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Grigio
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 Oggetto del messaggio: Il “pacco” lunare
MessaggioInviato: 15/09/2009, 10:45 
La NASA ha spacciato finte rocce lunari? Facciamo luce sulla questione.
In coincidenza con il 40° anniversario della missione Apollo 11 che portò i primi esseri umani sulla Luna, è saltata fuori la notizia che una roccia lunare esposta nel museo nazionale olandese Rijksmuseum di Amsterdam è un falso: si tratta di un banale fossile terrestre. Lo “scoop” è capitato a fagiolo per alimentare le ormai trite e ritrite teorie del complottismo lunare, quelle secondo cui le missioni Apollo sono state pittoreschi cinemontaggi girati in qualche segreto hangar



della NASA. Secondo le fonti giornalistiche che hanno riportato la notizia e la stessa targa che accompagna il reperto, esso fu donato all’ex primo ministro olandese Willem Drees dall’ambasciatore americano in Olanda J. Williams Middendorf, il 9 ottobre del 1969, in occasione di una visita.

LA DURA REALTA’ - Senonché ora si è scoperto che quel pezzo di roccia è un fossile terrestre, legno fossile, per l’esattezza. Vari commentatori hanno ipotizzato che si tratti di una burla, un “pacco” regalato dall’ambasciatore americano o dal Dipartimento di Stato USA per fare bella figura a poco prezzo. Le cose stanno diversamente, e il primo campanello d’allarme che deve indurci alla riflessione è la circostanza che il campione sarebbe stato regalato il 9 ottobre del 1969, appena poche settimane dopo la conclusione della missione Apollo 11. E’ a dir poco strano e inverosimile che l’ambasciatore americano avrebbe potuto fare un tiro mancino del genere appena poche settimane dopo il rientro degli astronauti da quella missione, quando i pochi reperti lunari trasportati erano di incommensurabile valore scientifico e preda ambita di tutti i ricercatori terrestri. Gli astronauti di Apollo 11, infatti, portarono sulla Terra una cinquantina di campioni per un peso complessivo di 22 kg. Il falso campione lunare di Amsterdam, poi, è bello grosso, ha le dimensioni di un pugno. Perché mai gli americani avrebbero dovuto fare un simile regalo a Drees, che nel 1969 aveva 83 anni ed aveva lasciato la politica oltre dieci anni prima? Anche la targa che correda il reperto induce a pensare che la vera bufala è diversa da quella raccontata.

INFATTI - Infatti essa si limita a dire: “Con i complimenti dell’Ambasciatore degli Stati Uniti…. per commemorare la visita in Olanda degli astronauti dell’Apollo-11…”. Non parla di rocce lunari, non c’è nemmeno un accenno al fatto che alla targa sia allegato un qualche oggetto: in altre parole la targa potrebbe essere fine a sé stessa (come spesso capita) o a corredo di un qualsiasi gadget (ad esempio una foto). Non è nemmeno personalmente dedicata al politico olandese. Al contrario, gli americani regalarono davvero campioni di reperti lunari, ma lo fecero soltanto nel 1973, dopo la missione Apollo 17 (l’ultima) che aveva avuto luogo nel dicembre del 1972. In quella circostanza il presidente Nixon fece portare sulla Luna le bandiere (in miniatura) di tutte gli Stati del mondo, e ciascuna di esse fu regalata alla nazione corrispondente assieme a piccoli (molto piccoli) frammenti di roccia lunare e a una targa che ne certificava l’autenticità



(nelle foto , l’esemplare donato all’Olanda e quello donato all’Italia, e il momento della donazione all’allora presidente Leone). Le targhe di accompagnamento certificavano sia la bandiera che il frammento: “This fragment is a portion of a rock from the Taurus Littrow Valley of the Moon… This flag of your nation was carried to the Moon aboard Spacecraft America during the Apollo XVII mission….”.

IN CONCLUSIONE - Il valore di questi frammenti è considerato inestimabile. Non c’è dubbio, quindi, che quello del museo di Amsterdam non è un campione lunare e non è mai stato regalato fingendo che lo fosse. L’errore (se di errore si tratta) è avvenuto invece nel 2006, quando l’oggetto fu esposto nel museo per la prima volta, nel corso di una mostra artistica che aveva per tema (chiaramente provocatorio) quello di aprire una sede espositiva sulla superficie lunare. E’ possibile che l’abbinamento tra targa e fossile (terrestre) sia stata un’invenzione “creativa” dei due artisti che organizzarono l’esibizione, oppure qualcuno ha fatto un po’ di confusione tra gli oggetti appartenenti a Willem Drees, scomparso nel 1988 alla venerabile età di 102 anni. Sia come sia, il falso non può essere attribuito né alla NASA né al Dipartimento di Stato americano: la responsabilità dell’errore – o della burla – è tutta olandese.



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