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Grigio
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 Oggetto del messaggio: Si tratta di un riflesso?
MessaggioInviato: 22/06/2013, 14:22 
Ragazzi vorrei condividere questa foto che ho scattato oggi col mio Samsung Galaxy SCL, saranno state circa le 11.30 o giù di lì. La foto l'ho scattata puntando lo smartphone sulla mia testa, quello che vedete + o meno lo zenit per intenderci.

La prima cosa che mi ha colpito, perchè non l'avevo mai visto in vita mia in quella posizione, è stata l'arcobaleno che sembrava proprio un semicerchio sulle nostre teste.
La seconda cosa era la scia chimica.
La terza è che quando ho scaricato la foto da smartphone a pc ho notato quella piccola sfera azzurra. Di qui alla domanda del topic: è un riflesso?
La quarta in fine, lungo la linea dell'arcobaleno si intravede un puntino nero.. obiettivo sporco o cosa?

Immagine


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MessaggioInviato: 22/06/2013, 15:56 
Ciao Sirius
dalla tua descrizione mi pare di aver capito che "l'arcobaleno" era già presente alla tua vista (cioè non te ne sei accorto dopo e sullo scatto fotografico) giusto? se è così, trattasi a mio avviso di "alone solare".
Ti posto qualche foto scattata qualche giorno fa, cioè il 02/06/2013, risalenti allo stesso fenomeno verificatosi nel torinese:

Immagine

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Il fenomeno è spiegato qui:
http://www.meteocirie.it/alone-solare/
http://www.nimbus.it/foto/arcobaleni.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Alone_(fenomeno_ottico)
http://it.wikipedia.org/wiki/Alone_di_22%C2%B0

"Nel primo pomeriggio di domenica 2 giugno 2013, da molte località del Piemonte, soprattutto tra Torinese, Pinerolese e Valle di Susa, è stato avvistato un alone solare iridescente di inconsueta persistenza, notato da una moltitudine di nostri lettori. Questo fenomeno ottico, assolutamente naturale e spesso confuso con un arcobaleno, è generato dalla riflessione e rifrazione della luce solare da parte dei cristalli di ghiaccio che compongono sottili nubi d'alta quota come i cirri e i cirrostrati (circa 8.000 - 10.000 m). Ecco un'immagine scattata in bassa Val di Susa, tra le molte pervenute in redazione."


Aggiungo che Le scie di condensa prodotte dall'aereo, data la temperatura a quella quota e data la presenza di ghiaccio in sospensione non permettono una rapida rarefazione della scia e per questo che sono così lunghe.
Riguardo invece alla sfera azzurra che hai individuato nella foto, trattasi di "lens solar flare" cioè è un riflesso sulla lente dell'obiettivo della tua fotocamera dovuto al sole.
Le prime due immagini che ho linkato prima, come vedi, sono simili a ciò che hai fotografato tu, cioè una presenta una scia di condensa e l'altra il riflesso, le stesse cose che sono presenti nella tua foto.

A titolo di informazione, ti propongo un'altra immagine con riflesso ed alone solare:

Immagine

Qualora invece "l'arcobaleno" non era presente a vista ma te ne se accorto dopo sulla foto (cosa che presumo non sia accaduta) allora trattasi secondo la mia opinione di "rainbow solar flare", esempio:

Immagine

Riguardo infine al puntino nero, a mio avviso potrebbe essere di tutto, è difficile dare un'ipotesi.


Ultima modifica di mar6mar1 il 22/06/2013, 16:07, modificato 1 volta in totale.

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Ottime spiegazioni.[:)]



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grazie 1000 per le spiegazioni! soddisfano in pieno le mie curiosità :)


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MessaggioInviato: 23/06/2013, 07:14 
Cita:
Messaggio di Sirius

Ragazzi vorrei condividere questa foto che ho scattato oggi col mio Samsung Galaxy SCL, saranno state circa le 11.30 o giù di lì. La foto l'ho scattata puntando lo smartphone sulla mia testa, quello che vedete + o meno lo zenit per intenderci.

La prima cosa che mi ha colpito, perchè non l'avevo mai visto in vita mia in quella posizione, è stata l'arcobaleno che sembrava proprio un semicerchio sulle nostre teste.
La seconda cosa era la scia chimica.

La terza è che quando ho scaricato la foto da smartphone a pc ho notato quella piccola sfera azzurra. Di qui alla domanda del topic: è un riflesso?
La quarta in fine, lungo la linea dell'arcobaleno si intravede un puntino nero.. obiettivo sporco o cosa?





Immagine[img][img]http://i39.tinypic.com/abi3uw.jpg[/img][/img]

Voglio soddisfare pure io una curiosità, che sicuramente interesserà anche a Thalita visto che ne avevamo discusso Qui:

Come si puo vedere dalla tabella sopra, ieri c'erano le condizioni (temperatura + buona umidità %)per la formazione di scie di condensa (non si puo dire scia chimica)

Immagine


Stessa cosa il giorno 02 giugno, come riportato da mar6mar1, vedi tabella sotto.

Immagine Immagine


Ultima modifica di Wolframio il 23/06/2013, 07:39, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 23/06/2013, 11:03 
Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

Ottime spiegazioni. [:)]


Cita:
Sirius ha scritto:

grazie 1000 per le spiegazioni! soddisfano in pieno le mie curiosità :)


Grazie a voi [;)]



Cita:
Wolframio ha scritto:

Thalita visto che sei interessata alle scie di condensa, potresti anche approfondire le tue osservazioni verificando se quelle che vedi sono scie di condensa oppure scie chimiche.

Come saprai le scie di condensa si formano solo in quote dove la temperatura è inferiore ai -40° ed umidità relativa prossima al 75%

Sito di riferimento: http://science-edu.larc.nasa.gov/contrail-edu/faq.php

Testo originale

Q: Where do contrails form?
A: Contrails are human-induced clouds that usually form at very high altitudes (usually above 8 km - about 26,000 ft) where the air is extremely cold (less than -40ºC). Because of this, contrails form not when an airplane is taking off or landing, but while it is at cruise altitude. (Exceptions occur in places like Alaska and Canada, where very cold air is sometimes found near the ground.) Thus, people who live under major air traffic routes, not people who live near major airports, are those who will see the most contrails.


Testo tradotto

D: Dove si formano scie di condensazione?
R: Le scie di condensazione sono nuvole indotte dall'uomo che di solito si formano a quote molto elevate (solitamente sopra gli 8 km - circa 26.000 ft) dove l'aria è estremamente fredda (meno di -40 ° C). A causa di questo, le scie non si formano quando un aereo sta decollando o di atterraggio, ma mentre è a quota di crociera. (Le eccezioni si verificano in luoghi come l'Alaska e il Canada, dove l'aria molto fredda è talvolta presente in prossimità del suolo.)



Molto semplicemente se hai uno Smartphone o Tablet iOS oppure Android puoi scaricare l'applicazione Flightradar24(Free o Pro).
Oppure se non hai nessuno dei 2 puoi andare sul sito http://www.flightradar24.com/ con il tuo Pc

Immagine

Ora sei in grado di intercettare in tempo reale gli aerei che da casa tua vedi rilasciare una scia (esclusi i veivoli militari).
Potrai vedere a che quota volano ed altri dettagli su questi voli.

Segnati la quota di tutti gli aerei che vedi passare con la scia.

In seguito per vedere la temperatura alle quote che hai rilevato ti rechi sul sito: http://weather.uwyo.edu/upperair/sounding.html

Immagine

E clicchi su Europa + LIML che è la radiosonda di Milano
http://weather.uwyo.edu/upperair/sounding.html

Vedrai questa tabella (questa e quella di pochi minuti fà)

Immagine

Per esempio:

Se dai tuoi rilevamenti hai notato un aereo che volava a 7520 metri dove secondo la tabella odierna la temperatura è di -23.9° che rilascia la scia, questa non puo essere di condensa ma è senza ombra di dubbio una scia chimica.

Per esempio oggi secondo questa tabella nessun aereo potrebbe formare una scia lunga e persistente perchè alle quote superiori sebbene le temperature sono inferiori ai -40°, c'è pochissima umidità.

Il massimo che si possa vedere con queste condizioni (tabella qui sopra) è una scia cortissima che si dissolve immediatamente dietro l'aereo.


Molto interessante questo metodo di indagine, complimenti Wolframio.


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MessaggioInviato: 26/06/2013, 12:56 
Perfettamente d'accordo sul "solar lens flare".
Aggiungo solo questa veloce analisi che ognuno può effettuare per testare sia la natura del riflesso che la sua esatta origine:

Immagine

E' un "trucco" ormai di uso molto comune che chiarisce molti effetti ottici della medesima natura. Per testarlo è pero necessario avere la foto non croppata (non tagliata in alcun margine), altrimenti non rende.

Come si può notare dal mio esempio, si traccia il centro dell'immagine con le due diagonali. Dopodichè partendo dal lens flare, bisogna riscontrare quale possa essere la fonte di luce che, in senso speculare, possa averlo generato.

In questo caso è evidente che sia il Sole, tant'è che sia esso che il riflesso sono perfettamente equidistanti dal centro dell'immagine. Quando il lens flare tale è esso sarà sempre equidistante dal centro dell'immagine ed analoga cosa è per la fonte di luce che lo ha generato, anch'esso equidistante dal centro.

Tracciando quindi un segmento tra riflesso e sorgente si nota la loro equidistanza dal centro, intersecato dal segmento stesso.

Per quanto riguarda la posizione del riflesso e della sua sorgente di luce rispetto al centro, bisogna idealmente suddividere l'immagine in quattro quadranti:

Immagine

Se il riflesso è nel quadrante 1, la sorgente sarà certamente in senso speculare nel quadrante 4 (e viceversa); se il riflesso è nel quadrante 2, la sorgente sarà certamente in senso speculare nel quadrante 3 (e viceversa).

Nella foto analizzata abbiamo difatti riflesso nell'1 e sorgente nel 4.

Può anche capitare la rara circostanza in cui il riflesso sia perfettamente perpendicolare (dall'alto verso il basso e viceversa), o perfettamente in linea (da sx verso dx e viceversa) rispetto alla sua sorgente, per cui la posizione del riflesso/sorgente non sarà in un quadrante ma a metà tra due di essi.

Questa veloce tecnica funziona con qualunque singolo o multiplo riflesso generato da fonti di luce naturale o artificiale.
In passato tantissimi furboni hanno fatto passare riflessi multipli generati da luci di lampioni stradali per flotte di UFO.

Alcuni esempi:

Immagine

Immagine

Immagine


Un famoso caso (Campidoglio USA - 19 luglio 1952):

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Ultima modifica di _INSIDER_ il 26/06/2013, 13:23, modificato 1 volta in totale.


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Cita:
_INSIDER_ ha scritto:

Perfettamente d'accordo sul "solar lens flare".
Aggiungo solo questa veloce analisi che ognuno può effettuare per testare sia la natura del riflesso che la sua esatta origine:

Immagine

E' un "trucco" ormai di uso molto comune che chiarisce molti effetti ottici della medesima natura. Per testarlo è pero necessario avere la foto non croppata (non tagliata in alcun margine), altrimenti non rende.

Come si può notare dal mio esempio, si traccia il centro dell'immagine con le due diagonali. Dopodichè partendo dal lens flare, bisogna riscontrare quale possa essere la fonte di luce che, in senso speculare, possa averlo generato.

In questo caso è evidente che sia il Sole, tant'è che sia esso che il riflesso sono perfettamente equidistanti dal centro dell'immagine. Quando il lens flare tale è esso sarà sempre equidistante dal centro dell'immagine ed analoga cosa è per la fonte di luce che lo ha generato, anch'esso equidistante dal centro.

Tracciando quindi un segmento tra riflesso e sorgente si nota la loro equidistanza dal centro, intersecato dal segmento stesso.

Per quanto riguarda la posizione del riflesso e della sua sorgente di luce rispetto al centro, bisogna idealmente suddividere l'immagine in quattro quadranti:

Immagine

Se il riflesso è nel quadrante 1, la sorgente sarà certamente in senso speculare nel quadrante 4 (e viceversa); se il riflesso è nel quadrante 2, la sorgente sarà certamente in senso speculare nel quadrante 3 (e viceversa).

Nella foto analizzata abbiamo difatti riflesso nell'1 e sorgente nel 4.

Può anche capitare la rara circostanza in cui il riflesso sia perfettamente perpendicolare (dall'alto verso il basso e viceversa), o perfettamente in linea (da sx verso dx e viceversa) rispetto alla sua sorgente, per cui la posizione del riflesso/sorgente non sarà in un quadrante ma a metà tra due di essi.

Questa veloce tecnica funziona con qualunque singolo o multiplo riflesso generato da fonti di luce naturale o artificiale.
In passato tantissimi furboni hanno fatto passare riflessi multipli generati da luci di lampioni stradali per flotte di UFO.

Alcuni esempi:

Immagine

.......................


Molto interessante anche quest'altra tecnica, ottimo contributo _INSIDER_.


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Cita:
Wolframio ha scritto:

Voglio soddisfare pure io una curiosità, che sicuramente interesserà anche a Thalita visto che ne avevamo discusso Qui:

Come si puo vedere dalla tabella sopra, ieri c'erano le condizioni (temperatura + buona umidità %)per la formazione di scie di condensa (non si puo dire scia chimica)

Immagine


Stessa cosa il giorno 02 giugno, come riportato da mar6mar1, vedi tabella sotto.

Immagine Immagine



Sì che mi interessa!
Grazie mille! [8D]



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