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Grigio
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MessaggioInviato: 26/04/2010, 00:19 
Si dice che la confraternita abbia avuto moltissimi iscritti nell'anno in qui Lovecraft (si presume) sia arrivato nel polesine - coincidenze-


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MessaggioInviato: 26/04/2010, 21:32 
Io vivo in questa zona favolosa, fabulosa e affabulante (sotto i punti di vista) da quando avevo un anno.... qui tutti o quasi dicono di avere visto qualcosa o di avere avuto esperienze sconcertanti e mi raccontano storie allucinanti o spaventose. Tutti quanti.... fuorché io! Ogni volta che posso, esco fuori la sera nella speranza di vedere qualcosa.... mai visto niente che potessi identificare sicuramente come "qualcosa di strano".... e non solo alieni e UFO, ma anche tante altre storie pazzesche....
Mannaggia che rabbia!


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MessaggioInviato: 26/04/2010, 21:35 
Cita:
nemesis-gt ha scritto:

Si dice che la confraternita abbia avuto moltissimi iscritti nell'anno in qui Lovecraft (si presume) sia arrivato nel polesine - coincidenze-


O forse lui si è deciso a farlo nel 1926 non solo perché aveva appena rotto con la moglie ed era in crisi esistenziale, ma anche perché aveva avuto notizie in merito. In più lui aveva simpatia per il regime fascista, che era appena salito al potere in Italia.... forse esiste invece un legame fra la Confraternita e il fascismo?
(lo so, sto facendo delle dietrologie azzardate, ma a questo punto non so bene che pesci pigliare in merito....)


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MessaggioInviato: 29/04/2010, 21:55 
Grazie per le informazioni fornite sull'Homo Saurus e sulla connessione Lovercraft - Veneto, molto interessanti e sicuramente da approfondire.

Riflettevo sull'ipotetica esistenza di una specie animale di medie-grandi dimensioni perché non è secondo me sbagliato pensare che quando in una data area geografica le credenze locali parlano di esseri od ominidi intelligenti dietro ci sia"solo" (si fa per dire) la presenza di una specie animale molto elusiva ed ancora sconosciuta alla scienza. Questo potrebbe essere anche il caso dello yeti e di altri presunti ominidi relitti di alcune zone dell'Asia centrale e del sud-est asiatico e su questo già Heuvelmans, il fondatore della moderna criptozoologia, fece le sue considerazioni. Però mi sembra inverosimile che una specie animale di dimensioni così grandi possa essere sopravvissuta in una zona così relativamente ristretta come il delta del Po e dintorni, soprattutto necessitando di un consistente numero di esemplari per poter sopravvivere fino ai nostri giorni e per di più sfuggendo sempre alla cattura o all’identificazione. Anche tenendo conto di possibili cunicoli sotterranei mi sembra davvero impossibile. Ci deve essere un'altra spiegazione, forse più di una.

Cita:
Enkidu ha scritto:

Il rito che svolgono è del tutto segreto, il che lascia sconcertati, perché nella Chiesa Cattolica non esistono culti segreti ed esoterici, almeno ufficialmente.
Ciò ha fatto pensare che in realtà essi non siano veramente cattolici, e ha suscitato l'interesse di Lovecraft, che sarebbe venuto in Polesine proprio per verificare le dicerie che gli erano state riferite da un misterioso personaggio tanti anni prima, e che lui non nomina, se non con le sue iniziali...
Tale personaggio pare che gli avesse detto che in quel rito non adoravano il Dio dei cristiani, ma un essere misterioso....
Tornato in America, scrisse subito "Il Richiamo di Cthulhu", che è una rappresentazione simbolica di ciò che aveva scoperto, o creduto di scoprire, sul conto della Confraternita.
Il Culto di Cthulhu adorava, di fatti, una creatura mostruosa e di origine aliena, che si annidava in fondo al mare....



Curioso, non conosco questa confraternita, quindi le riflessioni su di essa che seguono hanno solo valore ipotetico; leggo infatti che si riunisce per il rito della flagellazione, quindi, vista anche la cornice cristiana, non è impossibile pensare che la riservatezza celi qualche forma di penitenza o di preghiera particolarmente intense. Questo è probabile che avvenga anche nel mondo chiuso di certi ordini di frati, penso per esempio ai Benedettini Silvestrini. In un colloquio personale con un mio conoscente ho avuto in passato questo forte sospetto. Al di là dell'opportunità o meno di queste pratiche corporali (che io condanno ma che sicuramente in qualcuno possono portare a delle "rotture di livello" coscienziali, anche se di dubbia utilità, secondo me), non è impossibile pensare che il silenzio sia al tempo stesso una tecnica per aumentare il pathos e quindi l'efficacia del rito ed anche un modo per proteggerlo da sguardi curiosi che inevitabilmente finirebbero per diminuirne l'efficacia, oltre che un modo per tutelarne la dignità agli occhi di crede fermamente in esso.

Una precisazione: spesso quando ci sono di mezzo pratiche dolorose corporali si finisce col parlare di "paganesimo" (non è stato questo il caso). Però bisogna ricordare che queste pratiche sono tipiche del cristianesimo sia delle origini che medievale, sono tipiche dell'islam, di certe forme di induismo e nell'antichità di certi culti misterici (ma non di tutti). Di certo erano estranee al "paganesimo" (usiamo questo termine convenzionale così ci capiamo) romano antico, se si eccettua la festa-rito dei lupercalia che aveva dei connotati un po' particolari, ma era un unicum limitata ad un ben periodo dell'anno ed ad un ambito geografico ben preciso e comunque non era certo una penitenza.

Quanto al fascismo "esoterico" di certo ci furono influenze esoteriche non cristiane sul fascismo italiano delle origini, molto più significative e serie in quanto ad intenti ed a profondità di azione di quante non ne abbia avute il nazismo. Ma queste influenze cessarono quasi del tutto a partire dal 1929, l'anno che vide il fascismo stringere il concordato con la chiesa cattolica e regalandoci quello che io considero un'assurdità, lo stato del vaticano. E così Mussolini divenne per la chiesa “l’uomo della provvidenza”, salvo poi abbandonarlo alla stessa senza nemmeno un grazie quando le cose si misero male per lui.

Quindi, per tornare a Lovercraft, vedo improbabile una sua "connection" con il fascismo italiano (al di là di eventuali simpatie personali) dopo il 1929. Anche prima comunque non è che fosse facile farsi accettare nell'Italia del tempo se a torto o a ragione si era al di fuori di certi schemi. Lo stesso Crowley (che io non stimo affatto, anzi, tutt'altro), insediatosi a Cefalù nel 1920, fu espulso dall'Italia nel 1923 (e se l'era sicuramente cercata).



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MessaggioInviato: 01/05/2010, 11:06 
E' bene fare alcune considerazioni in merito a questa storia.
Riguardo Lovecraft, la sua persona ed eventuali simpatie per il fascismo:
Lovecraft, contrariamente a quello che si pensa, non era un esoterista, non credeva nella magia e nel soprannaturale, e non credeva in Dio, perlomeno nel Dio del monoteismo, anche se provava un certo fascino per l'antico paganesimo greco-romano, come ne provava per tutta la civiltà classica.
Non fece mai parte di logge esoteriche, né di gruppi misterici di nessun tipo. Almeno, al momento non ve n'è traccia e niente nel suo epistolario lo fa pensare.
Che poi gli esoteristi di ogni tipo si siano ispirati a lui, questa è un'altra questione.
Lui era un razionalista e un materialista, e anche se poteva avere un certo concetto dell'aldilà, non credeva a uno Spirito separato dalla Materia, bensì credo che credesse che anche l'anima, o la mente, fossero una forma di materia, o meglio di energia materiale cosciente, ma per niente antitetica o diversa dalla materia terrena, più o meno come lo credevano gli antichi filosofi dello Stoicismo greco.
Aveva una visione scientifica del mondo, anche se a volte aveva teorie molto "al limite", come per esempio la sua convinzione che i nostri sogni non fossero semplicemente dei fenomeni psicologici ma il nostro entrare in un mondo "reale" che lui chiamava "la terra dei sogni".
Qualcuno potrà pensare che fra il suo razionalismo scientifico e materialista e la sua produzione letteraria ci sia una forte contraddizione.
Niente di più falso: lui stesso diceva che il perfetto scrittore gotico, lo scrittore dell'orrore e del soprannaturale, è proprio quello che non crede in quello che scrive. Perlomeno che non crede nel soprannaturale.
Questo perché lo scrittore scettico è molto più bravo, secondo lui, a dare il senso di sconcerto, di orrore e di follia che si dovrebbero provare per una cosa che sfida la ragione e la scienza.
Cosa che nei suoi racconti si sente molto, dato che normalmente il protagonista cerca sempre fino all'ultimo di aggrapparsi a una spiegazione razionale, o di credere che si tratti tutto di un delirante incubo, per non dover ammettere che l'orrenda realtà è proprio quella del mito e del sogno.
Le sue simpatie per il fascismo, quindi, erano puramente politiche. Lui riteneva che una società democratica fosse una società in decadenza, una società destinata a degradarsi, e che il totalitarismo invece fosse segno di salute e vigore sociale. Nessun legame con il fascismo "esoterico" dunque.
D'altra parte, gli esseri alieni ed extradimensionali che lui descrive, sono ispirati a dottrine esoteriche correnti nel tempo, interpretati però in modo assolutamente negativo e minaccioso, o quasi.
Di fatto, i suoi racconti sono denunce e attacchi contro l'esoterismo, non certo incitamenti al riguardo.
Per lui, le sette esoteriche che appaiono nei suoi racconti, come l'Ordine Esoterico di Dagon, e che hanno rapporti di culto e apprendimento con gli Antichi, cioè gli esseri pre-umani alieni che si nascondono sul nostro pianeta, sono di fatto delle minacce all'integrità sociale, civile e morale dell'umanità.
Certo, doveva conoscere non pochi esoteristi, se davvero sua moglie, Sonia Greene, era un'adepta di Aleister Crowley, una cosa che il puritano Lovecraft sicuramente non poteva approvare.
Ho il sospetto che la strega Asenath, figlia di una donna di Innsmouth e di uno stregone, uno dei pochissimi personaggi femminili di Lovecraft, sia una rappresentazione proprio della moglie.
Passando poi al caso della Confraternita della Santissima Trinità, non voglio dire con sicurezza che ci sia "qualcosa di losco" sotto, ma di fatto i conti non tornano.
Certo, forse il fatto che si svolga un rito segreto non è dovuto a nulla di strano. Qualcuno ha ipotizzato che sia semplicemente una faccenda di privacy.
Sicuramente però non si tratta di riti di flagellazione o di penitenza "particolare", perché sinceramente non si capisce perché bisognerebbe nascondere la cosa.
Inoltre cose di questo tipo sono più tipiche delle tradizioni del Sud Italia, e abbastanza estranee al Veneto, il quale invece eccelle per i rapporti con culti stregonesi e pagani, e per la pratica della magia, sia a livello popolare, che a livello di aristocrazia.
Si tenga conto che la "stria veneta" è una figura fondamentale del folklore di tutto il Veneto, ed era anche una figura sociale che ebbe il suo peso nella società contadina fino a poco tempo fa.
E' un fatto inoltre che la Repubblica di Venezia fu sempre estremamente tollerante nei confronti di streghe e stregoni, a tal punto che una strega del XVII secolo riuscì a superare ben tre processi per stregoneria... venendo sempre assolta! Una cosa incredibile e anomala, per i tempi!
Sotto questo punto di vista, ci sarebbero fiumi di parole da spendere, ma non posso farlo qui.
La spiegazione "ufficiale" del rito segreto della Confraternita è che il culto consisterebbe in una "orazione mentale", ma anche così non si capisce perché dovrebbe rimanere segreta.
Anzi, la cosa appare ancora più sospetta. Una "orazione mentale" significa appunto una serie di preghiere che devono essere solo pensate, ma non proferite ad alta voce, nè con canti. Ma allora, non è che in realtà quelle preghiere contengono parole proibite, magari dedicate a un culto che non è cattolico, ma che si maschera solo da liturgia cattolica?
I conti non tornano, però, soprattutto per un semplicissimo fatto: nella Chiesa Cattolica non ci dovrebbero essere né culti né riti né tantomeno dottrine segrete.
Il Cattolicesimo non è una setta misterica, non ha dottrine esoteriche, e quindi non ha bisogno di riti segreti. I culti della Chiesa Cattolica sono tutti alla luce del sole, perché sono riservati a tutti i cristiani. Punto.
Certo, in un monastero di clausura i riti vengono compiuti in riservatezza, ma non certo in modo segreto.
E qui non si tratta nemmeno di un monastero di clausura, ma di una confraternita di fedeli laici che si riuniscono una volta all'anno, provenendo da diverse parti d'Italia (tutte quelle in cui si sono dispersi gli emigrati del Polesine, soprattutto dopo le varie alluvioni che hanno devastato il Polesine) in occasione della festa della Santissima Trinità, per praticare qualcosa che appare come un "unicum" nella liturgia e nella tradizione cattolica.
Anche le loro tuniche rosso scarlatto le trovo tanto strane....
E' poi vero che la Confraternita cerca sempre di tenere lontano i curiosi dai loro riti? Questo non ho ancora avuto modo di verificarlo.
Spero di riuscire ad intuire qualcosa quando e se riuscirò ad assistere alla loro prossima processione a Loreo.
Dalla presunta lettera di Lovecraft, si evince che lui è venuto in Polesine proprio per verificare le voci che aveva sentito sui "Fradei de Loreo", come vengono chiamati in dialetto.
Ed è un fatto che, di fatto, i racconti del "Ciclo di Cthulhu" sono ispirati da quelle voci sulla Confraternita.
Nei suoi racconti scritti dal 1926 in poi, specialmente ne "Il Richiamo di Cthulhu", "L'Abitatore del Buio" e "La Maschera di Innsmouth", e in parte anche ne "L'Orrore di Dunwich" e "Colui che Sussurrava nelle Tenebre", forse anche in "Xinaian", si trovano delle allusioni, ora più ora meno, al suo presunto viaggio in Polesine e alle dicerie e alle leggende popolari al riguardo.
Se risultasse che davvero Lovecraft era convinto che tali leggende e ipotesi siano vere, ne risulterebbe allora una verità che, lo ammetto, appare ai nostri occhi spaventosa e incredibile: per secoli una Confraternita mascherata da culto cattolico ha nascosto i suoi rapporti con creature aliene non-umane e pre-umane, presumibilmente presenti sulla Terra da un passato remotissimo, in particolar modo in luoghi nascosti e sotterranei, dotati di un'intelligenza superiore a quella umana e di poteri che noi non conosciamo e forse non possiamo neanche comprendere, e che persegue oscuri scopi, tramite forse anche l'ibridazione con esseri umani consenzienti, in cambio di favori e forse di conoscenze di origine cosmica. Un'ipotesi tanto affascinante quanto ai confini della realtà, e che io stesso giudico assurda, romanzesca e incredibile, se le coincidenze e i fatti ad essa legata non fossero davvero enormi.
Gli avvistamenti nei canali, nei boschi, in mare e nei cieli, sia di esseri alieni mostruosi, sia di UFO, nel Polesine, in tutto il Delta del Po ma anche nelle Valli Ferraresi e in varie parti del Veneto come i Colli Euganei o i Colli Berici o il Lago di Garda, non sarebbero altro che la conseguenza di questa presenza antica.
La criptozoologia, quindi, non c'entrerebbe niente con questi fatti, che sarebbero ascrivibili solo all'ufologia e alla paleoastronautica.
Queste creature non sarebbero state mai catturate dunque per due principali motivi:
1) non sono esseri animali che possono essere sorpresi e catturati, in quanto troppo potenti e astuti per cadere in trappola, e in grado di nascondersi in luoghi inaccessibili o difficilmente raggiungibili come il sottosuolo e il fondo del vicino Mare Adriatico.
2) sono protetti inoltre dall'omertà della popolazione locale, e forse anche da persone ad alto livello, sia nel mondo della politica che della Chiesa, se è vero ciò che afferma Federico Greco, che dice di essersi trovato di fronte all'ostilità e alla riservatezza della popolazione del Delta, che sembrava avversare tutti coloro che si dimostravano troppo curiosi (una delle tante coincidenze con il racconto "La Maschera di Innsmouth").
Lovecraft aveva scoperto qualcosa, forse? Forse non si era limitato a raccogliere il folklore locale e assistere alla processione dei Fradei di Loreo, ma davvero aveva scoperto tracce di quegli esseri e magari raccolto confidenze di qualcuno che sapeva?
Davvero può essersene andato dal Polesine in preda al terrore per quello che aveva scoperto, e perciò aveva deciso di scrivere "Il Richiamo di Cthulhu" per lanciare un monito all'umanità, perché sapeva che se avesse raccontato la verità sarebbe stato preso per pazzo? Davvero si aspettava di venire ucciso per quello che aveva scoperto, come il protagonista de "Il Richiamo di Cthulhu" si aspettava di venire ucciso dai seguaci della setta del Culto di Cthulhu, il Dio alieno e acquatico la cui figura sembra essere ispirata non solo dalle antiche leggende polesane, ma anche di altre tradizioni, come quella sumerica?
E forse anni dopo, quando si è sentito più sicuro e ha un po' metabolizzato il trauma, si è deciso a parlare più esplicitamente, e ha scritto "La Maschera di Innsmouth", che descrive il suo viaggio in Polesine in modo realistico, e non più delirante-ossessivo e onirico, come ne "Il Richiamo di Cthulhu"?
Allo stato attuale, è difficile dirlo.
Fatto sta che nei racconti seguenti al suo presunto viaggio, ho trovato moltissime allusioni e coincidenze al riguardo. E anche in alcuni racconti precedenti, forse dovuti appunto a quando certe leggende erano solo una diceria per lui, e non le aveva ancora toccate con mano....
Leggere per credere.
Se qualcuno è interessato, posso indicare tutte le opere e i passi che in qualche modo possono fare riferimento ai misteri del Polesine.....


Ultima modifica di Enkidu il 01/05/2010, 11:34, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 02/05/2010, 20:53 
Cita:
Enkidu ha scritto:

E' bene fare alcune considerazioni in merito a questa storia.
Riguardo Lovecraft, la sua persona ed eventuali simpatie per il fascismo:
Lovecraft, contrariamente a quello che si pensa, non era un esoterista, non credeva nella magia e nel soprannaturale, e non credeva in Dio, perlomeno nel Dio del monoteismo, anche se provava un certo fascino per l'antico paganesimo greco-romano, come ne provava per tutta la civiltà classica.
Non fece mai parte di logge esoteriche, né di gruppi misterici di nessun tipo. Almeno, al momento non ve n'è traccia e niente nel suo epistolario lo fa pensare.
Che poi gli esoteristi di ogni tipo si siano ispirati a lui, questa è un'altra questione.
Lui era un razionalista e un materialista, e anche se poteva avere un certo concetto dell'aldilà, non credeva a uno Spirito separato dalla Materia, bensì credo che credesse che anche l'anima, o la mente, fossero una forma di materia, o meglio di energia materiale cosciente, ma per niente antitetica o diversa dalla materia terrena, più o meno come lo credevano gli antichi filosofi dello Stoicismo greco.
Aveva una visione scientifica del mondo, anche se a volte aveva teorie molto "al limite", come per esempio la sua convinzione che i nostri sogni non fossero semplicemente dei fenomeni psicologici ma il nostro entrare in un mondo "reale" che lui chiamava "la terra dei sogni".
Qualcuno potrà pensare che fra il suo razionalismo scientifico e materialista e la sua produzione letteraria ci sia una forte contraddizione.
Niente di più falso: lui stesso diceva che il perfetto scrittore gotico, lo scrittore dell'orrore e del soprannaturale, è proprio quello che non crede in quello che scrive. Perlomeno che non crede nel soprannaturale.
Questo perché lo scrittore scettico è molto più bravo, secondo lui, a dare il senso di sconcerto, di orrore e di follia che si dovrebbero provare per una cosa che sfida la ragione e la scienza.
Cosa che nei suoi racconti si sente molto, dato che normalmente il protagonista cerca sempre fino all'ultimo di aggrapparsi a una spiegazione razionale, o di credere che si tratti tutto di un delirante incubo, per non dover ammettere che l'orrenda realtà è proprio quella del mito e del sogno.
Le sue simpatie per il fascismo, quindi, erano puramente politiche. Lui riteneva che una società democratica fosse una società in decadenza, una società destinata a degradarsi, e che il totalitarismo invece fosse segno di salute e vigore sociale. Nessun legame con il fascismo "esoterico" dunque.
D'altra parte, gli esseri alieni ed extradimensionali che lui descrive, sono ispirati a dottrine esoteriche correnti nel tempo, interpretati però in modo assolutamente negativo e minaccioso, o quasi.
Di fatto, i suoi racconti sono denunce e attacchi contro l'esoterismo, non certo incitamenti al riguardo.
Per lui, le sette esoteriche che appaiono nei suoi racconti, come l'Ordine Esoterico di Dagon, e che hanno rapporti di culto e apprendimento con gli Antichi, cioè gli esseri pre-umani alieni che si nascondono sul nostro pianeta, sono di fatto delle minacce all'integrità sociale, civile e morale dell'umanità.
Certo, doveva conoscere non pochi esoteristi, se davvero sua moglie, Sonia Greene, era un'adepta di Aleister Crowley, una cosa che il puritano Lovecraft sicuramente non poteva approvare.
Ho il sospetto che la strega Asenath, figlia di una donna di Innsmouth e di uno stregone, uno dei pochissimi personaggi femminili di Lovecraft, sia una rappresentazione proprio della moglie.


Precisazioni molto utili, grazie.

Cita:
Enkidu ha scritto:
Passando poi al caso della Confraternita della Santissima Trinità, non voglio dire con sicurezza che ci sia "qualcosa di losco" sotto, ma di fatto i conti non tornano.
Certo, forse il fatto che si svolga un rito segreto non è dovuto a nulla di strano. Qualcuno ha ipotizzato che sia semplicemente una faccenda di privacy.
Sicuramente però non si tratta di riti di flagellazione o di penitenza "particolare", perché sinceramente non si capisce perché bisognerebbe nascondere la cosa.


Per esempio per creare un clima più concentrato e consono e potenziarne quindi gli effetti sulla psiche del singolo.

Cita:
Enkidu ha scritto:
Inoltre cose di questo tipo sono più tipiche delle tradizioni del Sud Italia, e abbastanza estranee al Veneto, il quale invece eccelle per i rapporti con culti stregonesi e pagani, e per la pratica della magia, sia a livello popolare, che a livello di aristocrazia.
Si tenga conto che la "stria veneta" è una figura fondamentale del folklore di tutto il Veneto, ed era anche una figura sociale che ebbe il suo peso nella società contadina fino a poco tempo fa.
E' un fatto inoltre che la Repubblica di Venezia fu sempre estremamente tollerante nei confronti di streghe e stregoni, a tal punto che una strega del XVII secolo riuscì a superare ben tre processi per stregoneria... venendo sempre assolta! Una cosa incredibile e anomala, per i tempi!
Sotto questo punto di vista, ci sarebbero fiumi di parole da spendere, ma non posso farlo qui.
La spiegazione "ufficiale" del rito segreto della Confraternita è che il culto consisterebbe in una "orazione mentale", ma anche così non si capisce perché dovrebbe rimanere segreta.


Appunto, come dicevo potrebbe trattarsi o di una forma di "penitenza" corporale oppure di una preghiera particolarmente intensa. Un'orazione mentale particolarmente intensa rientrerebbe in questo secondo caso ed anche qui il silenzio si imporrebbe per aumentare la concentrazione e l'efficacia di un rito di catena.

Cita:
Enkidu ha scritto:
Anzi, la cosa appare ancora più sospetta. Una "orazione mentale" significa appunto una serie di preghiere che devono essere solo pensate, ma non proferite ad alta voce, nè con canti. Ma allora, non è che in realtà quelle preghiere contengono parole proibite, magari dedicate a un culto che non è cattolico, ma che si maschera solo da liturgia cattolica?


Tutto è possibile, ma in Italia la vedo molto difficile. E' vero che il Veneto, grazie alla Serenissima, ha goduto in passato di un'indipendenza notevole dalle interferenze papali che si estendevano invece con ben altro peso su gran parte degli altri stati della penisola, ma da qui ad ipotizzare un culto non cattolico di massa (praticato cioè non da pochissime persone ma da un discreto numero) la vedo molto dura. Non sarebbe sopravvissuto, sarebbe stato estirpato. Potenti nazioni europee si guardavano bene dal pestare i piedi al papato su certe questioni e chi lo fece causò uno scisma. Quindi nella penisola, che era l'orto di casa del papato, la vedo difficilissima.


Cita:
Enkidu ha scritto:
E qui non si tratta nemmeno di un monastero di clausura, ma di una confraternita di fedeli laici che si riuniscono una volta all'anno, provenendo da diverse parti d'Italia (tutte quelle in cui si sono dispersi gli emigrati del Polesine, soprattutto dopo le varie alluvioni che hanno devastato il Polesine) in occasione della festa della Santissima Trinità, per praticare qualcosa che appare come un "unicum" nella liturgia e nella tradizione cattolica.


Appunto, che così tanta gente di estrazione laica, quindi nemmeno sottoposta alla rigida gerarchia che vige nei conventi e nei monasteri, possa aver tenuto consapevolmente segreto un culto non cristiano per molto tempo mi sembra inverosimile. Questo non impedisce che vi possa essere qualcosa di residuale a livello folklorico, così come in molte altre feste religiose formalmente cristiane ma dalla chiarissima origine precristiana, vedi i Ceri di Gubbio o i serpari a Cocullo.


Cita:
Enkidu ha scritto:
Dalla presunta lettera di Lovecraft, si evince che lui è venuto in Polesine proprio per verificare le voci che aveva sentito sui "Fradei de Loreo", come vengono chiamati in dialetto.
Ed è un fatto che, di fatto, i racconti del "Ciclo di Cthulhu" sono ispirati da quelle voci sulla Confraternita.
Nei suoi racconti scritti dal 1926 in poi, specialmente ne "Il Richiamo di Cthulhu", "L'Abitatore del Buio" e "La Maschera di Innsmouth", e in parte anche ne "L'Orrore di Dunwich" e "Colui che Sussurrava nelle Tenebre", forse anche in "Xinaian", si trovano delle allusioni, ora più ora meno, al suo presunto viaggio in Polesine e alle dicerie e alle leggende popolari al riguardo.


Questo è molto affascinante

Cita:
Enkidu ha scritto:
Se risultasse che davvero Lovecraft era convinto che tali leggende e ipotesi siano vere, ne risulterebbe allora una verità che, lo ammetto, appare ai nostri occhi spaventosa e incredibile: per secoli una Confraternita mascherata da culto cattolico ha nascosto i suoi rapporti con creature aliene non-umane e pre-umane, presumibilmente presenti sulla Terra da un passato remotissimo, in particolar modo in luoghi nascosti e sotterranei, dotati di un'intelligenza superiore a quella umana e di poteri che noi non conosciamo e forse non possiamo neanche comprendere, e che persegue oscuri scopi, tramite forse anche l'ibridazione con esseri umani consenzienti, in cambio di favori e forse di conoscenze di origine cosmica. Un'ipotesi tanto affascinante quanto ai confini della realtà, e che io stesso giudico assurda, romanzesca e incredibile, se le coincidenze e i fatti ad essa legata non fossero davvero enormi.
Gli avvistamenti nei canali, nei boschi, in mare e nei cieli, sia di esseri alieni mostruosi, sia di UFO, nel Polesine, in tutto il Delta del Po ma anche nelle Valli Ferraresi e in varie parti del Veneto come i Colli Euganei o i Colli Berici o il Lago di Garda, non sarebbero altro che la conseguenza di questa presenza antica.



A parte la fenomenologia ufologica del tipo luci o navi nel cielo, che tu sappia quanti sono i casi significativi (che non si riducano a mere dicerie) di incontri ravvicinati del terzo tipo con questi ipotetici esseri? Conosci un libro che li raccoglie?

Cita:
Enkidu ha scritto:
La criptozoologia, quindi, non c'entrerebbe niente con questi fatti, che sarebbero ascrivibili solo all'ufologia e alla paleoastronautica.
Queste creature non sarebbero state mai catturate dunque per due principali motivi:
1) non sono esseri animali che possono essere sorpresi e catturati, in quanto troppo potenti e astuti per cadere in trappola, e in grado di nascondersi in luoghi inaccessibili o difficilmente raggiungibili come il sottosuolo e il fondo del vicino Mare Adriatico.


Questo se fosse vero presupporrebbe secondo me una tecnologia superiore capace di creare basi a grande profondità sottoterra ( o sotto i fondali marini) per ospitarne un buon numero, altrimenti mi sembra difficile, per quanto poco antropizzato il delta del po non è il rio delle amazzoni e l'adriatico non è certo l'oceano pacifico.


Cita:
Enkidu ha scritto:
2) sono protetti inoltre dall'omertà della popolazione locale, e forse anche da persone ad alto livello, sia nel mondo della politica che della Chiesa, se è vero ciò che afferma Federico Greco, che dice di essersi trovato di fronte all'ostilità e alla riservatezza della popolazione del Delta, che sembrava avversare tutti coloro che si dimostravano troppo curiosi (una delle tante coincidenze con il racconto "La Maschera di Innsmouth").


Qui introduci un elemento veramente soprendente, se fosse vero. Ma tracce concrete di questa ipotetica omertà dove si possono rintracciare? Ci sono episodi di una qualche consistenza che lo fanno sospettare?

Cita:
Enkidu ha scritto:
Lovecraft aveva scoperto qualcosa, forse? Forse non si era limitato a raccogliere il folklore locale e assistere alla processione dei Fradei di Loreo, ma davvero aveva scoperto tracce di quegli esseri e magari raccolto confidenze di qualcuno che sapeva?


Di certo, se questo per ipotesi fosse accaduto, allora certamente un razionalista ne sarebbe stato maggiormente sconvolto di un contadino abituato ad accettare le realtà "altre"; di persone così ce ne erano in abbondanza nell'Italia del tempo, per un razionalista anglosassone sarebbe stato più difficile, penso.

Cita:
Enkidu ha scritto:
Davvero può essersene andato dal Polesine in preda al terrore per quello che aveva scoperto, e perciò aveva deciso di scrivere "Il Richiamo di Cthulhu" per lanciare un monito all'umanità, perché sapeva che se avesse raccontato la verità sarebbe stato preso per pazzo? Davvero si aspettava di venire ucciso per quello che aveva scoperto, come il protagonista de "Il Richiamo di Cthulhu" si aspettava di venire ucciso dai seguaci della setta del Culto di Cthulhu, il Dio alieno e acquatico la cui figura sembra essere ispirata non solo dalle antiche leggende polesane, ma anche di altre tradizioni, come quella sumerica?
E forse anni dopo, quando si è sentito più sicuro e ha un po' metabolizzato il trauma, si è deciso a parlare più esplicitamente, e ha scritto "La Maschera di Innsmouth", che descrive il suo viaggio in Polesine in modo realistico, e non più delirante-ossessivo e onirico, come ne "Il Richiamo di Cthulhu"?
Allo stato attuale, è difficile dirlo.
Fatto sta che nei racconti seguenti al suo presunto viaggio, ho trovato moltissime allusioni e coincidenze al riguardo. E anche in alcuni racconti precedenti, forse dovuti appunto a quando certe leggende erano solo una diceria per lui, e non le aveva ancora toccate con mano....
Leggere per credere.
Se qualcuno è interessato, posso indicare tutte le opere e i passi che in qualche modo possono fare riferimento ai misteri del Polesine.....




Per quanto mi riguarda si tratta di una storia molto interessante, in futuro molto probabilmente domanderò qualche dritta in più. Per il momento ho già troppe nuove nozioni da metabolizzare.

A questo punto sarebbe interessante qualche riferimento più diretto ad avvistamenti UFO in concomitanza con avvistamenti di presunti esseri anfibi avvenuti nel Polesine in tempi recenti.


Ultima modifica di quisquis il 02/05/2010, 21:33, modificato 1 volta in totale.


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Scusa se rispondo con tanto ritardo al tuo messaggio, Quisquis, ma l'avevo perso a causa del sormontare di altre discussioni che hanno ricacciato indietro quest'altra....
Sinceramente, non credo di poter ora rispondere esaustivamente alla tua domanda.
Comunque un libro che può essere interessante, ma che va preso "cum grano salis" è appunto "Homo Saurus" di Sebastiano Di Gennaro, che però credo sia difficilmente reperibile.
Tutto quello che so da altra fonte dei contatti con gli alieni in Polesine è dato da articoli di giornale e da servizi giornalistici televisivi.... quindi purtroppo non so darti un link, anche se su Internet penso che ci sia parecchia roba da leggere....
Per quanto riguarda poi la segretezza dei riti di Loreo, sono sicuro che non è certo la necessità di silenzio e raccoglimento, il volerli tenere segreti. Il silenzio e il raccoglimento lo puoi raggiungere benissimo chiudendo le porte della chiesa e basta. Un conto è nascondersi al pubblico per fare una cosa che non è segreta, ma solo riservata, e un conto è, appunto, mantenere un segreto, cioè non rivelare al pubblico ciò che si sta facendo.
Le antiche sette misteriche nascondevano i loro culti ai non-iniziati perché ritenevano che non fossero degni di conoscere le dottrine segrete che professavano, e che erano riservate ai soli iniziati.
Era questo il motivo per cui erano mantenute segrete, e non certo la necessità di silenzio e raccoglimento, il quale è raggiungibile in qualsiasi luogo sacro, senza bisogno di trasmettere culti e riti che nessuno deve conoscere.
L'idea poi che esistano culti segreti in Italia forse a te potrà sembrare peregrina.... lo sembrava anche a me, un tempo. Poi, ulteriori riflessioni mi hanno convinto del contrario.
In Italia, i culti segreti si sono sempre nascosti proprio perché tutti erano fermamente decisi a dire che tali culti non esistevano. E appunto per questo negli altri paesi l'Italia è diventata famosa come paese dei culti segreti!
Sembrerà strano.... ma è così.
Esiste un'opera che secondo me dimostra questo fatto, e che purtroppo richiede una discussione troppo vasta per essere sviscerata qui: "Aradia, ovvero il Vangelo delle Streghe" di Charles Leland in cui viene affermato a chiare lettere che per secoli il culto pagano di Diana e di altre divinità si è conservato in segreto all'ombra della Chiesa e del suo presunto dominio assoluto. Penso di fare una discussione apposta per questa opera e per tutto quello che vi è connesso, riguardo le tradizioni e i culti delle Streghe in Italia, e come questo possa essere collegato ad altri misteri.
Tale testo è famosissimo nei paesi anglosassoni e ha influenzato molto la letteratura fantastica e persino gran parte della cultura religiosa in Inghilterra e Stati Uniti, eppure in Italia è quasi sconosciuta!
Perché? Io penso perché noi italiani rifiutiamo di vederci in modo diverso da come ci vediamo, e ciò che salta fuori dall'opera di un americano dell'Ottocento che afferma scottanti verità sul conto dell'Italia, ha condannato quest'opera ad essere considerata falsa, o ignorata.
Questo a grandi linee, ma mi riservo una risposta un po' più articolata più in avanti....


Ultima modifica di Enkidu il 12/09/2010, 12:38, modificato 1 volta in totale.

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Enkidu ha scritto:

Scusa se rispondo con tanto ritardo al tuo messaggio, Quisquis, ma l'avevo perso a causa del sormontare di altre discussioni che hanno ricacciato indietro quest'altra....


Nessun problema

Cita:
Sinceramente, non credo di poter ora rispondere esaustivamente alla tua domanda.
Comunque un libro che può essere interessante, ma che va preso "cum grano salis" è appunto "Homo Saurus" di Sebastiano Di Gennaro, che però credo sia difficilmente reperibile.


Proverò a cercarlo nel mercatino dell'usato.

Cita:
Tutto quello che so da altra fonte dei contatti con gli alieni in Polesine è dato da articoli di giornale e da servizi giornalistici televisivi.... quindi purtroppo non so darti un link, anche se su Internet penso che ci sia parecchia roba da leggere....


ok, grazie. Certo che è curioso come gli alieni di Zanfretta rimandino a questo archetipo.

Cita:
Per quanto riguarda poi la segretezza dei riti di Loreo, sono sicuro che non è certo la necessità di silenzio e raccoglimento, il volerli tenere segreti. Il silenzio e il raccoglimento lo puoi raggiungere benissimo chiudendo le porte della chiesa e basta. Un conto è nascondersi al pubblico per fare una cosa che non è segreta, ma solo riservata, e un conto è, appunto, mantenere un segreto, cioè non rivelare al pubblico ciò che si sta facendo.
Le antiche sette misteriche nascondevano i loro culti ai non-iniziati perché ritenevano che non fossero degni di conoscere le dottrine segrete che professavano, e che erano riservate ai soli iniziati.
Era questo il motivo per cui erano mantenute segrete, e non certo la necessità di silenzio e raccoglimento, il quale è raggiungibile in qualsiasi luogo sacro, senza bisogno di trasmettere culti e riti che nessuno deve conoscere.


Però l'idea dei culti misterici - per lo meno quelli classici ed accettati a Roma- nasceva dal fatto che si puntava ad ottenere qui ed ora una realizzazione spirituale ritenuta in grado di svincolare per sempre il miste dalla dissoluzione psichica e coscienziale che seguirebbe alla morte fisica. Per questo si pensava che non tutti fossero pronti a tanto, fossero pronti a tagliare temporaneamente e fisicamente i ponti con il mondo sensibile senza perdersi in un mondo onirico, ma mantenendo la coscienza ben sveglia ed operante. Questo era il punto, il resto era contorno.
Non conosco la fratellanza di Loreo, però mi sembra molto difficile che possa continuare un'iniziazione in questo senso. E' più facile che trasmetta un qualche culto non cristiano (e lo trovo improbabile) che un'iniziazione in senso superiore. Per il resto probabilmente hai ragione, visto che hai una conoscenza più diretta del fenomeno.


Cita:
L'idea poi che esistano culti segreti in Italia forse a te potrà sembrare peregrina.... lo sembrava anche a me, un tempo. Poi, ulteriori riflessioni mi hanno convinto del contrario.
In Italia, i culti segreti si sono sempre nascosti proprio perché tutti erano fermamente decisi a dire che tali culti non esistevano. E appunto per questo negli altri paesi l'Italia è diventata famosa come paese dei culti segreti!
Sembrerà strano.... ma è così.
Esiste un'opera che secondo me dimostra questo fatto, e che purtroppo richiede una discussione troppo vasta per essere sviscerata qui: "Aradia, ovvero il Vangelo delle Streghe" di Charles Leland in cui viene affermato a chiare lettere che per secoli il culto pagano di Diana e di altre divinità si è conservato in segreto all'ombra della Chiesa e del suo presunto dominio assoluto. Penso di fare una discussione apposta per questa opera e per tutto quello che vi è connesso, riguardo le tradizioni e i culti delle Streghe in Italia, e come questo possa essere collegato ad altri misteri.
Tale testo è famosissimo nei paesi anglosassoni e ha influenzato molto la letteratura fantastica e persino gran parte della cultura religiosa in Inghilterra e Stati Uniti, eppure in Italia è quasi sconosciuta!
Perché? Io penso perché noi italiani rifiutiamo di vederci in modo diverso da come ci vediamo, e ciò che salta fuori dall'opera di un americano dell'Ottocento che afferma scottanti verità sul conto dell'Italia, ha condannato quest'opera ad essere considerata falsa, o ignorata.
Questo a grandi linee, ma mi riservo una risposta un po' più articolata più in avanti....


Dunque, diciamo che io conosco molto poco il folklore o la stregoneria. Sapevo di Lelend e di Aradia, ma non ho mai approfondito più di tanto; sapevo di una pretesa trasmissione di una sapienza di origine tosco-romagnola (o meglio etrusco-romagnola...) associata alla figura di Diana a Lelend, che poi di fatto ha dato origine alla Wicca anglosassone, o comunque l'ha potenziata (quando si dice che tutte le strade portano a Roma ...) ma non so molto di più.

So invece che molti personaggi di primo piano nella storia dell'esoterismo italiano fin dagli anni '20 del 900 parlarono della possibile sopravvivenza - da altri ritenuta possibile in seno a famiglie patrizie romane e in generale italiane- di possibili riti di origine romana antica. Guido De Giorgio parlava addirittura del fuoco di Vesta che non si sarebbe mai spento ma che arderebbe in un luogo sotterraneo a Roma (dove si estendono chilometri e chilometri di cunicoli e catacombe, molti ancora inesplorati tutt'oggi). In ogni caso sicuramente il paganesimo (brutto termine di origine offensiva) italico è sicuramente riemerso nell'umanesimo e nel rinascimento e non solo nella cultura e nemmeno solamente nella magia di ispirazione egizianeggiante ma soprattutto in alcuni circoli romani, come nell'accademia romana di Pomponio Leto, che tentò una ripresa (ammesso che ci sia stata veramente interruzione) di puri riti romani e che per questo furono dalla chiesa stroncati con la forza, il carcere, la tortura e la morte. Su questo e su altre storie di questo tipo ci sono studi molto interessanti.
In più al sud una vena pitagorica non è mai venuta meno, ed ha influenzato sicuramente un Bruno e un Campanella.
In sintesi, dei due fronti che caratterizzarono il "paganesimo" italico-romano al momento della sua fine pubblica, quello gentilizio-filosofico e quello contadino, in Italia è al primo che si deve un probabile continuarsi di qualcosa di realmente molto antico, proprio perché nel privato di una casa e nella continuità di una linea di sangue c'era più riparo dalle violenze della chiesa ed inoltre perché ben protetto sul piano della cultura e della speculazione filosofica, terreno sul quale poteva competere, anche mascherato, molto bene con il cristianesimo. Sul secondo per l'Italia ho forti dubbi, sia perché, di solito privo di strumenti culturali per difendersi dalla religione dominante, ha dovuto ad essa soccombere e con essa mescolarsi, sia perché la chiesa in Italia fece un'opera inesorabile di "pulizia etnica" di stampo religioso ovunque, nelle campagne in primis. Quindi trovo molto difficile la sopravvivenza di culti non cristiani "puri" in Italia nelle campagne, se non qualcosa di mascherato e deformato rispetto all'originale o comunque di origine relativamente recente e non direttamente collegato al vero passato precristiano d'Italia. Comunque potrei sbagliarmi.
Pienamente d'accordo sul fatto che in Italia ci si vede diversamente da quanto in realtà si sia stati, si sia oggi o si potrebbe essere in futuro.

Per il resto aspetto con piacere la tua ulteriore risposta di approfondimento.


Ultima modifica di quisquis il 12/09/2010, 21:01, modificato 1 volta in totale.


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