il fatto ad esempio di legare i cropcircles agli ET è perchè ad esempio Hoagland è stato il primo a estrappolare una scienza dalla piana di Cydonia su Marte dove era stampata col posizionamento di monumenti o strutture, quindi Marte il pianeta ha posizionato le strutture compresa la famosa "faccia"? Credo piu plausibile che questa scienza sia parte della cultura di una o meglio più civiltà avanzate che cercano e hanno cercato di comunicarcela
ma fa gia parte anche della nostra cultura antica
http://parenting.leehansen.com/download ... -david.gifhttp://www.altrogiornale.org/_/content/ ... ontent.53912.2 IL TETRAEDRO RIVELATO
Erol Torun si è unito in Mars Mission di Hoagland nel 1988 e ha contribuito con le sue capacità cartografiche sviluppate nella Defense Mapping Agency degli USA. E' stato il primo a "correggere ortograficamente" le immagini di Viking, ha quindi installato correttamente una griglia di precisione per le coordinate, propriamente allineata in senso Nord-Sud sulle immagini, creandone una mappa esatta.
Questo ha permesso a Mars Mission di calcolare matematicamente gli angoli esatti, le distanze e le relazioni tra i diversi oggetti nella regione di Cydonia. Hoagland aveva già proposto che se il messaggio fosse stato codificato nella città, avrebbe avuto facilmente valori matematici universali che altri avrebbero potuto decodificare, in virtù delle innate leggi immutabili dei numeri e della geometria.
In un tempo ragionevolmente breve e con molta eccitazione, l'evidenza indicava che una delle principali funzioni di questa Città era in effetti fornire un " messaggio" codificato nella geometria sacra ai suoi abitanti e a futuri scopritori.
Varie costanti matematiche come "e", funzione trigonometrica ben conosciuta e del valore di 2.718282 e valori come la radice quadrata di 2, 3 e 5 erano tutti visibili chiaramente nelle relazioni tra gli oggetti sulla mappa.
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Ricordiamo che è stato il lavoro di Torun con la Defense Mapping Agency degli USA a calcolare tali misure di precisione da una singola mappa).
I matematici sanno bene che i Solidi Platonici mostrano i tre valori delle radici quadrate di 2,3 e 5 al loro interno, così Torun decise di investigare nella matematica dei cinque Solidi Platonici, l'ottaedro, il tetraedro, il cubo, il dodecaedro e l'icosaedro, in modo più approfondito.
Torun si concentrò anche sulla funzione "e", conosciuta come "la base dei logaritmi naturali". Sfortunatamente, molti di noi non sanno cosa significhi questo e gli articoli e i libri dell'Enterprise Mission non lo spiegano a fondo.
Infatti, "e" è un valore che permette a certe operazioni matematiche (logaritmi) di crescere nella maniera più simmetrica o "naturale" possibile.
I logaritmi sono connessi direttamente agli esponenti, che molti di noi ricordano come quei piccoli numeri piazzati in alto a destra di un numero. Se vedete un grande 10 con un piccolo 5 vicino, in alto e a destra, lo leggete come "dieci alla quinta potenza".
I logaritmi più comuni sono quelli in cui continuate a moltiplicare un numero per fattori di dieci e il piccolo numero esponenziale vi mostrerebbe quante volte dovreste farlo. Nel nostro esempio di sopra, dieci alla quinta potenza sarebbe un milione.
Comunque, se continuate a moltiplicare un numero per "e", o 2.718282, invece che moltiplicarlo per dieci, gli studi sui calcoli hanno mostrato che il numero crescerebbe in modo molto più simmetrico e bilanciato geometricamente.
La funzione "e" si mostra su un grafico come una curva perfettamente arrotondata che sembra un quarto di cerchio, dal punto in alto a sinistra a quello in basso a destra.
Torun scoprì con grande emozione che c'era una connessione diretta tra "e" e la geometria del tetraedro, largamente o totalmente sconosciuta da molti scienziati. Prima di tutto, prendete una sfera e inscrivete in essa un tetraedro (o circoscrivetelo).
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http://www.altrogiornale.org/comment.ph ... .news.2261Non sono i pianeti o le nostre coscienze a produrre i cerchi
puo essere che i nostri pensieri vengano captati da questi ET o Avatar o come volete e riprodotti a volte per farci capire che siamo connessi