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Va contro a DibitontoMi chiamo U. T., sono nato nel 1949 a Genova in una buona famiglia borghese da padre ligure e mamma lombarda, tutti e due forniti di cultura media superiore. Ho studiato sino all’Università (Scienze Politiche, poi interrompendo gli studi), ho fatto il militare come sottufficiale in Artiglieria da Montagna. Sono musicista autodidatta (suono chitarra e tastiere), e sono iscritto alla Società Italiana Autori ed Editori dal 1970. Ho lavorato in un’azienda di famiglia con 30 dipendenti, di cui sono stato anche presidente per 3 anni. Attualmente sono agente di commercio nel settore della ristorazione. Parlo molto bene il francese e me la cavo con l’inglese ed il tedesco. Ho visitato mezzo mondo (Kenya, Messico, quasi tutta l’Europa, U.S.A.). Sono eterosessuale, sposato e poi risposato con tre figli oggi maggiorenni (una figlia dalla prima moglie e due maschi da quella che mi sopporta dal 1981). Sembrerei una persona normale, né peggio né meglio di tante altre, non particolarmente smaliziato ma neanche scemo del tutto, eppure ….
Eppure a metà degli anni ’80 –avevo 35 anni- ebbi la (s)ventura di conoscere Giorgio Dibitonto, residente nella mia città, sedicente veggente cui erano apparsi (così lui asseriva) gli Arcangeli, la Madonna e Gesù. Io ero un cattolico in cerca di risposte che non trovavo in Chiesa, che non frequentavo ormai da anni.
Purtroppo credetti che quello che il suddetto signore andava dicendo in giro per il mondo fosse vero (con me, in periodi diversi, gli credettero altre migliaia di persone in mezza Europa, molte delle quali attraverso anni successivi da me poi conosciute personalmente). Aveva scritto un libro che si integrava con la Bibbia (lui diceva di averlo ricevuto in una notte per infusione dello Spirito Santo) che mi sembrava bellissimo. Fu una folgorazione. Iniziai un percorso spirituale che mi sembrava appagante e totalizzante, in conseguenza del quale arrivai a condizionare per circa vent’anni tutta la mia vita. Arrivai così a fare una fideiussione bancaria ad una donna solo perché faceva parte del mio cammino, che poi mi lasciò un debito con la banca di circa 40 milioni. Me ne andai anche di casa per un po’ di tempo perché mia moglie non condivideva tutte le mie scelte. Mi misi contro parenti, amici e familiari che non capivano e non condividevano le mie scelte. Arrivai infine ad abbandonare il sicuro posto di lavoro nell’azienda di famiglia –dopo trent’anni-, lasciandolo per una sistemazione incerta, perché ero convinto che il mio ruolo spirituale doveva scrollarsi di dosso le pesantezze di un lavoro che impicciava la mia crescita spirituale.
Per circa vent’anni sono stato convinto di agire in buona fede secondo quelli che erano i dettami di questo cammino (chiamato prima “Missione cosmica” e poi “Opera di Genova”), per il quale non ascoltavo ormai nessuno che non fossi io medesimo –perché credevo di essere guidato da Dio in persona-, ed ero arrivato alla convinzione che avrei potuto anche sacrificare la mia vita per tale “cammino”, tanto ero sicuro di fare la volontà del Signore. Finché una carissima “sorella” (di cui non riporto le generalità per motivi di privacy), che come me aveva avuto modo di seguire il mio stesso percorso ma che dopo un po’ di tempo aveva sentito puzza di bruciato, mi mise qualche pulce nell’orecchio e mi portò con insistenza a verificare –non ostante le mie resistenze- le mie incrollabili certezze. Mi disse che aveva parlato con alcune persone, tra cui il fratello del veggente (da lei cercate appositamente per chiarire alcune sue perplessità) che lo avevano conosciuto all’inizio della Missione nei primi anni ’80 e che se ne erano poi distaccate per situazioni poco chiare e non proprio consone al comportamento di una persona che riceve dei massaggi dal Cielo. Facendo violenza a me stesso, riuscii a mettere in discussione le mie certezze, verificandole personalmente con le persone che la mia sorella “spirituale” mi indicava man mano, quasi pressandomi perché non cambiassi idea. Alla fine riuscii ad avere le conferme che mai avrei voluto sentire, ma che non mi davano molte alternative. Mi resi conto di aver seguito un ciarlatano e che avevo fatto delle scelte di vita unilaterali contro tutto e tutti, quasi ipnotizzato dal quel cammino affascinante che mi vedeva in prima fila col Signore, tra i protagonisti della salvezza del Cosmo. Insomma, avevo dovuto ammettere di essere stato quanto meno dabbene, se non proprio stupido, nel credere per vere per così tanti anni le storie di quella persona e dei suoi accoliti.
Non fu propriamente un godimento, perché realizzare che quello su cui avevo costruito gli ultimi vent’anni della mia vita era tutta una bufala mi faceva crollare tutte le mie sicurezze. Non fu facile, ma grazie alla benedetta insistenza di quella mia “sorella” spirituale che si era presa cura di me e di altri amici che la appoggiavano, me ne feci una ragione.
Oggi ho preso coscienza di essere stato vittima di una setta e di esserne potuto uscire senza troppi traumi grazie ad una sincera autocritica e all’aver ascoltato dei veri amici disinteressati. Non credo di essere stato particolarmente bravo nel fare ciò: infatti la cosa che più mi ha pesato, in sostanza, è stata poi quella di rendermi conto di essere stato ingannato in una maniera quasi disarmante, senza che me ne fossi mai accorto.
Diciamo che mi sono reso conto che sono stato un cretino (e non è certo una bella riflessione da fare con se stessi), ma ho voluto girare pagina e quella era l’unica strada per uscirne. Solo chi tesaurizza i propri errori senza autocondannarsi più di tanto può recuperare le posizioni perdute ed evitare di ricaderci in futuro …
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Qui a seguire, insieme ad altre persone che a loro volta in periodi diversi hanno avuto modo di seguire le vicissitudini di cui sopra, riportiamo la cronistoria della Missione Cosmica, perché altri possano evitare di commettere errori analoghi ed anzi fare le riflessioni opportune, nel caso si venissero a trovare in situazioni analoghe a quelle vissute a suo tempo da me e da altri.
BREVI CENNI SUL GRUPPO PSEUDO-RELIGIOSO CHE FA CAPO AL SIGNOR GIORGIO
DIBITONTO (circa 1980 – 2005), GIÀ NOTO COME “MISSIONE COSMICA”, ORA A VEJANO
(VITERBO), E ALLA SIGNORA TINA DE PASCALE A GENOVA (1989 – 2005)
Fare qualche breve cenno sul “gruppo pseudo-religioso” che fa capo al Signor Giorgio Dibitonto ed ai suoi partner crediamo che non sia proprio la cosa più semplice di questo mondo. Tale aggregazione, infatti, ha avuto non poche trasformazioni sostanziali nella sua struttura -a causa delle vicissitudini attraversate nel tempo dai suoi “vertici”-, che ne hanno modificato quindi la sua essenza via via che passavano gli anni o che si verificavano determinate situazioni; ne consegue, pertanto, che quello che è oggi tale gruppo è una realtà notevolmente trasformata rispetto ai trascorsi iniziali di circa 25 anni fa, e in pratica ormai divisa in due tronconi a sé stanti (Vejano e Genova), anche se all’origine nata dallo stesso ceppo genovese. Vedremo comunque di tracciarne un veloce ritratto storico, cercando di attenerci ai fatti più rilevanti. Premettiamo che le sottoriportate testimonianze sono frutto di personali esperienze di vita vissuta o di informazioni dateci in piena libertà dai diretti interessati per quanto analogamente a loro occorso. Altri dati li abbiamo acquisiti da internet (ovvero sono di dominio pubblico).
Negli anni ‘70 a Genova opera una piccola società di import-export in Via Marassi (la “XXX” – n.d.r.: nome di fantasia a tutela della privacy), costituita da 3 soci: D. M., responsabile dell’azienda, F. D., venditore, e R. P., grafico. Sono tutti giovani, tra i venti e i trent’anni, e molto affiatati perché sono tutti e tre parecchio appassionati di fantascienza, cose astrali ed esoterismo in genere. Questa piccola azienda diventa, quasi senza che ci se ne renda conto, un piccolo “polo” del settore, dove, oltre alle questioni di lavoro, si chiacchiera spesso e volentieri con clienti e con amici delle faccende suddette. A fine decennio (l’anno dovrebbe essere il 1978) entra in scena Giorgio Dibitonto, pure lui appassionato di esoterismo, portato in azienda da F. D., perché in cerca di lavoro e con qualche problema economico. La frequentazione tra loro per i motivi di lavoro rafforza il loro legame e le loro complicità. Ad un certo punto i due si infervorano particolarmente per un libro scoperto da F.: “La Bibbia e gli extraterrestri” di Raymond Drake, edito nel 1974 dalla Casa editrice Armenia di Milano. Questo libro, che propone una nuova rilettura della Bibbia sostituendo delle parole chiave (“astronavi” al posto di “carri di fuoco”, “oblò” al posto di “occhi”, “extraterrestri” al posto di “angeli” ed altre cose analoghe) sarà poi la fonte di ispirazione del libro “Angeli in astronave”, che Giorgio scriverà successivamente e che sarà pubblicato nel 1983 dalle Edizioni Mediterranee di Roma. I due cercano di farne partecipi i consoci della ditta. Compaiono –siamo negli anni 1978-1980- altre persone (l’attuale frate, allora non ancora religioso, P. D. L., la signora M. T. G., professoressa ora in pensione e sedicente medium, appassionata di sedute spiritiche, e altri ancora), tutti legati dal filone biblico-ufologico. Da un comune interesse, o curiosità che sia, nato quasi per gioco tra alcune persone che lavoravano insieme e alcuni conoscenti, Giorgio si rende conto di avere tra le mani una faccenda che attira le persone come il miele: un argomento suggestivo (la nascente, all’epoca, disciplina dell’“ufologia”), di cui lui astutamente dà una nuova interpretazione in chiave pseudo religiosa, scomodando man mano Angeli, Arcangeli, Gesù e la Madonna, asserendo di avere avuto dei contatti “fisici” con loro, arrivando addirittura a sostenere di aver compiuto dei viaggi nel Cosmo sulle “astronavi angeliche”. C’è un inaspettato passaparola, e Giorgio comincia a girare in alcuni salotti della città, raccontando le sue asserite esperienze ufologiche, riportando un successo imprevisto. Iniziano però le defezioni dei primi “seguaci” pentiti, che sentono puzza di bruciato: D. M. e R. P. si dissociano in pratica da subito, mentre P. D. L., M. T. G. ed F. D., con altri, si allontano poco dopo. Il discorso “spiritual-ufologico”, però –a dispetto delle defezioni-, prende sempre più corpo. Ormai Giorgio è lanciato, quasi incredulo dei risvolti che tutta la faccenda viene a prendere: si dichiara pranoterapeuta, promettendo guarigioni miracolose, e la gente che lo segue e lo ascolta, gli crede; organizza incontri nelle abitazioni private di chi lo segue affascinato dalle sue conferenze, e la gente rimane fuori dalla porta di casa, da tanti che sono coloro che vogliono ascoltarlo; arriva a chiedere dei soldi per finalità “spirituali”, e li ottiene senza fatica, perché i borsellini si aprono facilmente. Lui è indubbiamente un ottimo oratore ed una persona di grande fascino. Conosce benissimo le faccende della Chiesa cattolica e le Sacre Scritture, in quanto da ragazzo ha fatto il liceo in seminario, anche se poi non è passato a Teologia ed ha gettato la veste. Nasce quindi a tutti gli effetti la “Missione Cosmica” –l’anno ufficiale è il 1980-, dove Giorgio viene riconosciuto dai suoi seguaci iniziali come veggente autentico, anche se quasi incompreso e non ben considerato –così lui almeno asserisce- dalla Chiesa ufficiale, sempre mal disposta ad accettare cose nuove o variazioni sul tema della dottrina.
Tra il 1980 e il 1982, dopo il rodaggio con gli altri “soci” fondatori che poi lo hanno abbandonato (citiamo anche, oltre a quelli già menzionati, C. E., medico, entrato in scena nell’82, che coabitò per un certo periodo con Giorgio), il signor Dibitonto porta in giro la sua storia “cosmico-spirituale”, che in tale periodo cambia veste per ben tre volte: le prime due sono verbali, e la terza (che poi diventerà la versione fissata nel libro “Angeli in astronave”, edito come prima accennato nel 1983 dalle Edizioni Mediterranee di Roma) è finalmente scritta. Nella prima versione –c’era ancora F., che poi si distaccherà definitivamente da lui, non condividendone più l’operato né gli intenti- Giorgio racconta di contatti fisici con l’Arcangelo Raffaele; nella seconda compaiono altri Angeli, Gesù e la Madonna, mentre la terza ed ultima viene ingentilita dalla presenza femminile della signora “Tina” (Nunzia) De Pascale, fidanzata all’epoca con Giorgio. Ovviamente nella prima e nella seconda versione Tina era totalmente assente o solo a margine (anche se Giorgio poi si contraddirà dicendo che anche Tina era in scena dall’inizio –è scritto nel libro!-, ma di lei, come riportano più testimoni dell’epoca, non si parlava proprio o era marginalmente menzionata nelle prime due versioni orali …).
La “Missione Cosmica” quindi, nel successivo periodo degli anni 1983 e 1984 è nella sua massima espansione. Giorgio, che asserisce “contatti” quasi quotidiani (!) con Gesù, si proclama “Testimone ad immagine di Gesù”, mentre Tina diventa “Testimone ad immagine della Madre Divina” (cioè la Madonna). In poco tempo si arriva alle centinaia di seguaci (si parlava di circa 5/600 -se non più- a fine anni ’80), tra Genova ed il resto d’Italia, con appendici anche all’estero. Più volte alla settimana i seguaci si incontrano per pregare (occasionalmente anche con Giorgio, ma quasi mai con Tina, che vive “in ritiro” permanente). Il libro “Angeli in astronave”, che Giorgio ha sempre dichiarato di aver redatto in una notte per … infusione divina, diventa un successo editoriale (17 ristampe tra il 1983 ed il 2004!, con edizioni in francese, inglese, spagnolo, tedesco, danese ed altre lingue, tra cui il cecoslovacco!), anche se lui dichiara che Gesù gli ha chiesto di rinunciare ai diritti d’autore, in quanto non si tratta di farina … del sacco di Giorgio. Nessuno –salvo poche e inascoltate eccezioni- osa dubitare di quello che lui –con l’avvallo di Tina- dice e proclama. In pochi anni al libro seguono molti altri scritti (pare siano centinaia!) –distribuiti riservatamente ai soli seguaci e mai all’esterno del gruppo-, e in particolare dal 1984 quello che Giorgio asserisce essere la “Nuovissima Rivelazione” (o “Nuovissimo Testamento”) che va a completare le Sacre Scritture: il “Messaggio Cosmico”, che comprende una quindicina di “quaderni” che verranno distribuiti in diversi anni. Giorgio, con la garanzia di Tina (come dice lui), rivela il piano del Signore per gli ultimi tempi: Dio vuole realizzare sulla Terra (ma anche nel Cosmo …) un “Popolo di Sacerdoti e di Profeti” per preparare la Seconda Venuta di Gesù, e Giorgio passa quindi ad eleggere –con apposito giuramento nelle mani dell’Arcangelo San Michele- i “Sacerdoti di Melchisedec” (d’ambo i sessi) tra i suoi seguaci, ma anche degli “anziani” (che sarebbero più o meno i vescovi). I sacerdoti di Melchisedec possono celebrare tutti i riti previsti dalla nuova dottrina rivelata e amministrare tutti i sacramenti, nessuno escluso (battesimi, matrimoni, confessione, estrema unzione, eccetera, come viene riportato con dovizia di particolari nei “Messaggi Cosmici”). Modifica pure, anche se di poco, alcune preghiere, i riti, il rosario e le litanie. Lui precisa sempre che non è parto della sua mente, ma si tratta naturalmente solo e soltanto di continue rivelazioni celesti (in primis di Gesù, ma anche e spesso della Madonna = Madre Divina). Molto astutamente dichiara -e quasi nessuno osa metterlo in discussione- che Gesù gli ha chiesto di rimanere in clandestinità, in attesa che il Vaticano –che sarà opportunamente “pilotato” poi da Gesù stesso, quando saranno compiuti i tempi e le Scritture- riconosca ufficialmente negli anni a seguire quella che ormai viene definita la “Chiesa spirituale”. Peraltro Giorgio non perde occasione in tutti questi anni di dichiarare che dalla Curia di Genova sono stati esaminati tutti gli scritti e tutte le rivelazioni da lui ricevuti durante le apparizioni ed i contatti celesti (addirittura con parte in causa diretta dell’allora celebre Cardinale di Genova Giuseppe Siri, poi morto nel 1989), e che non è stato rilevato nulla in contraddizione con le Sacre Scritture. Dice anche che tutti gli “scritti” vengono fatti pervenire in Vaticano fino alle massime sfere … Naturalmente –salvo le solite rare e inascoltate eccezioni, che vengono automaticamente estromesse dalla “Missione”, quando non si mettono fuori da sé- nessuno osa dubitare di tali affermazioni.
Poi, tra il 1988 e l’inizio del 1989, succede l’imprevisto: Tina (che esce dal ritiro e comincia a farsi vedere anche in pubblico dai “sacerdoti di Melchisedec” –ovvero i seguaci-) pare attratta da un fedele genovese, che da un certo punto compare in maniera permanente al suo fianco, il signor Walter Giacobbe (loro due, però, dichiarano che tale relazione non ha nulla di un rapporto umano, ma che si tratta solo … di fraternità nella spirito, voluta dall’Alto). Tale personaggio comincia ad appoggiarla con un ruolo inizialmente di sostegno, con la definizione di “essenza integrante” di Tina, ma poi diventerà a tutti gli effetti il vero e proprio successore di Giorgio. Walter va a coabitare con Tina e la sua famiglia, ovvero anche con Giorgio. Il triangolo non funziona (anche perché ci sarebbe, tra l’altro, la legittima moglie di Walter, G. R., che ha da reclamare i suoi diritti, ma viene bellamente ignorata e messa in disparte). Giorgio allora (ormai terzo incomodo a tutti gli effetti) viene in pratica estromesso dalla famiglia, e, roso dalla gelosia, si butta in diverse avventure extra coniugali (difettuccio che lo ha sempre accompagnato …) dal dubbio risvolto spirituale e poco consono al ruolo di “chiamato” da Dio. E’ la fine della Missione Cosmica di Giorgio. Per un periodo di quasi 6 mesi c’è un “fermo” totale di qualunque attività, dove di fatto dai “vertici” del gruppo vengono tranciati i contatti con tutti i seguaci, che sono chiaramente sgomenti non conoscendo i risvolti di quello che accade. Giorgio viene infine indotto ad una fuga ignominiosa (lo si saprà poi solo dopo parecchi mesi), e sparisce per sempre da Genova, dove non tornerà mai più, se non di sfuggita.
Tina, poi, dall’estate del 1989 riprenderà l’eredità “spirituale” di Giorgio (col quale, tra l’altro, si era anche sposata civilmente da un paio d’anni, … ma era prima che entrasse in scena il signor Giacobbe), facendosi sempre vedere al fianco di Walter. In pratica fa ripartire il carrozzone della “Missione Cosmica”, che poi verrà chiamata definitivamente “Opera di Genova”. Non mancano le molte defezioni dei “giorgiani” convinti, quando viene riattivata l’operatività del tutto, ma i superstiti troveranno poi modo di darsi maggiori motivazioni e voglia di proseguire per non disperdere l’essenza del Messaggio Cosmico. Walter, anzi, dichiarerà in seguito di avere avuto a sua volta delle esperienze ufologiche (i “sollevamenti”, i contatti cosmici, le apparizioni di Angeli, di Gesù e della Madonna), mentre Tina riprenderà il rilevante filone letterario delle “rivelazioni celesti” …, e si cimenterà in una discreta produzione di ulteriori messaggi e scritti vari, che continua –con occasionali interventi in appoggio di Walter- sino alla data odierna.
Ed il signor Giorgio Dibitonto?
Di lui si hanno, per quel periodo, solo dei “riportati” e dei “sentito dire”. Si sa che inizialmente fa tappa a Brescia, paese natale di sua madre (che tra l’altro non aveva mai fatto mistero di essere contraria alle pratiche “religiose” del figlio, che però non l’ascolterà mai), dove riprende timidamente l’attività di pranoterapeuta e di guaritore (attività peraltro mai abbandonata, e che gli permette di sbarcare il lunario nei momenti difficili). Siamo arrivati ai primi anni ’90. In questo periodo (1993) Giorgio conosce la sua attuale compagna (signora Oriana Coccoluto), con la quale si trasferisce da Brescia a Parma e da lì a Civitavecchia (paese natale della signora), per giungere infine all’attuale sede di Vejano, in provincia di Viterbo, ad un’ottantina di chilometri da Roma. Quell’incontro ispira un nuovo libro a Giorgio (“Angeli in sogno”, edito nel 1994 dalla Gregory Manchia Editore di Traversetolo - Parma), in cui lui avrebbe la pretesa di raccontare per bocca di Oriana, che si professa fattrice di sogni ispirati e profetici, in che modo la Madonna abbia fatto conoscere loro due per i suoi scopi celesti. Il successo di “Angeli in astronave” non si ripete, e l’editore, anzi (che poi è figlio di primo letto di Oriana, G. M.) rimane coinvolto in un dissesto economico che mette in difficoltà l’intera famiglia per molti anni. Giorgio sii cimenta quindi –l’anno è il 1995- con un tentativo editoriale su internet, chiamato “NovaConvivia” (riportato anche dai media), che però non riscuote particolare interesse né gran seguito, e la vis letteraria di Giorgio pare esaurirsi lì. Risulta che ha avuto anche modo di collaborare con un altro personaggio che si proclama veggente di Dio, lo stigmatizzato Giorgio Bongiovanni, che a sua volta parla di angeli e di ufologia varia in chiave religiosa. (Questo signore verrà successivamente messo al bando dalla Chiesa, tramite un apposito comunicato ufficiale del professore Giuseppe Ferrari, segretario del G.R.I.S di Roma, nel febbraio 1999). Il sodalizio Dibitonto-Bongiovanni, comunque, non dura molto tempo, per palese incompatibilità tra i due veggenti, in quanto uno dei non può essere sottomesso all’altro. Non ostante tutte le vicissitudini, però, piano piano Giorgio riesce a contattare altri seguaci che gli danno ancora credito e fiducia (ne recupera tra la “vecchia guardia” e ne trova dei nuovi), e si mette a girovagare per l’Italia per portare in giro il più collaudato libro “Angeli in astronave” con il “Messaggio Cosmico”. Riesce così a formare qualche piccolo gruppo periferico a Como, a Milano, a Bergamo, a Parma e a Livorno (Genova, naturalmente, è “off limits”), dove fa la spola per tenere degli incontri che ottengono un discreto successo. Ma è in pratica nella nuova sede di Vejano (2002) che, dopo una peregrinazione di oltre dieci anni, riesce finalmente a “rifarsi la facciata” e a riprendere le fila dei vecchi discorsi, ora riproposti con le dovute variazioni sul tema, cercando di non far trapelare ai nuovi adepti gli “incidenti” del passato genovese. Roma è un ottimo e ampio bacino di “utenza” quasi totalmente vergine, ed il signor Dibitonto dà corso quindi all’“Opera di Roma”, precisando però che questa non ha niente a che spartire (salvo le comuni origini) con quella -ingrata!- di Genova, che lo ha ripudiato.
Siamo al momento attuale (2002-2004). Nomina altri “sacerdoti”, nuovi “anziani”, poi arrivano i “profeti degli ultimi tempi” e gli “eletti”, cioè “coloro che già sono posti sul Monte Sion” (ovvero sono già in Paradiso, anche se la loro “parvenza umana” continua … a far finta di vivere sulla Terra). Tutto questo con la garanzia della signora Oriana (che asserisce di avere frequenti apparizioni e messaggi dalla Madonna) e con la benedizione del Cielo. Naturalmente per lui continuano (così egli asserisce) le apparizioni degli Angeli, di Gesù e della Madonna, che lui continua a chiamare “Madre Divina”. Giorgio, anzi, dichiarerà che Gesù non ha mai cessato di apparirgli e manifestarglisi in tutti questi ultimi 25 anni, nonostante le varie traversie, che lui sosterrà di far parte, peraltro, del suo personale disegno celeste voluto e guidato dall’Alto appositamente per lui. Dall’estate 2003, dopo oltre dieci anni di silenzio, dal Cielo Gesù (così dichiara Giorgio) riprende la rivelazione del Messaggio Cosmico, che era ferma al quaderno n° 15 del 1993. Giorgio si scatena. In pochi mesi vengono distribuiti freneticamente il testo del Massaggio Cosmico n° 15 (nuova edizione “romana”, diversa dal n° 15 genovese), e poi il 16, il 17 ed il 18. All’epoca attuale dovrebbe già essere stato superato abbondantemente il n° 20 e più. La distribuzione avviene sempre per via “interna” e strettamente riservata, tra i seguaci, e mai divulgando tali scritti al resto del mondo.
Per quanto attiene, poi, l’ambito “amministrativo”, la raccolta dei soldi (donazioni spontanee, che Giorgio non manca mai di sollecitare, sottolineando che è dall’Alto che così è voluto) è impostata con criteri di efficienza e con cadenza periodica. Naturalmente il Signore Gesù (così asserisce Giorgio) ha provveduto ad affiancare a lui e ad Oriana delle persone facoltose (opportunamente insignite delle più alte onorificenze spirituali) che, in caso di eventuale raccolta modesta o inferiore alle aspettative, non esitano ad integrare personalmente la questua. Il “budget” mensile figura essere fissato sui 3/4.000 euro per le spese di conduzione dell’abitazione e del vivere quotidiano. Pare che apposite investigazioni fatte per rilevare se il Dibitonto abbia mai fatto delle dichiarazioni dei redditi, abbiano portato al risultato che detto signore è totalmente sconosciuto al Fisco. D’altra parte lui ha sempre asserito che a lui e famiglia ha sempre provveduto appunto la Misericordia di Nostro Signore …, e relativamente ai rilevantissimi diritti d’autore, pare che a lui non sia mai arrivato nulla. Ufficialmente … Al massimo qualche copia del libro “Angeli in astronave” in regalo dall’editore riconoscente per le 17 edizioni in 19 anni (roba da Guinness dei primati!).
Anche per il ramo di Genova proseguono le stesse modalità di conferimento dei vari incarichi celesti e di gestione della raccolta del denaro occorrente alla bisogna, -dalla “diaspora” con Giorgio sino al momento attuale-. Con modalità analoghe a quelle in atto dai fratelli “separati” di Vejano, infatti, i già citati signori Walter Giacobbe e Tina De Pascale portano avanti con successo il loro bel discorso spiritual-ufologico-religioso parallelo. Anche se ormai i due rami sono separarti definitivamente, la filosofia, in fondo, è la stessa …
C’è infine da considerare un aspetto essenziale e basilare di tutta la questione, e cioè se il tutto potrebbe anche configurarsi passibile di denunce e quindi necessitare di tutela e assistenza legale per qualcuno, se questi si ritenesse danneggiato (non spettano a noi simili analisi, anche se ci sembra il caso di farne menzione). Questo perché in tutto il periodo summenzionato in cui i prima citati signori Giorgio Dibitonto, Tina De Pascale, Walter Giacobbe e Oriana Coccoluto hanno avuto modo di “operare” ed esercitare le loro “arti”, molte sono state le persone che li hanno seguiti, ritenendoli degni di fiducia e di considerazione (e particolarmente credendo che fossero vere le asserite apparizioni celesti dei suddetti “veggenti” e le relative rivelazioni). Alcune di queste persone, però, sono state indotte a compiere (sia in modo consenziente che in maniera “pilotata”, magari per dichiarate –e quindi non contestabili- volontà … celesti) delle azioni di diversa natura: donazioni di soldi, prestazioni diverse… –esistono affermazioni in merito e riscontri oggettivi, sennò chiaramente non ne faremmo cenno!), acquisti di certi beni in determinati esercizi commerciali, scelte varie di vita, comprese pure “l’abbandono del coniuge” che non condivideva tale cammino spirituale o il lasciare il lavoro, periodi di astinenza dai rapporti sessuali tra coppie sposate, e via discorrendo. La casistica, purtroppo, pare lunga e comprendente tutte quelle situazioni in cui si ha che fare quando c’è la manipolazione delle altrui coscienze. Pensiamo di poter affermare, invero, che il livello di sudditanza psicologica di tutti quelli che facevano e fanno tuttora parte delle cosiddette “Opera di Genova” ed “Opera di Roma”, sia stato e sia tuttora parecchio elevato. Anche perché se si verificava che un seguace osasse avanzare delle obiezioni di qualunque genere, costui veniva automaticamente estromesso dalla struttura per palese mancanza di fede nei disegni e nei discorsi “divini” che i suddetti quattro “testimoni” portavano avanti.
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Dopo il non semplice excursus storico sulla “Missione Cosmica” e sulle sue conseguenti trasformazioni e diversificazioni -articolate nel tempo a seconda degli eventi-, faremo brevemente uno schema di come è tuttora strutturato tale gruppo pseudo religioso (sia a Vejano che a Genova, con minime variazioni).
Si tratta di un organizzazione piramidale, o, come usa dirsi oggi in termini commerciali, “multilivello”.
Ogni livello sa cosa succede al di sotto del suo, ma non conosce quello che succede al di sopra (anche se crede ingenuamente di saperlo per quello che gli viene detto).
Il livello zero è il mondo intero, che ancora non sa nulla né dei vari asseriti veggenti (Giorgio Dibitonto e Oriana Coccoluto per l’“Opera di Roma”, e Tina De Pascale e Walter Giacobbe per quella di Genova), né del libro “Angeli in astronave”, né della Missione Cosmica.
Il primo livello è quello dei cosiddetti nuovi chiamati: sono le persone venute a conoscenza del libro “Angeli in astronave” per i misteriosi disegni del Signore, che dimostrano interesse a tale “cammino spirituale”. Sono seguiti da adepti dei livelli superiori, e dopo aver letto obbligatoriamente il libro partecipano ad opportuni incontri, ricevendo i primi “quaderni” del Messaggio Cosmico e di un’altra collana chiamata “Dio è Amore”. Ci sono naturalmente anche quelli che leggono il libro e non se fanno niente, ma quelli non contano e rientrano nel livello zero.
Se –con le opportune conferme dal Cielo … - i “nuovi chiamati” arrivano in fondo al percorso (che si chiama “Missione di carità”), questi ricevono la “Casa-Chiesa” (cioè la loro abitazione viene assurta a Tempio di Dio), e dopo l’apposito giuramento nelle mani di San Michele Arcangelo diventano Sacerdoti di Melchisedec –sia maschi che femmine, come anzi detto- e possono amministrare tutti i Sacramenti e adempiere tutte le funzioni sacerdotali vere e proprie. Dire la Messa, spezzando il pane e consacrando il vino, celebrare matrimoni, battesimi, la confessione e tutti i Sacramenti, purché si mantenga una opportuna segretezza col resto del mondo (compresi quei familiari che non fossero eventualmente d’accordo col neo sacerdote). Questo è il secondo livello, e da qui inizia la fase spirituale detta “Compito Celeste”.
Il successivo è il terzo livello, e si riferisce a quei “validi” e preparati Sacerdoti di Melchisedec che per rivelazione divina vengono insigniti … dall’Alto di un carattere spirituale particolare. Sono gli anziani, che ricoprono incarichi di prestigio in seno alla Chiesa Spirituale o Missione Cosmica che dir si voglia: ci sono gli anziani delle città, delle nazioni e dei continenti, ed altre forme di anzianità o incarichi spirituali particolari.
C’è poi un ulteriore quarto livello e sono gli anziani con incarichi speciali: sono quattro, e sono gli anziani ad immagine di Noè (accoglienza), Abramo (fede), Mosè (passaggio dalle cose del mondo alle cose del Cielo) ed Elia (rivelazioni degli ultimi tempi).
Esiste quindi un altro passaggio, un quinto livello, i cui facenti parte sono in genere due coppie (stranamente sempre facoltose e con notevole disponibilità di denaro, di modo che non debbano porsi troppi problemi se c’è da mettere mano al portafoglio); una coppia –ovviamente sposata e comunque maschio e femmina nel caso non fossero coniugati- è testimone aiuto all’anziano ad Immagine di Gesù, mentre l’altra è testimone aiuto all’anziana ad Immagine alla Madre Divina.
Tutti i facenti parte del secondo, terzo, quarto e quinto livello, possono essere assegnati –sempre per rivelazione divina, naturalmente …- ad un livello trasversale, che è quello degli eletti; ovvero possono essere tanto sacerdoti, come anziani, come anziani con incarichi speciali ovvero testimoni aiuto all’anziano/a ad Immagine di Gesù o della Madre Divina. Sono coloro che il Padre Celeste fa vivere come “parvenza umana” ancora sulla Terra, ma che per fede percepiscono già le gioie spirituali del Paradiso, chiamato “Nuova Eterna Gerusalemme”.
C’è poi il sesto livello, che è quello dei “due olivi”, ovvero dei due Anziani Testimoni ad Immagine e di Gesù (Giorgio) e della Madre Divina (Oriana) per l’“Opera di Roma”; mentre a Genova il ruolo di Anziano Testimone ad Immagine di Gesù è vacante, e quello della Madre Divina è suddiviso in parte maschile (Walter) e femminile (Tina), che dichiarano –come prima riferito- di essere uno l’essenza integrante dell’altra, cioè un unico essere. (Per la cronaca anche Giorgio e Oriana dichiarano di essere uno l’essenza integrante dell’altra, ma diversificano il loro ruolo con i “rivali” di Genova come prima riportato). Quello che decidono, fanno e pensano questi quattro signori, lo sanno solo loro, e possono ovviamente non farne partecipi i livelli sottostanti.
Tutto quanto qui sopra descritto è disciplinato da alcune parti del cosiddetto “Messaggio Cosmico” e da molti altri scritti distribuiti all’interno delle “Opere” di Genova e di Roma.
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P.S.: Dichiariamo che se possono sussistere (per nostro involontario errato ricordo) delle inesattezze sulle date, sui nomi o sui luoghi, queste sono senz’altro minime e irrilevanti, e che pertanto non vanno a modificare l’essenza di questa nostra memoria, che sottoscriviamo e confermiamo integralmente, asserendo che corrisponde al vero.
I firmatari dichiarano veritiere le su riportate asserzioni, avendole vissute in prima persona, ovvero avendole recepite da terzi che analogamente gli hanno confermato la propria diretta esperienza.
Il presente scritto può essere divulgabile per mezzo di stampa, rete internet o via etere.
In fede.
U.T. S .B. F.G. R.M. L.S. F.G.
Firme in originale depositate presso l’A.R.I.S. TOSCANA
Fonte:
http://www.aristoscana.com/testimonianz ... osmica.htm
Ultima modifica di
Bastion il 03/02/2011, 15:58, modificato 1 volta in totale.