Alla fine di questo mese di Marzo, gli scienziati planetari di tutto il mondo si raduneranno per la 44esima Conferenza delle Scienze Lunari e Planetarie. Sarà un momento di grande condivisione di dati scientifici, nuove scoperte e idee per future missioni. In vista dell'evento sono stati rilasciati alcuni brevissimi estratti riguardo ad alcune delle novità che verranno presentate e agli argomenti che saranno toccati nei vari giorni. Una delle novità emerse riguarda una proposta ripresa e rimaneggiata a nuovo per una missione di esplorazione lunare che da tempo affascina gli scienziati planetari giapponesi. Si tratta di una missione chiamata SELENE-2 (Kaguya-2), che faccia da seguito all'orbiter SELENE (KAGUYA) che dal 2009 orbita con grande successo intorno al nostro satellite naturale. L'idea di SELENE-2 è estremamente intrigante e complessa. Prevede un lander che faccia da stazione di analisi in-situ geofisica, da sismometro e da specchio riflettente per nuove analisi laser dalla Terra; più un rover che esplori la zona intorno, a cui si aggiunge infine un orbiter dotato da strumenti che possano completare la missione in ogni dettaglio. L'unico problema riguarda i soldi che saranno o meno a disposizione per una data di lancio ancora da definire.
L'Agenzia Spaziale Giapponese JAXA sta studiando da diverso tempo quale potrebbe essere la sua prossima mossa nel programma di esplorazione lunare, e l'idea principale sembra ancora essere quella di procedere nella direzione di un atterraggio sulla superficie della Luna ed esplorarla in situ. La formula migliore per fare questo è lavoro degli scienziati ed ingegneri che si occupano di pensare ad una proposta, e la più recente proposta partorita dai vari team che collaborano a questo progetto è davvero affascinante.
Oltre allo sviluppo di un lander ed un rover, la missione si occuperebbe di alcuni degli esperimenti più richiesti dalla comunità internazionale di scienziati lunari. Per esempio, la stazione geofisica dovrebbe portare con se uno dei più avanzati sismometri fino ad ora sviluppati, per rilevare terremoti lunari ed analizzare così la struttura della crosta e del mantello lunare. A questo si aggiungerebbe una sonda termica per valutare cambiamenti nella temperatura, un magnetometro per analizzare l'enigmatico e variabile campo magnetico lunare, uno strumento radio per tracciare con estrema precisione la posizione della Luna ed un riflettore laser per fare la stessa cosa anche dalla Terra. Queste ultime due cose permetteranno di calcolare con maggiore precisione ogni piccolo spostamento o vibrazione della Luna nella sua orbita intorno alla Terra, svelando così qualcosa sulla sua gravità e quindi sulla sua struttura interna.
Il rover invece si occuperebbe di studiare la chimica del suolo lunare con una varietà di complessi spettrometri per svelare la composizione chimica e mineralogica delle rocce e della regolite incontrata.
A questo s
i aggiungerebbero gli strumenti dell'orbiter che servirebbe per ottenere immagini in alta risoluzione ma anche mappe dettagliate della superficie lunare analizzata dal lander e dal rover, per permettere una maggiore comprensione globale di quella che era la storia di quella regione lunare.
I piani iniziali prevedevano anche una collaborazione con il Sud Corea, che avrebbe fornito uno strumento scientifico di analisi lunare. L'intera missione sulla superficie dovrebbe durare circa 2 settimane di intensa raccolta di dati, mentre la vita dell'orbiter dovrebbe essere più lunga.
Ancora i dettagli sono pochi e probabilmente dopo la conferenza ne sapremmo di più.
Purtroppo la missione, inizialmente prevista per il 2015, potrebbe slittare fino ad almeno il 2018, visto il clima economico molto difficile e la scarsità di finanziamenti in questo campo. L'idea è che questa missione comunque si troverà a partire per la luna in un periodo molo affollato, perché tra la fine di questo decennio e l'inizio del prossimo, la Luna dovrebbe essere la destinazione di nuove missioni sia da parte dell'India, che della Russia, che della Cina e persino forse l'Europa (anche se le voci sul progetto MoonLander sono pessimiste).
Insomma, la Luna potrebbe essere molto più affollata di quanto è attualmente Marte! Tutto in vista delle ambizioni grandi di queste nazioni orientali di arrivare nei prossimi decenni a mettere anche loro un uomo sulla superficie lunare.
http://www.lpi.usra.edu/meetings/lpsc2013/pdf/1838.pdfhttp://www.link2universe.net/2013-03-18 ... ella-luna/