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U.F.O.
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 Oggetto del messaggio: Gli antichi Dei anfibi
MessaggioInviato: 03/12/2010, 22:08 
probabilmente se ne era già parlato ma voglio approfondire meglio l'argomento. vi riporto quanto ho letto da libri e da internet

Gli antichi Sumeri parlavano di una razza di uomini pesce,esseri anfibi "dotati di ragione" che avevano visitato il paese di Sumer nella remota preistoria.Il capo di queste creature si chiamava Oannes ,ecco cosa dicono le scritture antiche :

Tutto il corpo di Oannes era come quello di un pesce;e sotto una testa di pesce ne aveva un'altra,e in fondo anche piedi,simili a quelli di un uomo,attaccati alla coda del pesce.Anche la sua voce e la sua lingua erano articolate e umane;Quando il sole tramontava,era abitudine di questo Essere rituffarsi in mare e dimorare tutta la notte negli abissi;era,infatti,anfibio.Durante il giorno soleva conversare con gli uomini,ma non consumava cibo in quell'arco di tempo;e li rese capaci di intendere le lettere e le scienze,e ogni genere di arte.Insegnò loro a costruire case,a fondare templi,a redigere leggi,e li illuminò nei principii del sapere geometrico.Spiegò come distinguere i semi della terra,e mostrò come raccogliere i frutti;in breve,li istrui in ogni cosa che potesse servire ad addolcire le maniere e a umaniozzare il genere umano. Da allora,tanto universali furono i suoi insegnamenti che nulla di essenziale è stato aggiunto a migliorarli...

Oannes, in siriaco significa ‘straniero’. Così questa favola ci insegna che giunse un tempo per mare uno straniero il quale diede ai Caldei alcuni principi d’incivilimento. Esso era forse dalla testa alle piante coperto di pelli di pesce, e rientrava tutte le sere nel suo ‘vascello’, su cui si nutriva senza esser veduto da alcuno

la descrizione degli uomini pesce potrebbe ricordare quella di una tuta anfibia?? a voi i commenti...



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guardando il cielo riesco a distinguere una stella più piccola da quelle più grandi,ma se non ci fosse un cielo nero a fare da sfondo non ci sarebbero affatto stelle
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MessaggioInviato: 03/12/2010, 23:29 
anche io sono curioso di sapere da dove arriva Oannes cioe' come mai i sumeri avevano questa storia di un uomo mezzo pesce(che andava in giro con la situla e l'aspersorio [:D]).
Sembra che delle traccie sono nel Libro di Enoc nella versione etiope, qui dicono che e' stato il primo a parlare di Oannes, anzi di una razza di Figli di dio chiamati Osannes o Osannini. [?]http://www.tanogabo.it/mitologia/altri_ ... oannes.htm
... e anche tra alcuni popoli maya c'e' una leggenda del genere.


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MessaggioInviato: 03/12/2010, 23:35 
Domani posto un po di materiale a riguardo. Anzi, cambio anche il titolo della discussione, perchè l'argomento secondo me va ampliato, e non solo riferendosi al dio/dei "Oannes".


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MessaggioInviato: 04/12/2010, 02:31 
il fatto che uscisse dal mare e vi rientrasse alla sera potrebbe riallacciarsi a qualche mito solare, il sole che spunta all'orizzonte e poi tramonta ..... pero' una cosa del genere avrebbe senso se i sumeri fossero un popolo vissuto su un isola, perche' oannes esce dall'acqua e rientra nel 'acqua.Il sole porta la luce,la vita, l'ordine dopo il buio, che si potrebbe accostare alla civilta', gli insegnamenti portati da Oannes....
Bisognerebbe trovare se ci fosse un culto al quale era legato, quali usanze e rituali aveva.
Il secchiello e la pigna che si vedono in mano alle raffigurazioni di Oannes lo usavano anche i geni assiri che venivano rappresentati in prossimita' delle entrate per allontanare gli spiriti maligni.Per gli assiri deve essere stato un retaggio dei sumeri.

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Questa e' una rappresentazione presa da un bassorilievo, un rituale di purificazione?comunque l'ho presa da qui e ci sono un po' di informazioni http://www.edicolaweb.net/am_1338.htm
si racconta che fosse giunto sulla terra dentro un uovo, dove tornava alla sera. Non capisco a volte se ne parla come di un essere unico e a volte come di tanti. [8]


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MessaggioInviato: 04/12/2010, 09:14 
Infatti non è sicuro che fosse uno solo. Potrebbe essere infatti che fossero più persone/dei.
Un dettaglio secondo me non da poco conto è anche questo. Gli Oannes furono portatori di conoscenza, come lo furono anche Viracocha, Quetzcoatl, anche essi venuti e andati via sempre dalle acque. Tutti e tre questi dei, portarono la civilizzazione nelle popolazioni che visitarono. Gli insegnarono le vari arti, le costruzioni, l'agricoltura, la legge, ecc...

Ora posto altri dei visti come degli esseri mezzi anfibi.

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DAGON

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Dagon era la divinità della fertilità e del raccolto nel pantheon dei Cananei, che secondo il mito era il padre di Baal. Il suo aspetto era di un uomo sorgente da una spiga di grano, oppure di un uomo barbuto con la parte inferiore del corpo a forma di pesce.
Il suo culto si estese dalla Palestina fino in Mesopotamia. Dagon venne adottato come divinità principale dalla confederazione dei Filistei, i quali erano formati da diverse popolazioni preindoeuropee provenienti dall'Egeo e dall'Anatolia, che adoravano in origine la Grande Madre. Nella Bibbia si ricorda un episodio, nel libro diSamuele 1 capitolo 5, in cui la statua di Dagon nella città filistea di Ashdod, crolla dinanzi all'Arca dell'alleanza. Dagon entrò nel pantheon delle divinità adorate dai fenici, e nella sua forma di uomo-pesce i fenici lo fecero conoscere ai greci che lo chiamarono Tritone, e ancora ai nostri giorni Tritone rappresenta uno dei simboli più ricorrenti legati al mare e alla navigazione.

Fonte: Wikipedia

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FU HSI

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Nuwa e Fuxi dipinti sui murali della dinastia Han(206 a.C. – 220 d.C.)

Fu Xi (Wade-Giles: Fu Hsi. Altro nome: T'ai Hao) fu uno dei tre mitici sovrani cinesi detti I Tre Augusti, vissuto, secondo la tradizione, tra il 2952 e il 2836 a.C.
Si tramanda che avesse quattro occhi e una coda di serpente; veniva rappresentato sempre allacciato, tramite la coda, alla sorella Nüwa, che prese in sposa, lei con un compasso, lui con una squadra in mano; i due strumenti indicano che i due sovrani inventarono norme, regole, standard.
Difatti, Fu Xi, è considerato il primo eroe civilizzatore cinese, in quanto a lui vengono attribuite l'invenzione del sistema divinatorio Yi Jing, della metallurgia, dellascrittura, del calendario, oltre ad essere stato anche l'iniziatore di varie attività umane, tra cui l'allevamento degli animali, la pesca, la musica. Viene ricordato anche per il suo celebre diagramma, detto Diagramma di Fu Xi.
Narra la leggenda che sia nato da un palude, nella quale abitavano i draghi.

Fonte: Wikipedia

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NOMMO

The Nommo are ancestral spirits (sometimes referred to as deities) worshipped by the Dogon tribe of Mali. The word Nommos is derived from a Dogon word meaning, "to make one drink," The Nommos are usually described as amphibious, hermaphroditic, fish-like creatures. Folk art depictions of the Nommos show creatures with humanoid upper torsos, legs/feet, and a fish-like lower torso and tail. The Nommos are also referred to as “Masters of the Water”, “the Monitors”, and "the Teachers”. Nommo can be a proper name of an individual, or can refer to the group of spirits as a whole. For purposes of this article “Nommo” refers to a specific individual and “Nommos” is used to reference the group of beings.

Nommo mythology
Dogon mythology states that Nommo was the first living creature created by the sky god Amma. Shortly after his creation, Nommo underwent a transformation and multiplied into four pairs of twins. One of the twins rebelled against the universal order created by Amma. To restore order to his creation, Amma sacrificed another of the Nommo progeny, whose body was dismembered and scattered throughout the universe.[1] This dispersal of body parts is seen by the Dogon as the source for the proliferation of Binu shrines throughout the Dogons’ traditional territory; wherever a body part fell, a shrine was erected.
In the latter part of the 1940s, French anthropologists Marcel Griaule and Germaine Dieterlen (who had been working with the Dogon since 1931) were the recipients of additional, secret mythologies, concerning the Nommo. The Dogon reportedly related to Griaule and Dieterlen a belief that the Nommos were inhabitants of a world circling the star Sirius (see the main article on the Dogon for a discussion of their astronomical knowledge). The Nommos descended from the sky in a vessel accompanied by fire and thunder. After arriving, the Nommos created a reservoir of water and subsequently dove into the water. The Dogon legends state that the Nommos required a watery environment in which to live. According to the myth related to Griaule and Dieterlen: "The Nommo divided his body among men to feed them; that is why it is also said that as the universe "had drunk of his body," the Nommo also made men drink. He gave all his life principles to human beings." The Nommo was crucified on a tree, but was resurrected and returned to his home world. Dogon legend has it that he will return in the future to revisit the Earth in a human form.

Fonte: Fonte: http://en.wikipedia.org/wiki/Nommo

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OANNES E IL MITO DEGLI "UOMINI-PESCE"

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Agli albori dell’umanità, nella culla della civiltà, l’uomo sviluppò un mito che si sarebbe connaturato profondamente nella cultura e nella tradizione dei millenni successivi.
La discesa dal cielo di un essere divino, dalle fattezze antropomorfe ma anche di pesce, venuto per insegnare le arti e le scienze e apportatore di conoscenze e di insegnamenti che le tradizioni e gli antichi miti vorrebbero essere alla base dell’iniziale sviluppo dell’umanità.
"Oannes, Oanne(s), Oen, Oes, mostro metà uomo e metà pesce, venuto dal mare Eritreo, ed uscito dall’uovo primitivo, dal quale erano stati tratti tutti gli altri enti, comparve - dice Beroso - presso un luogo vicino a Babilonia. Egli aveva due teste; quella d’uomo era situata sotto quella di pesce. Alla sua coda erano uniti due piedi d’uomo del quale aveva la voce e la parola. Questo mostro stava fra gli uomini senza mangiare, dava loro la cognizione delle lettere e delle scienze, insegnava loro ad esercitare le arti, ad innalzare templi, edificare città, ad istituire delle leggi, e a fissare i limiti dei campi con sicure regole, a seminare, e a raccogliere i grani ed i frutti; in una parola, tutto ciò che raddolcire i loro costumi poteva contribuire. Al tramontar del Sole, ei ritiravasi nel mare e sotto le acque passava la notte. Ne comparvero in seguito altri simili a lui: e Beroso aveva promesso di rilevare questo mistero, ma nulla ne è rimasto. Oannes, Oes, dicono gli eruditi, in siriaco significa ‘straniero’. Così questa favola ci insegna che giunse un tempo per mare uno straniero il quale diede ai Caldei alcuni principi d’incivilimento. Esso era forse dalla testa alle piante coperto di pelli di pesce, e rientrava tutte le sere nel suo ‘vascello’, su cui si nutriva senza esser veduto da alcuno […]" (2).
Così il "Dizionario Storico-Mitologico di tutti i Popoli del Mondo", edito nel 1824, ci descrive l’enigmatica figura di Oannes il mitico dio sumerico dalle fattezze antropomorfe e di pesce. Disceso dal cielo attraverso un "uovo cosmico" questo dio avrebbe fatto le sue prime apparizioni tra il 3.000 ed il 4.000 a.C. (se non prima) segnando profondamente la cultura e la coscienza degli antichi popoli del subcontinente arabico.
Fin dall’antichità le remote saghe babilonesi e sumeriche ci hanno lasciato evidenti tracce della presenza di questo mito testimoniandoci altresì la sua esistenza in bassorilievi ed incisioni.
Nel 275 a.C. lo storico babilonese Beroso, nella sua "opera maxima" sulle antiche tradizioni e civiltà del subcontinente arabico, affronterà nuovamente l’argomento lasciandoci ulteriori dettagli, ma allo stesso tempo maggiori domande, sulla reale presenza di questo essere divino. La sua opera, anticamente costituita da tre libri, è giunta fino a noi solo attraverso poche citazioni o frammenti risparmiati dal tempo.
Nelle sue trattazioni Beroso racconta come la discesa di questo strano essere non fosse stata l’unica della storia mesopotamica poiché sarebbero stati ben dieci gli esseri divini che discesero sulla Terra per aiutare l’uomo.
Ma chi o che cosa era realmente questo essere dalle fattezze antropomorfe? Forse l’archeologia ufficiale ci potrebbe rispondere che si tratta di un mito, probabilmente di derivazione eziologica, creato per giustificare lo sviluppo di alcuni popoli e forse anche l’esistenza di una antica casta sacerdotale allora esistente. Ma questa spiegazione risponde a tutte le nostre domande? L’unica risposta per noi è "No!".
Una risposta negativa non tanto per quello che potrebbe essere realmente un mito, abbellitosi ed ampliatosi nel corso dei secoli, quanto per l’enorme quantità di descrizioni totalmente sui generis che ci presentano questo essere non tanto come uno dei tanti dei del passato ma come il dio che avrebbe dato la scintilla della conoscenza all’uomo.
Esistono molti miti simili nelle più disparate religioni di tutto il mondo, ma il mito di Oannes possiede delle basi ed una serie di dati documentali totalmente unici nel suo genere. Questo mito inoltre percorre, e allo stesso tempo precorre, tutta la storia dell’umanità localizzandosi principalmente in quelle che furono "le culle" della civiltà moderna (3).

Note:
1. Presentato al "4° Simposio Mondiale sulle Origini Perdute della Civiltà e gli Anacronismi Storico-Archeologici", San Marino - 8 Novembre 2003, relazione di Enrico Baccarini.
2. "Dizionario Storico-Mitologico di tutti i Popoli del Mondo", di G. Pozzoli, F. Romani e A. Peracchi - Livorno, Stamperia Vignozzi 1824.
3. Dall’India, alla Cina, al Sud-America, al nord Europa fino ad arrivare nell’antica mesopotamia.

Fonte: http://www.edicolaweb.net/am_1306a.htm


GLI OANNES
Il mito di Oannes permea profondamente, e storicamente, l’humus culturale-religioso delle più antiche civiltà del nostro pianeta e risulta essere allo stesso tempo al centro di uno dei più interessanti misteri della storia passata.
I testi antichi, quanto quelli moderni, ci danno scarse informazioni riguardo a questa figura leggendaria, dati che sono stati però in grado di fornirci degli interessanti spunti per le nostre riflessioni.
Il primo popolo conosciuto ove questo mito si manifestò sono i Babilonesi, cultura antichissima che tra le prime concorse allo sviluppo della civiltà.
Oannes assunse per questo popolo un valore fondamentale, e a lui venne attribuito il primo incivilimento dell’Assiria e della Babilonia. La tradizione favoleggia dell’uscita di questo essere divino da un "uovo primitivo" (o da una struttura di forma ovoidale) che lo aveva condotto fino sulla Terra così da potersi mostrare agli uomini nella sua forma antropomorfa. In periodi più tardi, e prevalentemente nelle prime culture arabiche moderne, il mito e la figura di Oannes verranno studiate in una chiave di lettura differente che si riferirà al dio pesce come ad una delle tante manifestazioni di "geni benefici" (Jinn) interagenti con l’uomo, figure queste che saranno molto care alla tradizione culturale arabica medioevale.
Un’opera greca di fondamentale importanza ci permette di comprendere fino in fondo il mistero legato al dio-pesce, primo dei Sette Saggi della tradizione sumerica sulle origini della civiltà.
"Babiloniaka" (4) fu l’opera scritta dal già citato storico Beroso (5) che fu sacerdote caldeo del dio Bel (Marduk) e che dopo anni di duro lavoro produsse nel 275 a.C. tre volumi in cui raccolse la storia, gli usi e le tradizioni degli antichi popoli mesopotamici.
Purtroppo il testo originale del "Babiloniaka" è oggi andato perduto; tuttavia il suo contenuto ci è noto grazie ad alcuni frammenti che furono riportati da altri autori e che hanno permesso una se pur parziale conservazione del testo fino ad oggi. Il materiale arrivato fino a noi verte principalmente sulla storia della creazione così come codificata dagli antichi babilonesi in oltre due millenni di storia.
La sua conservazione è stata possibile grazie ad un monaco di Costantinopoli, noto come Syncellus o Synkellos (VIII secolo d.C.) che aveva tratto questo materiale dalle perdute "Cronache" del padre della Chiesa Eusebio di Cesarea (260-340 ca. d.C.) il quale a sua volta aveva attinto da un’epitome dei libri di Beroso fatta nel primo secolo a.C. da Alessandro Polistore (6). Come detto l’opera era costituita da tre volumi nei quali era stata condensata la storia di Babilonia dalle sue origini mitiche fino all’avvento del conquistatore Alessandro Magno (336 - 323).
Fondamentale per la nostra trattazione è il materiale pervenutoci dal primo libro in cui si parla del mito dei Sette Saggi (che affronteremo fra breve) e delle origini della civiltà babilonese. Seguendo quella che è la versione di Polistore, leggiamo:

"Vi era una gran moltitudine di gente a Babilonia, ed essi vivevano senza leggi come animali selvaggi. Nel primo anno una bestia, chiamata Oannes, apparve dal Mar Eritreo, in un luogo adiacente a Babilonia. Tutto il suo corpo era quello di un pesce, ma una testa umana gli era cresciuta sotto la testa del pesce, e piedi umani gli erano similmente cresciuti dalla coda del pesce. Esso aveva una voce umana. Una sua immagine è conservata ancora oggi. Egli (Beroso, n.d.a.) dice che questa bestia passava i giorni con gli uomini, ma non mangiava cibo.
Essa diede agli uomini la conoscenza delle lettere, delle scienze e delle arti di ogni tipo. Insegnò loro anche come fondare città, erigere templi, formulare leggi e misurare i campi. Rivelò loro i semi e la raccolta di frutta, ed in generale diede loro ogni cosa che è connessa con la vita civilizzata. Dal tempo di quella bestia nulla di nuovo è stato più scoperto. Ma quando il Sole tramontava, questa bestia Oannes si tuffava nel mare e passava le notti nell’abisso, poiché essa era anfibia. In seguito apparvero anche altre bestie. Egli (Beroso, n.d.a.) dice che discuterà di queste cose nel libro dei Re (7). Oannes scrisse sulla nascita e sul governo, e diede agli uomini il seguente racconto."

A questo punto Polistore, rifacendosi al testo di Beroso, presenta una narrazione che Oannes avrebbe dato agli uomini sull’origine della vita. Durante la lettura capiterà sicuramente di effettuare un paragone che per quanto ci riguarda sembra abbastanza obbligato. Nel racconto si parla di una vita primigenia descritta in tutto e per tutto come se fosse quel "brodo primordiale" a cui la scienza moderna sembra far risalire la prima nascita della vita. Vediamo come prosegue il racconto: "Egli (Oannes, n.d.a.) dice che c’è stato un tempo in cui ogni cosa era oscurità e acqua e che in quest’acqua strani esseri dalle forme bizzarre si generarono…", il testo poi prosegue descrivendo come le prime forme di vita fossero strani esseri, ibridi tra specie diverse che lottarono con la vita e per la vita fino a che una certa forma di equilibrio non iniziò a presentarsi.
La descrizione che ci è stata fatto da Beroso su Oannes, pur se giunta a noi in maniera estremamente frammentaria, è significativa del contribuito fondamentale che questo essere diede allo sviluppo delle civiltà nel bacino meridionale della Mesopotamia, tra il fiume Tigri e l’Eufrate.
Per i successori dei Babilonesi, gli Assiri, Oannes (chiamato anche Oes) sarà la forma greca del "nome del mostro" al quale la tradizione antica attribuirà il merito di aver "incivilito la Caldea". Questo essere divino, questo "genio" o "straniero" come venne differentemente chiamato, aveva un aspetto mostruoso tale da incutere spavento in tutti coloro che lo poterono osservare. Significativo, nel caso ci dovessimo trovare veramente davanti ad un essere vivente, e caratterizzato da una totale difformità rispetto all’uomo inteso in senso proprio. Se gli fu attribuito il merito di aver incivilito coloro che allora vivevano in Caldea doveva avere senza dubbio una "cultura superiore" rispetto alle popolazioni ivi stanziate e doveva plausibilmente appartenere ad una civiltà superiore (terrestre o no che fosse).
Nel corso dei secoli si è poi cascati molte volte in errore identificando raffigurazioni riferite ad una casta sacerdotale dell’antica Babilonia come ad immagini riferite ad Oannes. Sappiamo infatti dall’archeologia classica che a fianco del mito, e delle raffigurazioni di questo strano essere, è esistita una casta sacerdotale che probabilmente fu l’unica detentrice e custode della conoscenza da esso donata e che altresì si vestì con paramenti sacri che ricalcarono in tutto e per tutto la forma zoomorfa del dio.
Un altro problema sovente citato si riferisce al luogo in cui il dio sarebbe apparso. Secondo Beroso "…sarebbe apparso in tempi mitici uscendo dal Mar Eritreo verso i confini di Babilonia…". Con cartina alla mano ci si accorgerà subito che il Mare Eritreo è molto lontano rispetto ai confini di Babilonia.
Il "Mare Erirthraeum" era però per molti geografi dell’antichità il Mar Rosso, ma data la distanza della Caldea da questo mare è possibile che "Oannes" potesse avere avuto il suo "vascello" proprio nel Golfo Persico.

Note:
4. Mayer Burnstein, S., "The Babyloniaca of Berossus", in SANE 1/5, Undena Publications, Malibu 1978. Si vedano anche: Jacoby, F., "Die Fragmente der griechischen Historiker", Dritter Teil C., Leiden 1968, N.680, p. 389; Schnabel, P., "Berossus un die babylonische hellenistische Literatur", Berlino 1923; Hrozny, F., "Oannes, Dagan un Dagur", MVAeG 1903 N.5, pp. 94-106. Nome.
5. Che nella sua forma greca era Berossos, originariamente in babilonese Bel-usur.
6. "Enciclopedia Britannica" (XIV° ed. London e New York, 1929), III, p. 460.
7. Cioè il secondo libro della Babiloniaka.

Fonte: http://www.edicolaweb.net/am_1338.htm


IL MITO SUMERICO DEI SETTE SAGGI
Ricca di fascino e di mistero è un’altra tradizione sumerica che si riferisce al dio Oannes, il mito dei Sette Saggi.
I Sette Saggi, chiamati in accadico "apkallu" (ap-kal-lu = saggio) ed in sumerico "abgal", erano degli esseri vissuti precedentemente al grande diluvio, o tempo mitico la cui "creazione" era stata voluta dal dio Enki (Ea nella letteratura accadica) che aveva concesso loro il dono della saggezza.
La difficoltà moderna nella comprensione di questo mito risiede nel fatto che pur esistendo molti riferimenti a questi esseri, le fonti significative sono estremamente tarde, lasciando presagire la possibilità che si possa trattare di un mito eziologico (8).
Tale ipotesi è stata però molte volte criticata poiché non tiene in considerazione alcuni elementi che oggi proponiamo attraverso le pagine di Archeomisteri.
I dati storici ci dicono che il mito dei Sette Saggi era già presente nel 3.000 a.C. e si riferisce a loro come esseri sapienti estremamente abili anche nell’uso delle "arti magiche e degli incantesimi" (9). Nei testi in accadico più antichi, che testimoniano la presenza del mito dei sette saggi, quello che si presume essere il più antico è "l’Epopea di Erra", composizione di carattere epico dedicata al dio babilonese della guerra e della sciagura.
La collocazione storica di tale testo è stata molto difficile, ma l’attuale linea di pensiero propende nel collocarla nel periodo di Ur III (fine del terzo millennio a.C.).
Nel testo i Sette Saggi vengono anche chiamati "pesci-puradu" ad indicare uno strettissimo legame con il loro elemento prediletto, l’acqua. Il primo di questi Sette Saggi è quello che forse interessa maggiormente alla nostra trattazione ed è indicato con il nome di "Oannes".
Oannes ed i Sette Saggi sono così connessi indissolubilmente, nel tempo definito mitico, con l’esercizio della regalità in qualità di consiglieri dei sovrani antecedenti al diluvio nonché come portatori di quelle conoscenze che avrebbero dato inizio alle antiche civiltà.

Note:
8. Eziologia - parte di una scienza che studia le origini di un fenomeno. Nel caso specifico dell’archeologia o dello studio mitologico l’eziologia è identificabile come la ricerca delle origini di tradizioni, miti istituzioni e simboli.
9. Una metafora probabilmente della loro cultura superiore.

Fonte: http://www.edicolaweb.net/am_1339.htm


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Marziano
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MessaggioInviato: 04/12/2010, 10:38 
Come dicevo in un'altra discussione in cui è capitato di citare Oannes, io una idea di cos'era me la sono fatta, ma andiamo per gradi.

Il primo punto è come arrivò sulla terra: ammarando con un grosso uovo luminoso che dal cielo cadde giù. Senza sforzare l'immaginazione questo somiglia all'ammaraggio dei moduli Apollo al rientro delle missioni nello spazio. Tra l'altro un oggetto simile esiste nella cultura Egizia, si chiama BenBen, la collina sacra, che alcuni dicono sia precipato anch'esso dal cielo, e da cui è "nato" il dio Aton e due dèi creatori.

Chi era: Un essere definito anfibio, con la testa d'uomo sotto la testa di pesce e con piedi umani attaccati alla coda di pesce. Portò la civiltà ai popoli mesopotamici nel tempo del mito, prima del diluvio. Quindi arrivò di certo prima del 10.500. La mia idea, sempre espressa, sulle sue sembianze invece si può riassumere in una domanda: Come descrivereste con termini preistorici un uomo che si sfila un casco, più allungato sul davanti, di fronte a voi? Io credo che direste che aveva una testa di uomo sotto un altra testa più strana, magari di pesce. Quindi è chiaro che io penso che quella fosse solo una tuta.

Altro punto: E' un mito o è reale?

L’Oannes babilonese fu solo il primo di dieci, comparsi nel Mare Eritreo, il tratto di mare comprendente il Golfo Persico, il Mar Rosso e l’Oceano Indiano. Berosso chiamava questi esseri “Annedotoi”, “i ripugnanti”, e l’orrore che questi esseri suscitavano nella gente del luogo è un indizio della veridicità di quanto è stato tramandato.

da: http://www.roswell.it/2006/05/15/la-not ... terra.html

Come ho sempre chiesto: Chi chiamerebbe "ripugnante" un essere, che è venuto da lontanissimo e ti ha portato le scienze e la cultura, se davvero non lo fosse? E' ovvio che Beroso si rifà ad un appellativo comune della popolazione locali, altrimenti non credo che uno storico serio, ma anche uno poco serio, si sarebbe mai permesso di denigrare una leggenda altrui, soprattutto quando sta scrivendo un opera sulle tradizioni e leggende delle culture Mesopotamiche.
Voi avete mai sentito chiamare una divinità civilizzatrice (quindi buona, a cui l'uomo deve qualcosa, ad esempio Quetzalcoaltl) in questi termini? E' abbastanza strano. Secondo me un esempio simile sarebbe: ricevere in regalo una grossa somma di denaro da una persona generosa e riferirsi in seguito a lui come "quel brutto bastardo che mi ha regalato i soldi", c'è qualcosa che non quadra, a meno che quello che vi ha regalato i soldi fosse davvero un brutto bastardo, in quel momento tutto avrebbe un senso.

Dunque Oannes doveva essere così ripugnante, o almeno con la tuta addosso doveva esserlo, che dopo millenni ancora la gente lo chiamava così. E non era bastata tutta la cultura e la civiltà che aveva portato loro per fargli dimenticare la sua bruttezza. Basta a dire che fosse reale?


Ultima modifica di DarthEnoch il 04/12/2010, 10:46, modificato 1 volta in totale.

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Un Oannes maya??


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Lavorando di fantasia mi immagino che un tempo diverse "uova" appartenenti alla stessa razza discendono dal cielo in diverse parti della terra, e insegnano la civilta' a popolazioni indigene che vivevano in maniera primitiva, Oannes diversi insegnano le stesse cose a popoli diversi e nascono le stesse usanze e rappresentazioni come quelle delle divinita' con in mano il secchiello e la pigna. L'aspersione dell'acqua sacra tramite la pigna potrebbe essere nata dal fatto che gli Oannes hanno insegnato a coltivare la terra irrigandola con acqua. [8]
Un altra versione e' che tutti i popoli discendono da lo stesso antenato(popolo) comune che aveva avuto a che fare con Oannes.


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E' incredibile......! Dopo tutto ciò c'è ancora chi non crede alla esistenza di una civiltà che contribuì alla nostra civilizzazione! Dopo quanto postato da voi (cose immagino già conosciute, almeno da perte mia) si può benissimo fare una riflessione....! Ma se questi "esseri" altro non fossero Annunaki o altre civiltà extraterrestri che si nascondevano nei nostri mari. Quindi gli USO attuali!!!!!???????? Ora come ora non si possono più chiamare coincidenze. Ci sono troppe civiltà antiche (cinesi, sumeri, assiri, babilonesi e chi più ne ha più ne metta) che fanno riferimento alle stesse "mitologie". Se possiamo ancora chiamarle mitologie..!



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MessaggioInviato: 04/12/2010, 12:41 
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manucaos ha scritto:

il fatto che uscisse dal mare e vi rientrasse alla sera potrebbe riallacciarsi a qualche mito solare, il sole che spunta all'orizzonte e poi tramonta ..... pero' una cosa del genere avrebbe senso se i sumeri fossero un popolo vissuto su un isola, perche' oannes esce dall'acqua e rientra nel 'acqua.Il sole porta la luce,la vita, l'ordine dopo il buio, che si potrebbe accostare alla civilta', gli insegnamenti portati da Oannes....
Bisognerebbe trovare se ci fosse un culto al quale era legato, quali usanze e rituali aveva.
Il secchiello e la pigna che si vedono in mano alle raffigurazioni di Oannes lo usavano anche i geni assiri che venivano rappresentati in prossimita' delle entrate per allontanare gli spiriti maligni.Per gli assiri deve essere stato un retaggio dei sumeri.

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Questa e' una rappresentazione presa da un bassorilievo, un rituale di purificazione?comunque l'ho presa da qui e ci sono un po' di informazioni http://www.edicolaweb.net/am_1338.htm
si racconta che fosse giunto sulla terra dentro un uovo, dove tornava alla sera. Non capisco a volte se ne parla come di un essere unico e a volte come di tanti. [8]


Oannes, che i Filistei adoravano con il nome di Dagon, non pare affatto essere stato legato ad alcuna divinità solare, bensì ad Enki-Ea, Dio mesopotamico dell'Apsu, l'infinito oceano cosmico sotterraneo di acque dolci da cui è sorto tutto l'universo e che si estende non solo sottoterra, ma anche nell'infinito spazio circostante. Per questo motivo Enki-Ea, signore delle radici sotterranee della Terra e dell'Abisso cosmico, è anche il Dio della Conoscenza, in quanto conosce tutti i misteri cosmici dalle origini ad oggi.
Oannes, in ogni caso, non veniva descritto come un Dio, ma come un "apgallu", un "uomo della grande acqua", un essere non-umano ma neanche divino, bensì intermediario della volontà divina fra gli uomini.
Oannes però non è un caso isolato nella mitologia: esistono in tutto il mondo miti riguardanti esseri in parte uomini e in parte pesci, oppure in parte uomini e in parte serpenti o rettili, ma in ogni caso legati all'acqua, spesso dalle mani e dai piedi palmati, immancabilmente anfibi e legati da antichi rapporti con gli uomini antichi e con i primordi delle varie civiltà, fondatori di città e capostipiti di antiche dinastie o interi popoli, in quanto sono in grado di unirsi con esseri umani e generare figli ibridi che però hanno un aspetto perlopiù umano.
Così Oannes assomiglia spaventosamente ai Nommu della tribù dei Dogon nell'Alto Volta, che la leggenda vuole provenienti da Sirio, ai Naga indiani, ai Kappas giapponesi, agli Uan dei Maya (i quali adoravano i serpenti, considerati animali sacri), ai Telchini e ai Tritoni greci, ai Sagusei delle leggende del Delta del Po, agli uomini-pesce delle leggende andine, ai "giganti dagli occhi di vipera" delle leggende mesopotamiche di cui esistono le impressionanti statuette della cultura di Al-Obeid, a Cecrops, l'uomo-serpente fondatore di Atene, a Melusina, la sirena-serpente acquatica delle leggende francesi e veneziane, che sposò un uomo umano ed ebbe una discendenza che esisterebbe ancora oggi.
Esiste anche un popolo indiano che afferma di discendere dai Naga, gli antichi uomini-serpente acquatici e sotterranei.
Questi e altri miti ad essi legati fanno pensare che o si tratta di un'ossessione dell'intera umanità, o in qualche modo esiste qualcosa che ha spinto l'uomo a creare questi miti..... fino a quello che succede oggi, e ai mostruosi avvistamenti di misteriosi "uomini acquatici" scorti in fiumi, paludi e mari di varie parti del mondo, verdastri e squamosi, dai piedi e dalle mani palmati, e talvolta descritti con un mostruoso volto di rettile, con grandi occhi di serpente.... fantasie?
Lo crederei se le coincidenze non si fossero accumulate in modo incredibile ad altre, più strane coincidenze..... non è possibile che sia tutto frutto di un gigantesco delirio....
Io personalmente sono convinto che questi esseri esistono più o meno come vengono descritti e che ci hanno accompagnato fin da un lontano passato.


Ultima modifica di Enkidu il 04/12/2010, 12:43, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 04/12/2010, 14:01 
il fatto che in molte civiltá si parli di visitatori venuti dal mare potrebbe ricondurre alla teoria secondo cui dopo la distruzione di atlantide i suoi abitanti siano approdati sulle terre rimaste portando la loro tecnologia?? bisognerebbe fare una ricerca e vedere se queste presunte visite siano avvenute nello stesso periodo storico per le varie civiltá



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anunnako ha scritto:

il fatto che in molte civiltá si parli di visitatori venuti dal mare potrebbe ricondurre alla teoria secondo cui dopo la distruzione di atlantide i suoi abitanti siano approdati sulle terre rimaste portando la loro tecnologia?? bisognerebbe fare una ricerca e vedere se queste presunte visite siano avvenute nello stesso periodo storico per le varie civiltá
Potrebbe! Ma quì si parla proprio di "uomini pesce", mantre gli atlantidei erano UOMINI. Questo comunque è un mio pensiero che non esclude il tuo! [:)]



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Veramente curioso il fatto che tra i miti dell'origine della Civiltà Umana vi siano diverse razze di "Dei",tra i quali Alati come quelli Egiziani,quelli che hanno le fatture come quelli dei Pesci,altri somiglianti ai Rettili,altri ancora che somigliano agli insetti!.
Sono propenso a credere che tutti questi,sono stati esseri Extraterrestri,con affinità Biomorfologiche con noi Umani e se sono venuti ad Aiutarci ad evolvere è proprio per il motivo che abbiamo qualcosa in comune dell'origine del "DNA?" e come mai?.


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damomars ha scritto:

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anunnako ha scritto:

il fatto che in molte civiltá si parli di visitatori venuti dal mare potrebbe ricondurre alla teoria secondo cui dopo la distruzione di atlantide i suoi abitanti siano approdati sulle terre rimaste portando la loro tecnologia?? bisognerebbe fare una ricerca e vedere se queste presunte visite siano avvenute nello stesso periodo storico per le varie civiltá
Potrebbe! Ma quì si parla proprio di "uomini pesce", mantre gli atlantidei erano UOMINI. Questo comunque è un mio pensiero che non esclude il tuo! [:)]

Credo che l'origine degli Atlantidei,sono gli Uomini Pesce,in quanto Poseidone è identificato con il Dio degli oceani,poi mischiandosi con gli Umani,loro hanno perso le caratteristiche somatiche di questi Uomini Pesce,diventando con il passare del tempo Semidei.


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bleffort ha scritto:

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damomars ha scritto:

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anunnako ha scritto:

il fatto che in molte civiltá si parli di visitatori venuti dal mare potrebbe ricondurre alla teoria secondo cui dopo la distruzione di atlantide i suoi abitanti siano approdati sulle terre rimaste portando la loro tecnologia?? bisognerebbe fare una ricerca e vedere se queste presunte visite siano avvenute nello stesso periodo storico per le varie civiltá
Potrebbe! Ma quì si parla proprio di "uomini pesce", mantre gli atlantidei erano UOMINI. Questo comunque è un mio pensiero che non esclude il tuo! [:)]

Credo che l'origine degli Atlantidei,sono gli Uomini Pesce,in quanto Poseidone è identificato con il Dio degli oceani,poi mischiandosi con gli Umani,loro hanno perso le caratteristiche somatiche di questi Uomini Pesce,diventando con il passare del tempo Semidei.


come hanno gia' detto potrebbero essere stati anche uomini con tute da sommozzatori , di una civilta' avanzata [:)] atlantide. Come e' andata realmente la storia forse non lo sapremo mai, sicuro pero' per me ,che almeno la parte piu' remota non e' andata come ci raccontano la storia e le scienze "ufficiali". Nel passato ,per esempio, per me sono convissute civilta' molto avanzate con altre che magari erano a un livello primitivo, e questo gia' da milioni di anni. Molti reperti "strani" confermano questa cosa, anche ammesso che con alcuni o con la maggior parte di quei reperti si sia preso un abbaglio , ne rimangono comunque molti che non si possono ignorare.
Per farvi un idea di quello che voglio dire parlando di convivenza tra civilta' di diverso livello vi consiglio di dare un occhiata a questo pdf. l'autore e' un mussulmano(percio' ha un suo punto di vista) ma le idee che espone secondo me sono condivisibili.http://us3.harunyahya.com/selectMirrorF ... id%3D37921
L'evoluzionismo o e' convissuto con il creazionismo, o l'evoluzionismo e' da spostare molto piu' indietro.... [8)]


Ultima modifica di manucaos il 04/12/2010, 17:01, modificato 1 volta in totale.

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