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 Oggetto del messaggio: Circlemakers, quando fare cerchi nel grano diventa
MessaggioInviato: 13/05/2011, 11:54 
Circlemaker, quando fare cerchi nel grano diventa un'arte:


La stagione dei cerchi nel grano ha preso il via da qualche settimana, e con essa anche le iniziative dei circlemakers, gruppi di giovani appassionati dei cerchi nel grano che armati di funi, diagramma su carta e rulli danno vita a vere opere d'arte. In Inghilterra è quasi una religione, in Italia il fenomeno aumenta ogni estate. Andiamo a scoprire da vicino come operano queste persone, che non vogliono farsi riconoscere ma hanno un'organizzazione collaudata e una rete che gli permette di scegliere i campi su cui realizzare le loro opere. Come agiscono e quali sono i loro messaggi? E sopratutto ha ancora senso oggi parlare di mano aliena nella realizzazione di opere che questi personaggi sanno riprodurre così bene? Viaggio nel mondo dei circlemakers di "professione".


I cerchi nel grano sembrano essere formazioni molto intricate, con svariate forme geometriche legate a modelli sofisticati. Ma le basi per la creazione di crop circles e gli strumenti in questione sono in realtà abbastanza elementari.
In generale, circlemaker seguire i seguenti passi:
Scegliere una posizione.
Creare un diagramma e riprodurlo sia con un pc, che a con righe e compasso (anche se alcuni circlemakers decidono l'idea facendosi ispirare proprio da luogo dove sono appena arrivati).
Una volta arrivati #8203;#8203;al campo, usare corde e pali per misurare il cerchio.
Un circlemaker si posiziona al centro del cerchio proposto e fissa il punto con un piede mentre si spinge verso il basso il raccolto con l'altro piede per segnare il centro.
La squadra individua il raggio del cerchio con un lungo pezzo di corda legata alle due estremità di un attrezzo 1 o 2 metri di lunghezza chiamato Stomper (un rullo da giardino come alternativa va bene). Un membro del team è al centro del cerchio, mentre l'altro cammina intorno al bordo dello stesso, mettendo un piede al centro della tavola per segnare il contorno del cerchio.


Nell'agosto 2004, il National Geographic ha contattato un team di artisti tra cui i circlemakers John Lundberg, Rod Dickinson e Wil Russell e ha chiesto loro una dimostrazione alla luce del giorno nel Wiltshire, per inserire tutto in un documentario sui crop circles. Richiesta accettata a patto dell'anonimato. Armati di fogli millimetrati, diagrammi pecisi e attrezzi del mestiere hanno cominciato a realizzare un cerchio perfetto, che aveva al suo interno una spirale quadrata a livelli sfalsati che doveva creare un effetto tridimensionale.

La scelta del luogo doveva soddisfare alcune caratteristiche essenziali:
L'assenza di abitazioni vicino ai campi, non si sa mai il padrone del fondo che si può incontrare e se è armato
L'assenza di cani da guardia o sistema di sorveglianza
La possibilità di disporre di immagini satellitari e cartine per raggiungere il terreno a piedi, lasciando la macchina in un posto discreto
La possibilità che il fondo sia disponibile per un lasso di tempo compatibile con la creazione dell'opera
Individuato il terreno hanno utilizzato un pc per creare le immagini, delle bandierine per segnare i punti chiave, corde, dei laser, tavole di varie lunghezze, lo stomper (un rullo ) e qualche goniometro.

In qualche ora hanno dato vita ad un'opera notevole e immortalato quel momento con foto e video.



Nel corso di una lunga chiaccherata con loro vennero fuori i motivi per i quali si diventa artisti dei cerchi. Alcuni lo fanno assecondando una vena spirituale, mistica o esoterica, altri come fonte di guadagno, da quando il fenomeno è diventato di massa e attira folle di curiosi sopratutto in Inghilterra è frequente che si barattino fama e turismo con qualche sterlina. Negli ultimi anni poi i circlemakers più famosi hanno abbracciato le filosofie più ambientaliste, stringendo alleanze con greepeace, spesso evidenziate dai messaggi che troviamo nei cerchi.

Le bellissime opere dei circlemakers sicuramente dimostrano come l'uomo sia in grado di produrre cerchi enormi, complessi e perfetti nella forma, caratteristiche che molti attribuivano solo a cerchi di natura aliena. Che questo possa spiegare tutti i cerchi rimane da vedere. Sta di fatto che molti studi indipendenti hanno rilevato l'inconsistenza della anomalie ambientali spesso ritenute la prova di un'intervento alieno.
L'ufologia più seria tende oggi a considerare i crop circles un'espressione meramente artistica eliminando ogni infiltrazione ufologica o di natura non umana, anche se alcuni convinti sostenitori della tesi estraterrestre rimangono. E i circlemakers negli alieni ci credono? In linea teorica si, al massimo si incontreranno per caso nei campi di grano. A seguire una piccola gallerie delle opere di

http://www.circlemakers.org/


Fonte: http://www.ufoonline.it/2011/05/12/circ ... a-un-arte/



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