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MessaggioInviato: 01/10/2011, 12:09 
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sanje ha scritto:

Qualcuno hai mai preso in considerazione la teoria di Giuliana Conforto a proposito dei fasci di van allen? e cioè che essi rifletterebbero la luce (fotoni) perchè abbastanza densi, e creerebbero un effetto specchio tra i due fasci. Questo distorcerebbe la visione che abbiamo dello spazio dalla Terra, perchè i nostri occhi dipendono totalmente dai fotoni luce perche sensibili solo ad essi.

Questo significa che la Terra è circondata da due lenti convesse una dentro l'altra e il riflesso della luce tra di essi crea una sorta di ologramma.
Questo può voler dire che la Luna che vediamo in cielo non corrisponde alla vera luna ma solo ad un riflesso distorto di un oggetto che chiamamo Luna, ma che ha una forma differente, probabilmente molto piu piccola.

Questo per spiegare anche il numero di scienziati sempre crescenti che sostengono che il nostro satellite sia troppo grande e troppo vicino per orbitare intorno ad un pianeta con la massa della Terra.


Se prendessi in considerazione le teorie di quel (per me) discutibile personaggio, dovrei anche pensare che sono degli "ologrammi" anche tutte le esplorazioni effettuate da astronauti e sonde nel corso di molti anni. Il che farebbe pensare che o gli scienziati di tutto il mondo sono dei deficenti, oppure sono degli imbroglioni.... no grazie, preferisco prendere in considerazione ipotesi un poco più razionali.....


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MessaggioInviato: 30/12/2011, 18:16 
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WALTHARI ha scritto:

La teoria sulla artificialità della Luna è veramente ridicola....e in tutti questi anni di studi geologici e geochimici basati sui campioni prelevati sul satellite si basavano forse su pezzi di polistirolo??
E' evidente che la Luna sia un corpo naturale ma è meno chiaro come si sia formata in quanto diversi modelli generativi proposti funzionano più o meno tutti e finchè nessuno tornerà lì a studiare a fondo la geologia lunare dobbiamo accontentarci di teorie deduttive!


E' evidente che non ci hai capito granchè.



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MessaggioInviato: 30/12/2011, 18:38 
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Enkidu ha scritto:

Cita:
sanje ha scritto:

Qualcuno hai mai preso in considerazione la teoria di Giuliana Conforto a proposito dei fasci di van allen? e cioè che essi rifletterebbero la luce (fotoni) perchè abbastanza densi, e creerebbero un effetto specchio tra i due fasci. Questo distorcerebbe la visione che abbiamo dello spazio dalla Terra, perchè i nostri occhi dipendono totalmente dai fotoni luce perche sensibili solo ad essi.

Questo significa che la Terra è circondata da due lenti convesse una dentro l'altra e il riflesso della luce tra di essi crea una sorta di ologramma.
Questo può voler dire che la Luna che vediamo in cielo non corrisponde alla vera luna ma solo ad un riflesso distorto di un oggetto che chiamamo Luna, ma che ha una forma differente, probabilmente molto piu piccola.

Questo per spiegare anche il numero di scienziati sempre crescenti che sostengono che il nostro satellite sia troppo grande e troppo vicino per orbitare intorno ad un pianeta con la massa della Terra.


Se prendessi in considerazione le teorie di quel (per me) discutibile personaggio, dovrei anche pensare che sono degli "ologrammi" anche tutte le esplorazioni effettuate da astronauti e sonde nel corso di molti anni. Il che farebbe pensare che o gli scienziati di tutto il mondo sono dei deficenti, oppure sono degli imbroglioni.... no grazie, preferisco prendere in considerazione ipotesi un poco più razionali.....


OK quindi preferisci pensare che gli scienziati non sono degli imbroglioni... capisco.... Beh sicuramente ti puoi masturbare felice.

E' vero comunque, parlando in generale i singoli scienziati non sono degli imbroglioni, basta immaginare come un giovane attraverso lo studio diventi scienziato, con fatica e passione, non credo che faccia tutto questo percorso allo scopo di imbrogliare, ma è chiaro che ciò che è da valutare non è la morale di uno scienziato singolo ma l'indottrinamento che egli subisce, ovvero chi decide ciò che va su un libro, chi decide che quella è cultura e quell'altra cosa una barzelletta.

Se qualcuno vuole dire che ciò si mette sui libri è ciò che è provato o maggiormente provato, è incredibilmente ingenuo o pigro perchè è piu comodo seguire il gregge che segue la LOGICA, la logica di chi? La maggior parte delle cose scritte sui libri non solo sono spesso contestate ma le teorie alternative offrono altrettanto materiale.

Solitamente le ricerche autonome mettono in luce tanti errori e contraddizioni della scienza oggi accettata, e quando dico accettata voglio dire che è stata approvata e poi data impasto a noi per plagiarci facendoci credere che quella è la logica, mentre un pensiero diverso è illogico, è da pazzi oggetto di scherno.

Tutto questo è cosi palese... i grandi finanziamenti vanno alle ricerche pubbliche che devono portare risultati prestabiliti e quindi comodi per chi sta alla fonte dei finanziamenti.
Insomma chi mette i soldi vuole giustamente un ritorno di guadagno.
Queste ricerche servono ad alimentare il sistema.

Le ricerche autonome invece, seguono spesso basi di pensiero al di fuori del comun pensare, al di fuori quindi del sistema e quindi nocive per chi governa il sistema traendone beneficio.

Un buon scienziato è una persona che mette in discussione.


Tutto questo noioso discorso per dire che se si afferma che la luna è artificiale non è illogico, ma è al di fuori dal pensiero comune.
E questa cosa che ho detto non è affatto banale, anzi è molto importante e dovrebbe veramente smuovere quelle basi che spesso difendiamo fortemente come meccanismo di autodifesa.

Caro paladino della logica (logica di chi e per chi?) io apprezzo i tuoi discorsi e sono convinto che i conti li sai fare, però se tu sali su un binario sbagliato la tua logica non solo sarebbe sprecata ma come ho visto spesso crea disinformazione.

Sicuramente troverai assurdo questa cosa, perchè ti ritieni appunto una persona che sta coi piedi per terra, che non si fa abbindolare e mai hai sospettato che l'abbindolato potevi essere tu.


Ultima modifica di sanje il 30/12/2011, 18:43, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 13/01/2012, 13:12 
Con le numerose foto ottenute dal LRO,alcune sono molto interessanti,x il fatto che si notano solchi et fosse di cui ad oggi non si e' riuscito a dare spiegazioni razionali
--------------------------------------------------------------------------------

"L'altra faccia della Luna: Il lato Mai visto dalla Terra

In un anno di esplorazione il satellite artificiale Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) ha inviato migliaia di fotografie della luna. L'interesse per il nostro satellite è dipeso principalmente dal fatto che se osservato dalla terra risulta oscurato per oltre il 60%, il resto, è costantemente occultato della rotazione sincrona terra/luna.

Tra le tante immagini inviate, molte delle quali concentrate nella zona dello storico atterraggio avvenuto nel lontano 1969, ce ne sono alcune che hanno fatto salire i brividi lungo la schiena. Di cosa si tratti esattamente non si sa, gli scienziati, fino ad oggi si sono concentrati per dare una spiegazione plausibile al fenomeno senza però riuscire nell'intento. Forse in altri tempi la cosa si sarebbe insabbiata ma al giorno d'oggi con il lavoro sinergico di diversi centri spaziali sparsi per il mondo l'informazione non può essere occultata facilmente.

Solchi lunari, così vengono chiamati i misteriosi e giganteschi canali che si snodano subito sotto la superficie lunare il cui rigonfiamento verso l'esterno è visibile a chilometri di distanza.

Alcuni tratti sono dritti, altri, come quelli evidenziati nelle foto sottostanti, sono chiamate "sinuose" solcano anche le parti più ripide e sembrano girare tutta la luna. I solchi sono particolarmente visibili dalle immagini radar, come quelle raccolte dal Mini-RF LRO's. La formazione dei solchi lunari non è stata ben compresa. Si ritiene che ci possono essere molti i meccanismi alla base della loro formazione tra cui ipotetici flussi di magma antico ed il successivo crollo dei tubi di lava sotterraneo, ma sinceramente questa soluzione non conviene affatto e risulta per alcuni aspetti paradossale, parlare poi di lava e magma su un satellite la cui temperatura esterna si aggira sui -248 °C, è una cosa alquanto curiosa considerando poi il diametro complessivo della luna non certo eccessivo. Sarebbe come dire che della lava 'soffiata' abbia farcito ed espanso i canali sotterranei per poi sgretolarsi una volta asciutta, manco fosse la torta di nonna papera. Le prossime Immagini che catturerà LRO aiuterà i ricercatori a capire meglio i meccanismi di questo mistero. Certo che L'unica cosa certa è che qualcosa ha letteralmente scavato i tunnel sotterranei.

Ma le stranezze non finiscono certo con i solchi, che dire poi delle "Fosse lunari" l'LRO ha raccolto le immagini dettagliate di almeno due enormi pozzi, o letteralmente fori sulla superficie lunare. Gli scienziati ritengono che questi buchi sono in realtà lucernari che si formano quando crolla soffitto di un tubo di lava sotterraneo, forse a causa dell' impatto con un meteorite. Uno di questi lucernari, la buca Marius Hills, è stata osservata più volte dai team giapponesi SELENE / Kaguya. Con un diametro di circa 213 piedi (65 metri) e una profondità stimata di 260-290 piedi (80-88 metri) la buca è abbastanza grande per contenere completamente la Casa Bianca. L'immagine sotto è riferita alla fossa "Mare Ingenii". Questo foro è quasi il doppio di quello delle "colline Marius" e la cosa più sorprendente è che si trova in una zona con poche caratteristiche vulcaniche. "


Immagine:
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14,88 KB

L'altra faccia della Luna: Il lato Mai visto dalla Terra

Immagine
Immagine

file: -Una sinuosa Rille Very: Due curve Oxbow lungo la lunghezza di una rima sinuosa si trova su un letto del cratere-mare. Le torsioni strette e giri del rima suggeriscono che un flusso di lava molto turbolento abbia formato questo solco. L'immagine è un po 'meno di 1 miglio di diametro. Credit: NASA / Goddard Space Flight Center / Arizona State University Questa immagine mostra un'area situata a nord-est di Ulugh Beigh Cratere sul confine nord-occidentale del Procellarum. -

Immagine

file: -Altro complesso di solchi questa volta con la volta crollata

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file: -Fossa lunare: La buca Marius Hills, con un diametro di circa 213 piedi (65 metri) e una profondità stimata di 260-290 piedi (80-88 metri). L'immagine qui descritta è nella fossa Mare Ingenii. (Credit Image: NASA / Goddard / Università degli Arizona) -

Link
Sito NASA e LRO
http://www.nasa.gov/mission_pages/L...

da
http://www.koimano.com/articolo.asp?id=954


Ultima modifica di ubatuba il 13/01/2012, 13:15, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 14/01/2012, 22:09 
Cita:
Teschio ha scritto:
..

La Luna e' un satellite con caratteristiche uniche nel sistema solare.
E' troppo grande per la Terra ed e' l'unico satellite che permette le eclissi.

...



anche l'eclissi totale di Sole di per se deve fare "pensare" che la Luna non sia li a caso.. il rapporto dimensione L/S è 1/400, la distanza T/L - L/S è 1/400, solo con questi 2 precisi rapporti si ottiene l'effetto ottico che si può vedere dalla Terra, come due cerchi perfettamente sovrapposti.. una piccola differenza in uno dei rapporti non darebbe lo stesso effetto..

Immagine

so che a qualcuno non piacerà ma suo malgrado:

Bibbia (Genesi 1, 14-19)
« Il quarto giorno vengono poste nel firmamento le due luci maggiori, il sole e la luna »

In ebraico, l'ultima lettere dell'alfabeto è la Tau Il cui valore numerico è proprio 400

TAV
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La lettera TAV rappresenta verità e perfezione.

Le lettere SHIN e TAV sono vicine nell'alfabeto, nonostante esprimano concetti opposti: SHIN sta per SHEKER (falso) e TAV sta per EMET (verità). (Shabbat 104a) Contrariamente a molti altri casi, in cui è la prima lettera del nome a dare il significato, nel caso di EMET (verità), l'ultima lettera, TAV lega il nome al significato. Questo allude alla natura della verità: anche se all'inizio essa pare essere meno attraente della falsità, alla fin fine la verità prevale.

La verità è eterna, ma quando le viene tolta la ALEF, che è il più piccolo valore di EMET (verità), allora rimane la MET (morte). (Maharal).

ALEF
Immagine

Il valore numerico della Alef è 1, La lettera Alef rappresenta Dio, Uno, Unico ed Eterno. La forma grafica della lettera Alef simbolizza la natura infinita ed eterna di Dio. Essa consiste di tre parti: il segmento superiore destro è una Yod, quello inferiore sinistro è, ancora, una Yod, e queste due lettere sono connesse da una Vav diagonale. Ogni Yud vale 10, e la Vav vale 6. La somma è 26, che è esattamente il valore della somma delle lettere del Nome Divino formato da quattro lettere (Tetragramma Yod=10, He=5 Vav=6, He=5). Questo è il nome che rappresenta Dio come Eterno, perché con queste quattro lettere si possono formare le parole HAYA' (era) HOVE' (presente) e IHIE' (sarà).

da questo rapporto 1/400 uscirebbe quindi la frase: "La perfezione/di Dio,Y-H-V-H" (Yud - Hey- Vav- Hey) quindi L'Esistenza Continua.

Immagine

il Tetragrammaton (ci si ricordi che l'ebraico si scrive da destra a sinistra).

http://www.nostreradici.it/lettere/tau.htm
http://www.nostreradici.it/lettere/alef.htm


Ultima modifica di Wave il 14/01/2012, 22:33, modificato 1 volta in totale.


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Tutte informazioni che non fanno una piega, anche il fatto che la luna è della grandezza/ distanza giusta per l'eclisse è un fatto molto curioso...

Da tenere presente però che millioni di anni fa la Luna era molto più vicina di oggi e quindi durante le eclissi il sole era più coperto, e di conseguenza (dato che si sta allontanando) tra millioni di anni la luna non coprirà più perfettamente il sole. A questo particolare non ci pensa mai nessuno, si da per scontato che sia sempre li.

Ma se proprio vogliamo parlare di mistico ed esoterico, trovo molto più curioso che l'uomo sia "nato" proprio ora che i dischi della luna e del sole appaiono apparentemente identici, coincidenza degna di nota non c'è che dire. Se davvero esiste il divino, che sia questo un segno? Oppure millioni di anni fa gli alieni costruttori della luna sapevano che oggi l'uomo avrebbe assistito a questi eventi? E' anche curioso che la terra si trovi in un sistema solare tanto affollato di pianeti, fin'ora i sistemi stellari trovati arrivano al massimo a 3-4 pianeti.

Non posso fare altro che ammettere lo stupore che avete voi riguardo a questa particolarissime coincidenze, ma non voglio per ora scomodare alieni o divinità... forse siamo l'eccezione che conferma la regola.



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però un attimo byr... il sistema solare ci pare tanto affollato perché possiamo vedere anche i pianeti nani, questi sono del tutto impossibili da vedere anche a distanze relativamente brevi... In effetti l'osservazione diretta è impossibile perfino per i giganti gassosi, cercare pianeti della massa di mercurio, o anche solo della Terra, con la tecnica del "peso" relativo alla stella è come fare la differenza tra un uomo e il peso di una mosca.



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Giusta osservazione, i pianeti rocciosi e nani sfuggono ancora all'osservazione... diciamo che il nostro sistema da fuori con quella tecnica apparirebbe con 4 pianeti: 2 giganti e 2 più piccoli.



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Giove, Saturno, Urano e Nettuno... ;) Piuttosto è abbastanza singolare che i nostri pianeti siano tutti così distanti dal Sole, tutti quelli scoperti ruotano a distanze estremamente ravvicinate... ma probabilmente è un'altra imprecisione dell'attuale "rozzo" sistema di rilevamento.



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Dalle sonde gemelle della NASA GRAIL, una nuova dettagliata mappa della gravità lunare

Cita:
“Con i nuovi dati sulla densità di massa, ora sappiamo che lo spessore medio della crosta lunare è compreso tra 34 e 43 chilometri ed è tra i 10 e i 20 chilometri più sottile di quanto si pensasse.”, ha dichiarato Mark Wieczorek, co-ricercatore della missione GRAIL presso il Institut de Physique du Globe a Parigi.

“Con questo spessore della crosta, la composizione di massa della Luna è simile a quella della Terra. Ciò supporta i modelli che prevedono che la Luna si è formata con materiali terrestri espulsi a seguito di un evento d’impatto gigantesco nel Sistema Solare.”


Continua qui: http://www.aliveuniverseimages.com/flas ... ita-lunare

Fonte: http://www.nasa.gov/mission_pages/grail ... 21205.html


Ultima modifica di 2di7 il 06/12/2012, 06:14, modificato 1 volta in totale.

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Cita:
byrus ha scritto:

Tutte informazioni che non fanno una piega, anche il fatto che la luna è della grandezza/ distanza giusta per l'eclisse è un fatto molto curioso...

Da tenere presente però che millioni di anni fa la Luna era molto più vicina di oggi e quindi durante le eclissi il sole era più coperto, e di conseguenza (dato che si sta allontanando) tra millioni di anni la luna non coprirà più perfettamente il sole. A questo particolare non ci pensa mai nessuno, si da per scontato che sia sempre li.

Ma se proprio vogliamo parlare di mistico ed esoterico, trovo molto più curioso che l'uomo sia "nato" proprio ora che i dischi della luna e del sole appaiono apparentemente identici, coincidenza degna di nota non c'è che dire. Se davvero esiste il divino, che sia questo un segno? Oppure millioni di anni fa gli alieni costruttori della luna sapevano che oggi l'uomo avrebbe assistito a questi eventi? E' anche curioso che la terra si trovi in un sistema solare tanto affollato di pianeti, fin'ora i sistemi stellari trovati arrivano al massimo a 3-4 pianeti.

Non posso fare altro che ammettere lo stupore che avete voi riguardo a questa particolarissime coincidenze, ma non voglio per ora scomodare alieni o divinità... forse siamo l'eccezione che conferma la regola.


Anche perché noi non possiamo sapere se, là fra le stelle, esistano cose ancora più strane e sorprendenti della coincidenza fra i dischi apparenti di Sole e Luna.... per trovare "sorprendente" un fenomeno, bisogna fare il paragone con altri fenomeni che sono definiti "ordinari"... ma come possiamo sapere cosa è ordinario in un universo di cui non sappiamo ancora quasi niente?


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Cita:
Raziel ha scritto:

Giove, Saturno, Urano e Nettuno... ;) Piuttosto è abbastanza singolare che i nostri pianeti siano tutti così distanti dal Sole, tutti quelli scoperti ruotano a distanze estremamente ravvicinate... ma probabilmente è un'altra imprecisione dell'attuale "rozzo" sistema di rilevamento.


Infatti. E' dovuto al fatto che al momento è possibile rilevare solo i pianeti dalla massa piuttosto grande e che sono parecchio vicini alle loro stelle, dato che danno maggiori perturbazioni gravitazionali sui loro soli. Per questo tutti i sistemi solari scoperti al momento sembrano avere solo tre o quattro pianeti... è perché gli altri non sono ancora rilevabili. Non perché non esistono....


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MessaggioInviato: 29/12/2012, 15:51 
Esattamente. [;)]


Concordo poi con l' acuta osservazione precedente: non conosciamo ancora quale sia la "norma", ammesso ve ne sia una: penso che là fuori esista tutto il possibile.


Io ho ricordato come fino a non molto tempo fa la teoria favorita fosse quella del corpo catturato.
Ma volendo pure dare adito a quella attualmente in vigore, viene da chiedersi QUALE sia il corpo che ha impattato con la Terra.
Perchè questo passaggio viene sistematicamente ignorato? Non manca certo di interesse nè di una sua sensazionalità.

Specie se si considerano le teorie che da tempo c' erano a riguardo...

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Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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MARTE ERA LA NOSTRA LUNA?
di Matteo Fagone
per Edicolaweb


Marte, il nostro vicino di casa che, più di tutti gli altri pianeti, ci sta sorprendendo un giorno dopo l’altro. Marte, un vero rompicapo, affascinante e, nello stesso tempo, inquietante.

Cosa non si è detto e scritto su questo pianeta? Credo che abbiamo immaginato di tutto. Il problema sta nel grande numero di teorie che, messe una sopra l’altra, ormai hanno raggiunto il tetto di casa mia… Beh, è un modo di dire. Spero che questo articolo non diventi come la goccia che fa traboccare il vaso!
Cerchiamo di stabilire una base.
La "mitologia" come la dobbiamo considerare: una grande raccolta di buffe storielle per bambini? Oppure c’è un fondo di verità?
Personalmente ritengo che i miti, nel loro insieme, custodiscano sprazzi di storia dell’umanità ormai sepolta in un passato remoto. Ma quale passato?
Sembra proprio che, vista nella sua interezza, la mitologia descriva un’epoca in cui l’uomo convisse per molto tempo con esseri descritti come "dei". Ma che cosa erano o chi erano? Extraterrestri? Esseri venuti da un’altra dimensione? Divinità?
Persino nel libro biblico della Genesi tali esseri sono menzionati. È quindi ovvio che non deve trattarsi solo di fantasie infantili.
Comunque li vogliamo chiamare erano certamente potenti, di bell’aspetto, affascinanti, di una cultura e conoscenza al di là della capacità dell’uomo, con cognizioni scientifiche senza pari. Molti chiamano questo periodo come "l’epoca d’Oro"; c’è chi sostiene che la razza umana, con il loro contributo, raggiunse un livello tecnologico superiore al nostro. Anche qui c’è da supporre che non tutto quanto descritto sia solo fantasia.
Questo periodo molto particolare della storia umana scomparve tuttavia in modo repentino e senza lasciare praticamente tracce. Ciò che viene definito "Il Diluvio Universale" pare fu l’evento che segnò una demarcazione irreversibile tra le due epoche della storia umana: quella pre-diluviana e quella post-diluviana.
È estremamente difficile ricostruire esattamente le vicissitudini di allora; solo i miti ci offrono alcuni squarci interessanti. Ovviamente ci sono altri indizi utili.
Allora proviamo a formulare questa ipotesi: ammettiamo che l’uomo riuscì a sviluppare una tecnologia avanzata, magari basata su principi un po’ differenti dai nostri.
Facciamo un esempio: noi oggi per spostarci utilizziamo mezzi basati sulla combustione di sostanze tra l’altro inquinanti, forse allora si usavano mezzi più efficienti…
È plausibile ritenere che l’uomo allungò il passo oltre l’atmosfera terrestre? Si potrebbe ritenere logico che gli uomini, per nulla stupidi scimmioni evoluti, misero piede su altri pianeti del sistema solare?
Dal mio punto di vista, ritengo di sì!
Comprendo bene che qualcuno potrà dissentire verso questa mia interpretazione della storia antichissima.Il ragionamento non si basa sulla dimostrabilità oggettiva della mia affermazione, piuttosto sulla logica stessa della natura umana.
Neppure i sostenitori della teoria evolutiva potrebbero pretendere di ricostruire il passato "animalesco" dell’uomo sulla base di qualche frammento d’osso!
La mitologia ho notato che viene spesso interpretata in modi diversi; non tutti i ricercatori, effettivamente, ritengono che gli stessi simboli e divinità si riferiscano a determinati eventi o personaggi. Ad ogni modo, in questo articolo ne esamineremo alcuni che trovo estremamente interessanti.
Per primo, i miti del Diluvio sono presenti praticamente in modo universale in tutte le culture antiche. Non voglio stare ora a fare l’elenco, ma per chi fosse interessato ad approfondire consiglio calorosamente questo libro: "Il Diluvio Universale - tra mito e scienza".
Pare abbastanza evidente, non solo dal racconto del libro di Genesi, ma anche da molti miti, che tale catastrofe fu un castigo divino per ciò che era diventata l’umanità di quell’epoca.
Questo aspetto è fondamentale nella formulazione della mia teoria, perché altrimenti l’abbattersi di un simile evento su scala planetaria mancherebbe di logica! Ci doveva essere senz’altro una ragione davvero grave per portare una distruzione così drastica e catastrofica.
Ma quali ne furono le cause fisiche?
Il problema è tutt’ora oggetto di speculazioni a tutto spiano, tant’è vero che molti preferiscono scaricare il problema e considerarlo un racconto allegorico, una favola, una esagerazione nel racconto di alluvioni locali che colpirono varie parti della Terra in epoche diverse.
Ragionare in questo modo ovviamente non risolve certo il problema: occorre allora allargare la mente e valutare la possibilità di una causa esterna alla Terra.
Circa 50 anni fa Immanuel Velikovsky esordì con un libro intitolato "Mondi in collisione". Questo libro divenne la peste bubbonica della comunità scientifica di quel tempo, a partire da Carl Sagan e company. Velikovsky sosteneva che circa 6.000 anni fa si verificò su Giove un fortissimo impatto di oltre 1024 Erg di potenza; ne risultò una emissione di materia dal pianeta che fu lanciata nello spazio. Tale materia inizio a collassare verso il proprio centro di massa iniziando a condensarsi e riscaldarsi progressivamente, immettendosi in una orbita molto ellittica intorno al Sole. Tale orbita naturalmente intersecava i pianeti interni.
Molto tempo dopo il ricercatore americano John Ackerman riprese le teorie di Velikovsky, ma con importanti novità: egli iniziò uno studio approfondito e comparato di tutta la mitologia, in particolare sugli scritti del periodo Veda. L’interpretazione che Ackerman offre ha del sorprendente! Da questi studi nacque il modello Velikovsky/Ackerman del sistema solare.
Ecco in sintesi:
Mercurio e Venere non esistevano, ma Marte orbitava approssimativamente dove oggi orbita Venere. C’era solo la Terra (e la Luna). Poi i pianeti gassosi.
Secondo Ackerman l’oggetto nato dall’impatto su Giove era la forma primordiale di Venere che, quale proto-pianeta caldissimo e luminoso, diede inizio ad un periodo di 3.000 anni di caos planetario, durante i quali Marte fu deviato dal suo corso orbitale, divenendo un pianeta catturato e rilasciato periodicamente tra Terra e Venere. Nei periodi che Marte diventava satellite geosincrono con la Terra si verificavano fenomeni di natura gravitazionale e magnetica, con rilevanti effetti nella superficie dei pianeti.
Da questa prospettiva i miti del Diluvio sarebbero manifestazioni della maree gravitazionali sugli oceani e dalla cattura progressiva delle acque di Marte da parte della Terra.
Alla fine di questi 3.000 anni di caos Marte subì la perdita del nucleo, posizionandosi successivamente nella sua attuale orbita, come pianeta a bassa densità, morente.
Quindi Marte periodicamente diveniva una luna della Terra.
Il grave problema di questo modello è che spiega diverse cose, ma crea più problemi di quanti ne risolve.
Infatti Ackerman sostiene che Marte perdeva e riacquistava il nucleo fino all’ultima cattura da parte della Terra, allorché lo perse definitivamente.
Un nucleo planetario è composto da materiale ferro-magnetico (come quello terrestre) solido, dovuto alla enorme pressione che subisce. Se un nucleo fuoriuscisse per induzione magnetica e gravitazionale tenderebbe a decomprimersi divenendo assai più grande delle sue dimensioni tipiche, stando invece sotto il mantello e il nucleo esterno.
Oltretutto, se non altro, le teorie tradizionali rispettano la legge di Titius-Bode sulla posizione dei pianeti.
Si supporrebbe pure che Marte fosse stato allora un pianeta pullulante di vita, come la Terra, ma così vicino al sole avrebbe potuto sostenere la vita?
Proviamo dunque a rivedere le cose da un’altra prospettiva.
Riprendiamo il discorso delle strutture di Cydonia, su Marte.
A quanto pare c’è una rilevante corrispondenza matematica tra queste strutture e quelle di Giza e non solo.
Sebbene i calcoli siano complessi e non del tutto definitivi ecco cosa possiamo notare di interessante: la distanza che intercorre fra la "Faccia" e la D&M Piramide corrisponde a 1/360 del diametro polare di Marte.
Fatto interessante è che l’anno dei Maya corrispondeva a 360 giorni al quale andavano aggiunti 5 giorni definiti infausti. Ma non erano i soli ad adottare tale calendario.
Adrian Gilbert e Maurice Cotterell formularono una teoria secondo la quale, in tempi antecedenti l’ultima glaciazione, l'anno terrestre durava 360 giorni e che i 5 aggiunti, considerati in modo negativo, fossero ricollegabili all'effetto di uno sbalzamento della Terra stessa dalla sua orbita primitiva, avvenuto proprio in seguito all'evento cataclismatico che provocò la fine dell'Era glaciale, fra il 12.000 ed il 9.000 a.C.
Tale ricostruzione storica è molto interessante, in particolar modo se consideriamo il possibile salto precessionale che la Terra subì in quell’evento catastrofico.
In questo modo le date potrebbero essere diverse e coincidere invece con l’evento descritto nella Bibbia e in molti miti: Il Diluvio Universale!
Ecco che emerge un particolare stupefacente: le cause fisiche del Diluvio sarebbero di natura esterna alla Terra, provocarono una catastrofe planetaria, modificarono l’orbita terrestre, modificarono l’asse terrestre così da alterare le date che non corrisponderebbero al 10.500 a.C. circa (e simili), ma una data nettamente diversa.
Richard Hoagland, giornalista ed ex consulente della NASA, prese in esame anche lui le strutture di Cydonia, deducendo che esse seguivano lo stesso criterio matematico e geometrico di molti antichissimi siti terrestri. Inoltre persino gli angoli, la distanza e le costanti matematiche della D&M piramide sono gli stessi che s'incontrano in tutto il complesso di Cydonia. I calcoli effettuati nel complesso di Giza darebbero valori analoghi!
Ma il punto fondamentale è ora questo: perché salta fuori il numero 360 anche per Marte?
Noi sappiamo che la Terra presumibilmente avrebbe avuto l’anno di 360 giorni, ma non Marte, a rigore di termini. Ecco che la patata inizia a divenire bollente!
Prendiamo un altro esempio.
John Ackerman, nel suo studio comparato sulla mitologia, raccolse indizi su nozioni risalenti alle antichissime culture, a quanto pare anche ad Aristotele, agli scritti di Omero e a ritrovamenti in corrispondenza dell’antica Persia, secondo i quali la Luna sarebbe stato come uno "specchio della Terra" o "di realtà oceaniche e continentali terrestri". Ma la Luna è un sasso spaziale! Come poteva esistere un tale mito nella civiltà umana?
Secondo il mito di Demetra, mi riferisco alla mitologia greca, l’inizio dell’alternarsi delle stagioni sulla Terra è legato a eventi di natura fortemente sismica e ad un cambiamento climatico; il mito parla di una carestia.
Abbiamo oltretutto un altro interessante indizio nel mito di Fetonte, figlio di Apollo e Climena. Fetente volle guidare il carro del Sole, ma i cavalli si imbizzarrirono accorgendosi del pericolo che la Terra stava correndo, perché il Sole si muoveva in modo anomalo.
Dal momento che non è il Sole che si muove, ma la Terra, appare evidente che questo mito descrive il modo in cui la Terra iniziava a subire un effetto gravitazionale da parte di un oggetto che brillava come un sole e che provocò effetti sismici, climatici e modificò l’orbita e l’asse terrestre.
Torniamo a Marte.
Supponiamo davvero che prima del Diluvio i popoli della Terra vedevano di notte, non la sterile luna, ma un pianeta che rifletteva l’aspetto della Terra nelle sue caratteristiche marine e terrestri…
Abbiamo un interessante indizio che potrebbe mostrare che prima del Diluvio la nostra luna era proprio un altro corpo celeste!
Perché la distanza che intercorre fra la "Faccia" e la D&M Piramide corrisponde a 1/360 del diametro polare di Marte?
Potrebbe essere una banale coincidenza, oppure anche Marte aveva un anno di 360 giorni?
Se così fosse Marte non occupava affatto l’orbita attuale.
Ragioniamo su un altro aspetto: per quale strana coincidenza Terra e Marte hanno solo 40 minuti di scarto nel periodo di rotazione? Che forse prima erano perfettamente uguali? E che dire dell’inclinazione dell’asse? Perché entrambi di 23 gradi? È un caso?
Ed ecco il nocciolo della mia ipotesi: il sistema solare era composto da Terra e Luna (cioè Marte), da un pianeta che occupava lo spazio dove oggi vediamo gli asteroidi, poi Giove, Saturno, Urano e Nettuno.
Plutone potrebbe essere stato una luna di Nettuno sfuggita dall’orbita. Questo modello rispetta la legge di Titius-Bode.
Il sistema Terra-Luna prima del Diluvio era un insieme perfetto; i due pianeti si complementavano perfettamente nei loro moti orbitali, avendo la distanza giusta si equilibravano alla perfezione nella reciproca influenza gravitazionale, magnetica e calibrando le oscillazioni dei loro assi orbitali. Avevano caratteristiche simili tra loro e i loro campi magnetici formavano un efficiente sbarramento contro i raggi cosmici e il vento solare. Marte aveva una perfetta orbita sull’equatore terrestre, perfettamente perpendicolare all’eclittica. L’asse della Terra e di Marte erano anch’essi perfettamente allineati a 90° sull’equatore, quindi creando condizioni climatiche uniformi. Dalla Terra si vedeva una luna che era il riflesso o specchio della Terra stessa.
Fu proprio quello il periodo in cui la razza umana convisse per secoli con gli esseri descritti nella mitologia. Poiché l’uomo esiste, secondo la tradizione biblica, da circa 6.000 anni, è plausibile che l’età d’oro fu compresa tra 5.000 e 4.370 anni fa (allorché si verifico il diluvio universale), un periodo di secoli in cui l’uomo poté subire una influenza lunga e duratura.
Forse fu proprio il periodo in cui l’uomo imparò a sviluppare una tecnologia avanzata che lo portò ad esplorare e tentare di insediarsi sulla Luna di allora, che era simile alla Terra. Comunque anche secondo altri antichi racconti la razza umana esisterebbe da poche migliaia di anni.
Nonostante tutto, l’uomo degenerò nella violenza e nella sconsideratezza più assoluta, probabilmente la brama di preminenza e di potere furono la base della degenerazione, assieme all’indebita interferenza di tali esseri non terrestri. Così fu stabilito di porre fine alla folle civiltà umana.
Ma la logica è maestra: a che sarebbe servito portare un diluvio di acque sulla Terra se si poteva scappare su un altro pianeta? Bastava fuggire e aspettare, poi si poteva tornare.
Ma non fu così. Ci fu il caos nel sistema solare: l’oggetto descritto nel mito di Fetonte probabilmente era davvero il proto-Venere descritto nel modello Velikovsky/Ackerman.
Forse fu la causa che mandò in frantumi il pianeta che oggi è occupato dagli asteroidi. Certamente la composizione degli asteroidi, dei meteoriti e delle comete e tipica di crosta, mantello e nucleo planetario.
L’oggetto trascinava un satellite roccioso e sterile e si avvicinava pericolosamente al sistema Terra-Luna. Ad un certo punto iniziarono a sentirsi gli effetti fino a culminare nella catastrofe!
Sia la Terra che Marte subirono lo stesso spostamento dell’asse di 23 gradi, subirono uno sfasamento di 40 minuti sulla rotazione, ma gli effetti fisici furono ben più gravi. Oltre al bombardamento meteorico, la Terra subì il Diluvio di acque ed emersero le sorgenti oceaniche sotterranee per effetto di marea gravitazionale e si formarono le dorsali continentali. Marte si trovò preso in un doppio cappio gravitazionale e magnetico tra Terra e proto-Venere. L’atmosfera e gli oceani furono prosciugati e dispersi in gran parte nello spazio. La superficie fu martoriata dagli effetti di marea gravitazionale e dall’interazione magnetica con la Terra al punto che il piccolo nucleo di Marte iniziò a oscillare immerso nel mantello liquido, sotto la sua litosfera. Le eruzioni vulcaniche erano violentissime e molto materiale fu sputato fuori, compresa la polvere rossa che oggi avvolge il pianeta. Il nucleo infine emerse e iniziò ad andare alla deriva attratto e poi respinto dal campo magnetico terrestre. Una volta fuori il nucleo si dilatò, non essendo più sottoposto a pressione, e si raffreddò facendo però risprofondare verso il centro gli elementi pesanti. Mentre proto-Venere si allontanava anche il nucleo di Marte lo seguiva divenendo poi il pianeta Mercurio.
C’è una risonanza tra le orbite di Venere e Mercurio; inoltre Venere è un pianeta retrogrado, come se fosse originato in modo differente. Potrebbe esser che Venere sia davvero giovanissimo come pianeta. Ad ogni modo la luna che trascinava proto-Venere fu catturata dalla Terra, divenendo il nostro satellite da allora. Se Marte fosse oggi la nostra luna avremmo effetti di marea pericolosi. Infatti gli oceani sotterranei fungevano da schermo contro i terremoti e gli effetti di marea sugli oceani prima del diluvio universale erano proporzionali alla quantità di acqua superficiale. Ad ogni modo Marte andò alla deriva perché la quantità di moto inerziale della sua orbita risultò superiore alla sua massa che era diminuita. Così oggi abbiamo un pianeta morente e desolato.
Non c’è da stupirsi se le cosiddette "anomalie" marziane risultano semidistrutte, deturpate e molto vaghe: Marte fu quasi distrutto! Così forse furono gli uomini ad andare su Marte prima del diluvio; le strutture potrebbero essere simili a quelle della Terra perché erano retaggio umano.
Forse l’uomo tentò di insediarsi e accrescere la sua vanagloria e sete di potere. Non è da escludere che la Luna di allora fosse "il luogo appartato degli dei", il Monte Olimpo della mitologia greca o altro. È probabile che l’uomo portò anche piante ed animali, così può darsi che qualche fossile potrebbe davvero essere presente ancora oggi. Non è neanche da escludere che qualche forma di vegetazione sopravviva in qualche modo in certe aree particolari del pianeta.
Dopo il Diluvio c’era senz’altro un’abbondanza di frammenti marziani vagante nello spazio. Quando furono distrutte le città di Sodoma e Gomorra non è da escludere che furono frammenti ricchi di elementi salini a cadere sulla regione dove oggi sorge il mar Morto. È notevole infatti la concentrazione di sale.
Durante la catastrofe marziana senza dubbio la quantità di zolfo ed altri elementi abbondavano nella superficie e nei frammenti espulsi, proprio come gli elementi salini dei fondali oceanici di Marte.
Nel racconto di Genesi si racconta che "caddero fuoco e zolfo dal cielo", la moglie di Lot divenne una colonna di sale. Dopotutto non era trascorso ancora molto tempo dal Diluvio e molti depositi erano ancora "freschi".
Sia chiaro: non voglio assolutamente dire che questo è il vero assoluto. Potrei sbagliarmi tranquillamente e aver scritto un sacco di fantasiose favole. Ma sono convinto che questa ipotesi ha una sua logica, una sua coerenza e potrebbe essere uno sprone alla riflessione.
Certamente le teorie ufficiali spiegano molte cose, ma ne lasciano non spiegate troppe altre.
La realtà è che l’uomo ha spesso paura della verità, forse perché deve rinunciare a certi dogmatismi, alla propria posizione che si è creato, forse deve cambiare idea a costo di dare un calcio ai castelli di sabbia che si è costruito per dominare i suoi simili.
Dobbiamo solo aspettare e attendere cosa ci riserva l’inquietante futuro.

http://www.edicolaweb.net/arti083a.htm


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MessaggioInviato: 31/12/2012, 14:10 
Sinceramente, a quanto ne so, le teorie di Velikovsky sono alquanto superate.... l'idea poi che Mercurio non sia altro che il nucleo di Marte "tirato fuori" da Marte mi sembra un'idea addirittura surreale.... per non parlare di tutto il resto, fra cui soprattutto l'idea che Venere sia nata solo qualche migliaio di anni fa da Giove.... le sonde di ricerca direi che affermano a chiare lettere che Venere è vecchia almeno quanto la Terra, quindi....


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