Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 4 messaggi ] 
Autore Messaggio

Ufetto
Ufetto

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 131
Iscritto il: 15/05/2010, 16:26
Località:
 Oggetto del messaggio: Una burla colossale??
MessaggioInviato: 28/10/2010, 00:21 
IL MISTERO DEI CERCHI NEL GRANO - Una "burla" colossale


Cerchi nel grano - 25 anni di mistificazioni e speculazioni
di Alessandro Longato

Da quasi 25 anni i suggestivi cerchi nel grano, crop circles in lingua inglese, sono oggetto di dibattito presso organizzazioni ufologiche, televisioni, riviste e sette pseudo-religiose. E' ormai risaputo che queste formazioni apparvero verso la fine degli anni Settanta nel sud dell'Inghilterra. Proliferarono poi in altri paesi e continenti. Inizialmente non destarono l'attenzione dell'opinione pubblica ed infatti solo a partire dal 1980 si ebbero le prime notizie in merito. La fama dei cerchi è legata alla loro complessità e misteriosa bellezza. Alcuni hanno un diametro di decine di metri, altri presentano elaborati pittogrammi che si snodano in raffinate figure geometriche. Nacque una nuova categoria di studiosi dei cerchi nel grano, i "cereaologi", che tentò di spiegare l'insolito fenomeno facendo ricorso a balzane teorie: ipotesi aliena, sconosciuti eventi naturali, vortici di plasma, cospirazioni governative e via dicendo. In realtà, limitandosi ad una spiegazione logica e razionale, dobbiamo ritenere i cerchi opera di abili circlemakers (creatori di cerchi) che nel corso del tempo hanno affinato tecnica e fantasia. Con questo articolo ci proponiamo di dimostrare la bontà di questa semplice supposizione. Chi si ostina a vedere nei crop circles criptici messaggi di natura extraterrestre o indecifrabili creazioni della Natura, appartiene a tre diverse tipologie di soggetti:
a) coloro che vogliono assolutamente credere all'autenticità dei cerchi;
b) coloro i quali affrontano l'argomento in modo sbrigativo;
c) gli speculatori che da tutto ciò hanno ricavato e ricavano lauti guadagni.
1. È comunemente assodato che i cerchi nel grano si sono "evoluti" negli ultimi 20 anni: i primi crop circles (inizio anni Ottanta) erano semplici e quasi banali, quelli attuali sono autentici capolavori. Ciò induce ad escludere che i cerchi siano originati da qualche ignoto fenomeno naturale.
2. I cerchi si formano nel corso della stagione estiva e apparentemente solo nelle ore notturne. Nessun osservatore occasionale ha mai notato la presenza di alieni o di singolari mezzi volanti là dove poi è stato rinvenuto un crop circle. Nell'agosto 1996, un videoamatore inglese, John Wheyleigh, annunciò di aver ripreso con la sua telecamera, all'alba, la formazione di un disegno nel grano in località Oliver's Castle. Nel filmato si vedevano fluttuare su un campo di grano due sfere luminose che, in pochi secondi, creavano dal nulla un pittogramma composto da sette cerchi. Nel luglio 1997, lo studioso Lee Winterson, dopo un'accurata indagine, rivelò che Wheyleigh in realtà era John Wabe esperto di computer grafica che aveva architettato questa beffa per un programma televisivo di Discovery Channel.
3. I cerchi nel grano costituiscono un fenomeno recente. Non esistono attendibili testimonianze che avvalorino l'ipotesi che in un remoto passato siano state osservate formazioni simili a quelle attuali. Alcuni cereaologi, in particolare Eltjo Haselhoff, sostengono che un pamphlet del 1678 intitolato "The Mowing Devil", conterrebbe chiari riferimenti ad un cerchio nel grano dell'epoca. Per maggiori dettagli rimandiamo il lettore al seguente articolo il Diavolo Mietitore di Francesco Grassi.
4. Alcuni cerchi particolarmente elaborati possiedono caratteristiche tipiche della geometria frattale. Essi sono apparsi alla fine degli anni Ottanta. Questo è un dato quantomeno sospetto poiché la teoria dei frattali, esposta in un libro intitolato "The Fractal Geometry of Nature" di B. Mandelbrot, risale al 1982. I burloni che hanno realizzato quei crop circles evidentemente erano piuttosto ferrati in materia.
5. Nel settembre 1991 alla redazione del giornale inglese Today si presentarono due uomini, Douglas Bower e David Chorley. Questi dichiararono d'essere gli autori dei primi cerchi apparsi in Inghilterra alla fine degli anni Settanta. Messi alla prova, realizzarono crop circles piuttosto accurati sotto lo sguardo vigile di attenti giornalisti. Pat Delgado, noto cereaologo all'oscuro di questa vicenda, giudicò i circoli appena realizzati dai due pensionati opera non umana! Bower e Chorley ebbero poi numerosi emuli ed imitatori all'inizio degli anni Ottanta. Taluni gruppi infatti, i Wessex Skeptics ad esempio, eseguirono numerosi cerchi artisticamente molto validi e già nel 1990 si contavano quasi 700 crop circles.
6. W.C. Levengood, in un articolo pubblicato presso una rivista scientifica, Physiologia Plantarum, sostenne di aver rilevato modificazioni anatomiche nelle piante di grano all'interno dei cerchi. J. Burke e E. Haselhoff affermarono che certe spighe contenevano polvere di ossido di ferro di origine meteorica. Levengood segnalò anche la presenza di micrometeoriti in prossimità dei cerchi; Haselhoff, rincarata la dose, avrebbe rilevato un cospicuo aumento di magnetite all'interno dei crop circles. T. Meaden, docente di fisica e meteorologo, ipotizzò che vortici di plasma freddo, con proprietà elettromagnetiche dei fulmini, potessero realizzare i cerchi. Levengood e Burke, sostenitori della teoria di Meaden, parlarono di microonde associate ai vortici. E' quasi superfluo rimarcare che nessun altro serio ricercatore è mai riuscito a evidenziare risultati identici a quelli dei cereaologi sopra citati. I residui ferrosi riscontrati all'interno dei cerchi derivano semplicemente da una costante pioggia di micrometeoriti, di provenienza spaziale, che si verifica ovunque. Le piante dei crop circles presentano spesso delle "alterazioni" ma queste sono imputabili ai mezzi meccanici impiegati per piegarle. Senza andare oltre, tutte le rilevanze fisiche accertate si possono spiegare scientificamente, evitando insolite speculazioni non verificabili.
7. I cereaologi contestano che è impossibile muoversi nel grano senza lasciare tracce. Esaminando i cerchi ci si accorge che quasi tutti sono posti in prossimità di sentieri rettilinei, privi di piante, dovuti al passaggio dei trattori nel corso delle semine. Dai cerchi principali a quelli satelliti si giunge percorrendo l'esiguo spazio, sufficiente però, tra i filari. La realizzazione dei medesimi richiede poi una strumentazione banale, facilmente trasportabile: una corda, un picchetto e un rastrello o un rullo da giardiniere. I pittogrammi più complessi vengono prima rappresentati su carta e successivamente sul campo di grano.
8. Se un'evoluta civiltà aliena desiderasse comunicare con noi o inviarci dei messaggi, farebbe ricorso a qualcosa di meno primitivo rispetto ai cerchi nel grano. Questi, nella migliore delle ipotesi, conterrebbero una quantità d'informazione assai modesta. E' significativo il caso del pittogramma nel grano apparso nei pressi di un osservatorio radio-astronomico inglese nell'agosto del 2001. Per una trattazione esauriente rinviamo a l'Enigma di Chilbolton.
9. A priori non si può escludere che un ristretto numero di crop circles (quelli più elementari) abbia cause naturali. Palesemente, però, la Natura non disegna pittogrammi frattali sui campi e, anche se così fosse, dovrebbe trattarsi di un fenomeno che si ripete da millenni. Come appurato al punto (3), nessun osservatore al mondo ha tramandato notizie su cerchi apparsi nell'antichità.
10. Abbiamo più volte sottolineato la ricercata complessità dei cerchi. Se, in parte, fossero stati compiuti da entità aliene o eventi naturali, perché non si riscontrano altre forme geometriche oltre quelle circolari? Mancano ellissi, ettagoni, dodecagoni e via di seguito. A prescindere da certi pittogrammi che raffigurano svastiche o volti umanoidi, riconosciuti come artefatti da numerosi cereaologi, è palese che i circlemakers incontrano difficoltà nel riportare nei campi di grano figure che richiederebbero strumenti, tempo e capacità non comuni. I crop circles, pur sofisticati, non esigono tecniche complesse. Anche le presunte proprietà matematiche dei cerchi rilevate da alcuni "studiosi" si prestano ad una facile confutazione. I numeri di Fibonacci, matematico italiano del Duecento, compongono una sequenza: 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, ecc. A partire dal secondo, ogni numero è pari alla somma dei due precedenti. Eseguendo un quoziente tra gli elementi della sequenza, si ottiene il valore 1,618034, numero irrazionale detto PHI. Questa cifra esprimerebbe il rapporto tra i diametri dei cerchi principali e quelli dei circoli satelliti! Forse, in alcuni pittogrammi, è insito il numero PHI, ma qualsiasi circlemaker, edotto in materia, può concepire crop circles con curiose peculiarità.
11. Nelle campagne inglesi, nel corso dell'estate 2001, si registrò un'epidemia di afta epizootica. Rispetto all'anno 2000 il numero di cerchi diminuì in modo sensibile. L'afta aveva forse intimorito gli extra-terrestri o la Natura? In realtà, quando si verificano epidemie, i controlli sono più severi e crescono i divieti. I circlemakers non potevano muoversi liberamente di notte nelle proprietà agricole.
12. Sui crop circles sono state costruite svariate leggende metropolitane propagatisi velocemente nelle mailing list ufologiche. Una afferma che nei cerchi sarebbero rilevabili tracce di microonde, dovute alle antenne dei ripetitori dei telefonini, in grado di creare disegni sui campi. Un'altra prospetta che un cannone in grado di dirigere onde elettromagnetiche (OEM), con opportuna frequenza e potenza, su una superficie coltivata, potrebbe piegare al suolo le piante presenti. Dulcis in fundo, secondo alcuni, un campo magnetico rotante all'interno dei cerchi causerebbe lo schiacciamento orario o antiorario delle spighe di grano. Un potente fascio di microonde esercita una forza pari a pochi micronewton ovvero una pressione modestissima. Le OEM potrebbero appiattire al suolo gli steli ma li ridurrebbero in cenere subito dopo. Aggiungiamo poi che le spighe non sono sensibili agli effetti locali di un campo magnetico.
13. In rare formazioni sono stati rinvenuti degli insetti deceduti a causa di una strana "esplosione" interna. Esiste però un fungo denominato Entomophthora muscae che talvolta infetta le mosche e genera quel tipo di fenomenologia (Il mistero delle mosche morte).
14. L'allungamento anomalo dei nodi degli steli presenti in alcuni cerchi spesso è legato all'azione di agenti atmosferici o a patologie biologiche che interessano le piante. Non è necessario, sino a prova contraria, scomodare teorie insolite. Analogamente, la presenza di microsfere di silice rappresenta un fenomeno più unico che raro.
15. I cereaologi, nelle proprie trattazioni, danno ampio risalto alle "anomalie" cui abbiamo accennato ai punti (13) e (14). Eltjo Haselhoff insiste sulle proprietà geometriche e matematiche dei cerchi. Di solito essi prendono spunto dall'analisi, frettolosa, di alcuni cerchi nel grano che sembrano esibire connotazioni atipiche. Dal caso particolare evincono dottrine generali. Questi ricercatori non adottano procedure di verifica dei risultati in doppio cieco. Sostanzialmente, non accertano se gli effetti registrati sono reali, statisticamente probabili o illusori. Ogni rispettabile teoria merita questo appellativo solo se è falsificabile. Quelle sinora ventilate dai cereaologi non godono di questa proprietà. Chi si avvicina allo studio dei crop circles, persuaso che non siano opera umana, potrà sempre trovare elementi che, apparentemente, eludono le interpretazioni serie più accreditate.
Bibliografia
• Articoli tratti dal sito del Cicap
• Autori vari 1979 - Almanacco universale delle cose più strane e misteriose. Mondadori Editore
• M. Polidoro - Grandi misteri della storia. Piemme Editore, 2001
________________________________________

Cerchi nel grano
Di Massimo Polidoro

La vicenda dei cerchi nel grano comincia sulla fine degli anni 70 nell'Inghilterra meridionale. Grandi fino a venticinque metri di diametro oppure piccoli come una ruota, questi misteriosi cerchi comparivano di notte, durante l'estate, e al loro interno le spighe erano piegate a spirale e non spezzate. Ci si accorse della loro presenza solo a partire dal 1980. Quando i giornali cominciarono a parlarne, i cerchi aumentarono progressivamente di numero (da 3 nel 1980 a 700 nel 1990) e cominciarono a presentare forme sempre più complesse. Non più semplici cerchi, ma cerchi collegati tra di loro, con tratti rettilinei, corone e appendici varie; triangoli, rettangoli e speroni combinati in modo da creare degli elaborati e spettacolari "pittogrammi", come vennero definiti.
Immediatamente, furono avanzate ipotesi di ogni tipo dai "cereaologi" - così, infatti, si facevano chiamare gli esperti nei cerchi di grano: "Campi di forza", "vortici di plasma" e, naturalmente, "tracce di UFO". Due di questi esperti in particolare, Pat Delgado e Colin Andrew, sostenitori dell'ipotesi ufologica, divennero i più noti studiosi di cerchi e pubblicarono una serie di libri che li resero ricchi.
Nel luglio 1990, diversi gruppi di volontari appartenenti al VECA (Voyage Etude Cercles Angles), un'associazione di ufologi francesi, si appostarono sulle colline di Westbury, uno dei luoghi a più alta concentrazione di cerchi, per vari giorni con la speranza di essere testimoni della nascita di un cerchio. Una notte si notò del movimento e furono effettuate delle riprese con una telecamera agli infrarossi. Il giorno dopo si scoprirono nuovi cerchi, ma la telecamera rivelò che erano stati presenti degli esseri umani nel campo.
L'ipotesi che si trattasse di una burla cominciò a circolare, ma fu costante mente respinta da esperti come Delgado e Andrew come impossibile. Questo nonostante un gruppo del VECA fosse riuscito a dimostrare come fosse possibile entrare in un campo di grano e realizzare un cerchio con un rullo da giardiniere. Nel settembre 1991 Delgado fu invitato dal quotidiano inglese Today a ispezionare un nuovo cerchio misteriosamente comparso. L'esperto esaminò il grano con cura ed esclamò entusiasta: "Questo è senza dubbio il momento più bello della mia ricerca. Nessun essere umano può avere realizzato un'opera simile!".
A quel punto il colpo di scena: i giornalisti gli presentano due pensionati inglesi, David Chorley e Douglas Bower, che quella stessa mattina avevano realizzato il disegno, usando delle corde e un paio di bastoni, sotto gli occhi attenti dei giornalisti. Delgado resta senza parole.
I due pensionati, che sono riusciti nell'impresa di realizzare una delle più grandi beffe del secolo, si erano recati il giorno prima negli uffici del Today per rivelare che gli autori della maggior parte dei cerchi realizzati da dieci anni a quella parte erano stati loro.
Tutto era cominciato una sera d'estate, a metà degli anni settanta, a Cheesefoot Head, vicino a Winchester.
Doug Bower, da tempo interessato al fenomeno UFO, disse a Dave Chorley che mentre si trovava in Australia aveva sentito una storia su un UFO che sarebbe disceso a Queensland e avrebbe lasciato un segno circolare nell'erba.
Indicando un campo di grano adiacente, Bower chiese: "Cosa pensi che succederebbe se creassimo un'impronta laggiù? Di sicuro qualcuno suggerirebbe che vi è atterrato un disco volante".
Subito dopo i due presero una barra d'acciaio ad L e, camminando lungo le tracce del trattore, si infilarono nel campo dove realizzarono il loro primo cerchio.









I circlemakers realizzano il disegno di un'automobile in un campo di grano per una campagna pubblicitaria

Piantarono l'estremità più corta della barra nel terreno e, usandola come perno, iniziarono a farla ruotare, avanzando carponi, finché, nel giro di quaranta minuti, ottennero un cerchio di circa nove metri di diametro.
La prima estate fecero una dozzina di cerchi e così fecero ancora le estati seguenti, ma nessuno sembrava accorgersene. Sul finire dell'estate del 1979, stavano quasi per abbandonare tutto. Vollero comunque tentare ancora una volta, nell'estate del 1980, quando decisero di fare i cerchi solamente dove avrebbero potuto essere visti, cioè sulle pendici di colline o in prossimità di strade sopraelevate. E così fu: i cerchi furono notati e attirarono l'attenzione dei vari esperti che cominciarono a formulare le loro ipotesi sempre più straordinarie.
Nel 1988 i cerchi furono più di 50, solo 30 nel 1989, ben 232 nel 1990 e 181 nel 1991, l'anno in cui la beffa fu svelata.
Bower e Chorley furono imitati da altri buontemponi, che occasionalmente realizzarono dei cerchi anche in altri paesi. Ma si trattò più che altro di imitazioni sporadiche. La patria dei cerchi resta la Gran Bretagna, dove questa pratica è continuata ed è diventata quasi una forma d'arte simile nella sua filosofia ai graffiti. Uno dei più prolifici autori di cerchi, Jim Schnabel, ha scritto addirittura un libro sulla sua carriera "artistica"; mentre nel 1992 si è tenuto addirittura un concorso, a West Wycombe Bucks, per "creatori di cerchi" capaci di realizzare le forme più intricate e incredibili.
Per un gruppo di artisti/burloni inglesi (vedi: http://www.circlemakers.org) realizzare disegni nel grano è diventata addirittura una professione! Per questo motivo sono ingaggiati da aziende perché realizzino insoliti disegni al fine di pubblicizzare determinati prodotti. Altre volte sono giornali e tv a chiedere loro di produrre disegni: il triangolo impossibile qui riprodotto fu realizzato dai Circlemakers il 29 luglio 1999 per conto del Daily Mail.

L'esperimento del CICAP
Eppure, fino a poco tempo fa, schiere di ufologi erano pronti a giurare che nessun uomo avrebbe potuto realizzare simili disegni. Inoltre, costoro sostenevano che, anche se fosse possibile, realizzare tali disegni ciò richiederebbe molto tempo; infine, dicevano, eventuali burloni non potrebbero non lasciare una traccia evidente del loro passaggio

nel grano, visto che le spighe crescono molto fitte e sembrerebbe impossibile non schiacciarle camminandovi in mezzo. Per costoro, la spiegazione più probabile era quella extraterrestre: o tracce dell'atterraggio di astronavi aliene, oppure messaggi che gli alieni disegnerebbero nel grano per comunicare con noi.
Ebbene, qualche tempo fa al CICAP abbiamo voluto verificare la cosa in prima persona grazie a un'occasione offertaci dal mensile Focus. Interessati quanto noi alla teoria dello scherzo, gli amici di Focus si sono offerti di sponsorizzare l'operazione e di rimborsare il proprietario del campo a cui avremmo inevitabilmente danneggiato parte del raccolto.
Cominciammo dunque a guardarci intorno per cercare un campo adatto e furono Andrea e Marino Franzosi a trovarlo, nei pressi di Adria, in provincia di Rovigo, grazie alla disponibilità dell'Azienda agricola Vendemmiati.
Luigi Garlaschelli, che aveva già avuto un'esperienza di questo tipo realizzando un cerchio nel grano diversi anni fa (Ibid.), si preoccupò di procurare tutto il materiale necessario e di coordinare i lavori.
Innanzitutto, è stato fatto un disegno sulla carta dell'immagine che volevamo ottenere; quindi, ci siamo messi al lavoro. La prima cosa che si scopre è che camminando lungo i solchi lasciati nei campi dal trattore è possibile inoltrarsi all'interno senza lasciare tracce. Per realizzare il disegno, è sufficiente piantare un paletto nel terreno, legarvi una corda e girare in tondo per delimitare il perimetro del primo cerchio (che misurava circa 20 metri). Poi, con un rastrello si abbassano le spighe all'interno del cerchio: anche qui, abbiamo scoperto che le spighe non si spezzavano, ma si piegavano docilmente. Per le linee che collegano i cerchi, fu sufficiente tendere le corde e abbassare le spighe tenendosi vicini alle corde. Nel giro di un'ora, avevamo terminato il nostro disegno nel grano (vedi foto in bianco e nero - l'intera operazione è documentata sul numero di luglio 1999 di Focus).
Non sono mancate le inevitabili proteste da parte degli ufologi più fanatici perché il nostro disegno aveva qualche sbavatura qui e là: il fatto è che se anche noi avessimo la possibilità (e la voglia!) di realizzare 40/50 disegni ogni estate, come fanno gli artisti inglesi (alcuni dei quali sono addirittura nostri amici), questi piccoli difetti scomparirebbero rapidamente. Non volevamo certo dimostrare che tutti i cerchi che si manifestano sono fatti così, ma quello che è certo è che abbiamo dimostrato per la prima volta, anche in Italia, che due persone, armate solo di una corda, un piolo e un rastrello potevano realizzare, nel giro di un'ora, una figura complessa come quelle che si vedono nei tanti libri di "misteri". Con buona pace di tutti coloro che continuano a ritenere l'impresa impossibile...

Le ultime affermazioni
Più recentemente, hanno avuto risonanza alcune affermazioni secondo cui i cerchi avrebbero presentato caratteristiche insolite, non presenti in quelli realizzati "artigianalmente" dagli scettici. In particolare, un fisico olandese, Eltjo Haseloff, avrebbe riscontrato anomalie nel campo magnetico e ritrovato ossido di ferro.
Ancora una volta il mensile Focus ha voluto vederci chiaro e ha condotto un'indagine sul posto non appena si è avuta notizia della comparsa dei primi cerchi di grano in Inghilterra: sono così stati raccolti campioni poi inviati ai laboratori delle università di Milano e Bologna. Obiettivo: ripetere proprio le osservazioni di Haslehoff e di un altro studioso, il biofisico William Levengood. I risultati della ricerca sono stati pubblicati su Focus n. 106: anche nei cerchi esaminati sono state trovate particelle di ferro con silicio, manganese, alluminio e altri elementi, anche di forma sferica, ma in una misura normale. La radioattività non era significativa, anzi in alcuni campioni addirittura al di sotto della soglia normale. E perchè le piante all'interno dei cerchi presentavano più vitalità rispetto a quelle esterne? La ragione è che le piante piegate cercano di reagire e, oltretutto, ricevono più luce che stimola la fioritura. Per quanto riguarda i semi: sono stati analizzati a Milano, senza riscontrare differenze fra quelli delle piante interne ai cerchi rispetto a quelle al di fuori. E i famosi rigonfiamenti che Levengood ha riscontrato nelle piante colpite dal fenomeno? Sono presenti anche nei campioni esaminati a Milano: il punto è che queste piante sono state "strapazzate", probabilmente, da qualcosa di meccanico.
Insomma, i cerchi nel grano sono ancora un fenomeno misterioso? E' stato dimostrato che li si può rifare con poco sforzo da chiunque; esistono persone che lo fanno di mestiere e altre per diletto e lo hanno dimostrato più volte; non sono state rilevate differenze rilevanti tra i cerchi fatti da burloni dichiarati e quelli realizzati da "ignoti"; le ricerche sulle presunte anomalie non possono considerarsi probanti (anche perchè non sono mai stati pubblicate su riviste scientifiche internazionali di chiara fama, quali Nature o la Physical Review, ma solo su bollettini marginali) ... Nonostante tutto ciò, c'è ancora chi si ostina ad accusare gli scettici di chiusura mentale. A questo punto, tutte le prove esaminate portano a concludere che i cerchi sono esclusivamente opera umana; chi sostiene il contrario, è cioè che la loro origine sia paranormale, ufologica o dovuta a fenomeni naturali finora sconosciuti, se vuole essere creduto deve portare prove convincenti a sostegno delle proprie affermazioni.


Top
 Profilo  
 

Grigio
Grigio

Avatar utente

Mr. FIVE EUROMr. FIVE EURO

Non connesso


Messaggi: 2759
Iscritto il: 03/12/2008, 12:06
Località: Napoli
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 28/10/2010, 08:57 
Enigma enigma

leggiti questa discussione

http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=2249



_________________
Arpiolide dal 2008
Top
 Profilo  
 

Ufetto
Ufetto

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 131
Iscritto il: 15/05/2010, 16:26
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 28/10/2010, 20:35 
Beh allora è così, sono solo un imbroglio, sono solomopera umana!!


Top
 Profilo  
 

Pleiadiano
Pleiadiano

Avatar utente

Difensore della logicaDifensore della logica

Non connesso


Messaggi: 4533
Iscritto il: 05/12/2008, 22:51
Località: Padova
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 01/11/2010, 22:59 
Repetita iuvant! Hai fatto bene a postare questo lungo articolo, Enigma.... dire le cose una volta sola non basta, lo sappiamo!


Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 4 messaggi ] 

Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
Oggi è 03/06/2024, 21:38
© 2015 UfoPlanet di Ufoforum.it, © RMcGirr83.org