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 Oggetto del messaggio: Re: Giganti: mito e mistero
MessaggioInviato: 13/03/2016, 20:02 
Thethirdeye ha scritto:
Veramente incredibile...... [:D]

Guarda su youtube.com


Articolo http://guardalanotizia.it/il-gigantismo ... veramente/

Faccio ritorno sul Web dopo tanti anni,con un pezzo di pellicola che mostra un gigante,questa pellicola e stata poi messa in un trailer di un film chiamato''Big man Japan'' dove parla di un gigante che lotta contro il male stile Godzillla.Il gigante del film e creato in 3d ed e molto piu grande del gigante della pellicola,che e in carne ed ossa e non in 3d.Perche usare un attore,per poi in tutto il film farne un gigante in 3d? A parte che sono due giganti totalmente differenti uno e reale e l'altro no,uno e alto 10 metri circa e l'altro e alto quanto un palazzo.Perche mischiare il vero dal falso? Il regista ha inserito un pezzo di pellicola reale in un film di fantascienza forse per far nascondere la verita di quella pellicola? O per prendere dei meriti sugli effetti speciali? In tutto il film la qualità del 3d e scadente nel senso che si vede molto che e un 3d e non reale,mentre nel pezzo trattato in pellicola e un uomo vero in carne ed ossa e non fatto in 3d . Sembra che il regista volle copiare il volto del vero gigante in questione per farne un eroe del suo film,mentre le persone che vedono il film credono che sia tutto ricreato dal regista persino il pezzo di pellicola.Io dico di no a voi le valutazioni !!



A me sembra in CGI anche l'immagine del gigante che cammina tra la folla poi siamo in Giappone (presumo) quindi la maggior parte di quelle persone forse non supera il metro e 70.

Che prove ci sono a sostegno che quei fotogrammi sono "originali"? Da dove sono stati presi? ecc ecc. ci fidiamo sulla parola?

noto che stranamente le bufale sui giganti stanno tornado in auge, forse qualcuno teme che l'argomento stia diventando più serio di quanto vorrebbe e quindi è necessario svilirlo un pò. Ad esempio in questi giorni girava la bufala di un teschio di gigante immenso a Marcianise se non sbaglio, pubblicata niente di meno che dal giorMale.it, poi smentita dal mattino.

http://www.ilgiomale.it/wordpress/scheletro-di-un-gigante-ritrovato-a-marcianise-in-provincia-di-caserta-shock/

http://napoli.fanpage.it/sceletro-di-un-gigante-ritrovato-a-marcianise-la-bufala-fa-il-giro-del-web/

p.s.: mettere qualche accento qui e là non sarebbe una cattiva idea



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 Oggetto del messaggio: Re: Giganti: mito e mistero
MessaggioInviato: 13/03/2016, 20:39 
Concordo, anche secondo me è un fake: un "gigante" simile a mio avviso dovrebbe comparire in qualche articolo di un giornale internazionale (o almeno giapponese)a quei tempi, ma non ho trovato niente al momento se non che il più alto lottatore di sumo del Sol Levante (come pare fosse l'uomo "in parata" nel filmato) raggiungeva circa i due metri e trenta centimetri ed è morto a metà Ottocento...quindi ben prima delle riprese del video in questione. Penso che molto probabilmente il regista, per lanciare il suo film, ha cercato di montare un caso e farsi un po' di pubblicità... anche se ultimamente, come dice Max, molti sembrano averci preso gusto coi "Giganti".


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 Oggetto del messaggio: Re: Giganti: mito e mistero
MessaggioInviato: 18/03/2016, 01:45 
MaxpoweR ha scritto:
Che prove ci sono a sostegno che quei fotogrammi sono "originali"?

Nessuna, sino ad ora...

Cita:
Da dove sono stati presi?

Non lo sappiamo..

Cita:
ecc ecc. ci fidiamo sulla parola?

Assolutamente no.

Semmai, per ora, possiamo in qualche modo cercare di capire ciò che vediamo.
A me, spannometricamente, non mi sembra CGI. Poi per carità...

PS: anche il frammento di filmato che è stato inserito,
subdolamente, alla fine di Alien Atopsy 2016 doveva
essere un fake, secondo Santilli. Eppure......



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 Oggetto del messaggio: Re: Giganti: mito e mistero
MessaggioInviato: 31/05/2016, 11:35 
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 Oggetto del messaggio: Re: Giganti: mito e mistero
MessaggioInviato: 01/06/2016, 11:00 
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 Oggetto del messaggio: Re: Giganti: mito e mistero
MessaggioInviato: 22/08/2016, 00:51 
Guarda su youtube.com


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 Oggetto del messaggio: Re: Giganti: mito e mistero
MessaggioInviato: 22/08/2016, 20:06 
http://www.segnidalcielo.it/il-gigante- ... ghanistan/


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 Oggetto del messaggio: Re: Giganti: mito e mistero
MessaggioInviato: 22/08/2016, 21:11 
Il video l' ho preso da li [:D]


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 Oggetto del messaggio: Re: Giganti: mito e mistero
MessaggioInviato: 17/03/2017, 08:02 
Giganti in Sardegna: mito o vera scoperta?

Guarda su youtube.com


Fonte: https://youtu.be/AB8GVA6AeHQ

Caricato il 11 nov 2010

Un gruppo di speleologi e ricercatori ha condotto e continua a portare avanti una difficile indagine in Sardegna, la terra dei nuraghi e delle tombe dei giganti, dove tante persone asseriscono di "aver scoperto ossa umane giganti". Questo video (duplicazione vietata) contiene una minima parte delle numerose interviste raccolte da Marcello Polastri, giornalista e presidente di un team speleo archeologico che nel 2007 ha pubblicato su questo tema un libro-inchiesta. In tanti hanno confessato al microfono di Polastri e davanti alla telecamera di aver visto ossa umane e scheletri giganti, di aver rintracciato nei libri la loro storia, "volutamente occultata".

Ma come mai? Perchè? Stiamo cecando di scoprirlo e stiamo cercando altri reperti perchè stavolta, qualcosa, è davvero trovata! Miti e mitomani a parte, i tombaroli stanno distruggendo splendidi siti storici: contenevano forse ossa abnormi?

Gli accademici sostengono che questo sia solo un mito, altri studiosi non legati alle accademie sarde affermano: potrebbe essere tutto vero!

Di questo argomento si è occupata la tramissione Tv Mistero (Mediaset), la rivista nazionale Cronaca Vera e, ancor prima, Marcello Polastri ha pubblicato una dettagliata inchiesta, ponedo seri e scomodi quesiti.
Per segnalazioni e info, che sono sempre ben gradite, anche su scoperte simili da altre parti o in Sardegna cotattate il team esplorativo: http://www.sardegnasotterranea.org


Scheletri alti più di tre metri ritrovati..... eppure si continua a negare.

Perché?



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 Oggetto del messaggio: Re: Giganti: mito e mistero
MessaggioInviato: 22/08/2020, 11:35 
Giuditta 16,6

Poiché non cadde il loro capo contro giovani forti,
né figli di titani lo percossero,
né alti giganti l'oppressero,
ma Giuditta figlia di Merari,
con la bellezza del suo volto lo fiaccò.


Sapienza 14,6

Anche in principio, mentre perivano giganti superbi,
la speranza del mondo, rifugiatasi in una barca,
lasciò al mondo la semenza di nuove generazioni,
grazie alla tua mano che la guidava.


Siracide 16,7

Dio non perdonò agli antichi giganti,
che si erano ribellati per la loro forza.



Baruc 3:24-26

24 Israele, quanto è grande la casa di Dio,
quanto è vasto il luogo del suo dominio!
25 È grande e non ha fine,
è alto e non ha misura!
26 Là nacquero i famosi giganti dei tempi antichi,
alti di statura, esperti nella guerra;.


--------------------

ATTENZIONE , QUESTI LIBRI NON FANNO PARTE DELLA BIBBIA EBRAICA ( TANAKH ) ,

PER CUI NON FANNO TESTO .


Sono derivazioni greche .

https://it.wikipedia.org/wiki/Libro_della_Sapienza

https://it.wikipedia.org/wiki/Libro_di_Baruc

https://it.wikipedia.org/wiki/Siracide

https://it.wikipedia.org/wiki/Giuditta




zio ot [:305]



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 Oggetto del messaggio: Re: Giganti: mito e mistero
MessaggioInviato: 09/05/2021, 13:15 
I giganti esistono ancora, hanno solo cambiato forma...

Cita:
Killer giganti per “placcare” Google

Immagine

Israel Shamir – The Unz Review – 3 maggio 2021

I giganti digitali hanno conquistato il mondo. Nessuno ha mai accumulato tanto potere. Hitler morirebbe d’invidia se gli si mostrasse la grandezza di Google. I protagonisti di Huxley e Orwell potevano solo sognare ciò che fanno Bezos e Gates. Questi ultimi hanno rovesciato il presidente degli Stati Uniti e ne hanno installato uno di loro gradimento, e per una buona ragione. Secondo i calcoli di Bloomberg, da quando Biden è stato eletto il valore netto combinato delle prime 100 persone ultra-ricche degli Stati Uniti è schizzato a 195 miliardi di dollari. Questi giganti controllano le menti di miliardi di persone. Le nazioni impegnano le proprie terre e industrie per acquistare i loro farmaci brevettati. Questi giganti conoscono i nostri volti, i nostri nomi, tutto di noi, persino le cellule di cui siamo fatti, fino all’ultima proteina. Gli Dei sono stati sconfitti, il gentile Cristo e il potente Sabaoth, per non parlare del furioso Allah. È una cosa di cui si dice: “Guarda, questa è una novità”? (Eccl 1:10) No, il mio scontroso antenato aveva ragione – è già stato fatto nelle epoche precedenti.

Una volta, i giganti hanno quasi cacciato gli dei dall’Olimpo. Apollodoro racconta che gli dei non poterono vincere, finché non si ricordarono della profezia secondo cui i giganti sarebbero stati sconfitti solo se un uomo mortale avesse aiutato gli dei. Solo l’uomo può favorire la vittoria degli Dei sui giganti, predissero i greci nella loro Gigantomachia, proprio come i cristiani sapevano che solo il Figlio dell’Uomo poteva sconfiggere la Morte. Quando i giganti ebbero quasi sconfitto gli Dei, un uomo mortale, Eracle, si fece avanti e strappò la vittoria dalle fauci della sconfitta. Ora abbiamo un estremo bisogno di un coraggioso mortale per affrontare i giganti. Se non c’è Eracle, va bene chiunque; ma i giganti devono essere sconfitti. E infatti, si sono fatti avanti improbabili Giant Killers.

La rivolta è iniziata nella ribelle Mosca, dove il tribunale arbitrale della città ha chiesto a Google di ripristinare un account YouTube cancellato o di pagare miliardi di dollari di multa. Impossibile, direte voi – Google è libero di fare quello che vuole. Hanno messo al bando Unz.com; suo fratello, il gigante Twitter, ha messo al bando Trump; non c’è modo di ribaltare le loro decisioni, perché queste aziende sono private, e la proprietà privata è sacra – altrimenti è comunismo e Gulag; possono fare quello che vogliono e i loro astuti avvocati hanno già incluso il loro diritto di staccare la spina in ogni accordo contrattuale con un solo clic.

Eppure la Russia non è così diversa da qualsiasi altra nazione occidentale. Fino a quando non si è verificato tutto ciò, il sistema legale russo si era rifiutato di prendere in considerazione le richieste di risarcimento contro i giganti della tecnologia. La legge russa non lo permetteva. Era sufficiente che i giganti stabilissero che tutti i reclami dovessero andare a Londra o a qualche altro tribunale addomesticato di loro preferenza perché i russi si sottomettessero docilmente. Tuttavia, i giganti si sono superati quando hanno bloccato a molti russi questa via per far loro causa nella giurisdizione occidentale. I russi hanno risposto creando una nuova legge che stabiliva la priorità della loro legislazione nazionale, e richiedeva alle corti e ai tribunali di accettare e giudicare le controversie se non c’era modo di fare causa nella giurisdizione occidentale concordata.

Questa nuova legge è stata applicata dal tribunale arbitrale di Mosca dopo che Google, nel luglio 2020, ha cancellato l’account di Tsargrad, un canale televisivo cristiano conservatore e agenzia di stampa appartenente a Konstantin Malofeev, un originale signore russo dei media digitali. La rivista Slate ha elaborato un profilo dell’uomo alcuni anni fa, mentre stava ancora progettando di creare Tsargrad. Slate ha ingigantito pesantemente l’importanza di Malofeev e la sua vicinanza a Putin, essendo lui un outsider, ma per il resto dà un’idea generale. Malofeev era stato sanzionato dalle autorità USA e UE nel 2014, ma l’account della società di media di cui è il principale proprietario è stato bloccato sei anni dopo, nell’estate del 2020. Tsargrad aveva più di un milione di abbonati quando improvvisamente, e senza preavviso, YouTube ha cancellato il suo account. All’inizio, hanno spiegato la loro azione affermando che Tsargrad stava “violando le regole della comunità”, come al solito. Più tardi, Google ha affermato di aver bloccato Tsargrad perché il suo proprietario era stato sanzionato.

Il tribunale di Mosca ha respinto entrambe le richieste. (Qui la decisione completa del tribunale, la traduzione inglese viene dopo la versione russa) Ha stabilito che Google non ha dimostrato che Tsargrad abbia violato le regole della comunità; inoltre, anche in tal caso, prima di rescindere il contratto Google avrebbe dovuto dare sei mesi di preavviso. Per quanto riguarda le sanzioni, il tribunale ha stabilito che le sanzioni degli Stati Uniti e dell’Unione europea fanno parte del diritto pubblico di quei particolari paesi e non possono essere applicate in Russia; Google deve ripristinare il loro account o affrontare le conseguenze legali.

Le conseguenze sono finanziarie ed esponenziali. Per la prima settimana di non conformità, Google dovrebbe pagare poco più di mille dollari, niente di che. Ma dopo, le multe raddoppiano ogni settimana, e nel giro di sei mesi Google dovrebbe pagare oltre 70 miliardi di dollari! Le multe esponenziali possono essere molto insidiose. Possono i russi far pagare Google? Sì! Google (google.ru) ha alcuni miliardi depositati nei propri conti in Russia, tutti ampiamente suscettibili di essere sequestrati. D’altra parte, se Google ripristina l’account bloccato, non dovrà pagare un centesimo. Le vicende relative a questa storica decisione sono archiviate qui (in russo).

Comunque, Malofeev era stato sanzionato da USA e UE più di sei anni fa, quando avrebbe sostenuto i ribelli russi nel Donbas (dice di aver condotto una missione umanitaria). Perché, all’improvviso, Google ha bloccato il suo account nel 2020?

C’è una risposta onesta a questa domanda, ma gli scaltri avvocati di Google non l’ammetterebbero mai. Nel 2020, incoraggiati dalla fulminea ascesa al vertice del mondo in subbuglio per la pandemia, Google e gli altri giganti hanno scatenato la loro potenza per cancellare i media ideologicamente inaccettabili (per loro). Hanno effettuato una pulizia ideologica su larga scala di siti e account pro-famiglia, favorevoli a Trump, conservatori, cristiani e di siti che non supportavano il paradigma della propaganda gay e trans, anti-maschio, anti-bianco. Anche i siti che dubitavano della narrazione ufficiale sulla Covid sono stati bannati o oscurati. Vietavano ai propri clienti di confidare in Dio, ha commentato un osservatore russo. La tempistica della cancellazione era collegata alle elezioni presidenziali americane del novembre 2020. I giganti hanno pianificato di rimuovere Trump e insediare Biden con le buone o con le cattive. Gli account che potevano essere in disaccordo con questa massiccia frode pianificata dai giganti sono stati cancellati. Questo non costituiva un’ingerenza nelle importanti elezioni? Certamente, ma sono stati i giganti, non i russi, a intromettersi, e avevano persino l’FBI sul loro libro paga.

Non solo gli account americani hanno subito questa epurazione; i giganti hanno ripulito anche gli account russi. Sebbene non ci siano molti elettori in grado di leggere il russo negli Stati Uniti, i giganti non volevano correre alcun rischio. Hanno pianificato ed eseguito probabilmente la prima appropriazione globale completa della narrativa nella storia dell’umanità. Tsargrad era una delle voci dei media che sono state soffocate.

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Konstantin Malofeev, il proprietario di Tsargrad, corrisponde perfettamente al profilo prescritto. È conservatore, persino radical-conservatore, un padre di famiglia che frequenta la chiesa e ha tre figli, che non sostiene la LGBTQ+. È sulla quarantina; è un fervido ammiratore di Donald Trump; ha seguito il modello di Trump fino a dare in sposa sua figlia al figlio di un oligarca ebreo. Malofeev ha modellato i suoi media su Fox News, preferita da Trump, e ha persino assunto Jack Hanick, un produttore fondatore di Fox News. Il suo canale di informazione, Tsargrad, è stato descritto come la “Fox News russa”; quindi è un aspirante Donald Trump russo. Malofeev non è una figura estremamente popolare, ma nemmeno Navalny lo è. Politicamente è radical-conservatore, ma allo stesso tempo è tutto per uno stato sociale, per l’aiuto alle famiglie. Pensa che la Covid sia una creazione di Fort Detrick, proprio come dice il nostro Ron Unz (questa è un’opinione largamente condivisa in Russia; la settimana scorsa è stata espressa da Volodin, lo speaker del Parlamento che ha detto che il nuovo coronavirus potrebbe essere il prodotto di una fuga da un laboratorio americano). Malofeev è favorevole a Vladimir Putin, anche se Putin è troppo liberale e moderato per lui. Lavora con Alexander Dugin, l’eminente filosofo russo che, come lui, pensa che Putin non sia abbastanza Putin. Dugin era presente alla conferenza stampa riguardante la vittoria di Tsargrad su Google, e ha tenuto un breve e appassionato discorso con cui invitava l’umanità a rimuovere i giganti usurpatori e a riconquistare la libertà. Potevo sentire i passi della Storia echeggiare in questo evento; la Russia si stava nuovamente ribellando contro l’ordine stabilito, proprio come fece nel 1917, più di cento anni fa!

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Malofeev ha offerto a Trump il suo sostegno per riconquistare l’accesso al discorso sottratto dai giganti. Nella sua toccante lettera a Trump (da leggere qui per intero, la versione inglese viene dopo il russo) ha scritto:

“Signor Presidente, mi è chiaro che le elezioni americane sono state rubate a lei e ai suoi elettori, e che gli sforzi di Big Tech per reprimere queste informazioni sono sia un oltraggio morale che un crimine perseguibile. La morte della democrazia in America danneggia ogni paese del mondo, Russia inclusa. Io e molti altri russi siamo pronti ad aiutarvi nella vostra lotta per la libertà di parola in ogni modo possibile. Usate il nostro sistema giudiziario, e considerate seriamente la mia offerta di collaborare nella costruzione di future piattaforme. Uniamo le forze e passiamo decisamente all’offensiva contro gli odiatori della libertà di parola di Big Tech. Costruiamo piattaforme di libertà di parola di livello superiore per la gente di tutto il mondo”.

Alla conferenza stampa, ha chiesto a Trump di accettare la sua collaborazione nella battaglia contro i giganti. Il signor Malofeev è un cane sciolto, per i russi o per qualsiasi standard, ma lo era anche Trump. Comunque, chi se non un cane sciolto entrerebbe in un corpo a corpo contro temibili giganti? Solo i veri uomini sono in grado di farlo. Anche se le mie opinioni sono molto lontane dalle loro, direi che Dio benedica chiunque salvi la libertà di parola dall’essere soffocata dai giganti.

P.S. Rivelazione Iran

Per molto tempo, i nostri lettori si sono chiesti perché il presidente Putin è così cordiale con Israele. Una possibile spiegazione è stata fornita la settimana scorsa dal ministro degli esteri iraniano Mohammad Javad Zarif. La sua registrazione di sette ore (presumibilmente realizzata per il progetto Oral History) era stata fatta trapelare da un sito di emigré Farsi con sede a Londra. In questa fuga di notizie (ammessa da Zarif che ha detto di essere stato citato fuori contesto, mentre i suoi oppositori sostengono che sia stato lui stesso a farla trapelare) Zarif rivela che, secondo lui, la Russia non vuole che l’Iran normalizzi le sue relazioni con l’Occidente e sta cercando di minare i negoziati di Vienna. Fintanto che gli Stati Uniti sono fuori dall’accordo nucleare e l’Iran continua ad essere sanzionato, Teheran rimane nella sfera d’influenza russa, ha detto. Nel servizio di al-Jazeera, la Russia ha cercato attivamente di minare l’accordo nucleare, il Joint Comprehensive Plan of Action (JCPOA), perché non avrebbe beneficiato della normalizzazione dei legami Iran-Occidente, secondo il diplomatico. “La Russia non ricaverebbe benefici da un’eventuale normalizzazione dei nostri rapporti con l’Occidente“, ha detto.

Zarif ha anche offerto una versione molto diversa circa l’ingresso della Russia nella guerra siriana. Il defunto generale Soleimani, assassinato dagli americani l’anno scorso, ha visitato la Russia nel 2015 e ha incontrato il presidente Vladimir Putin per discutere sull’intervento nella guerra civile in Siria a sostegno del presidente Bashar al-Assad. In precedenza si riteneva che Putin fosse stato persuaso a entrare in guerra da Soleimani. Zarif fornisce un resoconto completamente diverso, dicendo che è stato Putin a convincere Soleimani a portare le truppe iraniane in Siria, piuttosto che Soleimani a convincere Putin a intervenire. “Putin è entrato in guerra con la potenza aerea, ma ha anche portato l’Iran in guerra con forze di terra. Fino ad allora non avevamo forze di terra lì“, ha detto Zarif.

Immagine

Se questa interpretazione cospiratoria è giusta, si spiegherebbe l’atteggiamento positivo della Russia verso Israele, perché nessun paese e nessun politico ha fatto tanto quanto il primo ministro israeliano Netanyahu per tenere l’Iran lontano dagli Stati Uniti. Ma per l’opposizione di Israele, l’Iran potrebbe aver rinunciato all’Asse della Resistenza nell’era Obama. Così Israele dovrebbe essere adorato dalla Russia, davvero! Allo stesso modo, Israele è stato adorato dalle industrie militari statunitensi, poiché la sua potenza ha invogliato gli arabi a comprare armamenti americani.

Gli ebrei ingenui spiegano la spinta degli Stati Uniti a riconciliarsi con l’Iran con l’influenza di John Kerry. “La figlia di Kerry, Vanessa, è sposata con un cittadino e medico iraniano. Il suo testimone alla cerimonia era il figlio di Mohammad Javad Zarif, ministro degli esteri iraniano. Zarif era anche la principale controparte di Kerry nei negoziati sull’accordo nucleare. Un gruppo simpatico! Non cercate oltre perché Kerry odia Israele“, dice Investment Watch Blog. Sarebbero furiosi se le loro posizioni politiche fossero spiegate con il fatto di avere parenti in Israele! Sembra che alcuni patrioti americani (come il nostro collega Philip Giraldi) preferirebbero ridimensionare le relazioni speciali con Israele e migliorare quelle con l’Iran. L’avvocato di Washington Reed Rubinstein, sul Jerusalem Post, suggerisce che l’amministrazione Biden ” permetterà o sosterrà una nuova intifada se Israele si rifiuta di aderire pacificamente a un nuovo accordo con l’Iran o di prendere misure ‘non approvate’ per difendersi dalla minaccia iraniana“. È una lettura possibile. “Questo sarebbe un errore catastrofico e un’orribile violazione della fiducia” – lamenta l’avvocato. Quale ‘fiducia’, amico? La politica internazionale è un affare spietato. Forse l’Iran passerà agli Stati Uniti, mentre gli ebrei sposteranno le loro simpatie verso la Russia.

Tuttavia, non dobbiamo credere troppo alla divulgazione parziale del discorso di Zarif. Potrebbe significare che Zarif vuole “interpretare Gorbaciov” con la Repubblica Islamica e portare Teheran nella Pax Americana. Allora avrebbe inventato questa storia insinuando che gli iraniani vorrebbero fare pace con gli Stati Uniti alle condizioni di Washington, se non fosse per il perfido Putin. Invece, in realtà i russi sono sempre stati pubblicamente favorevoli al JCPOA e approvano la pace tra Iran, Israele e Stati Uniti.

Ebrei e complottisti

Immagine

Nel recente complotto contro il presidente bielorusso Lukashenko, c’è un dettaglio curioso che manca totalmente nei resoconti della stampa. La prova schiacciante del complotto è un nastro che pretende di essere la registrazione di una conversazione tra un generale bielorusso e il capo del complotto, l’avvocato Yuri Zenkovich, che ha la cittadinanza bielorussa e americana. In Bielorussia, Zenkovich era un attivista dell’opposizione, un noto membro del Fronte Popolare Bielorusso. È partito per gli Stati Uniti a metà degli anni 2000, dove ha iniziato a costruire la sua carriera di avvocato, ha detto l’ambasciata americana. Il generale apparentemente è stato usato per intrappolare l’avvocato che cercava attivamente potenziali complici nell’esercito bielorusso. Nel nastro (5:05), l’avvocato cerca di convincere il generale ad unirsi ai complottisti dicendo: “Sono sostenuto dal capitale ebraico americano. Ho ottimi rapporti con l’American Jewish Committee. Questa è una ONG guidata da trecento delle più ricche famiglie ebree d’America. È la lobby ebraica d’America“.

Sul sito dell’American Jewish Committee c’è una citazione: “L’American Jewish Committee è il decano delle organizzazioni ebraiche americane“. – NEW YORK TIMES. Non abbiamo idea se l’AJC o i suoi membri abbiano offerto il loro sostegno al signor Zenkovich. Il capo del KGB bielorusso ci offre il punto di vista confortante secondo cui i cospiratori stavano piuttosto complottando per truffare i propri sostenitori e finanziatori e spendere il denaro in “vodka e donnine”. Può darsi. Ma è divertente – il modo migliore per convincere un generale è dirgli che i ricchi ebrei americani sostengono la causa. Non sono riuscito a trovare una risposta dell’AJC a questa accusa; il complotto non è mai stato citato dai media statunitensi.

Fonte: https://comedonchisciotte.org/killer-giganti-per-placcare-google/

Fonte: https://www.unz.com/ishamir/giant-killers-tackle-google/



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 Oggetto del messaggio: Re: Giganti: mito e mistero
MessaggioInviato: 09/05/2021, 14:11 
sul fatto che la Russia, "debba" usare google "americano," e non ne crei uno proprio, la dice GROSSA... [;)]

ciao
mauro



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 Oggetto del messaggio: Re: Giganti: mito e mistero
MessaggioInviato: 10/05/2021, 03:53 
il clip "giganti in Sardegna" allegato all'articolo contiene dichiarazioni interessanti... [:290]

https://www.jedanews.com/perche-la-stor ... e-giganti/

qui TANTI riferimenti per approfondimenti...da leggere... [:305]

https://immagineperduta.it/giganti-nell ... -non-solo/

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asce ed altre armi, come anche utensili di ogni genere, NON cultuali, ce ne sono di RITROVATI ormai IN TUTTO IL MONDO in molteplici culture...quindi NON reggono più le "attestazioni" degli archeologi che "certificano" come "oggetti di culto" tali ritrovamenti... [:246] [:305]

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https://www.focus.it/cultura/storia/arc ... ti-in-cina

e c'è da chedersi COME?!? circa 5000 anni fa "i cinesi" potevano raggiungere queste "altezze"...dna di un popolo arcaico?.. [:291]

[:295]



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 Oggetto del messaggio: Re: Giganti: mito e mistero
MessaggioInviato: 09/07/2021, 20:16 
Giganti in Sardegna: scheletri di 4 metri spariti nel nulla


«Venivamo qui a giocare con lo scheletro, che era mummificato: ossa, nervi e pelle. Afferravamo il braccio, tiravamo un nervo e gli facevamo muovere le dita della mano. Era un gioco, ma durò poco: 5-6 mesi, poi lo presero». A parlare è Luigi Muscas, figlio di pastori, oggi scultore e scrittore. E’ autore di libri come “Il popolo dei giganti figli delle stelle“, edito nel 2008 da La Riflessione. Un evento: l’inizio della riscoperta dei giganti, nel cuore della Sardegna. Una specie di grande segreto, sistematicamente occultato. Qualcosa che ricorda la denuncia del professor Gaetano Ranieri, dell’università di Cagliari, scopritore – mezzo secolo fa – di 38 “giganti di pietra” a Mont’e Prama, nel Sinis, appartenenti a una civiltà sconosciuta. Secondo Ranieri, il georadar rivela la presenza sotterranea di una città estesa su 16 ettari. Ma l’archeologia esita: non vuole scavare. Per paura di trovare altri giganti, ma in carne e ossa, come quello in cui si imbatté nel 1972 nelle campagne di Pauli Arbarei l’allora giovane Luigi Muscas, che all’epoca aveva appena dieci anni?

«Nella grotta del gigante ero finito per ripararmi da un acquazzone», racconta Muscas, in un reportage trasmesso nel 2009 da “Cinque Stelle Tv”, storica emittente locale di Olbia. «Quel giorno scappai in paese col gregge e raccontai tutto a mio nonno. E il nonno mi disse: ora Teschiti spiego dove sono sepolti tutti gli altri». Il giovane Muscas allora si fece coraggio e tornò in quella grotta, con i suoi amici, a “giocare” con il gigante. «Non era l’unico: altri scheletri emersero dalle campagne, dove cominciavano a essere impiegati potenti aratri, trainati da trattori cingolati, macchine capaci di scavare il terreno in profondità». Ricorda il video-reportage della televisione di Olbia: Pauli Arbarei (Sud Sardegna, 50 chilometri a nord di Cagliari) è al centro della Marmilla, area in cui sopravvive la tradizione della cosiddetta Città Perduta. «Una leggenda – racconta un anziano del paese – dice che qui c’era una cittadina di diecimila abitanti, almeno 10-12.000 anni fa, con un lago, nel quale era solito pescare un gigante solitario». La storia del gigante pescatore la racconta anche Raffaele Cau, pastore di Pauli Arbarei: «Un nostro terreno di famiglia è chiamato la Terra della Pietra del Gigante, perché ha l’impronta delle natiche dell’essere gigantesco che pescava nel lago».

Non sono solo suggestioni: «Grandi ossa sono state portate alla luce dagli aratri dei nuovi trattori cingolati», conferma Cau, la cui testimonianza è tra quelle raccolte da Luigi Muscas nel suo libro. L’autore – spiega “Cinque Stelle Tv” – si appassionò al mistero dei giganti sardi scoprendo che Platone, quando parla di quegli esseri colossali, li descrive come di casa in luoghi molto simili alla Sardegna. L’uscita in libreria de “Il popolo dei giganti figli delle stelle” scatenò una vera e propria operazione-memoria: «Tanti testimoni raggiunsero Muscas per raccontargli di analoghi ritrovamenti vicino ai loro paesi, ma poi tutto sparì nel nulla senza lasciare traccia», dice la Tv di Olbia, che ha Luigi Muscascomunque raccolto alcune testimonianze dirette. «Nella primavera del 1962, ad aprile o maggio – racconta un uomo di Pauli Arbarei – il trattore smosse il terreno e portò allo scoperto un teschio gigante e poi l’intero scheletro, lungo quasi 3 metri». Un caso isolato? Nemmeno per idea: ne saltarono fuori a decine, nel cantiere archeologico (nuragico) di Sant’Anastasia, nel centro storico di Sardara, a due passi da Pauli Arbarei.

In quel cantiere, fra pozzi sacri e tombe, l’operaio Giuseppe Serra lavorò dal 1973 al 1996. «Fra il 1982 e il 1983 – racconta – trovammo più di 40 scheletri, alcuni con anelli al dito». La loro lunghezza? Imbarazzante: 4 metri e 20, 4 metri e 80, anche 5 metri e 10. «Il più piccolo era alto 2 metri e 40 centimetri», dice Serra, alla troupe televisiva. «Erano proporzionati. In alcuni, la testa era grande come la ruota di un’auto». Un collega conferma: «A metà degli anni ‘80, alcuni scheletri erano stati deposti in scatole di cartone dietro l’altare della chiesa, che era sconsacrata: c’erano femori lunghi un metro. Fuori, trovammo scheletri sepolti anche l’uno sopra l’altro». E dove sono finiti? «Non si sa». Conferma Giuseppe Serra: «Le ossa erano state raccolte in sacchi e deposte all’interno della chiesa. Poi sono venuti a ritirarle e non si sa dove siano andate a finire». Dice Luigi Muscas: «Non si sa chi li prendesse, quegli scheletri. Ma lì poteva entrare solo chi comandava».

Nel 2008, ricorda “Cinque Stelle Tv”, il sindaco di Sardara scrisse alla Soprintendenza Archeologica di Cagliari per chiedere un confronto tra i suoi compaesani, testimoni dei ritrovamenti, e gli archeologi che avevano lavorato nel cantiere di Sant’Anastasia. Il primo cittadino rivoleva indietro i “suoi” reperti, ma l’appello non ricevette nessuna risposta (se non la richiesta, ufficiosa, di lasciar perdere). «Ma Muscas è testardo, e non si è mai fermato: non ha mai cessato di cercare testimoni». Giganti? Certo: ne parla anche la Bibbia, li chiama Nephilim. Uno di loro era Golia, avversario di Davide. Altri giganti, “colleghi” di Golia, abitavano le città filistee (palestinesi) come Gaza. La letteratura ebraica considera i giganti come figli dell’unione impropria tra “figli dei dèi” e “figlie degli uomini”. Secondo Zecharia Sitchin, invece, nelle Giuseppe Serratavolette sumere è scritto che il “popolo dei giganti”, progenitori dell’umanità come gli Anunnaki, proveniva dal pianeta Nibiru. Le testimonianze letterarie sugli esseri giganteschi sono innumerevoli, ma l’archeologia sembra non volersene occupare: come spiegare, infatti, quelle inquietanti presenze ossee?

L’ultima ipotetica scoperta – scrive “L’Unione Sarda” – è molto recente: un femore fuori misura sarebbe stato ritrovato a Mont’e Prama (la terra delle statue giganti) il 15 ottobre 2015. “Spunta uno scheletro gigante ed è subito silenzio”, titola il sito “Sardegna Sotterranea“, facendo notare però che, dopo le iniziali ammissioni di Nello Cappai, sindaco di Guamaggiore, sul caso sarebbe stata fatta calare la solita coltre di riserbo. Per dare un’occhiata a qualche reperto osseo fotografato o filmato vale la pena di visionare il reportage di “Cinque Stelle Tv”, che riporta anche una impressionante selezione delle testimonianze raccolte da Luigi Muscas nel suo famoso libro sul “popolo dei giganti figli delle stelle”. Racconta un uomo di Pauli Arbarei: «Un giorno, mia figlia piccola rincasò spaventata per aver visto degli scheletri giganti», in un cantiere nuragico. «Il capo degli archeologi aveva rimproverato i bambini, intimando loro di non guardarli, perché erano “i diavoli”. Andammo al nuraghe e vidi anch’io gli scheletri». Aggiunge l’uomo: «Ne avevo visti già nel 1958 in Costa Smeralda, ai cantieri dei primi impianti turistici».

«Rientrando dalla campagna – ricorda Giorgina Medda, sempre di Pauli Arbarei – mio padre Raimondo (classe 1874) diceva: anche oggi ho trovato un osso di un gigante». Aggiunge la donna: «In un nostro terreno c’era una tomba: da una fessura si notava il luccichio di metalli». Giganti misteriosi anche nell’esperienza di Angelo Ibba, agricoltore di Sardara: «Mi è capitato di vedere un gigante nel 1938. L’aratro si incastrò in una lastra di pietra, che aveva dei fori disposti in modo tale da rappresentare un disegno. Nella buca c’era un teschio enorme. Ricoprimmo tutto: quelle ossa sono ancora là». A volte, le ossa gigantesche vengono allo scoperto nei cantieri edili. Virgilio Saiu, muratore di Pauli Arbarei (classe 1915), racconta: «Nel 1950, nel fare le fondamenta per la casa di Francesco Lai, dietro la chiesa di Sant’Agostino, io e Un dente che Muscas attribuisce a un gigantealtri trovammo una tomba enorme, grande tre volte me. Rimosso il coperchio di pietra, apparve uno scheletro gigantesco. Aveva sicuramente un vestito: un mantello nero di stoffa, che al contatto con l’aria si deteriorò. Nella tomba, c’erano anche tre monete d’oro. In paese la voce si sparse, arrivò il prete e ritirò lui le monete: disse che le avrebbe consegnate a chi di dovere».

Si tratta di un ricordo preciso: «Quelle monete erano d’oro massiccio, lucenti, di dimensioni paragonabili a quelle delle vecchie 100 lire». E le ossa? «Erano grandi: la testa enorme, le narici grandi quanto il mio pugno. La dentatura ancora perfetta, i denti lunghi quanto le dita delle mie mani. Tutte le articolazioni erano ancora intatte. E le dita delle mani erano grosse e lunghe 20 centimetri». Si rammarica, Virgilio Saiu: «Purtroppo, non comprendendone l’importanza, lasciammo le ossa sepolte nella fondazione della casa. E sono ancora lì». Il muratore assicura poi di aver visto altri scheletri, «in località Nuragi De Passeri, nel terreno di Natale Pusceddu, durante i lavori per piantare una vigna». Precisa: «Insieme a me c’erano Candido Toco, Luigi Noaruffu, Sperandiu Scanu e suo fratello, e Angelo Mandis». Le vanghe portarono alla luce 20 lastre di pietra. «Nelle tombe c’erano scheletri enormi, lunghi più di 3 metri, qualcuno anche 4. Il proprietario ci chiese di non dire niente a nessuno, perché altrimenti avrebbero fermato i lavori. E così anche quegli scheletri furono rotti e lasciati nella vigna».

Il gigante poteva spuntare anche nel giardino di casa. Lo spiega Eugenio Concu, di Ussaramanna. «Quando avevo 10 anni, nel 1971, facemmo gli scavi per il pozzo nero. E a 50 centimetri di profondità iniziammo a intravedere quattro grosse teste, cinque volte più grandi delle nostre. Scavando, scoprimmo quattro grandi scheletri: erano seppelliti a forma di croce. Erano molto lunghi, avevano mani grandissime e la testa allungata. I denti erano tutti intatti e bianchissimi, lunghi 5-6 centimetri. Ne sono sicuro, perché li lavammo e li Davide e Golia, il gigante biblicomisurammo». Aggiunge Eugenio: «Avvisammo il parroco di Ussaramanna: ci disse che gli scheletri erano cartaginesi, e ci chiese di gettarli nella discarica». Detto fatto: «Con l’aiuto dei miei fratelli li facemmo a pezzi e li caricammo nella carriola. E dopo 4-5 viaggi ce ne sbarazzammo. Sfortunatamente, ignoravamo cosa fossero: altrimenti avremmo potuto tenerne almeno uno».

Tra le tante storie raccolte da Luigi Muscas, forse la più sconcertante è quella di Salvatore Pilloni, di Gonnoscodina. «Alle elementari – racconta – i maestri scoperchiavano le tombe. Ci portavano con pale e picconi nel Campo degli Aztechi per andare a scavare le tombe. Alcune erano normali, altre gigantesche (oltre i 4 metri: i maestri le misuravano con il metro). Uno scheletro era lungo 3 metri e 86 centimetri, i piedi erano lunghi 60 centimetri, e il femore ben 1 metro e 43 centimetri. La testa era grande quanto quella di un cavallo, solo che le fattezze erano umane». Dice Salvatore: «Avevo solo 9 anni, ma ricordo bene che le ossa erano rivestite da una pellicina, come se fossero mummificate. Infatti avevano tutti i tendini ancora intatti. E quando venivano sollevati, gli scheletri si muovevano come marionette». Che ne fu, di quei resti? «Alla fine li presero i nostri maestri», di cui Pilloni fa anche i nomi. Ufficialmente, i giganti non sono mai esistiti. Non stupisce che i debunker liquidino ancora la faccenda nel solito modo: bufale. Davvero? E perché mai tante persone ormai anziane dovrebbero raccontare frottole così ben documentate? Sugli Ufo, il “cover-up” è finito. A quando, dunque, la possibile verità sui giganti? Tanto per cominciare: dove sono finiti, i maxi-scheletri di Sardara e Pauli Arbarei?


https://comedonchisciotte.org/giganti-i ... nel-nulla/


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 Oggetto del messaggio: Re: Giganti: mito e mistero
MessaggioInviato: 09/07/2021, 22:11 
http://www.ilfattoquotidaino.it/schelet ... usa-shock/

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