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MessaggioInviato: 25/08/2013, 12:52 
Un nuovo orbiter della NASA raccoglierà informazioni dettagliate sull'atmosfera del nostro satellite nel prossimo anno.


Avrà inizio il 6 settembre la nuova missione della NASA per lo studio dell'atmosfera lunare. L'agenzia spaziale statunitense lancerà la nuova sonda Lunar Atmosphere and Dust Environment Explorer (LANDEE) che spiccherà il volo dalla base Wallops Flight Facility in Virginia con il vettore Minotaur V.
La nuova sonda si aggiunge alla collezione di missioni che negli anni hanno avuto come obiettivo la Luna, tra cui le più recenti GRAIL e LRO, sonde che però si sono dedicate alla superficie e all'interno del satellite terrestre.
LADEE avrà il compito di studiare nel dettaglio, invece, come mai prima d'ora, le polveri di regolite che compongono la sottile atmosfera lunare e le condizioni atmosferiche vicino la superficie.
Il piccolo orbiter (dal peso massimo di 383 kg) avrà a bordo tre diversi strumenti per scoprire tutti i segreti dell'atmosfera della Luna: uno spettrometro di massa neutra, un rivelatore di polvere e uno spettrometro ultravioletto/visibile. A bordo verrà montata anche un dimostratore tecnologico: il Lunar laser Communication Demonstration, che preparerà la strada per la prossima missione su Marte nel 2020. La missione avrà un costo totale di 280 milioni di dollari. L'orbiter verrà prima posto su un'orbita ellittica attorno alla Terra, dove rimarrà per 23 giorni, durante i quali l'attrazione gravitazionale della Luna sposterà progressivamente il suo perigeo, finché con una piccola spinta ulteriore dei suoi motori il satellite si trasferirà sull'orbita lunare.
"L'atmosfera della Luna è così sottile che le particelle non si scontrano mai", ha affermato Sarah Noble, ricercatrice della missione LADEE alla NASA. Questo tipo di atmosfera è definita "Surface Boundary Exosphere" ed è una delle più comuni nel nostro Sistema solare.
Grazie a questi strumenti i ricercatori sperano di rispondere anche a un mistero che ancora è irrisolto dopo più di 50 anni. Gli astronauti delle missioni Apollo riferirono di aver visto un bagliore sull'orizzonte della Luna poco prima del sorgere del Sole, testimoniato anche dalle immagini del lander Surveyor 7. LADEE studierà proprio questo fenomeno, chiarendo se possa essere causato dalla luce diffusa dalle polveri elettricamente cariche.

Fonte: MEDIA INAF

http://www.skylive.it/NotiziaAstronomic ... a_Luna.txt


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MessaggioInviato: 30/09/2013, 12:51 
La Luna ringiovanita di 100 milioni di anni
In un convegno che si è svolto il 23 settembre a Londra presso la Royal Society è stata annunciata una più precisa datazione dell’origine della Luna. L’età del nostro satellite si collocherebbe tra 4,4 e 4,45 miliardi di anni fa. Si tratta di una revisione al ribasso (ma di poco: circa 100 milioni di anni). L’età del sistema solare, in base alla datazione delle meteoriti, è attualmente stimata in 4,568 miliardi di anni. A generare la Luna sarebbe stato l’impatto di un protopianeta con la massa all’incirca di Marte, formatosi in uno dei punti lagrangiani vicini alla Terra. Destabilizzato dal suo delicato equilibrio gravitazionale, il protopianeta sarebbe precipitato sulla Terra strappando dai suoi strati superiori (litosfera e mantello) il materiale cge avrebbe poi formato la Luna. La ricerca è stata presentata da Richard Carlson (Carnegie Institution for Science di Washington). "Ci sono – dice Carlson – varie importanti implicazioni di questa
formazione tardiva,che ancora non sono state ben definite. Per esempio, se la Terra era già in parte differenziata prima dell’impatto, parte dell’atmosfera primordiale potrebbe essere stata dispersa nello spazio. Inoltre, per la differenziazione geologica, gli elementi più pesanti come il ferro erano scesi verso il centro del pianeta, mentre quelli più leggeri migravano verso l’alto: ma a che punto era questo processo?

da orione

...con 100 milioni di anni in meno puo' essere considerata una ragazzina......[;)]


Ultima modifica di ubatuba il 30/09/2013, 12:51, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 22/11/2013, 10:06 
Un nuovo studio mostra come sulla Luna la polvere si accumuli molto più velocemente di quanto creduto. Potrebbe essere una prova a favore della presenza di correnti di polvere carica che viaggiano al di sopra della sua superficie


Le vie della ricerca scientifica seguono spesso cammini difficili, a volte imprevedibili. Alcune storie però hanno un tocco davvero surreale. Negli anni Sessanta la NASA aveva progettato una serie di esperimenti per studiare il suolo lunare. Le rilevazioni erano state poi condotte durante alcune missioni Apollo, ma di lì a qualche anno i dati erano andati persi. Oggi, quarant'anni più tardi, il fisico che aveva ideato quegli esperimenti, ormai ottantenne, ha ritrovato una copia dei dati. Li ha analizzati, e i risultati che ne ha ricavato potrebbero aiutare a far luce su uno dei misteri che ancora avvolgono la Luna, una questione apparentemente piuttosto banale: come si accumula la polvere sul nostro satellite?
Sulla Luna la polvere è estremamente fine e molto tagliente: in assenza di atmosfera, e quindi di venti e piogge, i frammenti non vengono erosi e mantengono la loro forma acuminata e ruvida. La polvere lunare ha creato diversi problemi di surriscaldamento agli strumenti scientifici delle missioni Apollo. Harrison Schmitt, geologo e astronauta di Apollo 17, analizzando eventuali ostacoli e criticità di una nuova e più lunga missione umana sulla Luna, ha scritto nel suo libro "Return to the Moon": «La natura invasiva della polvere lunare solleva problemi ingegneristici e di salute per gli astronauti, più delle radiazioni».
Quarant'anni fa, dopo il primo allunaggio, la NASA lanciò una serie di esperimenti per studiare il suolo lunare. Uno di questi riguardava proprio la velocità con cui si accumula la polvere. I rivelatori di polvere lunare (Lunar Dust Detector) viaggiarono con le missioni Apollo 12, 14 e 15, prima che nel settembre 1977 la NASA tagliò le ricerche per problemi di bilancio. E degli esperimenti del Lunar Dust Detector non si seppe più nulla perché, nonostante nel frattempo i rivelatori avessero funzionato correttamente, i dati raccolti erano andati persi: dei Lunar Dust Detector non c'era traccia negli archivi NASA.
Solo nel 2006, Brian O'Brien, il fisico che aveva sviluppato l'esperimento durante le missioni Apollo negli anni Sessanta, ha comunicato alla NASA di avere una copia di backup dei dati che si credevano smarriti per sempre. Il professor O'Brien ha quindi deciso di riprendere in mano quei dati e di analizzarli. Oggi, a più di 40 anni di distanza dalla loro ideazione, abbiamo i primi risultati di quegli esperimenti.
Secondo quanto trovato da O'Brien e dal suo team, la polvere lunare si accumula in maniera incredibilmente lenta se paragonata a qualsiasi standard terrestre. Parliamo di uno strato di circa un millimetro di spessore ogni 1000 anni. Sembra poco, eppure è una velocità tale da rappresentare una seria minaccia per le celle solari che, installate sulla Luna, dovrebbero fornire energia alle future esplorazioni.
Al di là della sua pericolosità e delle strategie con cui gestirla, il mistero più grande attorno alla polvere lunare rimane però proprio quello della sua formazione, del suo accumulo e della sua dinamica.
La polvere lunare si dovrebbe infatti formare principalmente a partire dall'impatto di asteroidi e di altri corpi celesti che schiantandosi al suolo polverizzano rocce e detriti contenenti ferro e silicio. Data la mancanza di atmosfera e quindi di venti che la alzano e la scuotono, la polvere dovrebbe rimanere sostanzialmente immobile, e a questi detriti dovrebbe aggiungersi solamente il pulviscolo cosmico raccolto dalla superficie del nostro satellite. Ma la nuova ricerca mostra una velocità di accumulazione della polvere circa 10 volte superiore rispetto alle precedenti stime basate sui modelli appena descritti. Meteoriti e polvere cosmica, dice O'Brien, "non bastano per tener conto di quello che abbiamo misurato".
Questa discrepanza si potrebbe spiegare, secondo O'Brien, con l'esistenza di un' "atmosfera di polvere" sulla Luna, idea ormai popolare tra gli scienziati. Per ogni giorno lunare, la radiazione solare potrebbe infatti essere forte abbastanza da riuscire a strappare qualche elettrone dagli atomi delle particelle di polvere, costituendo così una leggera carica positiva. Sulla parte non illuminata della Luna, invece, gli elettroni provenienti dal vento solare, potrebbero colpire le particelle di polvere conferendo loro una piccola carica negativa. Al confine tra le regioni illuminate e quelle coperte dall'ombra, le forze elettriche potrebbero così far lievitare questa polvere carica, sollevando i grani nel cielo lunare.
"Qualcosa di simile è stato visto dagli astronauti delle missioni Apollo in orbita intorno alla Luna che guardando fuori hanno osservato nubi incandescenti all'orizzonte", racconta Monique Hollick, della University of Western Australia, anche lei parte del team di ricerca.
Dopo il ritrovamento dei dati delle missioni Apollo, nuove rilevazioni dovrebbero essere disponibili a breve. Nel mese di settembre la NASA ha infatti lanciato una piccola sonda, la Lunar and Dust Environment Explorer (LADEE) proprio per analizzare la polvere e le molecole che circondano l'atmosfera della Luna.

Fonte: MEDIA INAF

http://www.skylive.it/NotiziaAstronomic ... i_luna.txt


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MessaggioInviato: 26/11/2013, 17:32 
Dopo il lancio avvenuto con successo all'inizio di questo autunno, la sonda LADEE (Lunar Atmosphere and Dust Environment Explorer), ha appena iniziato ufficialmente la sua missione arrivando nell'orbita lunare prevista, a bassa altitudine. I suoi dati permetteranno agli scienziati di capire per la prima volta la quantità di polvere presente sulla Luna e come il vento solare interagisce con l'ambiente lunare. La missione è estremamente pregiata anche per l'enorme lavoro ingegneristico svolto. La rivoluzione è l'aver costruito una sonda con tecnologie nuovissime che in futuro permetteranno di tagliare radicalmente i costi delle missioni spaziali. Questa missione servirà anche a dimostrare che tutte queste tecnologie funzionano come previsto.

Dopo un viaggio lungo 1 mese, LADEE ha riacceso i suoi motori principali per 4 minuti e 12 secondi, inserendosi con successo nella nuova orbita lunare. Una serie di successive spinte l'hanno portata più in basso nell'orbita equatoriale iniizale, che va da 234 km minimo a 250 km massimo.
"LADEE ha portato con se 134.5 km di combustibile. Le manovre di inserimento hanno consumato circa l'80% del combustibile" ha spiegato McIntosh, a capo della missione.
"Ulteriori manovre per abbassare l'orbita della sonda e per il controllo orbitale e di reazione, di circa 40 secondi di durata, sono state poi usate per portare LADEE nell'orbita prevista per gli esperimenti scientifici." L'inserimento finale è avvenuto il 20 Novembre

Adesso la sonda si trova nell'incredibile orbita che va da 12km di altitudine a 60 km massimo.

L'atmosfera della Luna, tecnicamente chiamata esosfera, è tipica non solo della Luna ma di tanti altri corpi di dimensioni relativamente piccole, come altre lune del Sistema Solare, ma anche pianeti come Mercurio o Cerere e Plutone. Quello che gli scienziati impareranno qui, potrà poi essere d'aiuto anche nella comprensione delle sottili esosfere di altri corpi fuori dal Sistema Solare.
Un'altro mistero che la missione LADEE potrebbe aiutare a risolvere è perché gli astronauti Apollo dicevano di vedere bagliori a raggi che si allungavano dall'orizzonte lunare fino al cielo.

L'intera sonda è grande quanto una lavatrice, ed è costata appena 280 milioni di dollari. Si basa su un corpo chiamato "modular common spacecraft bus" che un giorno potrebbe tagliare radicalmente i costi dell'esplorazione spaziale, fornendo una base standard da riutilizzare anche per altre missioni altrove.

"Questa è probabilmente l'ultima nostra chance di studiare l'atmosfera Lunare prima che l'attività intensa dell'umanità cambi per sempre le cose."

http://www.universetoday.com/105688/nas ... y-mystery/


.....cmq c'e'da sperare ad una ripresa delle missioni umane verso il ns satellite,in quanto una base permanente sulla luna,dovrebbe facilitare eventuali missioni umane verso marte..............[;)]


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Dici che Ci faranno tornare ...? (Non siamo cambiati molto, anzi!) [8)]



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MessaggioInviato: 26/11/2013, 19:58 
Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

Dici che Ci faranno tornare ...? (Non siamo cambiati molto, anzi!) [8)]


resto dell'avviso che una base sulla luna sarebbe il non plus ultra x il viaggio successivo su marte......... [;)]


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a seguito del perfetto lancio di qualke giorno fa la sonda cinese chang e 3 e' nell'orbita lunare,prossimamente la sonda calera' in prbite sempre + basse x effettuare l'atterraggio nel mare imbrium.......


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Vedremo ....



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MessaggioInviato: 10/12/2013, 22:56 
I dati provenienti dal Moon Mineralogy Mapper a bordo dell’orbiter lunare indiano Chandrayaan-1 hanno mostrato una diversa composizione mineralogica della sotto-superficie del bacino gigante Aitken del polo sud. La differente traccia mineralogica di questa area potrebbe riflettere la natura dei minerali che sono venuti alla luce dopo il gigantesco impatto di quattro miliardi di anni fa. Se questo fosse vero, si legge sulla rivista Journal of Geophysical Research: Planets, allora il bacino South Pole Aitken (Spa) potrebbe ospitare importanti informazioni circa la parte interna della Luna e l’evoluzione della crosta e del mantello del nostro satellite naturale. Lo studio e’ stato condotto da ricercatori della Brown University e della University of Hawaii. Con i suoi 2500 chilometri di diametro, lo Spa e’ il piu’ grande bacino di impatto sulla Luna e forse in tutto il sistema solare.

http://www.meteoweb.eu/2013/12/spazio-i ... na/245792/


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Primo piano della traccia lasciata dalla sonda LADEE, ripresa in una fotografia del Lunar Reconnaissance Orbiter. Credit: NASA/GSFC/Arizona State University

Una grande prova di lavoro di squadra arriva dagli USA, dagli scienziati di due diverse missioni spaziali: LRO e LADEE, che hanno permesso alla prima di fotografare la seconda mentre passava sotto di se, in orbita intorno alla Luna! Per caso, le orbite delle due sonde si trovano occasionalmente molto vicine, ed il 15 Gennaio sono arrivate ad appena 9 km di distanza. Per darvi un'idea di quanto è stato complesso programmare tutto, la fotografia è stata scattata mentre entrambe le sonde viaggiavano in orbite diverse a 1600 metri al secondo

LADEE è passata direttamente sotto l'orbita del LRO pochi secondi prima che le due orbite si incrociassero, il che significa che la sonda LRO non poteva semplicemente fotografare sotto di se, altrimenti non avrebbe visto l'altra sonda. Ed è qui che entra in gioco il lavoro di pianificazione tra i due team. LRO si è girata di 34° verso ovest, in modo che il rilevatore della camera LROC possa trovarsi poi nella posizione esatta per fotografare LADEE:

[imgImmagine[/img]

Animazione dell'immagine della sonda LADEE, dopo una correzione geometrica rispetto all'immagine precedente. Potete vedere anche i vari componenti della sonda, e man mano viene sovrapposta un'illustrazione della sonda stessa. Se l'animazione non parte, cliccate sull'immagine. Credit: NASA/GSFC/Ames/Arizona State University

Il LRO (Lunar Reconnaissance Orbiter) si trova intorno alla Luna per mappare il satellite in alta risoluzione sia per quanto riguarda la morfologia della superficie, sia per quanto riguarda la sua composizione mineralogica, permettendoci così di avere una comprensione migliore della storia geologica del satellite.
LADEE (Lunare Atmosphere and Dust Environment Experiment) è una missione dedicata allo studio della sottile e variabile atmosfera della Luna, ed il suo ambiente ricco di polvere ed in continuo cambiamenti in base all'interazione con il vento solare.

http://lroc.sese.asu.edu/news/index.php ... nter!.html

http://www.link2universe.net/2014-01-30 ... lo-spazio/


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Ottenuta alle 03:30 UTC, del 7 Ottobre 1959, dalla sonda sovietica Luna 3, questa storica immagine è la prima volta che l'umanità ha visto com'è la faccia opposta della Luna! Fu uno dei più grandi traguardi dell'esplorazione robotica spaziale ed arrivo solo 2 anni dopo il lancio di Sputnik 1, il primo satellite artificiale della Terra.

link2universe

semplice curiosita'ma da quei tempi la fotografia degli altri corpi celesti ha fatto passi da gigante.................


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Luna. Rievocazione storica e il documentario a colori Moonscape


http://moonscapemovie.blogspot.ch/p/wat ... scape.html


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http://www.centroufologicomediterraneo. ... c.facebook

bah mi sembra impossibile .poi visto con google moon, e' vero che non uso questo programma ma vedere la luna cosi' da vicino e' possibile? e quanto dovrebbe alto l'essere per essere cosi' distinguibile . poi la fonte non mi tanto convince..


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MessaggioInviato: 22/07/2014, 08:17 
Cita:
kirara12 ha scritto:

http://www.centroufologicomediterraneo. ... c.facebook

bah mi sembra impossibile .poi visto con google moon, e' vero che non uso questo programma ma vedere la luna cosi' da vicino e' possibile? e quanto dovrebbe alto l'essere per essere cosi' distinguibile . poi la fonte non mi tanto convince..



kirara.....la fonte e' segni dal cielo..............[;)]


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Questo grafico illustra insieme tutte le missioni lanciate sulla Luna nel periodo della Corsa verso lo spazio, tra Russia e USA, negli anni 50/60! I vari anelli rappresentano dove sono arrivate ed il loro obbiettivo.

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