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Un altro Ufo comasco spopola sul web

Il Lago di Como si conferma la nuova “Area 51” italiana. E.T. sarebbe tornato a sbarcare nel Comasco e ancora una volta sceglie YouTube per bussare alla porta degli ufomani lariani. È infatti comparso un nuovo video amatoriale sul popolare sito che ritrae quello che all’apparenza sembra un classico oggetto volante non identificato che appare nei cieli. Per vederlo basta digitare le parole chiave “disco volante ufo Como”. Finora il contributo video ha totalizzato oltre 8mila accessi. Il video stando a quanto scrive l’autore sarebbe un frammento di un più lungo filmato di 10 minuti e sarebbe stato girato a Longone al Segrino.

Il Lario si conferma così terra di misteri: abituato com’è a mostri preistorici che indisturbati navigano sotto la superficie del lago e, fin dagli anni ’50, preda di avvistamenti. Sempre su YouTube lo scorso novembre fu protagonista con 36mila contatti un altro video: vi si vedeva il corpo di un extraterrestre sottoposto ai tentativi di rianimazione di un gruppo di misteriosi soldati. Ma non solo. Il video documentava il presunto intervento di elicotteri, soldati e medici, tutti assiepati intorno al misterioso cadavere con fattezze tutt’altro che umane. La zona di queste «manovre militari» era il Pian di Spagna, in Altolago. Qualcuno azzardò che si trattasse di uno spot pubblicitario, e comunque l’ambito rimase quello della burla. Forti sospetti sollecita anche il video più recente come sottolineano ironicamente alcuni commenti dopo la pubblicazione del materiale su YouTube: «Ce l'ho anch’io un disco volante a casa mia, ci vado a lavoro con quello», commenta un internauta.

E un altro chiede. «Si è fermato a cena da voi' Perché sembra che il “disco” sia lì parcheggiato... Occhio alle multe!». Un altro visitatore sospetta che il disco sia legato a un semplice filo da pesca. Como invasa dagli alieni, quindi' Al di là delle burle multimediali, va ricordato come il nostro territorio sia stato più volte segnalato quale meta di extraterrestri. Il primo avvistamento documentato risale al 1938, e fino a oggi sono circa 400 le segnalazioni. Il picco si ebbe nel lontano 1954. Tra l’ottobre e il dicembre di quell’anno, infatti, furono segnalati ben 10 casi di avvistamenti di oggetti non identificati sul nostro territorio. Addirittura 8 tra la metà e la fine del mese di ottobre. A Parravicino d’Erba, si ebbe anche un incontro “del terzo tipo” (come nel celebre film di Spielberg) con uno strano essere, alto circa 1,3 metri, avvolto da una luce diffusa, e la testa coperta da un casco (secondo quanto riportano le cronache del tempo).

Rimanendo in tema di presenze misteriose in terra lariana , come non citare il fantasma del “Palababele” di Cantù che ancora si aggira qua e là su Internet' È una sagoma indefinita che sembra avere sembianze umane e che è finita nell’obiettivo di un fotografo amatoriale che si trovava all’interno dell’impianto sportivo abbandonato, che è tuttora uno dei simboli della città del mobile. La sequenza fotografica, inserita nel sito di Massimo Polidoro, esperto internazionale di psicologia dell’insolito e del paranormale, ha suscitato l’interesse di appassionati e curiosi. Dopo la pubblicazione si è infatti aperto su Internet un divertente dibattito tra quanti, in maniera analitica, tentano di smontare questo insolito avvistamento e chi invece ci crede