Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 2 messaggi ] 
Autore Messaggio

Rettiloide
Rettiloide

Avatar utente

Attenta AstrofilaAttenta Astrofila

Non connesso


Messaggi: 3962
Iscritto il: 06/12/2008, 12:42
Località:
 Oggetto del messaggio: Nuove analisi dei dati delle missioni Apollo
MessaggioInviato: 07/01/2011, 13:51 
Immagine
Grafico della struttura interna della Luna. Credit: Optcorp.com

Un nuovo sguardo ai dati raccolti dagli esperimenti sismici lasciati sulla luna dagli astronauti Apollo ha permesso ai ricercatori di capire meglio la struttura interna della luna. Il nucleo della Luna appare cosi, essere molto simile a quello della Terra, con un nucleo interno solido e un nucleo esterno liquido, mentre le dimensioni sono proprio nel mezzo delle precedente stime.

“Anche se la presenza di un nucleo liquido è stata precedentemente inferita da altre misurazioni geofisiche, queste sono le prime osservazioni dirette di un nucleo esterno liquido” ha spiegato la Dr. Renee Weber, scienziato planetario della NASA che ha guidato il team di ricercatori.

“Apollo Passive Seismic Experiment” fu un esperimento usato per misurare le onde sismiche presenti sulla Luna in 4 punti diversi sparsi sulla superficie dalle diverse missioni avvenute tra il 1969 ed il 1972. Gli strumenti hanno registrato continuamente ogni piccola vibrazione fino al tardo 1977. Ma si pensava che i dati fossero piuttosto deboli per via del basso numero di stazioni e la mancanza di osservazione dell’altra parte della Luna. Ma dato che questi erano gli unici dati che si avvevano riguardo all’interno della Luna, diversi ricercatori hanno cercato di interpretarli diversamente e non c’è stato alcun accordo a riguardo.

“La questione del nucleo lunare, specialmente se questo esiste o meno, è da sempre stato un punto cieco per i sismologi” ha spiegato Ed Garnero, professore all’Arizona State University e membro del team di ricerca. “I dati sismici delle vecchie missioni Apollo erano troppo rumorosi per avere una visione chiara dell’interno della Luna.”

La Weber ed i suoi colleghi hanno ri-analizzato i vecchi dati usando però un metodo usato solitamente per analizzare i dati simici sulla Terra, chiamato Array Processing. Questo sistema raggruppa insieme varie registrazioni,in un modo molto speciale, per poi studiarle insieme. Le registrazioni multiple elaborate insieme permettono agli scienziati di estrarre anche segnali molto pallidi. La profondità dei strati che riflettono l’energia sismica può essere identificata, il che alla fine porta a dare significato ai dati e capire lo stato della materia a diverse profondità.

Questo metodo, in pratica, funziona da amplificatore, riuscendo a rilevare anche segnali sismici molto deboli.

“Se l’energia delle onde simiche nel suo viaggio rimbalza in qualche profonda interferenza, come per esempio il confine tra il mantello ed il nucleo lunare, allora l’eco del segnale dovrebbe essere presente in tutte le registrazioni, anche se fosse sotto il livello di rumore di fondo,” ha spiegato Patty Lin, candidata post-dottorato all’Università di Arizona. “Ma quando aggiungiamo i segnali insieme, l’ampiezza del segnale del nucleo diventa ben visibile. Questo ci ha permesso quindi di mappare la parte più profonda della Luna.”

Recenti studi suggeriscono che la Luna ha un nucleo relativamente piccolo, ricco di ferro, delle dimensioni di circa 250-430 km, quindi più o meno 15, 25% del raggio totale di 1737,1 km. Le nuove misurazioni indicano un nucleo leggermente più grande.

“Abbiamo fissato il confine nucleo-mantello ad un raggio di circa 330km, più o meno 19% del raggio lunare.” ha spiegato la ricercatrice.
Il nucleo ricco di ferro, ha al suo interno una palla solida di circa 240km in raggio, coperta da circa 90 km di guscio esterno liquido.

La nuova ricerca indica anche la mancanza nel nucleo di elementi volatili, con presenti soltanto tracce di elementi leggeri come zolfo,simile quindi alla composizione del nucleo terrestre dove ci sono tracce di zolfo,ossigeno e altri.

Tra le altre cose, la ri-elaborazione dei vecchi dati sembra anche confermare l’attuale principale teoria sulla formazione della Luna: “La presenza di uno strato liquido intorno al nucleo supporta la teoria della formazione lunare in seguito ad un grande impatto con un altro corpo planetario.”

http://www.universetoday.com/82259/apol ... %99s-core/

Fonte: http://link2universe.wordpress.com/2011 ... ella-luna/


Top
 Profilo  
 

Pleiadiano
Pleiadiano

Avatar utente

Difensore della logicaDifensore della logica

Non connesso


Messaggi: 4533
Iscritto il: 05/12/2008, 22:51
Località: Padova
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 06/02/2011, 18:51 
.... dove potrebbero essere allora le grandi cavità che si pensa esistano sotto la superficie lunare?


Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 2 messaggi ] 

Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
cron
Oggi è 16/06/2024, 05:28
© 2015 UfoPlanet di Ufoforum.it, © RMcGirr83.org