confermo, ricordo in alcune conferenze di Biglino, le prime che faceva in cui spiegava proprio le basi del suo lavoro e del linguaggio semitico in genere, in cui spiegava l'origine ed i lsignificato di alcuni termini ebraici, ad esempio del termine Ruach:
Questa parola [ruàch] ha infatti origini molto più antiche della rappresentazione ebraica che abbiamo riportato; affonda le sue radici nella lingua sumera nella quale il suono RU-A veniva reso con un pittogramma molto esplicativo: