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Stellare
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 Oggetto del messaggio: 1979 - Una testimonianza interessante
MessaggioInviato: 27/07/2011, 12:00 
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Era il 1979 e mi trovavo a svolgere il servizio militare in Friuli nella caserma “Cavarzerani “di Udine nel corpo Artiglieria semovente .
Nel mese di Aprile mi avevano assegnato al servizio di guardia armato nella polveriera “Medeuzza” a pochi chilometri da Palmanova del Friuli.
Il servizio nella polveriera durava una settimana, il gruppo era composto da una ventina di soldati che si alternavano i turni di guardia 24ore su 24.
Fu una settimana “strana” già dalla prima sera.
Tra di noi cera un soldato che tutti dicevano “un po' strano” anche io lo vedevo come uno che si trovava in un posto che non era il suo, sempre taciturno, schivo, solo qualche parola ogni tanto.
La prima sera mentre ero di riposo dopo un turno di guardia mi trovavo nella camerata con le brande per dormire, io ero sdraiato nella branda situata in un angolo della stanza, di fronte a me nell'angolo opposto sdraiato nella sua branda il soldato “strano”, quella sera iniziò a parlare, ad un certo punto guardandolo lo vidi avvolto da una luce luminosa, un “bozzo” completo lo avvolgeva completamente, sinceramente non ci feci molto caso a questa cosa essendomi già successa quando ero alle scuole elementari guardando il mio maestro di nome Bulla, anche intorno a lui vedevo questo alone luminoso (aura).
Non ricordo se la notte stessa o una di quelle seguenti avvenne l'avvistamento.
Era notte fonda, il cielo quella sera era nero senza stelle, solo la luna splendeva in lontananza
La polveriera era delimitata da una rete alta con in cima del filo spinato per evitarne l'accesso
nella zona centrale diversi capannoni chiusi e impenetrabili circondata da altane di guardia alte forse 6 metri (non ricordo bene) con sopra delle garrite in cemento con in cima un faro potente e mobile che il soldato all'interno poteva muovere in tutte le direzioni, saranno state 6/7 postazioni, l'unica situata al suolo era la postazione n°1 dove io ero di guardia quella notte.
La polveriera utilizzava un generatore di corrente autonomo per alimentare le luci delle postazioni di guardia e per la casetta che utilizzavamo x dormire.
Appena fuori dal nostro perimetro cintato passava la strada statale che conduceva alla cittadina di Palmanova,con i lampioni d'illuminazione stradale alimentati dalla corrente della rete comunale.
Quella notte un commilitone dell'altana N°2 scese dalla sua postazione e venne nella mia garrita
per parlare del più e del meno mentre trascorrevano le 2 ore di guardia, lui era di Massa Carrara ma non mi ricordo il nome.
Saranno state le 3 forse 4 del mattino, ad un certo momento scorgiamo in lontananza in direzione di Palmanova. sopra il delineare delle montagne illuminate dalla luna una luce, ricordo che ci accorgemmo entrambi di questa luce comparsa dal nulla.
La luce in pochissimi secondi arrivò sopra noi, senza emettere nessun rumore,.era immensa e maestosa lasciandoci senza parole
La sua forma era ovoidale, come una palla da rugby, la sua lunghezza copriva il perimetro della polveriera, forse 200metri, la sua luce era interna di un giallo scuro ma luminosissimo,non aveva ne oblò ne porte e non emetteva bagliori o raggi al suo esterno, ben delineata nei suoi bordi nel cielo scuro di quello della notte.
Mi sentivo immobilizzato, non riuscivo a muovere un muscolo, i miei occhi era fissi verso l'astronave, tutto questo in modo dolce, non mi sentivo costretto all'immobilità, stavo bene e mi sentivo sereno, per niente spaventato, stringendo sempre nella mano destra il mio fucile con la punta della canna rivolta verso il basso.
Eravamo nel silenzio assoluto, i grilli che si sentivano fino a prima del suo arrivo si erano ammutoliti e il commilitone al mio fianco anche lui immobile e silenzioso.
Mi feci un'idea dell'altezza in cui si trovava l'astronave, probabilmente 200 metri.
Non posso quantificare il tempo che trascorse, ma sicuramente entro le 2 ore del turno di guardia.
Poi dall'astronave partirono 2 raggi a poca distanza l'uno dall'altro che ricoprirono l'intera area della polveriera, togliendo la corrente,come se l'avesse assorbita o forse x scandagliare il sottosuolo, non escludo che sotto i capannoni ci fossero diversi piani sotterranei con custodite chissà quali armi o comunque materiale a noi sconosciuto, tutte le luci si spensero comprese quella della casetta dove tutti gli altri soldati dormivano, sempre senza emettere nessun rumore.
La cosa molto strana fu che le luci dei lampioni che illuminavano la strada comunale sulla strada esterna rimasero accese.
Subito dopo l'astronave si mosse verso la parte opposta da dove era venuta sparendo nel cielo ad una velocità spaventosa, ripresi a muovermi, sempre con il mio fucile nella mano destra, a quel punto comparve il sottotenente responsabile del nostro gruppo di soldati e ci chiese:
“Cosa è successo, perché è andata via la luce per ben due volte?”
rispondemmo entrambi raccontando quello che era successo, ma lui ci interruppe dicendoci:
“Non voglio sapere niente di questa cosa che mi state raccontando, e vi ordino di dimenticare questo fatto e di non farne parola con nessuno.”
Così facemmo al punto di non parlarne mai più neanche io e il commilitone che assistette al fatto pur vedendoci ogni giorno fino al termine del servizio militare.
Questa storia fantastica la porto con me da ben 30anni, adesso grazie a Facebook la rendo pubblica.

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MessaggioInviato: 27/07/2011, 17:43 
Cita:
Messaggio di Blissenobiarella
Quella notte un commilitone dell'altana N°2 scese dalla sua postazione e venne nella mia garrita
per parlare del più e del meno
mentre trascorrevano le 2 ore di guardia, lui era di Massa Carrara ma non mi ricordo il nome.


Questo non è assolutamente credibile, una guardia non può assolutamente scendere da una altana se non nel momento del cambio, comporta da uno a cinque anni di carcere se non c'è stato danno...


Ultima modifica di Angel_ il 27/07/2011, 17:47, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 27/07/2011, 18:29 
Cita:
Angeldark ha scritto:

Cita:
Messaggio di Blissenobiarella
Quella notte un commilitone dell'altana N°2 scese dalla sua postazione e venne nella mia garrita
per parlare del più e del meno
mentre trascorrevano le 2 ore di guardia, lui era di Massa Carrara ma non mi ricordo il nome.


Questo non è assolutamente credibile, una guardia non può assolutamente scendere da una altana se non nel momento del cambio, comporta da uno a cinque anni di carcere se non c'è stato danno...


Anche a me è sembrata strana questa parte.
Abbandonare l'altana di una polveriera significava guadagnarsi un soggiorno a Peschiera del Garda (carcere militare)... nessun militare avrebbe osato tanto... il rischio era troppo grosso.



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MessaggioInviato: 29/07/2011, 12:46 
Cita:
Angeldark ha scritto:
Questo non è assolutamente credibile, una guardia non può assolutamente scendere da una altana se non nel momento del cambio, comporta da uno a cinque anni di carcere se non c'è stato danno...



Cita:
The Guardian ha scritto:
Anche a me è sembrata strana questa parte.
Abbandonare l'altana di una polveriera significava guadagnarsi un soggiorno a Peschiera del Garda (carcere militare)... nessun militare avrebbe osato tanto... il rischio era troppo grosso.


Mi associo.
Sembra strano soprattutto come lo dice. Pare che fosse una cosa normale ... andare a scambiare 4 chiacchiere....

Normalmente si rischia a fare questo. C'é chi lo fa, ahimé....
Però ripeto, è raro e molto, molto rischioso.


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MessaggioInviato: 29/07/2011, 14:51 
Fa strano anche il sottotenente che dice "vi ordino di dimenticare questo fatto e di non farne parola con nessuno"...manco fosse il direttore dell FBI invece di un sottotenente di fanteria! [;)]

Comunque al di la di questo è una zona ufologicamente "ricca" il mio Friuli...



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