Cita:
bleffort ha scritto: Star-man,una domanda che per me è importante per poter collegare e capire altre cose:
1)-La parte oscura della Luna e più montuosa di quella visibile che guarda la Terra?.
E una riflessione:
2)-La " Piroxferroite " non è che non sia altro che il famoso " Oricalco " di colore giallo oro con riflessi scintillanti, di cui erano rivestite le Mura della Capitale di Atlantide? e a cui minerale ancora non si è riusciti a capire cos'era?.
grazie per le domande!
Ti propongo una fotografia della parte nascosta della luna con qualche indicazione sulla sua composizione e caratteristiche:
1)caratteristiche morfologiche(da wiki)
La particolarità di questa faccia è quella di avere una morfologia molto più accidentata: ricca di crateri e con molti meno mari lunari. Questo perché non essendo "protetta" dalla presenza del pianeta Terra, può essere più facilmente raggiunta da oggetti provenienti dallo spazio, in particolare i meteoriti. Tra i mari presenti (più piccoli di quelli della faccia visibile), si segnalano il Mare Moscoviense, il Mare Ingenii, le parti nascoste del Mare Orientale e del Mare Australe. Per contro tra i numerosissimi crateri occorre segnalare l'Apollo che vanta ben 520 km di diametro. I mari lunari rappresentano solo il 2,5% della sua superficie rispetto al 31,2% della faccia visibile.
Una spiegazione probabile è che questo sia legato alla più alta concentrazione di elementi che sviluppano calore sulla faccia rivolta verso la Terra, come dimostrato dalle mappe geochimiche ottenute dallo spettrometro a raggi gamma Lunar Prospector. Mentre altri fattori quali l'elevazione del suolo e lo spessore della crosta potrebbero aver influito sulla localizzazione delle eruzioni basaltiche, questo non spiega perché il Bacino Polo Sud-Aitken (caratterizzato da una crosta sottile e dove si trovano le più basse altitudini lunari) non sia così vulcanicamente attivo come l'Oceano delle Tempeste sulla faccia visibile.
Dato che sono stati i sovietici a fotografare per primi la faccia, molti luoghi portano nomi provenienti dalla cultura russa.
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2)foto:
Immagine: 38,86 KB3)per la Piroxferroite non so che dirti.
Interessante notare che le leghe lunari non sono note sulla terra
come i 3 minerali citati.
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NOTA MIA
La faccia nascosta della luna e quella visibile divergono notevolmente
sia come morfologia(i mari,ad esempio,sono pochissimi rispetto a
quelli visibili)che come,in parte ,composizione.
La cosa non é ancora spiegata.
Già che ci sono vi posto qualcosa di scientifico sui brillamenti lunari.
Vi segnalo che la posizione gravitazionale di luna e terra varia impercettibilmente e molti di questi brillamenti sono stati notati proprio nei momenti di varianza.
Se la gravità é un fenomeno elettromagnetico,come sembra appurato oggi,l'apparizione di queste luci È DEL TUTTO LOGICA essendo legata evidentemente alla varianza dei campi.
Altre luci però sono state osservate in condizioni diverse,per molte di loro ci sono spiegazioni possibili ma, almeno per il momento, sembrerebbe non esserci unanimità nel mondo degli scienziati su queste spiegazioni:
dal sito
http://www.techplace.itChiarito il mistero dei Fenomeni Transienti Lunari
Sino almeno dal 1540 osservatori della Luna hanno riportato di aver notato sul nostro satellite dei fenomeni luminosi di breve o brevissima durata, i cosiddetti Fenomeni Transienti Lunari (o Transient Lunar Phenomena, TLP). Adesso, si è forse giunti ad una logica spiegazione dell’origine di alcuni di essi. I TLP, spesso considerati come l’equivalente lunare degli UFO, sono delle temporanee variazioni di aspetto di zone limitate della superficie lunare. Per lo più i TLP si presentano sotto forma d’aumenti di luminosità (di vario colore), oscuramenti, flash luminosi, nubi o nebbie che portano alla scomparsa temporanea di dettagli morfologici della superficie lunare. Passato un certo intervallo di tempo tutto ritorna normale. I luoghi dell’emisfero visibile del nostro satellite in cui sono stati osservati questi fenomeni sono poco meno di 200 e circa 1/3 di essi è localizzato in corrispondenza del cratere Aristarchus, del diametro di 40 km e profondo 3,7 km (vedi foto). Alcuni di questi fenomeni sono da associare ai flash da impatto causati dalla caduta di meteoroidi; il loro numero, infatti, aumenta nel periodo in cui sono attivi gli sciami meteorici più importanti, come le Perseidi (lacrime di San Lorenzo) in agosto e le Leonidi in novembre, ma altri erano finora rimasti inspiegati. Adesso, Arlin Crotts, un ricercatore della Columbia University (New York), in un articolo in pubblicazione sulla rivista Icarus, ha messo in correlazione le regioni in cui varie missioni lunari hanno osservato la presenza di radon, un gas radioattivo prodotto dal decadimento dell’uranio 238, e quelle in cui sono stati osservati i TLP, ed ha notato che la maggior parte di questi si sono verificati in corrispondenza delle aree in cui sono state osservate le emissioni di radon. La conclusione è quindi che almeno i TLP che appaiono sotto forma di macchie luminose, nubi, nebbie o oscuramenti sono prodotti dalla polvere sollevata da gas di natura vulcanica, ricco di radon, proveniente dall’interno della Luna.
di Mario Di Martino
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Nota mia:
nel cratere lunare Aristarchus, è stato osservato circa 1/3 dei TLP finora registrati.
La loro spiegazione resta ancora incerta.
ciau