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Stellare
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MessaggioInviato: 30/10/2012, 12:18 
Una teoria basata sulla presenza di un determinato elemento chimico intorno ai bacini principali sostiene una origine cataclismica per la diversità delle facce lunari


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La più grande macchia nera della Luna, nota come Oceano delle Tempeste, potrebbe derivare da un impatto gigante che ha creato un mare di magma di dimensioni gigantesche e profondo centinaia di miglia.
Queste scoperte potrebbero aiutare a spiegare il motivo per il quale le due facce della Luna sono così diverse tra di loro. Gli scienziati hanno analizzato l'Oceano Procellarum, o Oceano delle Tempeste, una macchia scura posta sulla faccia vicina della Luna e dal diametro di più di 3000 chilometri.
La faccia vicina della Luna è abbastanza diversa dall'altra. Ad esempio, pianure molto ampie coperte da rocce vulcaniche e note come "maria" (mari) coprono circa un terzo della faccia vicina ma pochissime sono presenti sul lato opposto.
I ricercatori hanno ipotizzato un gran numero di spiegazioni a questa diversità: alcuni hanno suggerito che potrebbe esserci stata una seconda luna in orbita terrestre che poi avrebbe finito con il fondersi con la Luna che vediamo attualmente. Altri hanno proposto che la forza mareale terrestre abbia causato distorsioni.
Similarmente, anche gli emisferi nord e sud di Marte sono in forte contrasto tra di loro ed anche in tal caso è stato tirato in ballo un possibile mostruoso impatto. Ora scienziati giapponesi sostengono che una gigante collisione possa spiegare la doppia faccia della Luna e l'origine dell'Oceano delle Tempeste.



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I ricercatori hanno analizzato la composizione della superficie lunare attraverso i dati dell'orbiter lunare Kaguja/Selene. I dati rivelano la presenza di una varietà di pirossene caratterizzata da povertà di calcio con concentrazione intorno all'Oceanus Procellarum e a grandi crateri da impatto come Aitkenand Imbriumbasins. Questo tipo di pirossene è legato alla fusione di materiale dal mantello lunare e porta a pensare che l'Oceano delle Tempeste sia ciò che resta di un impatto cataclismico.
La collisione dovrebbe aver generato un mare di magma del diametro di circa 3 chilometri e profondo centinaia di chilometri.
Le collisioni che hanno dato vita a questa zona e ad altri grandi bacini dovrebbero aver strappato completamente la crosta originaria sul lato vicino della Luna. La crosta che più tardi si è formata dalla roccia fusa del dopo-impatto sarebbe diversa da quella del lato nascosto della Luna, il che spiegherebbe le diversità notate.
L'idea è e sarà a lungo dibattuta visto che non esistono segni topografici evidenti sulla natura di bacino da impatto della zona. Forse la data è troppo antica, più di 4 miliardi di anni fa, e i segni sono stati spazzati via. La scoperta fornisce comunque un primo indizio della dinamica, che andrà studiata e analizzata con ulteriori dati.
Dettagli sono sul numero del 28 ottobre di Nature Geoscience.

Space.com

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...speriamo il prima possibile di avere un spiegazione unica e non tante teorie..........[;)]


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Marziano
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MessaggioInviato: 30/10/2012, 12:46 
Le ipotesi sono tante e mutevoli.Sicuramente si propende per una creazione della Luna attraverso una formidabile collisione.Purtroppo delineare con esattezza le caratteristiche di questo avvenimento sarebbe molto difficile.Non si può fare altro che seguire con interesse le continue scoperte.Siamo spettatori in questo caso.



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Alessio
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MessaggioInviato: 30/10/2012, 16:34 
,,,la cosa giusta sarebbe quella di riprendere le missioni umane sul satellite,si eviterebbero tante discussioni che hanno il pregio di disperdersi in tante ipotesi non valutate....................[;)]


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MessaggioInviato: 31/10/2012, 16:55 
le teorie come sostiene,giustamente alebon,sono tante e mutevoli,che ora la nasa ipotizza una nuova teoria sulla "nascita"della luna,cosi'facendo cmq non si fa altro che fare confusione,disperdendo le ricerche su innumerevoli rivoli.....
-------------------------------------------------------------------------------

Una nuova ricerca condotta dal NASA Lunar Science Institute (NLSI) ha teorizzato che la nostra giovane Terra e la sua luna siano state create insieme da una gigante collisione tra due corpi planetari ciascuno grande cinque volte il pianeta Marte.
La nuova teoria di formazione del sistema Terra-Luna sta sfidando quindi la credenza comune del gigante impatto per il quale la Luna si è formata da una colossale collisione tra la Terra e un ipotetico protopianeta grande quanto Marte, chiamato Theia.
Le nostre conoscenze del Sistema Solare sono costantemente in aggiornamento in seguito alle nuove scoperte. Questa ricerca illustra l'importanza dei modelli di formazione planetaria. Nella ipotesi dell'impatto gigante, generalmente accettata, la Luna si sarebbe formata dai detriti espulsi in un disco in orbita intorno alla Terra a partire dalla collisione di piccoli protopianeti con una giovane Terra. Una delle sfide a questa teoria di lungo periodo delle collisioni vede un corpo impattante delle dimensioni di Marte e con composizione probabilmente differente dalla Terra, il che avrebbe lasciato Terra e Luna con diverse composizioni chimiche, cosa che invece non sembra essere.
Dopo la collisione, i due corpi simili per dimensione sono entrati in una nuova collisione formando una giovane Terra circondata da un disco di materiale che si è poi combinato a formare la Luna. La ri-collisione e la conseguente fusione hanno lasciato i due corpi con una composizione chimica simile, che è ciò che vediamo oggi.
Il nuovo modello è stato sviluppato da Robin M. Canup del Southwest Research Institute (SWRI), Texas. La ricerca è stata motivata da studi accompagnatori di altri scienziati che hanno studiato la storia dinamica della luna.

NASA

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MessaggioInviato: 31/10/2012, 19:56 
Io (che non sono NESSUNO) non sono d'accordo, visto che anch'io porto nella scatola cranica una specie di cervello; se vi fosse stata una collisine del genere la Terra non starebbe in un'orbita così bilanciata e stabile attorno al Sole, nel senso che sarebbe bastato un po più vicino o un po più lontano dal Sole e ... addio clima e la vita come c'è attualmente! [^]



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MessaggioInviato: 08/11/2012, 12:16 
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Gli scienziati che tentano di scoprire l'evoluzione dei crateri da impatto sulla Terra e su altri corpi rocciosi hanno trovato un ottimo caso di studio sulla Luna. Il cratere Linné, nella regione del Mare Serenitatis, è grande 2,2 chilometri ma molto giovane e ben preservato.
I crateri non si erodono sulla Luna così velocemente come fanno sulla Terra, dove i venti e l'acqua li modellano e li riempiono. Linné non mostra segni di nessuna sottosequenza di impatti più recenti, mantenendo quindi la sua forma originaria.
Un simile cratere dovrebbe avere una forma molto liscia ma le osservazioni effettuate con il LRO (Lunar Orbiter Spacecraft) mostrano che si tratta di un cono sottosopra.
Le immagini forniscono informazioni critiche per svelare la fisica indotta dagli impatti. I modelli topografici ad alta risoluzione forniscono inoltre tutte le angolazioni per una migliore comprensione. Creando centinaia di visioni alternative e cambiando punto di vista si riesce a compiere un volo completo intorno al cratere.



NASA Lunar Science

http://www.skylive.it/NotiziaAstronomic ... acute;.txt

magari x avere uno studio piu' approfondito,una ripresa dei viaggi nel ns uscio di casa(la luna)sarebbe opportuno


Ultima modifica di ubatuba il 08/11/2012, 12:18, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 21/12/2012, 13:21 
le due sonde gemelle Ebb e Flow della NASA, telecomandate attraverso un pilotaggio remoto, hanno impattato sul bordo del cratere lunare di Goldschimdt, mettendo fine alla missione di mappatura del campo gravitazionale del nostro satellite che ha permesso ai ricercatori di conoscere meglio la struttura interna e la composizione della Luna. Gli schianti, avvenuti come da previsione a distanza di 30 secondi l’uno dall’altro alle 23:28 (ora italiana), si sono verificati dopo un’azione controllata dell’agenzia spaziale, che ha evitato che le due navicelle potessero ugualmente cadere su un sito di notevole importanza storica della superficie. Una discesa ad una velocità di oltre 6.000 chilometri all’ora nei pressi del Polo nord, il cui unico osservatore è stato Lro (Lunar Reconnaissance Orbiter) attraversoi i suoi strumenti sensibili. L’evento è stato scandito dagli applausi e dalle congratulazioni reciproche da parte degli ingegneri del progetto, che da domani avranno già altro a cui pensare

notizia meteoweb


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MessaggioInviato: 31/12/2012, 14:31 
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Diego ha scritto:

Cita:
Enkidu ha scritto:
......all'incapacità di ragionare con la propria testa e con il proprio buon senso, e non a un malinteso senso di "umiltà intellettuale" che sinceramente per me è solo retorica, e non autentica volontà di sapere.


caro Enkidu,non presentarti nel post dando degli stupidi alla gente che esprime pareri.

Nessuno ha detto che il video e' vero che sulla luna non ci siamo mai stati....io ho solo risposto ad un modo di presentarsi, arrogante e come se Trystero avesse le verita' in tasca....la presentazione delle Sue prove vale come il video proposto.
Quindi grazie trystero per avere dato una lezionedi umilta' all'autore di questo post e a tutti noi utenti, ...sicuramente L'utente monella e tutti noi da oggi cercheremo prima di studiare tutte le materie possibili prima di postare, magari dando esami universitari.[;)]



Caro Diego.... non presentarti mettendo in bocca alla gente cose che non ha detto!
Io non ho dato a nessuno dello stupido, ho solo chiarito il mio pensiero su come si procede in una discussione.
Se poi tu ti sei sentito trattato da stupido, è un problema tuo. Un problema di manie di persecuzione, forse....
E ribadisco che Trystero si è semplicemente limitato a spiegare le ragioni per cui l'idea che non siamo stati sulla Luna è un'idea campata in aria, e non una possibilità come un'altra, come vuoi considerarla tu.
Trystero non ha mai voluto dire che si ha l'impegno di studiare lo scibile universale. Non lo puoi fare tu, né io, né lui.... ma magari cercare di recepire le informazioni e valutarne se sono razionalmente fondate, questo sì, lo puoi fare tu come cerco di farlo io e soprattutto come ha cercato di fare Trystero.... ma ho come l'impressione che tu da questo orecchio non ci senti, vero?


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MessaggioInviato: 31/12/2012, 14:34 
Cita:
Monella ha scritto:

Ciao
Ho visto le risposte date al mio post.
Grazie a tutti, ma volevo solo sapere se era un fake o no il video.
Per il resto un grazie generoso a trystero per avere segnalato tutti quei siti, ci daro' una occhiata.
Grazie a Star-Man, ma io credo che si ci siamo stati
Grazie a Diego, per le varie opzioni delle teorie in giro su internet
Grazie a Enkidu per aver dato a tutti dello stupido.

Enkidu tu stai all'educazione come polifemo allo strabismo.( se non la capisci te la spiego) [:D]

[;)]


Grazie Monella (di nome e di fatto), per avermi dato del maleducato e di avermi anche dato dello stupido, dato che pensi che non abbia capito la tua stupida battuta.
Vedo che ti sei accodata ai giudizi lapidari e frettolosi di Diego.... oppure condividi con lui una certa tendenza alla mania di persecuzione?
Io non ho dato a nessuno dello stupido, e ti sfido a dimostrare il contrario, ma probabilmente neanche tu ci senti da quell'orecchio.
(Oh, a proposito.... io sono strabico, ma Polifemo mi sta simpatico più di te, sta pur sicura!)


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MessaggioInviato: 30/05/2013, 10:48 
sempice curiosita'prima foto della luna scattata nel lontano 1839 da john drapper,da quel tempo la tecnologia ha viaggiato alla velocita'della luce



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x l'articolo

http://www.link2universe.net/2013-05-29 ... more-16787


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MessaggioInviato: 17/06/2013, 10:53 
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il 23 giugno la luna si trovera alla distanza minima dalla terra,solo circa 356.000km...................



x l'articolo

http://www.meteoweb.eu/2013/06/il-23-gi ... ra/209716/


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Un gruppo di scienziati ha forse risolto un mistero: la formazione di idrogeno molecolare a partire dall'acqua ghiacciata nel cratere Cabeus


I ricercatori del dell'Università del New Hampshire e del NASA Goddard Space Flight Center hanno risolto un mistero che riguardava di una delle regioni più fredde del sistema solare: un cratere permanentemente in ombra sulla Luna. Utilizzando i dati raccolti dal Lunar Reconnaissance Orbiter della NASA (LRO), hanno spiegato in che modo le particelle energetiche che penetrano il suolo lunare possono creare idrogeno molecolare dall'acqua ghiacciata. La scoperta permette di comprendere in che modo le radiazioni possono cambiare la chimica del ghiaccio d'acqua in tutto il sistema solare.
Scoprire idrogeno molecolare sulla Luna è stato un risultato a sorpresa per la missione della NASA Lunar Crater Observation Sensing Satellite (LCROSS), portata da un razzo Centaur fino a schiantarsi nel cratere Cabeo, nella regione permanentemente in ombra della luna. Queste regioni non sono mai state esposte alla luce del Sole e sono rimaste a temperature vicine allo zero assoluto per miliardi di anni, preservando in tal modo la natura incontaminata del suolo lunare.
La strumentazione di bordo di LCROSS ha rilevato nell'immenso pennacchio di detriti conseguente all'impatto della sonda vapore acqueo e acqua ghiacciata, che erano gli obbiettivi della missione. Invece LRO, già in orbita intorno alla Luna, ha rilevato l'idrogeno molecolare, una vera sorpresa.
Lo studio di Andrew Jordan e colleghi fornisce una spiegazione di come l'idrogeno molecolare, che è composto di due atomi di idrogeno e denotato chimicamente come H2, possa crearsi sotto la superficie della Luna.
"Dopo il ritrovamento, c'erano un paio di idee su come l'idrogeno molecolare poteva essersi formato, ma nessuno di queste sembrava accordarsi con le condizioni nel cratere o con l'impatto del razzo." Jordan dice. "La nostra analisi mostra che i raggi cosmici galattici, che sono carichi di particelle energetiche sufficienti a penetrare sotto la superficie lunare, possono dissociare l'acqua, H2O, in H2 attraverso vari possibili percorsi."
Le analisi si sono basate sui dati raccolti dal telescopio Cosmic Ray Telescope for the Effects of Radiation (CRATER)che si trova a bordo della sonda LRO. Jordan, ricercatore presso lo University of New Hampshire's Institute for the Study of Earth, Oceans, and Space (EOS) è un membro del team scientifico di Crater, guidato dal ricercatore principale Nathan Schwadron. Schwadron è stato il primo a suggerire le particelle energetiche come possibile meccanismo per la creazione di idrogeno molecolare.
"Abbiamo utilizzato le misurazioni del cratere per avere un'idea di quanto idrogeno molecolare si sia formato dal ghiaccio d'acqua per via delle particelle cariche." Il modello al computer creato da Jordan ha incorporato i dati del cratere e ha dimostrato che queste particelle energetiche possono formare tra il 10 e il 100 per cento dell'idrogeno molecolare misurato da LAMP.
Lo studio sottolinea che per ridurre quell'incertezza sarebbero necessari esperimenti sull'acqua ghiacciata effettuati con gli acceleratori di particelle, per valutare con maggiore precisione il numero di reazioni chimiche che hanno luogo per unità di energia veicolata dai raggi cosmici e dalle particelle energetiche solari

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http://www.skylive.it/NotiziaAstronomic ... LCROSS.txt


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MessaggioInviato: 23/06/2013, 18:59 
Scoperti nuovi crateri lunari

Combinando dati sulla gravità e sulla topgrafia, un team di ricercatori australiani è riuscito a creare una mappa ad altissima risoluzione della Luna, individuando bacini e crateri mai scoperti


Un gruppo di ricercatori dell'Università di Curtin, in Australia, ha di recente scoperto 280 nuovi crateri sulla Luna, grazie a dati raccolti da diversi satelliti e a una nuova rilevazione topografica.
Il team, guidato da Will Featherstone, ha utilizzato una combinazione di dati sulla gravità e sulla superficie lunare per sviluppare una nuova mappa di gravità ad altissima risoluzione della Luna, riuscendo a identificare 280 crateri mai visti finora, 66 dei quali sono chiaramente visibili.
Grazie a nuovi modelli computerizzati gli esperti hanno potuto studiare più nel dettaglio bacini che finora non erano stati scoperti con altre tecniche. Lo studio era partito dall'identificazione di due bacini sul lato oscuro della Luna, ma è stato poi esteso a tutto il satellite.
Featherstone, autore dello studio che sta per essere pubblicato sul Journal of Geophysical Research, ha detto che "mappare l'altra faccia della Luna è particolarmente impegnativo perché i satelliti in orbita non possono essere seguiti dalla Terra quando vi transitano". Per questo i ricercatori contano di ottenere ulteriori dati, quando potranno applicare le loro tecniche ai nuovi risultati dalla missione Grail della NASA, conclusa lo scorso dicembre.
La stessa squadra di tecnici era riuscita a realizzare una mappa di gravità di Marte, utile per conoscere meglio la struttura interna del Pianeta Rosso.

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MessaggioInviato: 23/06/2013, 19:14 
C'è una mappa?



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Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

C'è una mappa?



...che sappia ancora no............................[;)]


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