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LA STORIA DI RIVO, BARBIERE DI TORRITA
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Autore:  FeDe1988 [ 06/12/2011, 12:40 ]
Oggetto del messaggio:  LA STORIA DI RIVO, BARBIERE DI TORRITA

SIENA - "Volevano portarmi in America ma non me la sono sentita di andare là". Il suo è diventato un caso internazionale.

Siena, 6 dicembre 2011 - Non pronuncia mai quella parola: Ufo. Oggetti volanti non identificati. Non parla di extraterrestri, tantomeno descrive quell’ «incontro» particolare con enfasi. Semmai naturalezza, semplicità e schiettezza di chi ha metabolizzato l’evento. Eppure lui, Rivo Faralli, 57 anni, barbiere di Torrita, ne ha visto uno di Ufo. A due passi da casa della madre, che quel 14 settembre 1978 era andato a trovare. Il suo caso è stato studiato, finendo nelle riviste ufficiali del Comitato ufologico nazionale (Cun). Una storia che l’ha accompagnato per tutta la vita. «Pensa che volevano portarmi in America per fare un confronto alla luce di ciò che avevo visto — racconta nel suo negozio di Torrita stazione — ma io non volli andare. Non me la sentivo, una cosa più grande di me».

Tutti in paese sanno.
Ciò che è accaduto ma anche che Rivo è una persona seria. Nel locale che gestisce da 38 anni, oltre alla foto della sua splendida figlia, prematuramente scomparsa, c’è l’altra grande vicenda che ha segnato la sua esistenza. «Questo disegno lo realizzò il famoso Molino — spiega — sulla base della descrizione fatta all’epoca degli esseri che vidi».
Dove accadde?
«In via Piè agli Orti, nella zona del Refenero. Ero uscito da casa della mamma, saranno state le 21,30. Si spense il motore dell’auto, i fari. Più che un rumore vidi una luce abbagliante, fosforescente. Cosa feci? Rimasi immobile. Pietrificato, a maggior ragione quando da questa sorta di cappello luminoso uscirono in due (non dice cosa, ndr)».
Due esseri viventi?
«Fluttuavano nell’aria, non erano molto alti. Sembravano avere le facce scarnite, dal casco s’intravedeva poco il volto. Girarono intorno alla mia 127, sembravano più interessati a lei che a me. Poi se ne andarono».
Lei come riuscì a tornare a casa.
«Frastornato. Ero in ritardo, mia moglie chiese spiegazioni. Non riuscivo a dirle nulla, ero sotto choc. Solo più tardi... Alla gente non raccontai l’accaduto, temevo di non essere creduto, che mi avrebbero preso per matto. Non andai dai carabinieri. Poi la voce si sparse e la mia vita diventò un inferno. Fu un pellegrinaggio».
In che senso?
«Venne ad ascoltare il mio racconto Roberto Pinotti del Centro ufologico nazionale, sentirono anche mia madre e altre persone coinvolte. Sul selciato erano rimaste tre macchie scure, come fosse stato bruciato ad una temperatura altissima. Tutti, poi, venivano a prendere quei sassi, in realtà furono analizzati dagli esperti che effettuarono anche carotaggi del terreno. Per oltre un mese bussarono alla mia porta, ad ogni ora del giorno e della notte, persone normali, da La Spezia e da altre parti d’Italia, giornali e televisioni. Fui intervistato anche da La Nazione. Tutti volevano sapere, tutti volevano che ripetessi ciò che avevo visto. Accettai di andare da Corrado».
Ebbe conseguenze fisiche dopo quell’ «incontro»?
«Bruciore agli occhi che poi passò. Soprattutto, per un paio di anni, ebbi paura anche a passare da una stanza all’altra. Fui portato all’ospedale a Siena perché svenivo, stavo male. Non avevo malattie, erano le conseguenze psicologiche di quell’avvenimento. Mi fecero l’ipnosi, cercarono di capire se fossi un visionario».
Invece non era tale, neppure ubriaco.
«Proprio no! Certo, facile immaginare che sull’accaduto è stata fatta tanta ironia, qualcuno disse che mi ero inventato tutto per ottenere pubblicità».
Come si fa a dimenticare?
«E’ difficile ma sono tranquillo. Ho condotto la mia vita. Certo, scordare è impossibile».
Non pronuncia la parola Ufo, Rivo Faralli. In cuor suo, nonostante tutto, non riesce ancora a credere che sia potuto accadere. Proprio a lui.


Fonti: http://noiegliextraterrestri.blogspot.c ... -rivo.html

http://www.lanazione.it/toscana/cronaca ... rivo.shtml

Autore:  orebro [ 06/12/2011, 14:19 ]
Oggetto del messaggio: 

Grazie interessante non la conoscevo..

Autore:  IdentFlyObj [ 06/12/2011, 15:30 ]
Oggetto del messaggio: 

...Chissà le risate che si son fatti,mentre esaminavano la Fiat 127...

Autore:  Mario [ 06/12/2011, 15:36 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
IdentFlyObj ha scritto:

...Chissà le risate che si son fatti,mentre esaminavano la Fiat 127...

Beh, nel 1978 cosa pensi avrebbero potuto vedere, un'Alfa GT? [:D]

Autore:  sezione 9 [ 06/12/2011, 18:37 ]
Oggetto del messaggio: 

C'è chi sostiene che sulla Terra non si sia ancora sviluppata una forma di vita "intelligente". Magari si domandavano "chissà come mai questa strana pietra di metallo se ne va in giro da sola"...

Autore:  Enkidu [ 06/12/2011, 23:12 ]
Oggetto del messaggio: 

Penso che, così come è raccontata, sia una storia che ha un'attendibilità, in quanto il protagonista non ha cercato né di ricamarci sopra particolari ulteriori, né di guadagnarci sopra.

Autore:  Enkidu [ 06/12/2011, 23:15 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
IdentFlyObj ha scritto:

...Chissà le risate che si son fatti,mentre esaminavano la Fiat 127...


E perché, scusa? Pensi che credessero che i barbieri italiani andavano in giro in Limousine???

Autore:  IdentFlyObj [ 06/12/2011, 23:36 ]
Oggetto del messaggio: 

Per via della tecnologia interamente basata sull'elettromeccanica. Questi fluttuano per aria,e noi ci muoviamo facendo esplodere idrocarburi in un sistema semi-chiuso.Un divario enorme.

Autore:  Enkidu [ 07/12/2011, 11:26 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
IdentFlyObj ha scritto:

Per via della tecnologia interamente basata sull'elettromeccanica. Questi fluttuano per aria,e noi ci muoviamo facendo esplodere idrocarburi in un sistema semi-chiuso.Un divario enorme.


Penso che loro lo sapessero fin dall'inizio che avevamo una tecnologia molto inferiore alla loro. Ciò non di meno, non è un buon motivo perché non la trovino interessante.
Probabilmente, loro volevano vedere fino a dove eravamo arrivati, a che velocità proseguono i nostri progressi.
Io personalmente ho sempre avuto l'impressione che il loro inseguire automobili, aerei e altri mezzi fosse un loro modo per monitorare e analizzare i nostri progressi tecnologici, probabilmente anche per poter fare previsioni e intuire quando avremmo potuto raggiungere lo spazio in massa, cioè quando eventualmente sarebbero stati costretti a un confronto diretto con la nostra civiltà.
Sapendo poi quanto poco pacifici siamo, penso che sia un interesse molto importante per loro.
Conoscere di volta in volta il livello tecnologico dei nostri mezzi, probabilmente per loro è un modo per capire quanto ci metteremo prima di avere mezzi più potenti.
Il fatto che il barbiere abbia detto che "sembravano più interessati alla mia macchina che a me" potrebbe significare che, almeno per quanto riguarda quella particolare specie di alieni, non sono interessati alla nostra biologia, quanto piuttosto alla nostra evoluzione tecnologica.

Autore:  vimana131 [ 07/12/2011, 19:17 ]
Oggetto del messaggio: 

Questa storia la ricordo su un vecchio numero di "Cronaca Vera" , con il disegno del 127 "esaminata" dagli alieni! (nel 1978 il 127 era un ottima macchina!)

Autore:  GoldenBoy [ 26/12/2011, 02:10 ]
Oggetto del messaggio: 

Negli anni 70 in Italia ci furono molti avvistamenti è stato un periodo davvero ricco di storie interessanti, chissà se questi visitatori girano ancora dalle nostre parti oppure hanno preferito andarsene altrove.

Autore:  Pegasus [ 27/12/2011, 00:20 ]
Oggetto del messaggio: 

Ed io che ero convinto di aver già risposto a questa discussione, e meno male che non fumo nulla di nulla!
La storia mi sembra autentica, il personaggio è assolutamente disinteressato alla vicenda come raramente ho potuto notare in casi analoghi.

Cita:
Enkidu ha scritto:
Il fatto che il barbiere abbia detto che "sembravano più interessati alla mia macchina che a me" potrebbe significare che, almeno per quanto riguarda quella particolare specie di alieni, non sono interessati alla nostra biologia, quanto piuttosto alla nostra evoluzione tecnologica.


Ormai lo credo anch'io.
Non siamo interessanti, semmai se fossi un alieno troverei questo pianeta ridicolo alla pari di una commedia adolescenziale americana: facciamo la guerra per le c*****e, quindi....
C'è un grande divario: quello che mi chiedo e perchè queste specie non si siano mai esposte a "capire" la nostra tecnologia.
Si vede che o ci reputano ridicoli per davvero, o forse troppo obsoleti a tal punto che non meritiamo più di "una visita ogni tanto, quando capita".

Autore:  cagliari79 [ 28/12/2011, 16:14 ]
Oggetto del messaggio: 

manca la descrizione degli esseri e (parzialmente) dell'ufo [B)]

Cita:
IdentFlyObj ha scritto:

Per via della tecnologia interamente basata sull'elettromeccanica. Questi fluttuano per aria,e noi ci muoviamo facendo esplodere idrocarburi in un sistema semi-chiuso.Un divario enorme.

beh... da qualche parte si dovrà pur cominciare!!! [:D]

Autore:  Jimi_Marshall [ 29/12/2011, 12:58 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
Pegasus ha scritto:

Ed io che ero convinto di aver già risposto a questa discussione, e meno male che non fumo nulla di nulla!
La storia mi sembra autentica, il personaggio è assolutamente disinteressato alla vicenda come raramente ho potuto notare in casi analoghi.

Cita:
Enkidu ha scritto:
Il fatto che il barbiere abbia detto che "sembravano più interessati alla mia macchina che a me" potrebbe significare che, almeno per quanto riguarda quella particolare specie di alieni, non sono interessati alla nostra biologia, quanto piuttosto alla nostra evoluzione tecnologica.


Ormai lo credo anch'io.
Non siamo interessanti, semmai se fossi un alieno troverei questo pianeta ridicolo alla pari di una commedia adolescenziale americana: facciamo la guerra per le c*****e, quindi....
C'è un grande divario: quello che mi chiedo e perchè queste specie non si siano mai esposte a "capire" la nostra tecnologia.
Si vede che o ci reputano ridicoli per davvero, o forse troppo obsoleti a tal punto che non meritiamo più di "una visita ogni tanto, quando capita".


Sinceramente non mi piace mai molto questo auto-giudizio negativo sulla nostra specie.
L'universo probabilmente pullula di vita, non lo metto in dubbio, ma le distanze sono siderali e penso che per il momento una civiltà possa al massimo interagire con altre 4 o 5 specie intelligenti. Perciò dubito fortemente che gli umani non siano "interessanti", sia dal punto di visto biologico che dal punto di vista sociale. Soprattutto se consideriamo i tanto citati studi di Malanga dove al contrario noi siamo la chiave per processi a noi sconosciuti.

Comunque a parte questo, il caso è interessante ma davvero poco descritto. A parte qualche trafiletto di giornale non c'è nulla.
Il barbiere dice di aver parlato con molte persone, non c'è qualche resoconto del CUN o di Malanga?

P.S. la 127, grande auto! [;)]

Autore:  makalu1 [ 12/01/2012, 19:34 ]
Oggetto del messaggio: 

gran macchina la 127! ce l'aveva anche il mio vecchio. A quel tempo la fiat faceva auto con motori eccezionali

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