Tutti sulla Luna con Google Moon Il nuovo servizio sarà inaugurato, in occasione del 40esimo anniversario del lancio dell'Apollo 11, il 20 luglio
MILANO - La Luna non è mai stata così vicina da quando Google ha deciso di collaborare con la Nasa realizzando Google Moon, un servizio che sarà del tutto simile a Google Earth ma dedicato al satellite terrestre.
PRESENTAZIONE - L’azienda della grande G ufficializzerà la presentazione delle ultime novità sul progetto in occasione del 40esimo anniversario del lancio dell'Apollo 11, il prossimo 20 luglio a Washinghton D.C., con «un annuncio davvero speciale sulle nuove implementazioni di Google Earth». Per ora non sono state diffuse informazioni più specifiche ma è facile immaginare, non senza una certa emozione, come funzionerà il software che permetterà di librarci virtualmente a pochi chilometri dall’argenteo suolo lunare, esplorandone la superficie nei minimi dettagli.
PASSO PER L'UMANITÀ - Da qualche anno era già a disposizione degli utenti una versione sperimentale e molto parziale di Google Moon, che grazie alle foto satellitari e alle mappe fornite dalla Nasa rendeva possibile sbirciare tra i crateri lunari e immedesimarsi nel primo allunaggio di Neil Armstrong e compagni avvenuto nel 1969. Allo stesso modo era stato lanciato Google Mars, successivamente implementato fino ad essere visibile anche in 3D come funzionalità aggiuntiva di Google Earth 5.0. Ora, dopo il lancio del satellite della Nasa Lunar Reconnaissance Orbiter, incaricato di raccogliere nuovi scatti della superficie lunare, anche le immagini offerte in precedenza da Google Moon potranno essere aggiornate con rappresentazioni tridimensionali e complete di tutto il satellite.
LUNA SUL DESKTOP - Se, come già succede per la Terra e per Marte, anche la Luna sarà a nostra completa disposizione, visibile da ogni angolazione, sul desktop del computer, avremo la possibilità di visualizzare informazioni supplementari e ulteriori scatti da satellite e al suolo, soprattutto in corrispondenza delle zone interessate dalle sonde. Saranno inoltre disponibili i dati già visualizzabili attraverso la vecchia versione di Google Moon, come le informazioni e la geolocalizzazione esatta degli sbarchi delle sei missioni Apollo avvenute tra il 1963 e il 1972. Ma anche, probabilmente, i nomi dei luoghi, dei suoi crateri, delle sue montagne, i link ipertestuali alle schede dedicate della Nasa e altre funzioni a disposizione degli utenti. Alla presentazione del nuovo progetto di Google sarà presente anche Buzz Aldrin, pilota dell’Apollo 11 e secondo uomo ad aver posato i piedi sulla Luna dopo Armstrong. In quanto testimone diretto, Aldrin sarà l’unico a poter comparare l’allunaggio reale a quello virtuale.
Valentina Tubino from corriere.it 10 luglio 2009
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