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MessaggioInviato: 03/08/2009, 18:18 
Qua me sà che er Sole....[8)]



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U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
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MessaggioInviato: 03/08/2009, 18:27 
Cita:
sanje ha scritto:

Scusate ma le osservazioni fatte al di fuori dell'atmosfera terrestre confermano la struttura dell'universo come la vediamo dalla Terra.


Oltre alla magnetosfera terrestre esiste la magnetosfera del sole, quindi bisognerebbe osservare lo spazio fuori dal nostro sistema solare.



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Esistono uomini senza scrupoli che vogliono costringerci in un mondo dove tutto e' scarso. La scarsità rende potente chi possiede quel poco e schiavo chi ne necessita, questo rende possibile dare un prezzo ad una cosa che non ha valore, trasformando un diritto naturale in un bene da acquistare. (Teschio)
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MessaggioInviato: 17/10/2014, 01:09 
Cita:
Nella Luna vulcani attivi fino a 100 milioni di anni fa ?

L'attività vulcanica della Luna è diminuita gradualmente anziché fermarsi di colpo un miliardo di anni fa, come creduto finora: è quanto risulta da una nuova analisi dei dati raccolti dagli strumenti del Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) della NASA pubblicata sulla rivista “Nature Geoscience” a firma di Sarah Braden della School of Earth and Space Exploration e colleghi e riportata in italia da Lescienze. Alcuni depositi osservati grazie alla sonda, infatti, sono stati stimati a meno di 100 milioni di anni, e alcune formazioni potrebbero risalire addirittura a soli 50 milioni di anni fa.“Si tratta di un risultato che potrebbe portare a riscrivere i manuali sulla storia geologica della Luna”, ha spiegato John Keller, project scientist del Lunar Reconnaissance Orbiter presso il Goddard Space Flight Center della NASA a Greenbelt, nel Maryland. A seguire tutti i dettagli.

Immagine

La superficie della Luna è caratterizzata dalla presenza di pianure vulcaniche scure, chiamate maria (singolare “mare”), originatesi dalle antiche eruzioni basaltiche che si sono verificate tra 3,5 miliardi e 1 miliardo di anni fa. I maria sono punteggiati da zone in cui la superficie si fa più irregolare, denominate in inglese irregular mare patches. Sul lato visibile della Luna, le dimensioni lineari medie di queste zone sono di circa 500 metri, e quindi non possono essere osservate dai telescopi terrestri. Le immagini del Lunar Reconnaissance Orbiter invece arrivano alla risoluzione di un metro, quanto basta per definirne con precisione la distribuzione.


Gli autori hanno studiato in modo dettagliato 70 di queste zone irregolari: dal confronto con i modelli cronologici della superficie di Marte, Braden e colleghi sono riusciti a stimare l'età di queste formazioni superficiali a meno di 100 milioni di anni. La morfologia di queste formazioni sarebbe quella prodotta da piccole eruzioni vulcaniche che si sarebbero verificate molto tempo dopo l'epoca in cui fino si è situata cronologicamente la fine dell'antico vulcanismo basaltico.


“L'esistenza e l'età delle macchie irregolari ci dicono che il mantello lunare è dovuto rimanere caldo a sufficienza per fornire il magma alle piccole eruzioni che hanno prodotto queste singolari formazioni esogeologiche”, ha concluso Braden. Queste giovani formazioni saranno l'obiettivo privilegiato delle future esplorazioni della Luna, siano esse robotiche o umane.


http://www.ufoonline.it/2014/10/16/nell ... i-anni-fa/


Ultima modifica di vimana131 il 17/10/2014, 01:10, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 15/12/2014, 23:52 
[Clicca e scopri il significato del termine: Fra 4,5 4 3.56 miliardi di anni fa anche la Luna era dotata di una geodinamo che alimentava un campo magnetico globale. E#65533; questa la conclusione che Benjamin P. Weiss del Massachusetts Institute of Technology e Sonia M. Tikoo dell'Università della California a Berkeley traggono in un articolo pubblicato su “Science” dall'analisi dei dati ottenuti in una serie di studi recenti. Alla scoperta dell'antico campo magnetico lunareAnomalie magnetiche della Luna (Cortesia P. Weiss, S.M. Tikoo/Science/AAAS) Benché oggi la Luna non abbia un suo campo magnetico globale, già le missioni Apollo avevano permesso di rilevare nei campioni di rocce lunari una magnetizzazione residua che dimostrava che un tempo anche il nostro satellite ne possedeva uno. Tuttavia, l'origine, intensità e la durata di questo antico campo sono rimasti a lungo incerti. Non era chiaro se fosse stato prodotto da una geodinamo dovuta al moto di un nucleo metallico del satellite oppure se si trattasse di campi generati esternamente. Pressoché tutti i campioni raccolti erano infatti composti di regoliti - materiale superficiale dovuto all'aggregazione di residui di varia granulometria prodotti dall'impatto , per esempio, di meteoriti – dalle quali è problematico ricavare l'orientazione originaria del campo magnetico. Inoltre le principali anomalie magnetiche mappate allepoca, concentrate in bacini da impatto relativamente recenti, erano compatibili con entrambe le ipotesi, la geodinamo e la creazione di plasmi da impatto. Da allora le tecniche analitiche in geocronologia, petrologia, e paleomagnetismo sono state notevolmente raffinate, facendo un balzo a partire da sei anni fa circa, grazie allo siviluppo di una nuova generazione di analisi e di accurati modelli di simulazione dellevoluzione termica del satellite che hanno permesso la realizzaione di realistiche simulazioni della possibile geodinamo lunare. In questo modo è stato possibile stabilire che il modello in migliore accordo con i dati disponibili è quello che vede, fra 4,5 e 3,56 miliardi di anni fa, la presenza di un campo magnetico di intensità simile a quella sulla superficie della Terra oggi, che sarebbe poi diminuita di almeno un ordine di grandezza entro i 3,3 miliardi di anni fa. L' elevata intensità iniziale del campo, osservano gli autori, richiede un'alimentazione decisamente potente, quale quella che potrebbe essere fornita dal movimento differenziale fra il mantello e un nucleo ferroso, e in particolare la parte esterna fluida del nucleo. La definitiva conferma di questo scenario e la determinazione di quando la dinamo si è avviata e poi fermata saranno il compito di future esplorazioni che permettano di ottenere misurazioni più accurate di paleointensità del campo magnetico. Particolarmente utili sarebbero campioni della crosta di tipo non regolitico, accoppiati a misurazioni in loco del loro orientamento. In questo modo si potrebbe infatti stabilire la geometria e la frequenza delle antiche inversioni del campo lunare.]
Fra 4,5 4 3.56 miliardi di anni fa anche la Luna era dotata di una geodinamo che alimentava un campo magnetico globale. E' questa la conclusione che Benjamin P. Weiss del Massachusetts Institute of Technology e Sonia M. Tikoo dell'Università della California a Berkeley traggono in un articolo pubblicato su “Science” dall'analisi dei dati ottenuti in una serie di studi recenti.

Alla scoperta dell'antico campo magnetico lunareAnomalie magnetiche della Luna (Cortesia P. Weiss, S.M. Tikoo/Science/AAAS)
Benché oggi la Luna non abbia un suo campo magnetico globale, già le missioni Apollo avevano permesso di rilevare nei campioni di rocce lunari una magnetizzazione residua che dimostrava che un tempo anche il nostro satellite ne possedeva uno.

Tuttavia, l'origine, intensità e la durata di questo antico campo sono rimasti a lungo incerti. Non era chiaro se fosse stato prodotto da una geodinamo dovuta al moto di un nucleo metallico del satellite oppure se si trattasse di campi generati esternamente.

Pressoché tutti i campioni raccolti erano infatti composti di regoliti - materiale superficiale dovuto all'aggregazione di residui di varia granulometria prodotti dall'impatto , per esempio, di meteoriti – dalle quali è problematico ricavare l'orientazione originaria del campo magnetico. Inoltre le principali anomalie magnetiche mappate all'epoca, concentrate in bacini da impatto relativamente recenti, erano compatibili con entrambe le ipotesi, la geodinamo e la creazione di plasmi da impatto.

Da allora le tecniche analitiche in geocronologia, petrologia, e paleomagnetismo sono state notevolmente raffinate, facendo un balzo a partire da sei anni fa circa, grazie allo siviluppo di una nuova generazione di analisi e di accurati modelli di simulazione dell'evoluzione termica del satellite che hanno permesso la realizzaione di realistiche simulazioni della possibile geodinamo lunare.

In questo modo è stato possibile stabilire che il modello in migliore accordo con i dati disponibili è quello che vede, fra 4,5 e 3,56 miliardi di anni fa, la presenza di un campo magnetico di intensità simile a quella sulla superficie della Terra oggi, che sarebbe poi diminuita di almeno un ordine di grandezza entro i 3,3 miliardi di anni fa.

L' elevata intensità iniziale del campo, osservano gli autori, richiede un'alimentazione decisamente potente, quale quella che potrebbe essere fornita dal movimento differenziale fra il mantello e un nucleo ferroso, e in particolare la parte esterna fluida del nucleo.

La definitiva conferma di questo scenario e la determinazione di quando la dinamo si è avviata e poi fermata saranno il compito di future esplorazioni che permettano di ottenere misurazioni più accurate di paleointensità del campo magnetico.

Particolarmente utili sarebbero campioni della crosta di tipo non regolitico, accoppiati a misurazioni in loco del loro orientamento. In questo modo si potrebbe infatti stabilire la geometria e la frequenza delle antiche inversioni del campo lunare.

http://www.lescienze.it/news/2014/12/05 ... 12-12-2014


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 Oggetto del messaggio: Re: I misteri della Luna
MessaggioInviato: 02/03/2015, 12:56 
Guarda su youtube.com


questo è sicuramente più interessante dello spezzone sulla polvere appiccicosa con cui Mazzucco ha preso un granchio secondo me :)



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