illustri, ...

sta probabilmente per mettere a segno una delle più grandi scoperte archeologiche della storia. E tutti coloro che ne hanno sottostimato o denigrato il talento potrebbero essere costretti un giorno non troppo lontano a riconoscere la serietà e l’importanza del suo lavoro. Ma allora, di cosa si tratta esattamente?

S. Osmanagic dopo aver studiato a lungo numerosi siti archeologici dell’America latina si rese conto che alcune colline della cittadina di Visoko, in Bosnia, a circa 30 km da Sarajevo, potevano celare le vestigia di una civiltà perduta. La particolare geometria del terreno e alcune misteriose tracce di antichissimi insediamenti umani presenti nel luogo (in particolare alcuni tunnel artificiali) lasciavano intuire all’archeologo che si trattasse di un sito molto interessante.

E quando nell’aprile del 1995 il ricercatore bosniaco iniziò a compiere degli scavi di verifica saltarono subito fuori le prime sorprese. Sotto il muschio che ricopre per intero le particolari colline di Visoko, sembrano infatti nascondersi ancora intatte le piramidi più imponenti del mondo. La più voluminosa di esse raggiungerebbe l’altezza di ben 220 m. contro "i soli" 147 m. della grande piramide di Cheope, e la sua scoperta ove venisse confermata, costituirebbe qualcosa di veramente sensazionale.

Quella che appare essere la più spettacolare e maestosa costruzione del mondo antico è stata denominata dal team di ricercatori guidato da Osmanagic "la piramide del sole", e ad essa se ne affiancherebbero almeno altre due più piccole, la c.d. "piramide del Dragone" e "della Luna".

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Peraltro, tutti gli indizi emersi dai lavori di scavo sembrano dare piena ragione all’archeologo bosniaco, poiché le pareti della "collina" sono completamente rivestite con lastre di pietra e risultano essere perfettamente orientate verso i punti cardinali (proprio come le piramidi egizie) con una inclinazione di 45° esatti.

Su quella che dovrebbe rivelarsi la struttura esterna di una piramide è stata trovata una antica scalinata di pietra che potrebbe condurre al suo interno. Inoltre, la sommità della "piramide del sole" è caratterizzata

da un piano orizzontale regolare che somiglia molto al vertice piatto che è stato costruito sulle piramidi a gradoni precolombiane. Osmanagic quindi è convinto che la rete dei misteriosi tunnel ancora quasi completamente inesplorati della zona siano collegati tra loro e trovino accesso all’interno del presunto complesso artificiale. Fino ad ora però tali cunicoli sotterranei erano stati ritenuti dagli archeologi di origine medio-evale, ma seguendo la sequenza di scoperte di Osmanagic sembra proprio che siano sbagliati. E anche se per caso il ricercatore avesse preso un "abbaglio", bisogna ammettere che le caratteristiche del sito sono davvero particolari.

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Ad esempio stupisce molto anche gli scettici il fatto che unendo la sommità delle tre presunte piramidi con una linea ideale si venga a disegnare un triangolo equilatero perfetto, con angoli di 60°, un risultato che ricorda da vicino la metodologia adoperata dai misteriosi costruttori di piramidi dell’America latina e dell’antico Egitto. Tradizionalmente infatti gli ingegneri del passato più remoto realizzavano le proprie opere seguendo precisi allineamenti astronomici e geometrici.

Dagli scavi che procedono in tre direzioni, sono stati poi portati alla luce molti blocchi di calcare e lastre di pietra arenaria che non sono originari della zona, e che di conseguenza devono essere stati trasportati in loco dall’uomo. Il team di Osmanagic del resto ha dissotterrato intere aree strutturate artificialmente a gradoni e completamente rivestite da una pavimentazione così omogenea e regolare che lascia veramente poco margine alla teoria ufficiale della formazione naturale.

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Le ricerche archeologiche procedono quindi spedite e si avvalgono dell’importante supporto dei numerosi esperti di ogni settore (geologia, mineralogia, sedimentologia, etc.) provenienti dalla vicina Università di Tuzla.

Il lavoro da fare è ancora molto, ma Osmanagic ritiene addirittura di avere gia individuato altre quattro costruzioni minori sotto le piccole colline del circondario.

Ma ad infittire ancora il mistero esistono pesanti indizi che sembrano collegare direttamente gli antichi abitanti della zona a quelli che per primi popolarono il centro-america. Sempre in Bosnia infatti, vicino alla località di Banja Luka, sono state trovate delle sfere artificiali di granito levigato di varie dimensioni, che ricordano molto da vicino quelle scoperte in Costa Rica e di cui non si conosce esattamente ne l’origine ne lo scopo per cui vennero realizzate.

E’ allora possibile che una civiltà perduta e altamente progredita si sia potuta espandere dall’Europa alle Americhe migliaia di anni prima di Colombo?

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Se le piramidi della Bosnia venissero confermate come tali certamente si, e la storia dell’uomo dovrebbe essere riscritta da cima a fondo. Sulle presunte strutture artificiali infatti sono state trovate numerose conchiglie fossili e altre prove geologiche che dimostrano chiaramente come in un tempo assai remoto tutto il sito fosse completamente sommerso dall’acqua. E una tale circostanza, a giudizio degli esperti, si può essere verificata solo 12.000 anni fa, in un epoca in cui - stando ai fondamenti della storia e dell’archeologia ufficiali - non esisteva assolutamente alcuna civiltà tecnologica.

Se quindi S. Osmanagic avesse ragione dovremmo concedere maggiore attenzione ai racconti di Platone sulle civiltà perdute, poiché secondo il filosofo greco esse vennero quasi completamente annientate da un immane cataclisma proprio circa 12.000 anni fa, forse durante il mitico diluvio universale che ci ha tramandato la Bibbia, e che è presente in varie forme in tutte le tradizioni religiose della terra. E chissà se a questo punto dovremmo prestare maggiore interesse anche al calendario Maya (che sappiamo essere di alcuni scarti di secondo più preciso di quello che abbiamo adottato noi in epoca "moderna") quando rimanda il prossimo cataclisma al fatidico 21 dicembre 2012.
By Marco Pizzuti (Primus)

Tratto da: http://www.luogocomune.net/site/modules ... oryid=1820



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MessaggioInviato: 01/04/2010, 12:39 
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dresda99 ha scritto:

http://www.laportadeltempo.com/news.asp?ID=3887

ANALIZZATI I BLOCCHI DELLA PIRAMIDE BOSNIACA; RISULTATO: SI TRATTA DI ANTICO CALCESTRUZZO

L'Istituto per i materiali dell'Università di Zenica, Bosnia-Erzegovina, ha pubblicato i primi risultati dei campioni di scavo prelevati da un certo numero di luoghi nella valle delle piramidi bosniache, come ha riferito la "Fondazione dell Parco Archeologico per la Piramide del Sole Bosniaca" che ha raccolto i campioni e li ha inviati per le analisi.

"I costruttori delle piramidi bosniache fabbricavano il materiale da costruzione e poi lo usavano per realizzare varie forme architettoniche. Hanno usato varie dimensioni di inerti, usando la pezzatura di ghiaia che era disponibile in quantità al momento. Conoscevano le proprietà leganti dei materiali naturali, in particolare della creta, la sua elasticità, igroscopicità, e che la creta tritata, poco cotta e impastata con acqua possiede proprietà leganti ", ha concluso Muhamed Pasic, professore presso l'Istituto per i materiali.

Essi inoltre utilizzavano una calce idrata al fine di legare gli inerti di ghiaia. Sapevano produrre calce con usando calcite e dolomite. Il materiale da costruzione delle antiche culture era un miscuglio di ghiaia effettuato presso la cava, legato con cemento ed acqua, e poi versato in lastre, per realizzare la Piramide del Sole.

La ghiaia con cui hanno fatto la piramide ci ricorda il nostro calcestruzzo di cemento uscito da una betoniera, ma il risultato ha una durezza molto superiore, di oltre 100 Mpa.

f p = 116, 0 ; 133, 8 i io 94, 0 Mpa

Il volume di massa (Vm) e la densità (#961;) di questo materiale artificiale, duro e compatto, mostra i seguenti risultati: V m = 2, 68 kg/dm 3 #961; = 2, 71 g/cm 3 Poiché non vi è praticamente alcuna differenza tra il volume e la densità (0, 03) ciò è ulteriore conferma dell'artificialità dei blocchi di cemento, quasi privi di porosità.

Composizione chimica del materiale da costruzione artificiale dalla Piramide del Sole, Visoko

C ONTENUTO in %

g.ž. SiO 2 CaO MgO Fe 2 O 3 MnO Al 2 O 3 TiO 2 Na 2 O K 2 O Totale

39, 97 13, 10 32, 20 9, 96 1, 61 0, 03 2, 45 0, 06 0, 09 0, 39 99, 86

Questo materiale duro con la durezza di oltre 100 Mpa ha proprietà migliori rispetto a qualsiasi altro calcestruzzo industriale, fatto oggi in Bosnia. Tale calcestruzzo è fatto solo su richiesta.

Con questi materiali leganti (argilla poco cotta e carbonato di Dolomite / CalcIte) sono stati fatti strumenti in speciali stampi e poi utilizzati per tagliare lastre di pietra arenaria sagomata, trovate sulle piramidi del Sole e la Luna.

Si può leggere di più riguardo su: http://www.piramidasunca.ba / it o http://www.icbp.ba


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Cita:
dresda99 ha scritto:

http://www.laportadeltempo.com/news.asp?ID=3894

I campi elettromagnetici delle piramidi bosniache

Ancora un altro pezzo di indiscutibile prova l'esistenza di colossali piramidi di Visoko valle è venuto da scienziato britannico, il Dott. Harry Oldfield. Dr. Oldfield ei suoi soci hanno visitato le piramidi in Bosnia dal 29 aprile-30 aprile, come ospiti della Fondazione.Utilizzando le più avanzate apparecchiature per registrare e misurare l'energia all'interno e al di sopra delle piramidi, il Dott. Oldfield censite Piramidi del Sole, la Luna, Amore, così come la formazione in tumulo Gornja Vratnica. Questa è la prima volta che una piramide complesso ha mai stata controllata e misurata utilizzando questo tipo di tecnologia!

Dr. Oldfield formazione è un biologo, dottore onorario di Scienze, visiting professor presso l'Unversità Grenada Facoltà di Medicina, e membro della Royal Society di ricerca al microscopio a Oxford. E 'autore di numerosi lavori scientifici e detiene diversi brevetti nel campo della fotografia Kirlian e la sua promozione attraverso la variazione di energia. Dr. Oldfield ha studiato anche reperti archeologici, come il cerchio Megalith, in Gran Bretagna Rollright Circolo della Oxfordshire.

Dr. Oldfield ha brevettato un programma per computer e la fotocamera progettata per registrare l'evoluzione e oscillante energia emessa da modelli di tutte le cose viventi, i cristalli, così come antiche strutture megalitiche. Egli ha chiamato questo metodo elettro-scansione, come risulta sonico, radio, leggere e di frequenze che provengono da soggetti di analisi. Il suo equipaggiamento misure cambiamenti settori energetici e li visualizza tridimensionalmente.

Dr. Oldfield analizzato le piramidi bosniache con più telecamere e i risultati si sono rivelati molto sorprendente e inaspettato. Un certo numero di anomalie sono state registrate, la cui esistenza non poteva essere attribuito a fenomeni naturali.

Se un record ordinaria colline con questo apparecchio, non ci sono settori ad alta energia, né la genesi di energia supplementare. Sopra tale naturali delle colline, si trova orizzontale, fisso, e omogenei settori energetici.

Dr. Oldfield prima esaminato il fronte nord della Piramide del Sole da una distanza di 1 km. I risultati di questa analisi sono i seguenti: Dentro la piramide, sotto e sopra la pineta sul fronte nord, vi è un costante genesi di energia, che è in diretto contrasto con naturalmente colline. In passato alcuni decenni, è stato dimostrato che proprio le piramidi di pietra, infatti, generano determinati tipi di energia.

Inoltre, video mostra chiaramente che il nuovo accumula l'energia prodotta, e viene scaricata attraverso la punta della Piramide del Sole.

Ulteriori prova delle piramidi 'esistenza proviene dalla zona al di sopra della piramide. Cioè, l'energia sono settori verticali, in contrapposizione a quella orizzontale, che è il caso, naturalmente, con colline.In contrasto con i fenomeni naturali in cui i settori energetici, sono stabiliti, questi sono i campi elettromagnetici pulsante e non omogeneo.

In altre parole, il bosniaco Piramide del Sole è in realtà agisce come un gigantesco accumulatore di energia che continuamente emette grandi quantità di energia. E 'la proverbiale perpetuum mobile, che ha avuto il suo inizio nel lontano passato, e continua la sua attività senza tregua.

http://www.piramidasunca.ba/en/index2.p ... &Itemid=26




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Analisi del Politecnico di Torino confermano la natura artificiale della Piramide del Sole in Bosnia
8 Marzo 2010 14.39 - Di: DigDug - Fonte: bosnian-pyramid.com

Analisi fatte eseguire al Politecnico di Torino confermano l'origine non naturale della misteriosa Piramide del Sole di Visoko in Bosnia.

Nuove analisi di laboratorio hanno confermato che la Piramide del Sole fu costruita con cemento artificiale.

Recenti risultati emersi dalle analisi indipendenti di laboratorio eseguite in Italia presso il Politecnico di Torino ha confermato che i campioni di arenaria e blocchi di conglomerato raccolti la scorsa estate in Bosnia presso la Piramide del Sole furono prodotti artificialmente dall'uomo mescolando e lavorando diversi materiali.

Nella nuova analisi effettuate dal Dipartimento di chimica del Politecnico di Torino, sia l'analisi chimica che diffrattometrica confemano che il materiale raccolto simile al cemento consiste di materiale inerte e poroso che pare simile all'antico calcestruzzo romano.

Dall'analisi del laboratorio è inoltre emerso che i campioni di arenaria raccolti dalla copertura degli strati di cemento (l'involucro esterno) dalla Piramide del Sole in Bosnia, hanno la stessa composizione del calcestruzzo stesso. L'unica differenza consiste nel materiale inerte utilizzato per la fabbricazione, che risulta molto più piccolo (a grana fine).

Il rapporto specifica che anche gli aggregati che tengono assieme il calcestruzzo (inclusa l'arenaria - l'involucro) sembrano essere frutto del riscaldamento ad alta temperatura di argilla (caolinite e muscovite) e materiali calcarei (dolomite calcite), elementi tipici dei processi dell'industria chimica, che trasforma i minerali in cemento per costruzione.

Dopo le conferme del Kemal Kepetanovic Institute presso l'Università di Zenica e l'Istituto francese Geopolymer guidata dal Prof. Dr. Joseph Davidovits, un altro riconoscimento indipendente proveniente da un istituto riconosciuto ha confermato l'uso di materiali artificiali per la costruzione delle Piramidi Bosniache.

Ecco il contenuto delle mail a conferma della notizia resa nota dal sito fonte:

From: merlino@inrete.it
To: osmanagic@msn.com
Subject: Result of the chemical analysis of concrete from the pyramid of the Sun
Date: Mon, 14 Dec 2009 03:59:16 +0100

Caro Dr. Osmanagich,

Grazie per le ultime notizie che ci ha inviato.
Desidero comunicarVi una notizia che troverete interessante. Durante la nostra visita a Visoko la nostra squadra ha raccolto alcuni campioni di calcestruzzo e pietra arenaria dalla Piramide del Sole.

Li abbiamo portati presso il Dipartimento di Chimica presso il Politecnico di Torino per l'analisi. In questo reparto, ci è un laboratorio specializzato in analisi dei materiali da costruzione. Il risultato delle analisi chimiche e le analisi della diffrattrometria confermano che sia il cemento è composto da materiale inerte e poroso che parrebbe essere stato fatto in modo simile al cemento creato dagli antichi romani, come risulta dalla relazione.

La pietra arenaria "che abbiamo raccolto dalla copertura dagli strati di cemento sulla Piramide del Sole ha la stessa composizione del calcestruzzo anche se fatto con materiale inerte più piccolo". Il rapporto prosegue dicendo che la parte vincolante del cemento (e la pietra arenaria) sembra essere stata fatta tramite il riscaldamento ad alta temperatura dell'argilla (calotte e muscovite) e materiali calcarei (dolomite e calcite) che li ha trasformati in un materiale simile al cemento.

La relazione conferma le vostre ricerche e abbiamo pensato che siano di Vostro interesse.
Complimenti per il Vostro lavoro.
Con i migliori saluti.

Giancarlo Barbadoro


[align=right]Fonte: Ufoplanet.it[/align]


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Cita:
Thethirdeye ha scritto:


Spettacolare....... [:D]




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Piramidi in Bosnia, mistero infinito

Articolo scritto da Sabina Di Somma (Collaboratrice Centro Ufologico Taranto).


Sembra incredibile ma ancora una volta la storia intorno alla piramidi è avvolta da misteri e da scoperte sensazionali.
Forse saprete già come le costruzioni piramidali non coinvolgono solo l’Egitto, ma diverse località sparse nel mondo, ora però, in base alle ultime scoperte l’attenzione si sposta in Bosnia a 50 km da Sarajevo più precisamente a Visoko.
Qui l’archeologo bosniaco-americano S. Osmanagich, dopo aver studiato a lungo le piramidi dell’America Latina, si rese conto che alcune colline potevano celare le vestigia di una struttura piramidale, così nel 1995 incominciò a compiere scavi di verifica.
Le ipotesi, sulla possibilità dell’esistenza di queste piramidi,da parte di Osmanagich, ha incuriosito anche la N.A.S.A., che ha dato il via a riprese satellitari.
Le analisi spettrali e i telerilevamenti morfologici hanno stabilito che si tratta proprio di tre piramidi, le cui linee di congiunzione creano un triangolo equilatero perfetto con angoli di 60°.
Sotto la vegetazione, dunque è lecito pensare che vi si nascondano proprio le più imponenti piramidi del mondo, orientate verso i punti cardinali (come per le piramidi egiziane) e con inclinazione di 45° esatti.
La più grande delle tre, denominata dal team di ricercatori di Osmanagich “La piramide del Sole”, infatti , raggiunge l’altezza di 220 m contro i 147 di quella di Cheope, seguono ai due lati due più piccole, denominate rispettivamente la “piramide del Dragone” e la “ piramide della Luna”, quest’ultima è al momento in fase di dissotterramento.
Nel frattempo si diffondono voci sull’esistenza di altre piramidi non ancora scoperte e al momento si sono aggiunte alle tre una quarta la “piramide dell’Amore” ed un edificio il “ Tempio della Terra “, sempre durante gli scavi, sono emersi degli strani manufatti riportanti dei glifi , quello più interessante è a forma piramidale ed è già diventato un copioso souvenir del posto.
Altri tipi di rilevamenti radar hanno invece , constatato l’esistenza di tunnel di collegamenti tra le piramidi, inclinate tra loro di 90°, ma la storia si infittisce quando Samir Osmanagich, dichiara che non solo, la presunta “piramide della Luna “ garantisce le fattezze di un intervento umano, ma che le tecniche di adempimento fossero avanzate, infatti per questo tipo di costruzione viene utilizzato un materiale legante simile al cemento, ma di qualità, dice Osmanagich, anche superiore a quello utilizzato ai giorni nostri.
Ci giunge una buona notizia, a tal proposito e a discapito di chi attribuisce alle piramidi in Bosnia , un fenomeno di tipo naturale, recentemente i risultati emersi dalle analisi indipendenti di laboratorio , presso il Politecnico di Torino, hanno garantito che i campioni raccolti la scorsa estate in Bosnia , presso la piramide del Sole, siano di materiale prodotto artificialmente dall’uomo.
L’analisi chimica e difrattometrica, confermano che il campione sia un prodotto simile al cemento e che , gli aggreganti che lo tengono insieme, sembrano essere frutto del riscaldamento ad alte temperature di argilla e materiali calcarei, proprio come nei processi di trasformazione dei minerali in cemento per costruzione, delle industrie chimiche.
Le immagini della” piramide della Luna” rivelano , esternamente la messa in opera verticale delle pietre e a fianco, subito dopo, sono invece applicate in orizzontale, i lastroni qui , sono uniti da materiale connettivo e hanno uno spessore di 5 cm circa, inoltre ne basta scalfire un po’ la superficie con le dita, che rivela essere di un bianco candido.
Questo ci riporta alla memoria , il mitico calcare di Tula, che si dice fossero ricoperte le piramidi di Giza, inoltre , proprio nel punto di incrocio delle pareti oblique dell’edificio, è situato un manufatto rettangolare di 4m per 2m, presunto serbatoio di acqua, sospettato dal fatto che le piattaforme che seguono il perimetro delle piramidi, suggeriscono un sistema di raccolta.
Infatti è strano come queste terrazze, ruotando attorno alla struttura, seguano una sorta di spirale, con lastroni grandi 5m percorrono una scalinata seguendo una inclinazione di 5°, l’andamento quindi, conduce ad un unico punto, forse la loro funzione , suggerisce Osmanagich , era quella di raccogliere l’acqua delle piramidi in un serbatoio sottostante.
La notizia più sconcertante che mette in discussione la datazione della storia dell’inizio delle civiltà, è data dal fatto che durante gli scavi sono stati ritrovati all’interno della piramide delle conchiglie fossili, la loro presenza sono la prova archeologica di come l’intera struttura fosse un tempo, sommersa dall’acqua.
Tale circostanza si può essere creata, secondo gli esperti, solo circa 12.000 anni fa, a causa dello scioglimento dei ghiacci, che provocò un’enorme ondata distruttrice, sono dunque le piramidi più vecchie del mondo oltre le più grandi, oppure anche le altre andrebbero ridatate? Infatti è ormai noto come si metta sempre in discussione la reale datazione delle piramidi di Giza, che per l’ archeologia ufficiale sono da collocare intorno al 2570 a.C., ma le attente osservazioni da parte dei geologi, ci portano a pensarla diversamente.
Tutto è iniziato con la risaltante fattezza della sfinge,osservandola bene, emerge come soprattutto il corpo , sia corroso in arrotondamenti rocciosi dovuti dalla collisione nel tempo dell’acqua, per caduta, dall’alto verso il basso.
I geologi afferrano che decisamente per far in modo che l’erosione della pioggia abbia garantito l’attuale risultato morfologico della grande statua, bisogna risalire alla fine dell’era glaciale, ecco che ritornano, 12.000 anni fa.


[align=right]Fonti ufficiali: Archeomisteri Enrico Baccarini,
http://www.voyager.it
http://www.cerchinelgrano.info/piramidi_bosnia.htm
[/align]


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MessaggioInviato: 11/04/2010, 06:26 
Rispondo qui perchè nel topic della news delle analisi del politecnico di torino non riesco,è bloccato,se lo ritenete più opportuno potete spostare il mio post la.
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=5996

Ho dedicato tempo ad indagere ancora una volta su queste piramdi,non volevo più farlo perchè temevo di trovare altri motivi di delusione,ma la tentazione di fronte ad una conferma da parte di un istituto universitario era troppa da non poter resistere.

Intatno ritengo molto strano che di una notizia del genere non vi sia traccia nel sito del politecnico di Torino,almeno io non ho trovato nulla.
http://www.polito.it/index.en.php
Mi serve un nome,un dato,quindi leggo l'unico documento che trovo,una mail firmata Giancarlo Barbadoro.
http://www.bosnian-pyramid.com/journal/ ... irmed.html

Ricerco Giancarlo Barbadoro e trovo il suo nome un pò ovunque,ma non dove speravo.
http://www.ciao.it/Il_Mistero_delle_Run ... ro__679541
http://www.ariannaeditrice.it/articolo. ... colo=17815
http://www.labgraal.org/labhiste.htm
http://film.virgilio.it/film/50646/shan ... urali.html
http://www.eco-spirituality.org/e-dclr.htm

é qui mi sorge gia un dubbio che mi spegno un pò l'entusiasmo che mi aveva provocato questa notiiza [:(]

Vado avanti,anzi indietro e riprendo da dove mi ero fermato,cioè alle origine ed alla storia di quelle terre dal passato molto frequentato,specialmente da Romani,a confermare questo vi è questo articolo che parla di un esperto di antichità bosniache Ivan Bojanovski,che ci spiega che nella zona non vi erano definitivi insediamenti romani,ma cause delle feroci guerre condotte da Ottavio la popolazione locale si è praticamente romanizzata,i nobili in particolare,e vi erano anche evidente resti di strade Romane,quindi anche probabili altre strutture.
http://irna.lautre.net/docs/antibarbaro ... hichu.html

La forte presenza romana nella zona ci deve mettere in guardia anche se le analisi del Dott.Giancarlo Barbadoro risultassero autentiche,perchè quello che si sta analizzando potrebbe essere un campione preso da qualche sito romano,infatti si sa per certo che in zona ci fu l'intervento romano,ed possibile che questi avessero modellato il territorio per scopi militari,almeno è quello che sostengono alcuni esperti di legioni romane.
http://omerbashich.blogspot.com/
http://irna.lautre.net/Pyramids-shaped-by-Romans.html

Ma questo non esclude che non vi fossero piramidi nel sottosuolo,ricoperte e dormiente da 12000 anni come sostiene Osmanagic,però per provare l'esistenza di queste piramidi dal mio punto di vista non è ancora stata fornita la prova schiacciante,e dopo tutto questo tempo che ci scavano attorno mi fa sorgere ancora più dubbi.

Non dico che sia tutta una bufala,spero vivamente che Osmanagic abbia ragione,ma fino ad ora non è che mi abbia soddisfatto,ma mi voglio fermare qui,perchè gli vengono contestate anche tante altre cose,quindi credo proprio che dovremo aspettare fino al 2012,data indicata da Osmanagic nella quale verranno alla luce le sue piramidi per sapere la verità e sperare che a quel punto estragga un bel coniglio dal cilindro. [;)]

Intato spero in una prova veramente ufficiale,ma più che ufficiale la vorrei evidente a tutti.


Ultima modifica di Ronin77 il 11/04/2010, 06:31, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 11/04/2010, 08:42 
Hai fatto bene a postare qui. Teniamo solo questo topic per parlare di questo argomento.


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MessaggioInviato: 14/05/2010, 20:46 
Piramidi in Bosnia: il ricercatore Nenad Djurdjevic scrive al CUT


Qua si può seguire la discussione con i vari commenti, alcuni dei quali anche di Nenad Djurdjevic:

http://centroufologicotaranto.wordpress ... ve-al-cut/

Riporto i commenti più significativi. Li aggiungerò man mano che vengono scritti.


Giovanni scrive:
Ciao!
Mi piacerebbe avere aggiornamenti sulle piramidi di Visoko.
Cioè a che punti sono gli scavi, quali novità sono emerse e soprattutto quando verrà ufficializzato il tutto.
Grazie in anticipo



Nenad Djurdjevic scrive:
Prima di tutto, vorrei ringraziare la redazione CUT per avermi accolto calorosamente dedicandomi attenzione sulla prima pagina.
Visto che ci sono già domande, vorrei cominciare rispondendo a Giovanni. Come alcuni di voi probabilmente già sapranno, sinora gli scavi sono andati un po’ a rilento; un poco perché alcune autorità bosniache non hanno rilasciato i permessi di scavo, soprattutto nelle zone della piramide del sole, nonché per mancanza di sufficienti risorse finanziarie in mano alla fondazione del parco delle piramidi bosniache. Per questi motivi, negli ultimi tempi gli scavi si sono concentrati soprattutto nei tunnel sotterranei. Comunque, a partire da giugno di quest’anno, per tutta la durata dell’estate, è stato organizzato con il supporto di oltre quaranta associazioni non governative un campo internazionale degli scavi con volontari provenienti da tutto il mondo. In poco più di due mesi si sono registrati volontari provenienti da 28 paesi e i pochi posti rimasti disponibili si sono quasi esauriti. Il campo degli scavi verrà supervisionato dal Dott. Sam Osmanagic, dall’archeologo croato M.Sc. Mislav Hollos, dall’egittologo Dott. Nabil Swelim, la responsabile del reparto di archeologia della università del Cairo l’archeologa Dott.ssa Mona Haggag, dall’ingegnere chimico di origine bosniaca dott. Muhamed Pasic, dal geofisico russo Dott. Oleg Khavroshkin e lo storico egiziano Dott. Hassan Saady. Gli scavi saranno concentrati soprattutto nei tunnel sotterranei di Ravne e KTK, sul lato nord della piramide del sole e sul lato ovest della piramide della luna.
Anche se gli scavi sulle piramidi erano fermi, la nostra ricerca si è svolta nelle zone circostanti come Gorani, Ginje, Radovlje e in altri comuni come Zavidovici, Ozimice vicino a Maglaj, Bakici e così via. Anche questi luoghi si sono rivelati ricchi di testimonianze che hanno permesso di comprendere ad esempio che le sfere sparse su tutto il territorio bosniaco sono manufatti, nonché il più antico oggetto di culto trovato in Bosnia.



Andrea scrive:
Tanto di cappello al Sig. Djurdjevic!! Questo vuol dire essere ricercatori, questo vuol dire credere al proprio lavoro senza paura di scontrarsi con i “scienzisti”: coloro che si attengono solo a “verita assolute” preconfezionate!!
namastè
Andrea



Nenad Djurdjevic scrive:
Caro Andrea,
Grazie per la tua gentile osservazione.
Comunque, vorrei precisare che NON TUTTA la scienza ufficiale è contro questo progetto; piuttosto direi che alcune frazioni di potere nel mondo dell’Archeologia sono spaccate al loro interno per motivi di diversa natura.
Il progetto è soprattutto ostacolato da parte angloamericana assieme alcuni archeologi bosniaci che stanno cercando di fermare il progetto a tutti costi, ad esempio cercando di nascondere importanti manufatti da essi stessi portati alla luce (vedi piramide votiva trovata a Donji Mostre, Visoko).
Tutto ciò ci dice che la scienze ufficiale sta vivendo un profonda crisi per quanto riguarda la scoperta delle piramidi bosniache.



Marco scrive:
Salve signor. Nenad Djurdjevic
Innanzitutto la ringrazio anche a nome degli altri frequentatori del Blog per la sua disponibilità e cortesia.
In merito alle vostre ricerche, ad oggi, che lei sappia, sono emersi elementi che possano far pensare ad un coinvolgimento di possibili entità non terrestri nella creazione di queste piramidi, o è un’ipotesi che non ritiene valida?
La ringrazio anticipatamente
Marco



Nenad Djurdjevic scrive:
Gentile Marco,
No, sino ad ora non sono emersi elementi che possano far pensare alla sua ipotesi.
Tuttavia, il nostro gruppo di ricerca sta effettuando uno studio approfondito nell’ambito di racconti mitici dell’antica Grecia ed altri miti sull’antica civiltà che potrebbe potenzialmente aver costruito le piramidi. Comunque, trattasi di una civiltà diversa da quelle che noi storicamente conosciamo.



Andrea scrive:
Salve Nenad,
che si sa per ora delle piramidi? Datazione? Chi le potrebbe aver fatte? E…. che cosa sono queste “sfere”?
Grazie in anticipo
Andrea



Nenad Djurdjevic scrive:
Andrea,
Le analisi di laboratorio effettuate dalla Facoltà di Sarajevo sui depositi di terra accumulatasi sopra la piramide del sole ed altre nella zona hanno stabilito che l’età dei depositi varia fra 12,000 e 15,000 anni. Questo vuol dire, che l’età minima della piramide del sole corrisponde a questa datazione. Non sappiamo ancora quale civiltà, comunque antichissima, le ha costruite.
Per quanto riguarda le sfere in pietra, dalla ricerca che ho condotto su di esse è emerso che a partire dalla preistoria erano considerate un oggetto sacro di culto. Le sfere di pietra si trovano in vari siti, anche nelle necropoli, come quelle del Costa Rica, cosparse in tutta la Bosnia.
Sul sito web che sto amministrando sono disponibili in lingua inglese due rapporti in merito alla mia ricerca.



Lukas scrive:
Egregio Dottor Djurdevic, vorrei chiederLe conferma riguardo ad una notizia che ho letto recentemente, cioè che scienziati italiani del CNR hanno dimostrato che le piramidi di Visoko presentano un amalgama cementizio sicuramente artificiale.
Grazie in anticipo.



Nenad Djurdjevic scrive:
Lukas,
Le analisi di laboratorio effettuate sul materiale cementizio col quale sono state costruite e rivestite le piramidi è risultato artificiale. Le analisi sono state effettuate da tre diversi istituti di ricerca: dall’Università di Zenica in Bosnia, dall’Istituto Geopolymer di Saint-Quentin in Francia e dal Politecnico di Torino.
Le analisi chimiche effettuate presso il Politecnico di Torino hanno confermato che il materiale cementizio dei blocchi di pietra, sia quello del rivestimento fine, è simile al calcestruzzo usato dagli antichi romani.
Comunque, il materiale cementizio per costruire le piramidi di Visoko ha una resistenza e durezza molto superiore ai calcestruzzi oggi comunemente utilizzati.



Cavaliere scrive:
Io sono allibito! Com’è possibile che davanti ad una simile scoperta ci sia questa mancanza di interesse da parte degli organi competenti?! Questa ricerca potrebbe riscrivere la storia per come la conosciamo e nessun Paese si sbatte per far avere i fondi o implementare le ricerche! Anzi, investono energie per rallentarle. Sembra la sceneggiatura di un film…..ma purtroppo è la triste realtà!
PS come ho già scritto altrove, sono convinto che esistano altre piramide sparse per il mondo, sopratutto in Brasile. Sarebbe interessante se si facessero spedizioni in cerca di conferme.



Nenad Djurdjevic scrive:
Cavaliere,
Comprendo la tua frustrazione, ma come ogni scoperta rivoluzionaria nella storia, anche quella di Visoko, passa attraverso tre diverse fasi che sono:
1. una feroce opposizione;
2. la negazione ignorando la scoperta;
3. l’accettazione della scoperta.
In questo momento il progetto si trova nella seconda fase.
Speriamo di uscirne molto presto!



Norys Lintas scrive:
Egregio signor Nenad Djurdjevic, grazie per il suo intervento le porgo le seguenti domande:
1) Avete rinvenuto tunnel bloccati da porte o passaggi verso l’interno della piramide?
2)Sono stati trovati pittogrammi, ideogrammi all’interno o all’esterno delle piramidi collegati alla piramide o ai suoi costruttori?
3)Oltre alle grandi sfere (che ricordo di aver sentito posizionate al di sopra di falde acquifere o collegate comunque al culto dell’acqua, ma non ci giurerei ) sono stati rinvenuti altri manufatti?
4)I fondi disponibili per le ricerche, bastano per continuare le ricerche almeno un paio di anni? C’è la possibilità di fare donazioni, magari comprando libri, gadget etc?
5)Sono previste in futuro visite guidate nei pressi delle piramidi, o sono già presenti?
Grazie in anticipo per le eventuali risposte e per la cortese attenzione.
Norys Lintas



Nenad Djurdjevic scrive:
Norys,
ecco le risposte in sequenza numerica:
1.) Abbiamo trovato decine di muri in pietra arenaria costruiti dall’uomo che ostruiscono i passaggi laterali della principale arteria soggetta attualmente agli scavi che dovrebbe condurre all’interno della piramide del sole. Vorrei ricordarla che i muri sono composti da pietre naturali e da pietre lavorate a mano. Lo scopo primario di questi muri non è stato ancora capito, ma ci sono diverse teorie e spiegazioni a tale proposito. Attualmente ci sono diverse teorie al vaglio degli esperti, quella più accreditata in questo momento prende in considerazione la possibilità di accessi ostruiti che portano ad una città sotterranea, simile a quelle trovate in Anatolia a Derinkuyu.
2.) Anche sulle incisioni rinvenute su alcuni blocchi megalitici esistono diverse teorie. La versione ufficiale più accreditata parla di una scrittura primitiva, quella runica. A mio avviso, si tratta di segni incisi nella pietra per scopi architettonici, riconducibili ai maestri scalpellini e alla lavorazione della pietra. Segni simili sono stati rinvenuti nelle cave della piana di Giza.
3.) Al di sopra delle falde acquifere sono stati posizionati dei blocchi megalitici che pesano fino a 10 tonnellate. Alcune sfere di pietra sono state trovate anche nella valle di Visoko, ma la loro funzione non è riconducibile alla rete dei tunnel, nè al momento collegabile a un culto dell’acqua. Nei tunnel sono stati trovati alcuni manufatti senza dubbio di fattura umana come martelli ed attrezzi per la lavorazione della pietra, stampi in pietra per costruire attrezzi in metallo e simili di utilizzo ancora sconosciuto, ma senza dubbio di fattura umana.
4.) Attualmente i fondi per il progetto sono scarsi. La maggior parte dei finanziamenti per il progetto arriva da privati, dal comune di Visoko e da parte della regione Zenica-Doboj. E’ possibile effettuare donazioni per il progetto presso il sito della fondazione, anche via SMS, ma è anche possibile acquistare souvenir, gadgets etc. in vari punti vendita dislocati nelle zone degli scavi come l’entrata dei tunnel Ravne etc. Anche se i fondi sono scarsi, il progetto non si fermerà.
5.) Esistono già delle guide con il compito di guidare i visitatori all’interno della valle. Mi ero improvvisato anch’io guida turistica per turisti italiani ed altri qualche giorno l’estate scorsa.



Parvatim scrive:
gentilissimo sign djurdevic, inanzitutto un grande ringraziamento per la sua disponibilità, volevo chiederle quanto segue:
1- le piramidi hanno qualche analogia con quelle egizie, cioè una corrispondenza con qualche costellazione del cielo?
2- esistono , come in quelle egizie, una serie di camere interne, cunicoli?
3- c’è qualcosa che può farci supporre una origine comune?
4- avete a disposizione una piantina con la loro ubicazione geografica e la loro conformazione interna?
grazie infinite



Nenad Djurdjevic scrive:
Parvatim,
ecco le risposte:
1. Prima di tutto le confermo che i lati delle piramidi di Visoko, come quelle egizie, sono orientati ai quattro punti cardinali (N-S E-W), fatto confermato dall’Istituto di Geodesia di Sarajevo e facilmente verificabile tramite Google Earth. Lo studio più accreditato su un possibile allineamento con costellazioni stellari venne presentato dall’ingegnere matematico di origini ungheresi Dénes Joo’, uno dei relatori della prima conferenza scientifica sulle piramidi bosniache tenutasi ad agosto 2008 a Sarajevo. Attraverso dei calcoli matematici ed un tracciamento di mappe terrestri e stellari egli dimostrò che le piramidi di Visoko, assieme quelle di Giza, appartengono allo stesso sistema di linee parallele che formano la linea Zeus Suez che fanno parte di uno dei cerchi principali terrestri che corrisponde al corpo celeste conosciuto come ‘Photon Belt’. Egli dimostrò che il complesso delle piramidi di Visoko sono il riflesso (la figura inversa) del gruppo stellare HYADES, parte della costellazione del TORO, cio’è HYADES – ALFA TAURIS (Aldebaran).
2. Esiste una rete di tunnel sotterranea molto complessa e lunga kilometri sotto l’intera valle di Visoko. Personalmente ho potuto constatare che ci sono molte zone sulla piramide del sole che fanno pensare alla presenza di cunicoli, camere sotterranee etc. La società tedesca LGA Bautechnik, che effettuò la scansione di alcune zone archeologiche, rilevò con mezzi moderni per la scansione del sottosuolo oltre 44 anomalie nella zona delle piramidi.
3. Le piramidi di Visoko sono molto più antiche di quelle egizie. Basta pensare che la piramide votiva trovata a Donji Mostre è stata datata dagli stessi archeologi 6,000-3,500 A.C. Questo significa che la piccola piramide votiva di Visoko è la rappresentazione piramidale più antica che sinora conosciamo, più antica di qualunque piramide egizia o altra nel mondo, visto che la piramide egizia più antica, quella di Zoser, ufficialmente risale al ca. 2,700 A.C. Attualmente hanno in comune soltanto le caratteristiche base, quello che a livello scientifico e geometrico definisce una piramide (4 lati orientati verso i principali punti cardinali).
4. Esistono diverse mappe della zona; tutto fu pubblicato sulla guida della 1° Conferenza Scientifica sulle Piramidi Bosniache (vedi 1st ICBP BOOK). Il libro può essere acquistato presso la Fondazione oppure in vari punti vendita dislocati all’interno del sito archeologico.



Vito scrive:
Caro Nenad Djurdjevic, è veramente molto importante il fatto di poter parlare con una persona del suo livello,le volevo domandare se a livello magnetico ha riscontrato anomalie, e se le piramidi sono orientate con le stelle, grazie in anticipo.


Nenad Djurdjevic scrive
Vito,
Sulle piramidi sono state effettuate misurazioni dei campi elettromagnetici ed di altra natura da quattro indipendenti istituti di fisica- nucleare e tecnologia. Tutti i rilevamenti hanno riscontrato delle sorprendenti anomalie non riconducibili a fenomeni naturali.
La più sorprendente e rivoluzionaria tecnologia di misurazione dei campi di energia delle piramidi fu applicata dal scienziato britannico Dr. Harry Oldfield. Egli usò un sistema rivoluzionario conosciuto come scansione EMS, metodo che rileva le frequenze soniche, onde radio e di luce emanata dal soggetto sotto analisi e le rende visibili in 3-D.
Per la prima volta nella storia, è stato possibile osservare i campi energetici verticali convogliati dalle piramidi verso l’alto, cioè quello che gli antichi descrivevano e conoscevano come spira solaris (spirale solare, l’energia ellittica – centripeta e centrifuga – dell’universo). Per la prima volta nella storia la conoscenza scientifica degli antichi, sinora considerata soltanto cieco credo religioso inciso su numerosi monumenti in Bosnia e altrove, è stata resa visibile e tangibile. Per la completa spiegazione del fenomeno voglia vedere il mio rapporto ‘Bosnian Stone Spheres Revisited (Part 2)’.
Comunque, rimango a sua disposizione per ulteriori chiarimenti.
Per quanto riguarda un possibile allineamento stellare voglia vedere la risposta che ho dato a Parvatim.



Marco scrive:
Egregio Nenad Djurdjevic, vorrei chiederle: avete ipotizzato un possibile collegamento con Atlantide o – leggendo che si è anche ipotizzata una città sotterranea – Agharti? Quando sarà resa ufficiale la notizia della scoperta? usciranno libri, se sì quando?


Nenad Djurdjevic scrive:
Marco,
Sono state avanzate molte ipotesi, incluso quelle mitologiche, ma devo essere sincero con lei, questo progetto è ancora nella sua infanzia e per poter sviluppare ipotesi di questo genere ci vogliono più prove concrete.
Comunque, le posso rilevare, che tanto tempo fa, l’intera valle di Visoko era sommersa dall’acqua. Esisteva un lago nelle zone adiacenti alle piramidi. Sono stati ritrovati numerosi attracchi in pietra e metallo per imbarcazioni sulle colline circostanti conosciute in Bosnia come “Halke”.
Sono state scoperte delle arti rupestri che raffigurano uomini in barca che vanno a pesca, raffigurazioni e manufatti a forma di diverse specie di pesce oggi sconosciute. La mia ipotesi è che le piramidi già esistevano all’epoca e che erano sott’acqua. Questo potrebbe spiegare l’accumulo di terriccio particolarmente alto sulle piramidi. Si suppone che il lago esistesse almeno fino al periodo preistorico di 10,000 A.C.
La cosa curiosa è che le cosiddette “Halke” sono sparse sopratutto nelle zone collinari, in tutta la Bosnia.



Arthur McPaul scrive:
Gentilissimo Nenad Djurdjevic,
Sto seguendo questa interessante discussione.
Ringrazio lei e il CUT.
Molte dimande sorgono in merito:
Quanto è ampio il deposito accumulatosi sulle pareti?
Sono stati effettuati dei carotaggi sostanziali?
La collina ha una regolare forma piramidale e ricorda molto quelle mastodontiche della Valle di Cydonia su Marte.
Ha qualche sospetto su chi possa averle costruite?
Lei è possibilista sulla natura artificiale ma ha mai pensato che possa essere una struttura naturale e operare in questo senso? Cioè, ha mai pensato di diventare debunker per creare un effetto di spiazzamento nei confronti dell’archeologia classica che rifiuta l’indagine?
Ha mai provato a coinvolgere qualche Universita per avviare un progetto reale di scavi, magari in Italia?
Arthur



Nenad Djurdjevic scrive:
Arthur,
l’accumulo di terriccio depositatosi sulle pareti varia in media fra 75 cm e 1-1,5 metri. Sono stati effettuati decine di carotaggi in varie località sulla piramide del sole (incluso il plateau di accesso), sulla piramide della luna (per tutta l’altezza della piramide, ciò’è oltre 190 metri in profondità), il tumulo di Gornja Vratnica etc.
La piramide della luna risultò una struttura solida composta da blocchi e lastre di pietra alternati a materiale cementizio (calcestruzzo). Nel tumulo di Gornja Vratnica (da noi chiamato anche “il tempio del cielo”), durante le operazioni di perforazione, ad una profondità di 54 metri, è stata individuata una cavità alta circa 4 metri situata fra due strati di cemento alti più di 2 metri. I campioni di cemento sono stati analizzati in Francia presso i laboratori del Geopolymer Institute del noto Prof. Joseph Davidovits. Le analisi al microscopio elettronico confermarono che si tratta di calcestruzzo artificiale ad alta resistenza.
Non ho mai pensato di diventare un cosiddetto “debunker”, né in un senso, né nell’altro. Da sempre ho cercato di accompagnare la mia ricerca e le mie ipotesi da fatti concreti e possibilmente da solide prove scientifiche. In una delle mie risposte precedenti avevo già spiegato che non tutto il mondo scientifico o archeologico “tradizionale” è contro questo progetto. Infatti, il progetto è supportato da noti egittologi, dalla società archeologica di Alexandria che supervisionerà gli scavi quest’anno, dalla nota Accademia delle Scienze di Mosca ed altre.
Per la maggior parte delle persone ed esperti coinvolti in questo progetto non è più una questione se esistono le piramidi, ma in quale percentuale le strutture sono naturali e in quale percentuale artificiali, chi le ha costruite e quando.
Vorrei ricordarle che la mitica piramide bianca in Cina è stata costruita su una collina naturale, come la maggior parte delle piramidi cinesi. Inoltre, vorrei ricordare a tutti i lettori che durante il Medio Regno gli egizi costruirono la maggior parte delle piramidi sopra colline naturali per risparmiare sul materiale necessario per la loro costruzione.
In questo momento, non avrei una risposta certa in merito alle strutture di Marte, ma sono convinto che la vita non è un esclusività del pianeta terra.


Ultima modifica di Bastion il 16/05/2010, 09:38, modificato 1 volta in totale.

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interessantissimo



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ne abbiamo info nuove?



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No, per ora niente di nuovo.


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Mah...ste piramidi iniziano veramente ad essere uno scherzo della natura [B)]


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