Ora, sulla base di quanto riportato osservate bene l'immagine appena postata e rileggiamo insieme un altro caso di CYGAR-SHAPE riportato da questo forum dal nostro amico Ufologo555. Tenete presente che si tratta di due avvistamenti distinti e separati, avvenuti a trent'anni di differenza, anche se nelle stessa zona:
[u]FONTE: http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=13196[/u]" In una ondata che si rispetti non può certo mancare di un evento stupefacente come un incontro ravvicinato del terzo tipo oppure come un atterraggio.
E in questo caso, incredibile ma vero, l'atterraggio avvenne nientemeno che in un aeroporto civile. L'aeroporto è quello di
Marignane e ad osservare un ordigno posarsi al suolo per poi ripartire dopo una breve sosta fu il doganiere Gabriel Gachignard. Verso le due del mattino del 27
ottobre 1952 , Ganchinard si trovava su una terrazza della dogana dell'aeroscalo.
Il corriere postale Nizza-Parigi era appena decollato quando, all'improvviso il doganiere, alla sua sinistra, scorse una piccola luce che sembrava avvicinarsi sorvolando la pista. Non era molto forte, ma ben visibile e nitida, successivamente ne stimò la velocità a circa 250 chilometri orari. Ganchinard dapprima pensò che si potesse trattare di una stella cadente e di essersi sbagliato nella valutazione della distanza e della velocità, ma quando la luce si abbassò sino ad una decina di metri al di sopra di una costruzione che si trova a circa un chilometro, al margine della pista, comprese che non si trattava di una
meteora, ma di qualcosa di assolutamente diverso. L'oggetto, proseguendo con una
traiettoria rettilinea,
senza oscillazioni, giunse sulla pista e improvvisamente si fermò, passando dai circa 250 chilometri orari all'immobilità completa. Nel momento preciso in cui l'oggetto si posò al suolo, a circa 100 metri di distanza da Ganchinard, il doganiere udii un rumore sordo, come soffocato; il rumore di un oggetto pesante che viene deposto al suolo. Era il primo suono che sentiva perché tutto si era svolto in
assoluto silenzio.
La curiosità vinse la paura e così il doganiere cominciò ad avvicinarsi; arrivato a circa 50 metri dall'oggetto poté distinguerlo: era a
forma di una palla da rugby, alto circa un metro e lungo cinque. Aveva delle
finestrelle alte circa 20 centimetri,
disposte su una linea che seguiva la curvatura dell'oggetto. Dietro ai portelli palpitava una
luce strana, né stabile, né fissa, ma blanda, pallida. Il doganiere vide delle
ombre che passavano dietro quelle finestre.
Ad un certo punto dall'oggetto uscirono delle
scintille subito seguite da un
crepitio simile a quello dei
fuochi d'artificio, e subito dopo l'oggetto decollò con una tale forza da costringere il doganiere di indietreggiare di diversi metri. Impossibile valutarne la velocità. Dopo alcuni istanti, lasciandosi dietro una
scia di particelle bianche, l'UFO, allontanandosi sopra lo stagno di Berre, scomparve nella notte. "
A parte le dimensioni che non coincidono (quelle del
1983 è descritto come molto più grande) ci sono analogie... impressionanti!
![Compiaciuto [8)]](./images/smilies/UF/icon_smile_shy.gif)
Forma, profilo, oblò, sistema di propulsione. E per contro poche analogie con gli
UFO sigariformi classici. Insomma una sorta di
tecnologia terrestre (gli oblò retroilluminati, le scie vistose e brillanti mai viste nel mondo degli OVNI, traiettoria lineare e senza oscillazioni ma anche assenza totale di ali e di coda...)
Due casi unici con scarse analogie rispetto a quanto già noto.
![Caldo [8D]](./images/smilies/UF/icon_smile_cool.gif)
Continuo a chiedermi come mai l'ufologia istituzionale li abbia praticamente ignorati.
![Occhiolino [;)]](./images/smilies/UF/icon_smile_wink.gif)