Immagine ottenuta dalla sonda indiana Chandrayaan-1, grazie ad uno strumento chiamato Moon Mineralogy Mapper. credit: ISROGli scienziati che stanno analizzando i dati riportati dal Moon Mineralogy Mapper, o M Cubed(al cubo), a bordo della navicella spaziale indiana Chandrayann-1, hanno scoperto due nuovi differenti tipi di rocce lunare, mai viste prima, una nascosta in un bacino nella parte nascosta della Luna, e l’altra dritta verso di noi. 4 elementi compongono principalmente circa il 98/99% del materiale cristallino della crosta lunare, è sono il plagioclasio, il pirosseno, olivina e ilmenite. Ma la composizione di queste nuove rocce è di due diversi tipi di spinelli, uno spinello di magnesio e uno di cromite. La composizione e posizione di questi due nuovi tipi di roccia sono incredibilmente misteriose, e gli scienziati lunari stanno cercando di determinare più dettagli legati alle nuove enigmatiche rocce lunari.
Il famoso sito di astronomia “Universe Today” ha intervistato il Dr. Carle Pieters della Brown University, che è l’investigatore principale per lo strumento M Cubed, e anche la Dr. Jessica Sunshine dell’Università di Maryland, che ha collaborato al progetto.
Universe Today: Dr. Pieters, ci dica qualcosa delle nuove rocce scoperte nella parte nascosta della luna.
Dr.Carle Pieters: Il tipo di roccia scoperto nella parte nascosta della Luna che è cosi insolito, è un tipo di spinello di magnesio, che tipicamente contiene ferro,magnesio e ossido di alluminio.Guardando in dettaglio alle proprietà spettrali del Mare Moscoviense, sul lato nascosto della Luna, è in particolare al materiale lungo l’anello più interno del bacino, abbiamo notato la presenza di alcune piccole aree che erano insolite dal punto di vista spettroscopico. Cosi, ovviamente, abbiamo investigato a riguardo in più dettaglio. Abbiamo scoperto 3 principali composti diversi, dei quali,molto ricchi in ferro, furono già osservati altrove, e sono il pirossene e l’olivina.
Ma poi il terzo tipo di minerali, lo spinello di magnesio,arrivo come una sorpresa, non l’avevamo mai visto prima sulla Luna, e la cosa più interessante fu non solo l’abbondanza insolita di questo minerale, ma che non contengono traccia di pirossene e olivina che invece troviamo da altre parti. Quindi ci sono diversi misteri che si intrecciano qui.Uno di questi, è il motivo di questa concentrazione anomala di spinelli e la sua origine. Questo è un grande mistero ed è molto eccitante! Adesso dobbiamo ri-esaminare quello che sappiamo del carattere della crosta lunare, in particolare riguardo alle profondità che possono essere state tappate da questo enorme bacino, e che adesso vediamo esposta in superficie.
Universe Today: Quindi cosa ci dice questo riguardo a questa zona della Luna?
Pieters: Che non solo queste aree sono insolite dal punto di vista della composizione, e sono grandi solo qualche km, ma con qualsiasi altro metodo che abbiamo usato fino ad ora, in ogni risoluzione o lunghezza d’onda, non hanno alcuna proprietà particolare. Tipicamente, per identificare sulla Luna una composizione insolita guardiamo ai crateri freschi che sono stati scavati da poco e che hanno tirato fuori materiale dall’interno, di recente. Queste aree invece non presentano alcun cratere fresco, alcun disturbo su tutta la superficie, anche con la risoluzione più alta possibile del LROC(Lunar Rconnaissance Orbiter Camera) che arriva a 50 cm circa per pixel di risoluzione.
Queste sono superfici molto vecchie che sono rimaste indisturbate ma che hanno una composizione estremamente insolita. E neanche l’erosione spaziale che ha colpito la superficie della Luna da miliardi di anni non ha cancellato le tracce di questa insolita composizione. Quindi, sono insolite per via della composizione osservata, ma sono anche insolite perché non hanno alcuna proprietà identificativa che ci permette di identificarle nelle nostre immagini, cosa alquanto insolita per le caratteristiche presenti sulla Luna.
Questa immagine permette di osserva come nella composizione del mantello sotto la regione Sinus Aestuum, ci sono tante tracce di spinello di cromo(a destra), mentre nella vicina regione Rima Bode, non c'è alcuna traccia di questo composto. Credit: Jessica Sunshine, Università di MarylandUniverse Today: Adesso parliamo della faccia della Luna rivolta a noi, dove la Dr. Jessica Sunshine ed il suo team ha scoperto qualcosa di insolito.
Dr. Jessica Sunshine: Una delle cose di cui ho chiesto di occuparmi era l’analisi delle anomalie, cose insomma che semplicemente non erano come il resto della Luna. E ovviamente non si sa mai cosa può succedere sotto queste circostanze. Carle aveva già scoperto che sembrava esserci dello spinello di magnesio sulla parte oscura della Luna e sono andata a cercare dove altro poteva trovarsi. Abbiamo scoperto che l’unico posto dove c’era qualcosa di simile ad un minerale spinello era il la zona centrale della faccia rivolta a noi, quasi esattamente al centro. E abbiamo iniziato a guardare con un po più attenzione per poi capire che in realtà non si trattava delle stesse cose che Carle aveva scoperto, che era davvero un nuovo tipo di roccia per la Luna, ma era qualcosa di abbastanza solito per questa regione.
Sapevamo già che questa regione era piena di quelli che chiamiamo depositi di mantello scuro o depositi piroclastici. Questi sono stati creati da eruzioni esplosive di lava e gas su grandi aree della Luna, circa la dimensione del Massachusetts. E sapevamo che tre di questi erano li. E soltanto venuto fuori che uno di questi aveva una composizione diversa dagli altri, e in particolare aveva un tipo di spinello che è una cromite, per via del contenuto di Cromo, e adesso siamo occupati con il cercare di capire come mai questo deposito è diverso da quelli accanto, e cosa significa questo.
Universe Today: Cosa si prova a scoprire qualcosa di nuovo sulla faccia conosciuta a noi della Luna che gli umani hanno visto da migliaia di anni?
Sunshine: E’ vero, mi piace anche intitolare i miei articoli come “Nascosto in piena vista”, perché cosi sono! Sono proprio li, e penso che questa è una delle cose più affascinanti a riguardo perché come umanità abbiamo guardato alla Luna dalla notte dei tempi, e se i nostri occhi fossero diversi, potremmo vedere questa grande macchia scura al centro della Luna perché è diversa da tutto il resto.
Universe Today: Cosa in particolare dei strumenti della sonda Chandrayaan-1 e del Mcubed hanno reso possibile questa scoperta?
Sunshine: Mcubed raccoglie dati in uno spettro molto più ampio di quello che l’occhio umano può percepire. Tutti possiamo vedere l’arcobaleno, e ci siamo abituati a quei colori, dal rosso al blue, ma c’è anche una luce a lunghezze d’onda più corte, che chiamiamo ultravioletti, e che sono invisibili all’occhio umano, ma che sono particolarmente utili per il nostro caso, c’è poi anche un’altra luce che chiamiamo infrarossa. Mcubed arriva molto più dentro allo spettro infrarosso dell’occhio umano, ed è questa sua abilità che ha permesso di rilevare le impronte di questi materiali. Quindi sospettiamo che ci sono certi tipi di insetti che guardando alla Luna sapevano già di questo deposito molto prima di noi, per via della loro visione infrarossa !!
Universe Today: Insomma, Dr. Pieters, queste nuove scoperte ci dicono che ci sono ancora tanti misteri da scoprire sulla Luna?
Pieters Oh, assolutamente! Abbiamo appena soltanto sfiorato la superficie qui. Questi studi sono davvero entusiasmanti dal punto di vista spettroscopico, ovviamente, ma anche anche per coloro che cercano di capire come funzionano i pianeti in generale, e in particolare questo meraviglioso piccolo corpo che orbita la nostra casa, e quello che questo ci dice di come si evolvono le superfici planetarie.
Fonte: http://link2universe.wordpress.com/2010 ... ia-lunare/ - http://www.universetoday.com/77315/two- ... cks-found/