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Grigio
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MessaggioInviato: 31/12/2010, 19:35 
L'Arca di Noè ed il Mistero del Diluvio





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MessaggioInviato: 01/01/2011, 01:46 
Documentario decisamente fatto male. Certo, può essere interessante per chi non sapeva ancora niente della scoperta del Diluvio del Mar Nero avvenuto 7500 anni fa, e anche per poter conoscere qualcosa sulle tradizioni sull'Arca e sugli inutili tentativi di trovarla, ma tutto quanto è molto ambiguo e vago.
Fa credere che ci sia davvero la possibilità che si possa trovare un giorno sull'Ararat il relitto dell'Arca, arrivando a dire cose oggettivamente false, cioè che l'Ararat sarebbe da identificarsi con l'Urartu, cosa che è notoriamente falsa, e inoltre insiste nell'assurdità di pensare che le acque del Diluvio possano aver raggiunto la cima dell'Ararat, cosa che sarebbe potuto succedere solo se la Terra intera fosse stata sommersa dagli oceani, lasciando spuntare solo le cime delle montagne. Il che non può essere avvenuto, altrimenti lo si sarebbe già dimostrato.
Che poi l'Arca sia veramente esistita, ormai non è più possibile stabilirlo, dato che è sicuramente andata in polvere migliaia di anni fa, tuttavia chissà.... magari qualche antica testimonianza preistorica sulla sua esistenza può essere ancora trovata, come documento storico o mitologico, dato che nel Messico precolombiano si narrava una leggenda in tutto e per tutto identica a quella di Noé, con le sole due differenze che si chiamava Tapi, e che dall'Arca non fece uscire una colomba, bensì un corvo.... per il resto tutta la narrazione sembra presa pari pari dalla Bibbia.
.... a questo punto c'è da domandarsi: la leggenda fu portata in Messico dal Medio Oriente migliaia di anni fa, oppure in realtà il Diluvio non riguardò solo il Mar Nero, e il mito asiatico e quello americano hanno una comune origine?


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MessaggioInviato: 01/01/2011, 10:53 
Buon anno a tutti (speriamo)....
E se la cosiddetta "Arca di Noe`" non avesse avuto la foggia e la costituzione di una imbarcazione in legno come dalla descrizione della Bibbia ?
Parlo di ovviamente un "veicolo" di altro tipo...
Potrebbe ancora essere sepolto (notare il maschile singolare) tra i ghiacci proprio del monte sacro per eccellenza...
Secondo il tanto vituperato e bistrattato Robert Dean ad esempio, appena negli U.S.A la "confraternita che sa" apprese della anomalia molto famosa, invio` in loco squadra di Seals...e quello che riportarono nel rapporto parla di "oggetto" tutto fuorche` lo sterotipo che la "gente della strada" ha in mente per "lei".
Grazie.

Marco1971.



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MessaggioInviato: 01/01/2011, 12:50 
Perche' ritrovare i resti dell'arca dovrebbe dimostrare la verita' della Bibbia?
Al massimo dimostrerebbe che i primi racconti del diluvio universale ,quelli mesopotamici con Ut-napishtim, sono presi dalla realta'.


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MessaggioInviato: 03/01/2011, 12:15 
Ok, ipotizzare che ci sia stato un diluvio universale con tanto di arca va contro tutto quello che si è appurato di archeologia, geologia e biologia.
Però c'è da dire che sul famoso monte sono stati trovati alcuni pezzi di legno ed esiste addirittura un famoso filmato abbastanza recente che mostra chiaramente una trave di legno in parte danneggiata incastrata nel ghiaccio. Come lo spieghiamo?


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MessaggioInviato: 03/01/2011, 20:00 
Cita:
manucaos ha scritto:

Perche' ritrovare i resti dell'arca dovrebbe dimostrare la verita' della Bibbia?
Al massimo dimostrerebbe che i primi racconti del diluvio universale ,quelli mesopotamici con Ut-napishtim, sono presi dalla realta'.


Il fatto è che, se qualcuno non l'ha notato, il racconto biblico di Noé è POSTERIORE a quello di Ut-Napishtim o del re Ziusudra (l'originaria versione sumerica di Ut-Napishtim), e quindi la narrazione della Bibbia probabilmente deriva da quei racconti. E in quei racconti non si parla affatto del monte Ararat come approdo dei precursori di Noè. Il monte Ararat è dunque un'aggiunta che è stata fatta dopo.
La Genesi è stata scritta 2500 anni fa, il Diluvio del Mar Nero invece sarebbe avvenuto 7500 anni fa, quindi c'è un vuoto di 5000 anni di tradizione da riempire.... da dove gli Ebrei avrebbero raccolto la cronaca di Noé e l'Arca sull'Ararat, se non c'è traccia di questa leggenda da nessun'altra parte?
Insomma, volete capirlo? Sull'Ararat l'Arca de Noé nun ce staaaaaa..... nun ce sta 'na mazza de gnente!


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MessaggioInviato: 03/01/2011, 23:48 
Cita:
Enkidu ha scritto:

Cita:
manucaos ha scritto:

Perche' ritrovare i resti dell'arca dovrebbe dimostrare la verita' della Bibbia?
Al massimo dimostrerebbe che i primi racconti del diluvio universale ,quelli mesopotamici con Ut-napishtim, sono presi dalla realta'.


Il fatto è che, se qualcuno non l'ha notato, il racconto biblico di Noé è POSTERIORE a quello di Ut-Napishtim o del re Ziusudra (l'originaria versione sumerica di Ut-Napishtim), e quindi la narrazione della Bibbia probabilmente deriva da quei racconti. E in quei racconti non si parla affatto del monte Ararat come approdo dei precursori di Noè. Il monte Ararat è dunque un'aggiunta che è stata fatta dopo.
La Genesi è stata scritta 2500 anni fa, il Diluvio del Mar Nero invece sarebbe avvenuto 7500 anni fa, quindi c'è un vuoto di 5000 anni di tradizione da riempire.... da dove gli Ebrei avrebbero raccolto la cronaca di Noé e l'Arca sull'Ararat, se non c'è traccia di questa leggenda da nessun'altra parte?
Insomma, volete capirlo? Sull'Ararat l'Arca de Noé nun ce staaaaaa..... nun ce sta 'na mazza de gnente!

ma anche l'Ararat corrisponde al monte Nisir, il monte dove si areno' Ut-napishtim.....(cosi' dicono su questo sito che mi sembra uno dei migliori su "l'epopea di Gilgamesh", tuo amico [:D] http://www.homolaicus.com/storia/antica ... ola_11.htm )
avevo fatto questa ricerca un po' di tempo fa' e l'Ararat corrisponde proprio al monte Nisir, c'erano anche dei collegamenti tra i nomi che non mi ricordo piu'...... Questo per dire che se mai si trovera' qualcosa su quel monte appartiene ai primi racconti racconti del "mito" del diluvio universale, cioe' quelli mesopotamici.... "mito" che,per me, e' il rivestimento fantastico di un fatto realmente accaduto.


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MessaggioInviato: 04/01/2011, 13:59 
Veramente, da quel che ne ho capito, il monte Nisir non corrisponde affatto all'Ararat ma ad un monte del Kurdistan, che oggi si chiama Pir Magrun. Almeno, Wikipedia dice così... In ogni caso Ziusudra, il vero archetipo di Noé, era re di Shuruppak, una delle cità sumere nel basso Iraq... ben lontano dall'Ararat.
Non so dove hai svolto la tua ricerca, ma se non mi dai delle fonti attendibili, non vedo perché dovrei pensare che ci sia una corrispondenza di luoghi fra la Bibbia e i miti mesopotamici.
Sono i miti biblici che derivano da quelli mesopotamici, e non viceversa, quindi bisogna leggere i miti biblici alla luce dei miti mesopotamici, anche se l'influenza del fondamentalismo biblico induce molti a fare il contrario, andando contro ogni buon senso.
Come ho già detto, cercare l'Arca sull'Ararat è come cercare il Titanic sul K2: è assurdo pensare che ci sia, perché le acque del Diluvio non possono essere giunte ad un'altezza di 5000 metri circa. Su questo, tutti gli studiosi seri sono d'accordo. Sono solo i fondamentalisti biblici che, prendendo alla lettera la Bibbia, credono che il Diluvio Universale sia stato davvero... universale, e abbia sommerso tutte le terre fino alla cima delle montagne, ma questo non è geologicamente possibile, così come non è possibile che Noé abbia salvato tutte le specie animali della Terra.
Il mito di Noé è un mito che sicuramente trova il suo fondamento in eventi storici, perché il mito del Diluvio lo si ritrova in moltissimi paesi, anzi praticamente su tutta la Terra, ma resta.... un mito. La storia del vero Diluvio deve essere stata ben diversa.
Alla luce dei risultati scientifici attuali, possiamo fare l'ipotesi più attendibile. Che il racconto biblico si riferisca al Diluvio avvenuto nel Mar Nero 7500 anni fa, o quello avvenuto in Mesopotamia almeno 5000 anni fa, o ancora a quello avvenuto almeno 10.000 anni contemporaneamente in tante regioni del mondo e che forse è legato alla sommersione di Atlantide, le cose devono essere andate in questo modo: i superstiti dei territori sommersi dovevano essere quelli che possedevano barche, navi e zattere, e che quindi hanno potuto salvarsi dalla sommersione delle loro terre e delle loro città e villaggi.
Poi tali supestiti devono essere riusciti ad approdare sui bassi monti che confinavano con le terre sommerse, e che ora costituivano la nuova costa, composta da distese di fango, mescolato alle acque del mare e dei fiumi.
Nel racconto sumerico di Ziusudra e quello di Ut-Napishtim, dovevano essere i monti e le colline che circondavano la pianura mesopotamica, nel racconto di Noé, dovevano essere i bassi monti dell'Urartu, nella Turchia centrale, erroneamente tradotti con Ararat.
Per quanto riguarda tutti gli altri Noé.... non lo so. Provate voi ad immaginare dove possa essere approdato Deucalione in Grecia, Tapi in Messico, Nu-u in Polinesia, Nu Wah in Cina e Manu in India e tanti altri in giro per il mondo.... tenete sempre ben conto però che si tratta di miti che con la Bibbia non c'entrano nulla e appartengono a culture completamente diverse da quella ebraica.
Comunque questi superstiti, stabilitisi su quelle colline e bassi monti scampati alle alluvioni, furono i progenitori delle nuove culture post-diluviane e si trasmisero con le generazioni il ricordo di quella spaventosa catastrofe che, per loro, doveva essere il frutto di una qualche maledizione divina e doveva aver colpito il mondo intero, dato che a quel tempo non si aveva una chiara idea di quanto fosse grande (con l'eccezione degli Atlantidi, forse).
Le figure dei superstiti furono poi riunite dai racconti mitici nell'unica figura di Noé o dei suoi corrispondenti, in quanto gli antichi tendono sempre a riunire un gruppo di persone o un intero popolo in una figura mitica unica, considerata un progenitore mitico (nella realtà, sappiamo però che un intero popolo non può discendere da un unico uomo, o un'unica donna, come accade nei miti).
Noé è diventato l'immagine e il simbolo dei vari superstiti del Diluvio, o forse sarebbe meglio dire dei vari Diluvi che colpirono la Terra da 15.000 anni fa a circa 5000 anni fa, e la sua Arca è divenuta il simbolo delle imbarcazioni che posero in salvo i superstiti delle civiltà anti-diluviane.
Imbarcazioni che ora non esistono più, essendo di legno, anche se forse si può ritrovare qualche centro fondato dai superstiti del Diluvio, con le prove e le testimonianze dell'accaduto, magari proprio in Turchia centrale, dove sono è stato ritrovato un antichissimo villaggio risalente appunto a circa 8000 anni fa, se non vado errato.
Credere che l'Arca sia esistita così come viene narrata nella Bibbia, è come credere che davvero la prima coppia umana sia vissuta nel Giardino dell'Eden e che se ne sia andata per avere mangiato qualche fico..... i miti vanno letti alla luce dei dati storici, e non viceversa.
E la dimostrazione è, dopo tutte queste riflessioni, che in tanti anni sull'Ararat non è stata trovata la minima traccia di un'imbarcazione gigantesca di legno che dovrebbe avere almeno 5000 anni d'età, se non addirittura 7500, o 10.000. Proprio nessuna, nonostante tutte le spedizioni che vi sono state fatte e tutte le osservazioni dal satellite, e l'unica cosa che gli esploratori hanno trovato in tanti secoli, sono solo dei pezzettini di legno che possono essere appartenuti a qualsiasi cosa, e non certo a una nave.
Ribadisco: non cercate le tracce del Diluvio sull'Ararat, state cercando nel posto sbagliato.
E soprattutto non date retta ai fondamentalisti biblici: sono loro a cercare di rinfocolare la leggenda dell'Arca sull'Ararat, nel vano e assurdo tentativo di dimostrare che i racconti biblici sono veri alla lettera, compresa l'assurda idea che Dio abbia creato l'universo in sei giorni.
Credere all'Arca di Noé sull'Ararat è la stessa cosa.....


Ultima modifica di Enkidu il 04/01/2011, 14:10, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 04/01/2011, 16:18 
Cita:
Enkidu ha scritto:


Sono i miti biblici che derivano da quelli mesopotamici, e non viceversa, quindi bisogna leggere i miti biblici alla luce dei miti mesopotamici, anche se l'influenza del fondamentalismo biblico induce molti a fare il contrario, andando contro ogni buon senso.



E questo e' quello che penso anchio....

riguardo al resto in effetti si trovano informazioni che dicono cose diverse sul' Ararat e il
Monte Nisir

[color=green]Secondo i testi cuneiformi si trova nell'attuale Kurdistan, tra i fiumi Tigri e Zab, in quella stessa regione montuosa dove é identificabile il biblico Ararat.
[/color]
http://scuole.provincia.terni.it/ls_gal ... iluvio.htm ....
comincio a pensare che la corrispondenza tra i monti dipenda dalle opinioni "bibliche" di chi scrive, ho trovato chi dice che sono lo stesso monte e chi dice il contrario.
Inoltre c'e' anche chi e' dell'opinione che l'Ararat biblico non corrisponda all'odierno monte Ararat
http://www.avvenire.it/Cultura/Ararat_2 ... 100000.htm

Invece questo e' un pezzo di un pdf sul diluvio:

Dal racconto si legge che:
‘la nave sul monte Nisir si arenò,
lì rimase incagliata la nave’
Il monte Nisir, che ricorre in alcune tavolette di re Assurbanipal in cui
egli scrive di aver trovato la nave di Ziusudra, attualmente viene generalmente
identificato con il Pir Magrun, ed è localizzato al confine tra il Kurdistan
iraqeno e la Turchia dell’ est, l’ antica Anatolia. Approssimativamente nel
tratto in cui è collocato l’ Ararat della bibbia (data la non definitiva
identificazione di entrambe le montagne ci si può permettere una certa
tolleranza).
http://www.flaviobarbiero.com/bf/templa ... ersale.pdf

La cosa interessante e' che Assurbanipal dice di aver trovato la nave di Ziusudra....[:137]


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MessaggioInviato: 04/01/2011, 18:15 
Ziusudra probabilmente era un personaggio storico, in quanto appunto re della città sumerica di Shuruppak. Originariamente, la teoria del Diluvio Universale elaborata negli anni 30 durante i primi studi sulla civiltà sumerica, diceva che il Diluvio biblico doveva essersi svolto in Mesopotamia, in quanto era stato scoperto uno strato di fango che copriva le rovine più antiche di una città sumerica.
Io credo che Ziusudra non sia altro che Noé, in quanto Ziusudra ha una certa collocazione storica e geografica, mentre Noé non ne ha nessuna. Nella Bibbia, non viene detto dove viveva Noé, anche se si può arguire che vivesse in Mesopotamia, dato che la ricerca ha stabilito che l'Eden era nel Golfo Persico e la Torre di Babele, dovunque si trovasse, era anch'essa in Mesopotamia, e probabilmente è un archetipo che deriva dalle ziggurat sumeriche.
É indubbio in ogni caso che la Genesi deriva in gran parte dalla cultura mesopotamica, in quanto è stata scritta proprio nell'epoca in cui gli Ebrei vivevano a Babilonia dopo la loro deportazione. Ne consegue che i miti biblici che hanno una somiglianza con i miti mesopotamici devono per forza derivare da là, mentre i miti che non vi hanno corrispondenza, hanno un'altra origine.
Come hai ben detto tu, tutto dipende dall'impostazione ideologica di chi fa lo studio. I fondamentalisti tendono inevitabilmente a cercare di dimostrare la verità letterale della Genesi, quando nemmeno più la Chiesa Cattolica spreca tempo a discutere di queste cose. Se notate, non capita più che i preti parlino del racconto biblico di Noé, se non forse come un simbolo di fede.... certamente non lo considerano un fatto storico, in quanto sanno benissimo che la critica storica ha demolito la validità storica di molte cose scritte nei primi libri della Bibbia, che vanno considerati di più delle narrazioni mitiche, e non delle testimonianze storiche.


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MessaggioInviato: 23/12/2013, 00:53 
Cita:
Tradotta iscrizione cuneiforme, l’Arca di Noè era rotonda

Il dottor Irving Finkel, Assistente Custode del Dipartimento del Medio Oriente presso il British Museum, ha tradotto un testo in scrittura cuneiforme incisa su una tavoletta di argilla che getta nuova luce sulla storia dell’antica Mesopotamia.
Si tratta del racconto presente in molte culture, in molti luighi del mondo, riguardante il Diluvio Universale.
Il testo descrive Dio che parla al Atram-Hasis, un re sumero, che è la figura di Noè nelle versioni precedenti della storia dell’arca.
Tra le altre cose descrive come costruire l’arca e qui sta la novità, si tratta di un’imbarcazione di forma circolare, niente prua ne poppa, larga 220 metri ed alta 20 metri.
Costruita con corde e canne lacustri poi completamente ricoperta di bitume per impermeabilizzarla.
Era composta di due piani coperti più il tetto.
Divisa in varie sezioni per accogliere tutti gli animali separatamente, per razza.
arca 488x321 Tradotta iscrizione cuneiforme, lArca di Noè era rotonda

Immagine

In effetti l’arca non doveva navigare, era concepita esclusivamente per galleggiare, quindi inutile costruirla come le barche tradizionali.
Tra l’altro questo tipo di imbarcazione è ancora a volte utilizzata in Iran e in Iraq, ancora oggi.



http://www.therevolution.it/2013/12/16/ ... a-rotonda/

http://www.net1news.org/scienze/archeol ... d=noscript


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 Oggetto del messaggio: Re: L'Arca di Noè è esistita davvero: il relitto ritro
MessaggioInviato: 17/08/2021, 16:23 
“Ho trovato l’Arca di Noè”: morto l’ingegnere Angelo Palego, stava per svelare “la più grande scoperta archeologica della storia”
Palego sosteneva di avere individuato l'Arca di Noè in un punto preciso del ghiacciaio dell'Ararat a 4300 metri di altezza e di averci camminato sopra

Immagine

E’ morto domenica scorsa, a 86 anni, Angelo Palego, ingegnere di origini marchigiane, da sempre residente a Trecate, in provincia di Novara.
Palego è stato colpito alcuni giorni fa da un attacco cardiaco, che non gli ha lasciato scampo.

L’ingegnere si trovava in Turchia, a Dogubeyazit, a circa 35 km dal confine iraniano, uno dei campi base per le salite verso il monte Ararat: doveva infatti tentare l’ennesima ascesa, la 23ª.
Negli anni ’80 Palego era diventato celebre per una serie di partecipazioni al Maurizio Costanzo Show in cui aveva raccontato le sue avventure alla ricerca dell’Arca di Noè: ricercatore tecnico scientifico, dal 1984 aveva dedicato la sua vita a questa missione, con ogni sacrificio, mettendo più volte a rischio la sua vita, come quando era stato rapito da un gruppo curdo.

Palego ha documentato le sue spedizioni e le sue scoperte, e sosteneva da anni di aver individuato l’Arca in un punto preciso del ghiacciaio dell’Ararat a 4300 metri di altezza e di averci camminato sopra.

Il ricercatore era quindi tornato alle pendici del monte per quella che era stata annunciata la sua spedizione definitiva, con l’obiettivo di documentare la scoperta con le telecamere e filmare tutto, fugando gli scetticismi. “Sarà la più grande scoperta archeologica della storia,” aveva dichiarato prima di partire lo scorso marzo.


https://www.meteoweb.eu/2021/08/cercava ... o/1715083/


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 Oggetto del messaggio: Re: L'Arca di Noè è esistita davvero: il relitto ritro
MessaggioInviato: 18/08/2021, 09:28 
ok, avrà trovato UNA barca grande.

ma l'arca di Noè è risaputo sia una immensa nave spaziale delle confederazioni, chiamata UFNAN

(ogni nave ET come le nostre della marina, hanno un nome)

E le guide ancora oggi, PRIMA che una pianta o un animale si estingua, vengono e se le portano via.



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 Oggetto del messaggio: Re: L'Arca di Noè è esistita davvero: il relitto ritro
MessaggioInviato: 18/08/2021, 14:18 
Ancora 'sta barca cercano... [:246] sono proprio duri
di comprendonio i terricoli !



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" La Giustizia del Padre
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Eugenio Siragusa
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