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 Oggetto del messaggio: considerazioni su un crop circle molto discusso...
MessaggioInviato: 24/03/2012, 05:56 
Come qualcuno saprà, in questi giorni il BLT (Burke-Levengood-Talbott Research Team Inc.) è tornato a parlare del crop cirlce di Edmonton (canada, 1999), sul quale aveva già pubblicato un Lab report (#122: http://www.bltresearch.com/labreports/edmonton.php) e un importante articolo nel 2002 ("clay-mineral cristallization case study": http://www.bltresearch.com/xrd.php). Ora (marzo 2012) riscoprono che un documentario si era già occupato di quel caso in tempi non sospetti, associandolo a testimonianze ufologiche ( http://www.youtube.com/watch?v=1wS3ZVxQFl8 ). Così il caso viene di nuovo sollevato.

Ma non tutto sembra chiaro...
Alcune perplessità e considerazioni in questo articolo: http://www.cropfiles.it/articoli/Consid ... neral.html



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MessaggioInviato: 24/03/2012, 14:13 
Solo un paio di osservazioni:

-Primo punto -
Il concetto di "doppio cieco", applicato a quel caso, non avrebbe dovuto implicare la replicazione delle analisi da parte di due ricercatori diversi ed indipendenti (come invece si legge nell'articolo)
Si legge infatti:
"[...] metodo secondo il quale le analisi avrebbero dovuto essere compiute – producendo medesimi risultati - da due ricercatori diversi, senza alcuna connessione tra di loro (“double”);"

In realtà il "doppio" di "doppio cieco" sta a significare la cecità (nei confronti della aspettative) in due livelli distinti di un'analisi o sperimentazione.
Come era più propriamente descritto nelle frasi precedenti dell'articolo di Dragoni, questo avviene quando (cito) "sia i soggetti esaminati che gli sperimentatori ignorano informazioni che potrebbero influenzare i risultati"

In questo caso quindi un doppio cieco si sarebbe potuto realizzare se sia i ricercatori che i CAMPIONATORI (i famosi "field workers" tanto cari al BLT) fossero stati all'oscuro di cosa stavano cercando.
Solo in questa condizioni si sarebbero potuti eliminare i possibili condizionamenti, dovuti alla conoscenza preventiva del risultato atteso.

Il problema dei campionatori, come giustamente fa notare nella prima parte dell'articolo Dragoni, non è da sottovalutare.
Nel caso specifico della raccolta di campioni per lo studio delle anomalie nodali, per esempio, è innegabile che si possa essere stata una selezione dei campioni adatti allo scopo, proprio da parte dei collaboratori del BLT.
Il motivo è molto semplice: se uno è un croppie believers, e sa di dovere raccogliere campioni di nodi INGROSSATI, potrà fingere di essere corretto ed imparziale quanto vuole, che comunque l'occhio gli cadrà sempre sui nodi più "anomali".

Nel caso della raccolta dei campioni di terreno è possibile sia avvenuto lo stesso. Chiunque sia stato in un campo sa benissimo che il terreno non è omogeneo. Raccogliere il campione più rossastro o quello più chiaro (tanto per fare un esempio) implica lo stesso livello di condizionamento psicologico che si può ritrovare nella selezione di un set di nodi più lunghi rispetto ad altri.

Quindi i "field workers" fin da subito (e non solo in questo caso) non avrebbero dovuto sapere che cosa stavano cercando.
E sebbene questa sia una cosa difficilmente verificabile (più o meno tutti conoscono le anomalie oggetto di studio...) solo in questa condizione si sarebbe potuto parlare realmente di doppio cieco.

La replicazione delle analisi da parte di un ricercatore indipendente, invece, non costituisce la "cecità" su un DIVERSO livello di processo di analisi, ma sempre sullo stesso. Quindi non raddoppierebbe niente, ma semmai sarebbe solo la conferma (eventualmente in SINGOLO cieco) dei risultati già ottenuti.


-Secondo punto-
In conclusione dell'articolo leggo: "non riteniamo che questo esperimento sia stato manipolato né creato ad arte per ingenerare false convinzioni o informazioni"

Se si vanno però a vedere i dati originali (quelli disponibili) e se se ne segue il trattamento ricevuto, non si può non vedere che la rilevanza dei risultati ottenuti dipende UNICAMENTE proprio da come i dati sono stati gestiti.
Come avevo ricordato in altra occasione, il documento che spiega meglio di chiunque altro l'IRRILEVANZA dello studio sulle argille è quello che era pubblicato qui ufologie.net/htm/cropcristalisation.htm
Adesso la pagina non è più raggiungibile, ma avevo salvato a suo tempo una copia qui: https://docs.google.com/uc?id=0B11euYRE ... d&hl=en_US

Non si può non vedere che le alternative in questo caso possono essere solo 2: o volontaria presentazione e gestione dei dati, volta a fare apparire il fenomeno come "strano" ed "anomalo", oppure incompetenza spicciola.
Tra le due cose non so quale sia la peggiore.
Ma di certo non mi sentirei di scommettere sempre e solo sull'incapacità e sulla goffaggine scientifica dei ricercatori del BLT...
Questa può essere una giustificazione valida per qualche studio, qualche analisi...ma quando lo stesso atteggiamento si rivela essere la colonna portante di TUTTO il loro lavoro...allora i dubbi iniziano ad essere più che legittimi.


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MessaggioInviato: 26/03/2012, 14:32 
Cita:
Il concetto di "doppio cieco", applicato a quel caso, non avrebbe dovuto implicare la replicazione delle analisi da parte di due ricercatori diversi ed indipendenti (come invece si legge nell'articolo)
Si legge infatti:
"[...] metodo secondo il quale le analisi avrebbero dovuto essere compiute – producendo medesimi risultati - da due ricercatori diversi, senza alcuna connessione tra di loro (“double”);"

In realtà il "doppio" di "doppio cieco" sta a significare la cecità (nei confronti della aspettative) in due livelli distinti di un'analisi o sperimentazione.
Come era più propriamente descritto nelle frasi precedenti dell'articolo di Dragoni, questo avviene quando (cito) "sia i soggetti esaminati che gli sperimentatori ignorano informazioni che potrebbero influenzare i risultati"


Ciao Gucumatz.
Giuste considerazioni. Una precisazione sul doppio cieco. Hai ragione tu, ma qui in realtà ci si voleva riferire ad un "virtuale" doppio cieco, trasportato dall'esempio su sperimentazione medica (dove nè il medico nè il paziente sono influenzati) ad un esperimento di altra natura in cui uno dei due soggetti (il paziente è un campo di grano) è per forza di cose "cieco". Quindi si tratta di una re-interpretazione (libera ispirazione) del concetto "double"..che sarebbe potuto consistere in una doppia (e simultanea) analisi da parte idi soggetti "ciechi" e senza legami tra loro :-) Formalmente è giusto come dici tu, forse quindi più corretto chiamarla "verifica", dal momento che i campionatori è di fatto impossibile che non sappiano cosa stanno campionando né per quale scopo, e un "autentico" doppio-cieco non è di fatto possibile se uno dei due soggetti (il crop circle) è incosciente...
comunque che sia single o double, il fatto qui è che nessuno era "cieco" :-)


Ultima modifica di cropbuster il 26/03/2012, 14:44, modificato 1 volta in totale.


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