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03/11/2012, 11:21

Thethirdeye ha scritto:
Nessuno che si ponga piuttosto il problema di ciò che potrebbe essere realmente...
Voglio dire, per assurdo... potrebbe essere anche un modo molto terrestre
per liberarsi di un certo tipo di scorie.... capisci a me... [8)] [:D]


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Eccoti servito
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La catarsi vulcanica. Intervista a Radames Colella

. Società

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Radames Colella, classe 1939, è un virologo di origini irpine in forza presso l'Ospedale Ascalesi di Napoli. La sua idea - brevettata nel 1991 - di sversare i rifiuti nei vulcani attivi al fine di risolvere l'annoso problema dello stoccaggio/incenerimento/interramento degli stessi, ha fatto in questi anni il giro del mondo, destando l'interesse di studiosi americani, giapponesi ed europei, e suscitando il dibattito su riviste scientifiche del calibro di «Science», «Nature» e «The Lancet». Idea esposta nel volume La catarsi vulcanica (ed. Il Calamaio, 2010, già apparso nel 1992 per le edizioni Beta). Ne abbiamo parlato con l'autore.

La Sua idea è quella di raccogliere i rifiuti all'interno di grandi fusti sigillati da immergere nei laghi di lava dei vulcani attivi. Sembrerebbe troppo bello per essere vero.
Il disinquinamento tramite i vulcani attivi, si, è “BELLO”, come Lei dice perché è “VERO”. Immersi in un lago di magma i rifiuti di qualsiasi categoria e di qualsiasi quantità, istantaneamente vengono DISGREGATI a livello molecolare e vengono a far parte del naturale magma terrestre: è un ritorno della materia alle sue origini per effetto dell’alta temperatura –1100 gradi solo in superficie- e per la densità del magma che è quasi uguale a quella dell’acqua! È bello si, perché è vero.

Nel 2000 un team di ricercatori giapponesi si è recato a Stromboli per sperimentare sul campo la validità della Sua ipotesi. Con quali esiti? Quali sviluppi ne sono seguiti?
I cinque vulcanologi giapponesi dell’Università di Tokyo hanno riferito “dopo cinque giorni di allestimento di un piccolo laboratorio in tende da campo e due di sperimentazione ed elaborazione dei dati possiamo sostenere che i vulcani possono smaltire i rifiuti, di cui non resta niente e, cosa più importante, non si rileva alcuna nube scatenatasi dal loro impatto con il magma. Riteniamo che la strada per liberare il mondo dall’inquinamento tramite i vulcani possa essere percorribile”.Al contatto con il magma (1.000°C in superficie, oltre 2.500°C al fondo) i rifiuti si disciolgono istantaneamente, apparentemente senza generare emissioni. Non c'è il rischio che un flusso di grandi quantità di rifiuti possa provocare una alterazione dell'attività vulcanica?
Un vulcano effusivo per l’immersione nel suo magma anche di tonnellate e tonnellate di rifiuti non diventa mai esplosivo.

Le stesse sostanze radioattive possono essere immerse nel maga: esse sono già naturalmente presenti! La radioattività non aumenta! È come versare un cucchiaino di zucchero nel Golfo di Napoli: il grado di dolcezza delle sue acque non aumenta!Una volta affrontati - tramite opportune verifiche sperimentali - i problemi relativi al rischio di emissioni, esplosioni o eruzioni, resta il problema organizzativo: il trasporto quotidiano delle ingenti quantità di rifiuti da un capo all'altro della Terra (ma anche semplicemente: da Aosta al Vesuvio).
Già nel mio opuscolo de “La Catarsi Vulcanica” del 1992 sostenni che la realizzazione della mia idea dell’utilizzo del magma come fonte di smaltimento dei rifiuti passa necessariamente attraverso quattro fasi: 1) informativo- divulgativa 2) scientifico-sperimentale 3) tecnica 4) politico-organizzativa. Per il trasporto ai vulcani indicai cinque modalità di immersione: 1) sganciamento da aerei di qualsiasi tipo 2) scarico da fortezze volanti capaci di trasportare tonnellate di rifiuti 3) lancio da cannoni posizionati ai piedi dei vulcani in seguito al loro trasporto tramite navi, treni, aerei, od in modo automatico, direttamente dal posto di produzione 4) lancio di bidoni-missili anche a grande distanza. I missili diventano così “gli spazzini della terra” perdendo il loro originale carattere di “assassini dei viventi” 5) lancio di bidoni-siluri da torpediniere, sommergibili, all’interno di vulcani sommersi. Voglio ricordare anche la modalità presentatami dalla Dottoressa Helga Burkhadrt, tedesca che vive negli U.S.A. in una sua lettera a me inviata il 23 agosto 2009: “Per il trasporto dei rifiuti la miglior cosa sarebbe che i paesi ricchi costruissero navi ed aerei che possano raccogliere in un “Centro Mondiale Rifiuti” e portarli poi ai vulcani”.

Source: L'inattuale: La catarsi vulcan.... Intervista a Radames Colella
Ultima modifica di Wolframio il 03/11/2012, 11:30, modificato 1 volta in totale.

03/11/2012, 11:56

The Guardian ha scritto:

Ma la comunità scientifica in loco cosa dice nel frattempo?

Visto che è un vulcano monitorato ci saranno appunto vulcanologi e visto che il fenomeno riguarda il cielo sopra il vulcano ci saranno pareri di astronomi o astrofisici oltre che quello della signora del video.

Capperi.... ci sono studiosi che passano la vita a studiare e informarci sulla vita sessuale della moffetta e non c'è un qualche ricercatore che dica la sua su questo video?
...almeno un veterinario?

A me basterebbe anche un parere ufficiale che dica "il fenomeno è reale ma non sappiamo cos'è".


[:D]

03/11/2012, 12:37

The Guardian ha scritto:



Capperi.... ci sono studiosi che passano la vita a studiare e informarci sulla vita sessuale della moffetta e non c'è un qualche ricercatore che dica la sua su questo video?
...almeno un veterinario?



...magari disquisire sulla vita sessuale della molfetta e' molto piu' semplice.......... [;)]e non complica la vita [:I]
Ultima modifica di ubatuba il 03/11/2012, 12:38, modificato 1 volta in totale.

03/11/2012, 12:54

Wolframio ha scritto:


Thethirdeye ha scritto:
Nessuno che si ponga piuttosto il problema di ciò che potrebbe essere realmente...
Voglio dire, per assurdo... potrebbe essere anche un modo molto terrestre
per liberarsi di un certo tipo di scorie.... capisci a me... [8)] [:D]


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Eccoti servito
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La catarsi vulcanica. Intervista a Radames Colella

. Società

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Radames Colella, classe 1939, è un virologo di origini irpine in forza presso l'Ospedale Ascalesi di Napoli. La sua idea - brevettata nel 1991 - di sversare i rifiuti nei vulcani attivi al fine di risolvere l'annoso problema dello stoccaggio/incenerimento/interramento degli stessi, ha fatto in questi anni il giro del mondo, destando l'interesse di studiosi americani, giapponesi ed europei, e suscitando il dibattito su riviste scientifiche del calibro di «Science», «Nature» e «The Lancet». Idea esposta nel volume La catarsi vulcanica (ed. Il Calamaio, 2010, già apparso nel 1992 per le edizioni Beta). Ne abbiamo parlato con l'autore.

La Sua idea è quella di raccogliere i rifiuti all'interno di grandi fusti sigillati da immergere nei laghi di lava dei vulcani attivi. Sembrerebbe troppo bello per essere vero.
Il disinquinamento tramite i vulcani attivi, si, è “BELLO”, come Lei dice perché è “VERO”. Immersi in un lago di magma i rifiuti di qualsiasi categoria e di qualsiasi quantità, istantaneamente vengono DISGREGATI a livello molecolare e vengono a far parte del naturale magma terrestre: è un ritorno della materia alle sue origini per effetto dell’alta temperatura –1100 gradi solo in superficie- e per la densità del magma che è quasi uguale a quella dell’acqua! È bello si, perché è vero.

Nel 2000 un team di ricercatori giapponesi si è recato a Stromboli per sperimentare sul campo la validità della Sua ipotesi. Con quali esiti? Quali sviluppi ne sono seguiti?
I cinque vulcanologi giapponesi dell’Università di Tokyo hanno riferito “dopo cinque giorni di allestimento di un piccolo laboratorio in tende da campo e due di sperimentazione ed elaborazione dei dati possiamo sostenere che i vulcani possono smaltire i rifiuti, di cui non resta niente e, cosa più importante, non si rileva alcuna nube scatenatasi dal loro impatto con il magma. Riteniamo che la strada per liberare il mondo dall’inquinamento tramite i vulcani possa essere percorribile”.Al contatto con il magma (1.000°C in superficie, oltre 2.500°C al fondo) i rifiuti si disciolgono istantaneamente, apparentemente senza generare emissioni. Non c'è il rischio che un flusso di grandi quantità di rifiuti possa provocare una alterazione dell'attività vulcanica?
Un vulcano effusivo per l’immersione nel suo magma anche di tonnellate e tonnellate di rifiuti non diventa mai esplosivo.

Le stesse sostanze radioattive possono essere immerse nel maga: esse sono già naturalmente presenti! La radioattività non aumenta! È come versare un cucchiaino di zucchero nel Golfo di Napoli: il grado di dolcezza delle sue acque non aumenta!Una volta affrontati - tramite opportune verifiche sperimentali - i problemi relativi al rischio di emissioni, esplosioni o eruzioni, resta il problema organizzativo: il trasporto quotidiano delle ingenti quantità di rifiuti da un capo all'altro della Terra (ma anche semplicemente: da Aosta al Vesuvio).
Già nel mio opuscolo de “La Catarsi Vulcanica” del 1992 sostenni che la realizzazione della mia idea dell’utilizzo del magma come fonte di smaltimento dei rifiuti passa necessariamente attraverso quattro fasi: 1) informativo- divulgativa 2) scientifico-sperimentale 3) tecnica 4) politico-organizzativa. Per il trasporto ai vulcani indicai cinque modalità di immersione: 1) sganciamento da aerei di qualsiasi tipo 2) scarico da fortezze volanti capaci di trasportare tonnellate di rifiuti 3) lancio da cannoni posizionati ai piedi dei vulcani in seguito al loro trasporto tramite navi, treni, aerei, od in modo automatico, direttamente dal posto di produzione 4) lancio di bidoni-missili anche a grande distanza. I missili diventano così “gli spazzini della terra” perdendo il loro originale carattere di “assassini dei viventi” 5) lancio di bidoni-siluri da torpediniere, sommergibili, all’interno di vulcani sommersi. Voglio ricordare anche la modalità presentatami dalla Dottoressa Helga Burkhadrt, tedesca che vive negli U.S.A. in una sua lettera a me inviata il 23 agosto 2009: “Per il trasporto dei rifiuti la miglior cosa sarebbe che i paesi ricchi costruissero navi ed aerei che possano raccogliere in un “Centro Mondiale Rifiuti” e portarli poi ai vulcani”.

Source: L'inattuale: La catarsi vulcan.... Intervista a Radames Colella


Ecco appunto..... [:o)]

03/11/2012, 12:57

un vulcano come pattumiera? interessante...

ma il fusto, quindi, se emettesse luce lo farebbe perchè sarebbe radioattivo? [:(]

e comunque, nemmeno uno zampillo di lava per il tuffo di un fusto di quelle dimensioni? [8]
Ultima modifica di darklight il 03/11/2012, 13:03, modificato 1 volta in totale.

03/11/2012, 13:07

mhhh... certo che per fare un'operazione del genere ci vuole o una mira eccezionale per lo sgancio da elevata altitudine o un volo a bassa quota... la prima operazione sarebbe rischiosa... la seconda sarebbe stata visibile agli osservatori...

qualcosa non torna

03/11/2012, 13:13

..x piloti esperti non e' poi tanto difficoltoso.............diciamo professionisti....[;)]

03/11/2012, 13:15

se il materiale non è radioattivo e il terreno circostante può essere bonificato a seguito di un incidente si può ipotizzare... ma con le scorie non si scherza.. te lo immagini un bestione del genere pieno di uranio? [:D]

03/11/2012, 13:19

secondo voi eseguono un'operazione del genere sapendo che ci sono occhi (anche elettronici) puntati addosso? Inverosimile...

03/11/2012, 13:27

darklight ha scritto:

secondo voi eseguono un'operazione del genere sapendo che ci sono occhi (anche elettronici) puntati addosso? Inverosimile...


Beh basta non farlo tutti i giorni e per chi ha visto lo si induce e predispone a pensare che è un mistero, ufo, meteora, illusione ottica,e mille altre cose. Tanto se devono scaricarlo nel vulcano faranno in modo di trovarsi al di sopra del campo visivo delle telecamere confidando anche della probabilità che l'oggetto in caduta passi proprio tra un fotogramma e l'altro e non venga ripreso come è accaduto in questo caso.

Prendere per i fondelli la gente oggi è molto piu facile che ieri al contrario di quello che si crede.
Ultima modifica di Wolframio il 03/11/2012, 13:39, modificato 1 volta in totale.

03/11/2012, 13:29

Thethirdeye ha scritto:
Nessuno che si ponga piuttosto il problema di ciò che potrebbe essere realmente...
Voglio dire, per assurdo... potrebbe essere anche un modo molto terrestre
per liberarsi di un certo tipo di scorie.... capisci a me... [8)] [:D]


Non avevo capito capito il senso del post... ora ci siamo [:)]

03/11/2012, 13:34

Wolframio ha scritto:

darklight ha scritto:

secondo voi eseguono un'operazione del genere sapendo che ci sono occhi (anche elettronici) puntati addosso? Inverosimile...


Beh basta non farlo tutti i giorni e per chi ha visto gli si dice che è un mistero, ufo, meteora, illusione ottica,e mille altre teorie. Tanto se devono scaricarlo nel vulcano faranno in mdo di trovarsi al di sopra del campo visivo delle telecamere confidando anche della probabilità che l'oggetto in caduta passi proprio tra un fotogramma e l'altro e non venga ripreso.


ok però teniamo anche presente le eventuali dimensioni del velivolo capace di trasportare un ipotetico contenitore di quella grandezza... a bassa quota, se leggero, lo "appendi" ad un elicottero...
esistono elicotteri che possono volare ad alta quota? O ci sono anche aerei che possono trasportare cose penzolanti? Perchè senò mi chiedo che velivolo possa incapsulare un contenitore del genere [8]
Ultima modifica di darklight il 03/11/2012, 13:39, modificato 1 volta in totale.

03/11/2012, 13:43

darklight ha scritto:

ok però teniamo anche presente le eventuali dimensioni del velivolo capace di trasportare un ipotetico contenitore di quella grandezza... a bassa quota, se leggero, lo "appendi" ad un elicottero...
esistono elicotteri che possono volare ad alta quota? Perchè senò mi chiedo che velivolo possa incapsulare un contenitore del genere [8]



Siamo nell'ambito della fantasia.

Cmq, semmai, si potrebbe ipotizzare un missile telecomandato.
La precisione del target sarebbe millimetrica.

Immagine

http://www.boeingitaly.it/ViewContent.d ... Precisione

Meglio una cosa del genere in un vulcano-pattumiera...
che lanciarlo nello spazio... no? Sarebbe quanto meno
più economico... [|)]

03/11/2012, 13:47

Thethirdeye ha scritto:

darklight ha scritto:

ok però teniamo anche presente le eventuali dimensioni del velivolo capace di trasportare un ipotetico contenitore di quella grandezza... a bassa quota, se leggero, lo "appendi" ad un elicottero...
esistono elicotteri che possono volare ad alta quota? Perchè senò mi chiedo che velivolo possa incapsulare un contenitore del genere [8]



Siamo nell'ambito della fantasia.

Cmq, semmai, si potrebbe ipotizzare un missile telecomandato.
La precisione del target sarebbe millimetrica.

Immagine

http://www.boeingitaly.it/ViewContent.d ... Precisione

Meglio una cosa del genere in un vulcano-pattumiera...
che lanciarlo nello spazio... no? Sarebbe quanto meno
più economico... [|)]


certo che sarebbe economico... e con un missile telecomandato anche abbastanza sicuro.. [|)]
Ultima modifica di darklight il 03/11/2012, 13:50, modificato 1 volta in totale.

03/11/2012, 13:49

ma neanche uno zampillo? [|)]
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