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 Oggetto del messaggio: Alieni nel vecchio West
MessaggioInviato: 07/01/2013, 19:30 
Il "The Rocky Mountains News" del 27 Marzo 1897 riferì che a Topeka (Kansas) centinaia di cittadini avevano osservato per quasi cinquanta minuti una "forte luce color rossosangue", collegata dalla stampa alla presenza di una misteriosa "nave volante" che era attiva in quei giorni.

Un cittadino di El Paso (Texas) riferì di aver visto alle 2.00 del mattino del 19 Aprile 1897 un grande "sigaro volante", con luci su entrambi i lati e "fanali" alle due estremità, volare in assoluto silenzio ad un'altezza stimata di circa 150 metri ed eseguire diverse correzioni di rotta.

Il "Chicago Daily Tribune" del 10 Aprile 1897 riferiva di una misteriosa "aeronave di grandi dimensioni", a forma di sigaro e dotata di luci di diversi colori, osservata il giorno prima da migliaia di persone mentre volava a circa 400 piedi (circa 120 metri).

Il "The St. Louis Globe-democrat" del 13 Aprile 1897 riportava che il giorno precedente F. L. Bullard, macchinista della locomotiva no. 950, aveva visto una grande "nave volante" dapprima affiancarsi al treno e poi, superarlo per distanziarlo notevolmente.


Ad Aurora, in Texas, nel cimitero locale dicono di avere il corpo di uno straniero la cui nave si è schiantato lì nel 1897. Nello Utah, petroglifi raffigurano strani esseri che sembrano indossare tute spaziali. Nel sud della California, gli allevatori del 19 ° secolo riferivano di aver visto una creatura ultraterrena emergere da Elizabeth Lake. E anche a Tombstone, in Arizona, la casa di Wyatt Earp e il luogo della sparatoria all'OK Corral, cowboy affermavano di aver sparato a un gigantesco uccello metallico Sono questi racconti semplicemente falò, o di fatto i cowboy e i nativi del selvaggio West entrarono in contatto con esseri alieni provenienti da altri mondi?


Cowboys and Aliens? Perché no? Molte persone credono che il contatto alieno non è una novità, e che la Terra è stata visitata da millenni. L’autore del best-seller lo svizzero Erich von Däniken, ha suggerito (sulla base di prove) che gli alieni costruirono le piramidi in Egitto. Altri credono che i disegni giganti nel deserto di Nazca in Perù, in Sud America, sono stati creati da (o per) extraterrestri a bordo di navi spaziali. In realtà, ci sono buone evidenze che le linee di Nazca sono stati creati dagli indiani di Nazca, probabilmente come parte dei rituali cerimoniali.
Ma per quanto riguarda gli avvistamenti e le relazioni degli stranieri nel vecchio West? Sorprendentemente, in realtà ci sono alcuni rapporti di incontri extraterrestri nel 1800. In quei giorni la gente non ha usato termini come "UFO" o "disco volante" (questa frase è stata coniata dal 1947), ma semplicemente "aeronave".
Di gran lunga e la più dettagliata (e più drammatica) fu l’incontro tra cowboy e alieni avvenuto nel 1897 in Texas. Alle 6 circa di quella mattina alcuni cowboy rimasero stupiti dall’improvvisa apparizione di un oggetto “Aeronave”, navigò per tutta la città andando verso nord, raggiunta la parte settentrionale della città si scontrò con la torre del mulino con una esplosione terrificante e spargendo detriti e pezzi su diversi ettari del terreno.
Questo è abbastanza notevole, ma il racconto assume un tocco ancora più moderno: "Il pilota della nave si suppone sia stato l'unico a bordo, e mentre i suoi resti erano stati sfigurati, bastò solo quello per capire che non era un abitante di questo mondo Mr. TJ Weems dell'esercito degli Stati Uniti ... dà la sua opinione che il pilota era nativo del pianeta Marte documenti trovati sulla sua persona -.. evidentemente le registrazioni dei suoi viaggi - scritti in qualche sconosciuto geroglificico, e non possono essere decifrati. ... La nave è stata costruita con un metallo sconosciuto, che assomiglia un po 'un misto di alluminio e argento, e doveva pesare diverse tonnellate. A quel tempo la città era piena di persone che hanno raccolto rottami metallici strani dalle macerie.
Questo incontro straordinario UFO, completo di un veicolo spaziale si è schiantato davanti a decine di testimoni, recuperato un alieno morto e rottami metallici, questo non proveniva da un romanziere ma un testimone credibile e rispettato giornalista per il giornale, un certo signor EE Haydon.
Cinquant'anni dopo, una storia quasi identica sarebbe circolata, molto simile l’incidente UFO, come tutti sappiamo in uno Stato vicino: Roswell, Nuovo Messico


GLI UFO TRA I NATIVI AMERICANI

UFO nella nazione indiana. Secondo molti ufologi anglosassoni, e alcune correnti europee, le correlazioni tra ipotetiche civiltà aliene e i nativi americani sono troppe per essere liquidate come favole o racconti distorti. I nativi americani non avevano video, o foto da mostrare. Poterono divulgare ciò che videro, alle generazioni successive, tramandando i racconti, le incisioni e la loro cultura mistica.

E’ la fine del dicembre del 1890, esattamente 120 anni or sono un ragazzo, un nativo americano, ferito, si guarda intorno sbigottito. Intorno a se solo cadaveri. Sono quelli degli uomini e le donne della sua tribù. E’ uno dei sopravvissuti al massacro di Wounded Knee. Il ragazzo alza gli occhi al cielo, li socchiude, allarga le braccia e con la voce sibilante sussurra: “Dove sono i miei spiriti?” Dove sono e chi erano gli spiriti dei nativi americani? Wounded Knee rappresenta un episodio simbolo dello sterminio, di fatto, degli indiani d’America da parte dei governi americani del diciannovesimo secolo. Con episodi simili a Wounded Knee fu spazzata via la “Nazione Indiana”, interi popoli. Con essi tradizioni, miti e leggende millenarie andarono spegnendosi nelle riserve.

I discendenti dei nativi americani ne hanno conservato parecchie ma, probabilmente, moltissime testimonianze e racconti più precisi sono andati irrimediabilmente dispersi. Hopi, Cherooke, Sioux, Navaho e altri popoli raccontavano di esseri venuti dal cielo e di strani fenomeni inspiegabili. In quasi tutte le principali tribù degli Indiani d’America esistevano miti e leggende di oggetti volanti ed esseri misteriosi dai poteri formidabili.

L’intero misticismo e la religione degli indiani americani era fondata su questi aneddoti.
Gli Hopi raccontavano ad esempio dei Katchinas, un popolo venuto dalle stelle per aiutarli ed educarli. Oppure della visione degli “uccelli di fuoco”. Senza dimenticare le “canoe volanti”. Oggi li avrebbero chiamati UFO, oggetti volanti non identificati. Per le tribù indiane erano segni della presenza delle divinità, dei loro spiriti. Gli ufologi moderni, a sostegno delle loro tesi, hanno costruito diversi teoremi. Molti racconti, tramandati sino ad oggi, presentano analogie con quelli delle popolazioni native dell’America Centrale e asiatiche. L’Arizona e il Nuovo Messico, dove abbondano i luoghi considerati sacri dai nativi americani, hanno registrato una media d’ avvistamenti di UFO esorbitante rispetto ad altre zone del mondo. Il dibattito tra le correnti di ufologi che sostengono queste tesi e gli scettici è destinato a perdurare. A parte pochi cronisti, nel diciannovesimo secolo, erano in pochi ad interessarsi delle tradizioni degli Indiani d’America. La guerra di conquista e di distruzione dell’uomo bianco, probabilmente, ha cancellato tracce preziose. Sia a sostegno degli ufologi che degli scettici. Chi erano in realtà gli spiriti dei nativi americani?

fonte: notiziefresche.info



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MessaggioInviato: 07/01/2013, 22:23 
Cita:
nel cimitero locale dicono di avere il corpo di uno straniero la cui nave si è schiantato lì nel 1897


qui qualcos' altro
http://www.ufoonline.it/2012/10/12/la-c ... #permalink

ciao
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MessaggioInviato: 08/01/2013, 13:23 
interessante questo post. Amando la storia dell'ufologia soprattutto del XX secolo ti faccio i complimenti.



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MessaggioInviato: 08/01/2013, 18:40 
Gli alieni nel passato dei Popoli della Terra

Tra le tradizioni dei Nativi americani gli Hopi, ad esempio, narrano dell’arrivo su questo mondo dei Katchina, esseri misteriosi di sembianze non umane, provenienti dalle stelle e in particolare da una Stella Blu. Questi esseri erano sapienti e trasmisero agli Hopi tutte le loro conoscenze. I Katchina sarebbero tuttora presenti e avrebbero la loro dimora all’interno del St. Francisco Peak, considerata la montagna sacra degli Hopi.

Secondo il mito Hopi, i Katchina regalarono loro anche una pietra magica con poteri straordinari. Ancora oggi gli Hopi tramandano questo mito e insegnano ai bambini la tradizione Hopi attraverso le bambole Katchina, degli oggetti totemici, ognuno dei quali rappresenta una divinità con specifiche caratteristiche e qualità.

Sempre presso gli Hopi esiste la leggenda che riguarda il dio barbuto del Meteor Crater, in Arizona, che sarebbe disceso dal cielo con grande fragore per insegnare la conoscenza agli Hopi. Stranamente il cratere, che viene attribuito all'impatto con un meteorite di grandi dimensioni, ha una forma quadrata, fatto che smentirebbe l’ipotesi meteorica. Ma allora ci si può chiedere: che cos’è che ha provocato il cratere?

Un altro popolo misterioso della cultura dei Nativi americani è quello degli Anasazi. Un popolo nel cui nome c’è già un enigma: il nome Anasazi, nella lingua Navajo, vuol dire “antichi alieni”.
Gli Anasazi abitavano nei territori del nord-ovest americano, ed erano diffusi tra il Colorado, l’Arizona, lo Utah, il New Messico. Tutte le nazioni indiane del nord-ovest, tra cui gli Apache, si considerano discendenti degli Anasazi.

Anche gli Anasazi si consideravano figli di una stirpe proveniente da un altro pianeta. Questo popolo misterioso ha lasciato molto poco di sé, ma soprattutto ha lasciato un grande mistero: l’improvvisa scomparsa, avvenuta verso la fine del XIV secolo.

La popolazione Anasazi si estinse o emigrò in circostanze misteriose nel raggio di una sola notte. Un intero popolo scomparso in una notte. Molto spesso è stata fatta l’ipotesi, presso gli stessi Nativi, che fossero stati rapiti dagli alieni, o che fossero tornati sul pianeta d’origine.

Nei miti Navajo esistono gli Hav-musuv, esseri divini che viaggiavano a bordo di canoe volanti, che si muovevano con un suono ronzante ed erano forniti di armi manuali a forma di tubo, capaci di stordire.

I Nativi americani Chippewa invece narrano che Wakon (da Wako, che significa sacro) scese tra gli uomini tra una moltitudine di Uccelli del Tuono.

I Lakota si considerano discendenti da un popolo proveniente dalle Pleiadi. Nella loro mitologia esiste la figura della Donna Bisonte Bianco, proveniente dalla costellazione delle Pleiadi, che fece dono ai Lakota della sacra pipa, usata sia per la cerimonia della pace che per la trasmissione della profonda spiritualità che essa esprime



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MessaggioInviato: 08/01/2013, 19:15 


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Questa la puntata di Ufo Hunter:




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MessaggioInviato: 08/01/2013, 21:49 
Sarebbe importante parlare anche della leggenda della Donna Bisonte Bianco dei Sioux.....


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MessaggioInviato: 08/01/2013, 22:08 
Non la conoscevo, molto interessante. [:D]

La Donna Bisonte Bianco donò ai Lakota la Pipa del Vitello Sacro, e con essa tutto ciò che dava significato alla vita. Il popolo aveva vagato sulla Terra per innumerevoli generazioni fin da quando era emerso dal mondo sotterraneo nelle nebbie dell'antichità. Ma sono divenuti veri Lakota soltanto con la prodigiosa apparizione della Donna Bisonte Bianco.


Dalla preistoria fino a oggi (l'ultima apparizione della Donna Bisonte pare risalga al 1970) l'emergere dal nulla di questa fantastica creatura segnala per i Lakota un periodo di grandi e profondi cambiamenti che al principio sembrano riguardare la vita di singole persone, ma poi travolgono i destini collettivi, rivelandosi a volte benefici, altre volte quasi apocalittici. Una recente profezia annuncia l'imminente ritorno di Wohpe "in compagnia di una donna bianca". Non è la prima volta che viene fatta una simile profezia. Essa sembra significare che la solidarietà tra donne di razze diverse è il segnale più importante di cambiamenti profondi della nostra storia.

Le donne Lakota erano potenti e molto rispettate dagli uomini. Questo era basato sulla relazione tra le donne e Donna Bisonte Bianco. Nella tradizionale società matriarcale Lakota, le donne erano le proprietarie e comandavano sui tipì e sulle proprietà del campo. Esse possedevano poteri superiori agli uomini, davano la vita, raccoglievano il cibo ed allevavano i figli seguendo le "quattro grandi virtù della vita": fermezza, generosità, coraggio e saggezza.

Ed ecco la narrazione del primo incontro tra il popolo Lakota e Donna Bisonte Bianco.

Tanto tempo fa, due bei giovani Lakota erano stati scelti dalla loro tribù per scoprire dove erano i bisonti. Mentre gli uomini stavano attraversando il territorio dei bisonti, hanno visto qualcuno in lontananza che camminava verso di loro.
Poiché erano sempre cauti per paura dei nemici, si nascosero dietro alcuni cespugli ed attesero. Ormai la figura era giunta sul pendio. Con loro sorpresa, la figura che camminava verso loro era una donna. Infatti il Grande Spirito Wakan Tanka aveva mandato sulla Terra la dea Whope a
donare agli uomini la pipa sacra.

Dopo essersi avvicinata, si fermò e li guardò. Avevano capito che poteva vederli, anche dove erano nascosti. Il suo braccio destro portava qualcosa che assomigliava ad un bastone in un mazzetto di erbe. Il suo viso era bello.
Uno degli uomini disse, «È la più bella che io abbia visto mai. Desidero che sia mia moglie.»
Ma l'altro uomo ha risposto: «Come puoi avere un tal pensiero? È straordinariamente bella e santa, molto più di una persona comune.»

Anche se lontana, la donna li sentì parlare. Così disse: «Venite. Che cosa desiderate?»
L' uomo che aveva parlato per primo andò fino a lei e pose le sue mani su di lei. Immediatamente, da qualche luogo lì sopra, venne una tromba d'aria. Allora si alzò una foschia, che coprì per un attimo l' uomo e la donna. Quando la foschia svanì, l'altro uomo vide ancora la donna con il fascio sul suo braccio. Ma il suo amico era un mucchio di ossa ai suoi piedi.
L' uomo si levò in piedi silenzioso per la paura di quel prodigio. Allora la bella donna disse a lui: «Io appartengo al popolo del bisonte. Sono stata mandata su questa Terra per parlare con il tuo popolo. Tu adesso dovrai compiere una missione molto importante. Devi andare dal tuo capo e dirgli di costruire una tenda la cui porta deve guardare a est. Sul posto d'onore dovrà cospargere della salvia e dietro la buca per il fuoco dovrà sistemare un teschio di bisonte. All'alba arriverò al villaggio.»

Tutto fu predisposto secondo quanto era stato richiesto dalla dea Whope che puntuale all'alba fece la sua apparizione al villaggio accolta da una grande folla. Portava un cannello nella mano destra ed un fornello rosso da pipa nella sinistra, i doni erano avvolti in fasci di salvia. Tolse il fascio di piante dal regalo che stava trasportando. Il regalo era una pipa fatta di pietra rossa. Su essa era intagliato il profilo molto piccolo di un vitello di Bisonte. Entrò nel tipì e sedutasi al posto d'onore disse che il Grande Spirito era molto contento dei Lakota, che li considerava fedeli e riverenti e che, pertanto, erano stati prescelti per ricevere la pipa che lei aveva portato per il bene di tutta l'umanità.

Dette la pipa a Toro Che Cammina In Piedi e gli insegnò le preghiere che doveva recitare. «Quando pregate il Grande Spirito, dovete utilizzare questa pipa durante la cerimonia. Quando siete affamati, togliete la pipa dal suo imballaggio e ponetela così all'aria. Allora i bisonti verranno dove gli uomini potranno cacciarli ed uccidere facilmente. Così i bambini, gli uomini e le donne
mangeranno e saranno felici.»

La donna bella gli disse anche come la gente dovrebbe comportarsi per vivere pacificamente insieme. Gli insegnò le preghiere che dovevano dire quando si rivolgevano alla loro madre Terra. Gli spiegò inoltre come dovevano decorarsi per le cerimonie.
«La Terra,» aveva detto, «è vostra madre. Così, per le cerimonie speciali, vi decorerete come la vostra Terra: di nero e di rosso, di marrone e di bianco. Questi sono anche i colori del Bisonte. Soprattutto ricordatevi che questa è una pipa della pace. La fumerete prima di tutte le cerimonie. La fumerete prima di fare i trattati. Introdurrà pensieri pacifici nelle vostre menti. Se la userete per pregare il Grande Spirito e la madre Terra sarete sicuri di ricevere i doni che chiederete.»

Rimase al villaggio quattro giorni e prima di partire accese la pipa, la offrì al cielo, alla Terra, ai quattro venti, ne fumò una boccata e poi la passò al capo. Infine, uscì dalla tenda mentre tutto il villaggio era lì a guardarla; fuori dell' apertura del cerchio si fermò per un istante e toccò la Terra. In un istante si trasformò in un vitello di Bisonte nero. Toccò ancora la Terra ed allora prese la forma di un vitello di Bisonte rosso. Una terza volta toccò la Terra e diventò un vitello marrone. La quarta ed ultima volta si trasformò in un candido vitello di Bisonte, bianco, senza una macchia. Allora camminò verso il nord e sparì lontano, sopra una collina.

Toro Che Cammina In Piedi conservò la pipa della pace con attenzione. Chiamava a raccolta tutti i bambini del villaggio e sciolto il fascio che avvolgeva la pipa ripeteva le lezioni
che a lui erano state insegnate dalla donna.
E la usò nelle preghiere ed in altre cerimonie fino a che non ebbe più di cento anni.
Quando diventò debole, fece una grande festa. Durante questa festa dette la pipa e gli insegnamenti ad un uomo degno. Allo stesso modo la pipa è stata passata di generazione in generazione. «Finché la pipa sarà utilizzata,» la donna bella aveva detto, «la vostra gente vivrà e sarà felice. Non appena sarà dimenticata, la gente morirà.»




La Sacra Pipa è tuttora custodita da una famiglia Lakota. Shanti



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MessaggioInviato: 08/01/2013, 23:47 
Qualcosa anche nel mio blog:

http://www.progettoatlanticus.net/2012/ ... liens.html

http://www.progettoatlanticus.net/2012/ ... te-ii.html

http://www.progettoatlanticus.net/2012/ ... e-iii.html

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MessaggioInviato: 11/01/2013, 21:18 
vorrei tanto vedere questa pipa...



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Reale incontri con gli UFO del vecchio West - nuovo libro da RoswellBooks.com

Ha cowboy in America Old West in realtà incontrare extraterrestri e gli UFO? Secondo un nuovo libro, "I veri Cowboys & Aliens," centinaia di account di giornale e altri documenti storici raccontano storie incredibili di incontri con gli UFO nel Vecchio West.

Roswell, Nuovo Messico, 31 luglio 2011 - ( PR.com ) - Molto prima graphic novel e blockbuster hollywoodiani, Cowboys and Aliens davvero si incontrano, secondo i racconti dei giornali e altri documenti storici del 1800. Queste storie di insolito avvistamenti UFO nel vecchio West si rivelano in un nuovo libro dal ricercatore UFO Noe Torres Texas e New Mexico storico John LeMay. Intitolato "The Cowboys and Aliens reali: incontri con gli UFO del vecchio West", il libro esamina quattordici episodi bizzarri, tra cui il recupero registrato nel 1897 di una navicella spaziale e il suo pilota alieno nella città di frontiera del Texas di Aurora.

"Alieni riunioni Cowboys sembra essere un tema strettamente per i fumetti e film di successo", ha detto LeMay. "Ma in realtà, esistono molti giornali e conti rivista dal 1800 raccontano di strani avvistamenti e incontri da epoca cowboy dell'America". Nato a Roswell, New Mexico, LeMay ha scritto diversi libri sulla storia del New Mexico e ha recentemente pubblicato un libro intitolato "Roswell USA: Città che celebrano gli UFO, Lago di Monsters, Bigfoot, e Stranezze altri", pubblicato da RoswellBooks.com. LeMay fa parte del consiglio di amministrazione della Società Storica per il Sud Est New Mexico (HSSNM).

Torres, direttore sezione di stato per il Mutual UFO Network (MUFON), ha detto: "Ciò che è particolarmente interessante di questi avvistamenti storici UFO è che ha avuto luogo prima aerei sono stati inventati e prima del volo di qualsiasi tipo era comune. Anche se mongolfiere era stato intorno dal 1700, era più vicino al 1900 prima di dirigibili palloncino è stato ampiamente conosciuto "Torres ha scritto tre libri sulla storia casi di UFO," Messico Roswell:. Il Chihuahua UFO Crash "(2007)," The Other Roswell: UFO Crash sul Texas-Messico Border "(2008), e" Ultimate Guide al Roswell UFO Crash "(2010).

"E 'probabile che gli UFO erano abbastanza comuni nel 1800," Torres ha detto: "Abbiamo trovato centinaia di account di giornali e riviste su persone che vedono strani oggetti e luci nel cielo. Abbiamo anche trovato articoli che citano faccia a faccia incontri con le creature che sembrano umani, ma chiaramente non sono. "

Secondo Torres e LeMay, in quanto gli aerei e astronavi erano concetti sconosciuti, nel 1800, le persone che hanno visto cose strane nel cielo di solito li ha descritti nel confronto con oggetti conosciuti come "sigari" e "palloncini." Il termine "disco volante" è stato non molto usato fino al 1940, anche se "I veri Cowboys & Aliens" include un resoconto di un avvistamento UFO 1878 da un contadino del Texas che ha descritto quello che ha visto come un "disco di grandi dimensioni."

Dato che questo era molto tempo prima dell'era di aerei a reazione e veicoli spaziali, i cowboy e gli agricoltori del 1800 spesso fatica a mettere in parole quello che avevano assistito, Torres e LeMay disse. A meno che un UFO rallentato abbastanza da dove potevano osservare con attenzione, la maggior parte dei residenti Vecchio West, probabilmente non ha preso molto caso. Scie di vapore durante il giorno e striature di luce durante la notte probabilmente non ha fatto una grande impressione su questi pionieri induriti. Questi luoghi erano solo una parte dei "segni e prodigi" che spesso apparse nei cieli.

"I veri Cowboys & Aliens" si apre con una testimonianza straordinaria di un incidente UFO 1864 nelle Montagne Rocciose, come ha detto a un giornale di Cincinnati Montana pelliccia trapper James Lumley. L'incidente è uno dei primi avvistamenti di un oggetto apparentemente artificiale schiantarsi sulla Terra. Secondo Torres e LeMay, dopo aver esaminato il luogo dell'incidente, Lumley era convinto l'oggetto era molto insolito. "E 'stato subito chiaro che l'oggetto non era una meteora caduta. Lumley ha sostenuto che si è 'diviso in scomparti e delle parti di essa era stato' scolpite 'con geroglifici, simili agli scritti dell'antico Egitto. "

"I veri Cowboys & Aliens" contiene anche un resoconto aggiornato del famoso 1897 Aurora, Texas incidente UFO, dove uno strano oggetto volante sbattuto in un mulino a vento Vecchio West e cadde a terra in pezzi. I residenti della cittadina recuperato il corpo del pilota, che è stato descritto come "non di questa Terra" e gli ha dato una "degna sepoltura cristiana" nel cimitero della città. Molte persone credono che lo straniero rimane ancora oggi esistono tra gli alberi ombra del cimitero Aurora.

Come ricercatore UFO, Torres è apparso su History Channel la serie UFO Hunters, Coast to Coast AM con George Noory, il Programma Jeff Rense, lo spettacolo capitano Jack su Radio Badlands, e molti altri programmi. E 'stato docente ospite presso l'annuale Roswell UFO Festival e in altri UFO conferenze ed eventi. LeMay è apparso anche in radio e in occasione di conferenze, parlando della sua ricerca e dei suoi libri.



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MessaggioInviato: 15/01/2013, 11:08 
Cita:
MaxpoweR ha scritto:

vorrei tanto vedere questa pipa...




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Il rituale della Sacra Pipa

La Chanupa o Chanunpa è l’oggetto sacro per eccellenza tra tutti i popoli nativi ed è così anche per i Lakota.

La Sacra Pipa è costituita da due parti: la prima è Ihupo = cannello (detto anche Sinte = coda), la seconda è Pahu = fornello.

Il cannello generalmente è fatto di legno d’acero, mentre il fornello principalmente è di catlinite, Inyan – Sha, una pietra rossa reperibile in un unico posto, nel Minnesota. Le due parti, quando la Pipa non è fumata, sono conservate separatamente. Sono singolarmente avvolte in stoffa rossa e così posti in una borsa di pelle finemente decorata con aculei di porcospino o ricamata con perline.

La Pipa Sacra, come insegnò Wohpe, è il più sacro e il più potente strumento di preghiera colmo di profondi significati e simboli.

Il cannello, fatto di pietra rossa rappresenta la carne viva e il sangue coagulato di Madre Terra: è il principio femminile, l’elemento Terra, Madre Terra e tutte le creature da essa generate e nutrite.

La miscela di tabacco e di altre erbe e cortecce – kinnikinik o chanshasha – alludono alla vita vegetale, all’elemento acqua di cui si nutrono le piante, e naturalmente la loro accensione é la simbolica presenza dell’elemento fuoco. Durante il riempimento del fornello si prega e si invitano gli Spiriti delle Quattro Direzioni insieme al Padre Cielo e Madre Terra. Naturalmente il fumo, portando verso il cielo le preghiere, è il tratto d’unione tra l’uomo e la sfera divina.

L’atto d’unire le due parti e di pregare fumando la Pipa è l’azione simbolica che rappresenta l’unione degli opposti, del maschile al femminile, il Cielo alla Terra, ed è la dimostrazione della consapevolezza dell’origine unica di tutti gli esseri e cose esistenti, dell’Universo intero. La comprensione profonda della stretta connessione e interdipendenza tra il mondo manifesto e non manifesto.

Nella cosmologia Lakota esiste una suddivisione in quattro parti di ogni cosa: quattro colori (rosso, verde, blu, giallo), quattro misteri superiori (Sole, cielo, Terra, roccia), quattro classi di dei (superiori, associati, subordinati, spiriti), quattro elementi nel cielo (Sole, Luna, cielo, stelle), quattro partizioni del tempo (giorno, notte, mese, anno), e quattro venti corrispondenti ai quattro punti cardinali.

Tutto ciò è simboleggiato dalla croce all’interno di un cerchio, il cerchio sacro che rappresenta la totalità del popolo.

Chi usa la sacra Pipa si volge a est durante l’alba e verso ovest al crepuscolo.

Il Sole è stato riconosciuto come uno dei più grandi regolatori divini dei Lakota.

Anche la disposizione degli oggetti all’interno delle tende rispecchia le loro credenze: la parte est dei tipì simboleggiano la sorgente di luce, il sud la morte e il percorso dello spirito, l’ovest oscurità e l’Uccello del Tuono, il nord il sentiero degli antenati.

I Lakota affermano di vedere nella Luna il volto di una donna che sta mescolando il contenuto di una caldaia posta sul fuoco. La Luna è collegata esplicitamente al ciclo mensile femminile, alla gravidanza e alla fertilità.

In più, per i Lakota i punti cardinali sono 6, infatti ai quattro che conosciamo si aggiungono lo zenit e il nadir solari.

Le Black Hills, o Paha Sapa in lingua Lakota, sono un’area geografica di estrema bellezza situata tra gli stati del Sud Dakota e del Wyoming, rappresentano sicuramente il luogo più sacro per le nazioni delle praterie, ed i Lakota pensano a loro come al centro della loro Terra. Al loro interno si trova la caverna dalla quale, secondo uno dei miti della Creazione Lakota, il popolo dei Sette Fuochi emerse sulla faccia della Terra: Wakama Ognaka Icante (il Cuore di tutto cio’che esiste), l’ombelico del mondo Lakota, essi spesso dicono «Le Black Hills sono la casa del nostro cuore, e il cuore della nostra casa». Anticamente i Lakota collegavano alcune costellazioni a luoghi precisi che fanno parte dell’area delle Paha Sapa. Tali collegamenti costituivano i passaggi di un ciclo rituale annuale della durata di tre mesi (dall’equinozio di primavera al solstizio d’inverno) culminante nel rito collettivo della Danza del Sole. Questo ciclo rituale era un qualcosa di estrema importanza per la concezione Lakota del mondo, quello della contemplazione tra cielo e Terra. Il ciclo rituale, compiuto da un gruppo di devoti scelti fra tutte le bande Lakota, faceva coincidere i propri spostamenti sulla Terra con gli spostamenti compiuti dal Sole nel cielo: realizzando così la credenza di Albert White Hat un anziano di Rosebud «ciò che è nei cieli è sulla Terra, e ciò che è sulla Terra è nei cieli».

Il ciclo aveva inizio verso la fine dell’inverno, quando le bande vaganti nella prateria erano accampate in Sud Dakota e in Nebraska. Era questo il momento di raccogliere la salvia, quando il Sole si trovava in corrispondenza della costellazione detta Cansasa Ipsuye (corteccia di salice secca). Nel linguaggio degli uomini sacri questo termine indicava il cucchiaio di legno utilizzato per raccogliere dal fuoco i tizzoni ardenti con i quali accendere la Pipa: la fine dell’inverno corrispondeva quindi all’inizio dell’anno cerimoniale e all’accensione della Pipa cosmica, rispecchiata sulla Terra dalla cerimonia della Pipa tra i Lakota. Era in questo modo che l’intera Creazione celebrava il ritorno primaverile alla vita.

Il secondo ciclo era detto Yate Iwakicipi (Salutare il ritorno dei Tuoni) e si svolgeva nel primo periodo primaverile. I devoti si trasferivano su Harney Peak, la cima più alta delle Black Hills, la sede degli Esseri del Tuono (Wakinyan), mentre il Sole si trovava in corrispondenza delle Pleiadi, chiamate dai Lakota Wicincala Sakowin, (Sette Piccole Ragazze).

La leggenda narra che un giorno una banda Lakota si trovasse accampata in prossimità di Ghost Butte. Ogni giorno un’aquila rossa scendeva dal cielo, rapiva una giovane e la portava sulla cima della montagna per ucciderla. Il settimo giorno, Stella Caduta, figura mitica portatrice di luce e consapevolezza, arrivò in soccorso dei Lakota uccidendo l’aquila e ponendo in cielo le sette ragazze rapite. Fu così che da quel giorno si diede origine alla costellazione delle Pleiadi.

A metà maggio il gruppo di devoti si spostava nel centro spirituale delle Paha Sapa, una collina spoglia, e precisamente quando il Sole faceva ingresso nella costellazione detta Pista di Corsa (Ki Inyanka Ocanku) o Cerchio Sacro (Cangleska Wakan).

La leggenda legata a questa costellazione narra della gara di corsa che gli animali a quattro zampe indissero un giorno contro gli animali a due zampe intorno alle Colline Nere, delimitandone così i confini naturali e causando così l’originarsi della valle di Terra rossa che tuttora ne definisce la forma. Qui si compiva la cerimonia chiamata Salutare il Ritorno in Pace di tutta la Vita (Okislataya Wowahwala).

In questa cerimonia si versava l’acqua sul terreno per offrire da bere alle piante, si davano lingue di bisonte in pasto agli animali carnivori e si spargevano semi per gli uccelli. Anche i gruppi di Lakota che in quel periodo si trovavano lontani dalle Black Hills eseguivano riti analoghi, pregando e digiunando, ponendosi così in sintonia con il pieno ritorno della vita, e preparandosi così per la grande celebrazione della Danza del Sole.

Durante il ciclo rituale appena descritto il nome di tre luoghi geografici mutava Mato Tipila Paha diveniva Pte He Gi (Corno del Bisonte Grigio); Inyan Kaga, una collina nella parte occidentale delle Black Hills , dove i devoti raccoglievano pietre da utilizzare nelle capanne sudatorie della Danza del Sole diventava Pte Sa Sapa (Corno del Bisonte Nero); Bear Butte, infine, (il luogo dove la tribù intera si recava dopo la Danza del Sole per tenere il consiglio generale e trattare i grandi temi di interesse comune) diventava Pte Pute Ya , "il Naso del Bisonte". Questi tre siti venivano così a formare un triangolo geografico "spiritualmente vivo".

Devil’s Tower, situata nello Wyoming sudorientale è una conformazione di roccia rossa ed ha un aspetto particolare, riveste una certa importanza tra i Lakota, questa montagna sacra si erge solitaria in un panorama quasi completamente piatto di praterie e macchie di pini. Era qui a La Casa dell’Orso (Mato Tipila Paha ) che avveniva la Danza del Sole, ed era qui che nei tempi antichi tutte le bande Lakota si davano appuntamento nell’estate per partecipare alla più grande celebrazione religiosa, politica e sociale della loro nazione. Secondo i Lakota, Mato Tipila Paha è collegata all’omonima costellazione.

Per quanto riguarda la determinazione della data intorno a cui i Lakota migrarono nelle pianure settentrionali del continente, questo ciclo rituale depone decisamente a favore della tradizione Lakota. Goodman, infatti basandosi su precisi calcoli astronomici, afferma che l’origine delle costellazioni Lakota collegate a particolari conformazioni rocciose delle Black Hills e probabilmente anche l’origine della Danza del Sole come punto culminante di tale ciclo cerimoniale annuale, non possono calcolarsi a meno di 2.800 anni fa (precisamente tra il 1616 e l’896 avanti Cristo).

Goodman effettua un calcolo relativo alla posizione del Sole ai giorni nostri e confrontandola con quella attribuita all’astro nei rituali legati alle Black Hills, trova una certa differenza rispetto alla posizione del Sole considerata nei miti Lakota. Calcolando lo spostamento del Sole, e moltiplicando gli anni terrestri con i gradi, ottiene un risultato di 3.600 anni (1616 a.c.) come data di origine nei concetti Lakota che legano quelle costellazioni ad alcuni siti nelle Black Hills. Approssimando i gradi terrestri ottiene una data che corrisponde all’896 a.c. Questa data si scontra pesantemente con gli antropologi che concedono non più di tre-quattrocento anni di età alla Danza del Sole. Ma Frank Fools Crow, (scomparso da pochi anni) uno dei più grandi leader Lakota degli ultimi tempi, affermava: «so che la maggior parte degli studiosi non indiani non sarà d’accordo con questa data della venuta di Donna Bisonte Bianco, dato che essi dicono che i Sioux e la Pipa giunsero sulle pianure appena dopo l’anno 1700 d.C. Ma da ragazzo mi venne insegnato, e mi è stato confermato in visione, che piccole spedizioni di caccia effettuavano viaggi verso ovest fino ad arrivare addirittura sulle Montagne Rocciose molto tempo prima che l’intera nostra nazione migrasse nella Terra del bisonte, e che fu durante uno di questi viaggi che la Sacra Pipa Bisonte Bianco e le istruzioni per il suo utilizzo durante le preghiere ci vennero date. Le sette cerimonie sacre tribali che prevedono l’uso della Pipa ci vennero date e furono praticate dopo che l’intera nazione Lakota si fu trasferita sulle pianure, e, molti, molti anni dopo la prima apparizione di Donna Bisonte Bianco».

Le stelle sono il woniya di Wakan Tanka cioè "il sacro respiro del Grande Spirito". Le costellazioni sono l’espressione della sacralità di Wakantanka e della venerabilità delle sue parole, delle quali gli specifici significati sono trasmessi tramite storie e cerimonie della tradizione orale. È Skan che assegna lo spirito delle stelle in ogni persona alla nascita, ed è alle stelle che ognuno torna dopo la morte.

Le stelle non si curano della Terra o di qualcosa d’altro. Non hanno nulla a che fare con l’umanità. A volte esse scendono nel mondo così come qualche volta i Lakota salgono da loro.

Le stelle sono state create da Skan per essere la sua compagnia, i suoi messaggeri e per diffondere la luce sulla Terra. Skan ha creato le stelle dal nagila o "spirito delle acque" e le ha disposte sulla sua cupola blu. Ma le stelle non avevano una direzione così Skan fissò una stella e la nominò "capo" e dalla sua posizione stabile questa stella può così comandare su tutte le altre così che tutte sanno dove andare e nessuna si può perdere. La stella è la Stella del Nord, la nostra Stella Polare.

Le interazioni tra i mondi celeste e terrestre sono comuni nelle mitologie di vari popoli.

L’ eroe soprannaturale, Stella Caduta, era il figlio della Stella del Nord e di una donna Lakota. Stella Caduta era membro del Maghpia Oyate o Popolo della Nuvola ed è uno speciale protettore del popolo Lakota. Sua madre viveva con la Stella del Nord ma cadde sulla Terra quando fece l’errore di cercare di estirpare una pianta che cresceva nel mondo delle nuvole. Ora la Stella del Nord si erge in immobile solitudine con nel cuore la perdita della sua amata fanciulla Lakota. Tupun Shawin (la ragazza con la guancia rossa) fu trovata morente da un gruppo di cacciatori subito dopo la caduta. I ragazzi non sapevano se lei fosse uno spirito o una donna e così la lasciarono sola ma non vollero abbandonare il bambino senza aiuto, così lo portarono al villaggio. Il misterioso bimbo fu chiamato Stella Caduta e fu affidato ad una donna sola e sterile del villaggio. Egli maturò molto rapidamente e divenne conscio del suo speciale destino. Disse agli abitanti del villaggio che era il figlio di una stella brillante del cielo, poi avvertì la madre adottiva che sarebbe ritornato dal padre. Ora lui è là, che veglia sui Lakota, il popolo che l’ha adottato.

I Lakota chiamano la Via Lattea Wanaghi Tachanku o "sentiero degli spiriti". Era "il sentiero che tutti i Lakota devono prendere quando la morte li sorprende". Essi arrivano nel punto in cui la Via Lattea sembra spezzata, in realtà qui c’è un grande arbitro che sta in piedi e decide del destino futuro di tutti. Coloro che hanno vissuto una vita immorale sono forzati a dirigersi in quella parte della Via Lattea che termina con una nebulosa e qui a turbinare nello spazio per sempre. Quanti hanno tenuto un contegno decoroso nella vita, devono seguire l’altra strada, quella per Wanaghiyata, la casa promessa alle anime dei defunti.

Il legame tra Stella Caduta e le credenze sull’aldilà si trova nella costellazione conosciuta con il nome di Nape, "la Mano", che consiste nella cintura di Orione, nella Spada di Orione più le stelle Rigel e b Eridanus (Cursa). La cintura di Orione è il polso, la spada di Orione è il pollice, Rigel rappresenta il dito indice e Cursa raffigura il mignolo. Questa costellazione è correlata con "il capo che perse la sua mano". In tale leggenda, questo capo era egoista e il suo egoismo lo portò ad interrompere il ciclo cosmico. Dato che la continuità della vita dipende dall’autosacrificio del capo e che questi si rifiutò di offrire sé stesso (il suo sangue durante la danza del Sole), si rese necessario l’intervento divino. Così Wakinyan, l’Uccello del Tuono gli strappò la mano.

La figlia del capo si offrì come moglie a Stella Caduta se lui avesse recuperato la mano del padre. Stella Caduta riuscì in questa impresa, sconfisse Uccello del Tuono e Inktomi e la sposò.

Stella Caduta rappresenta per i Lakota il nuovo (il nuovo capo, il nuovo anno…) ed il figlio raffigura la Terra rinnovata in primavera.

Oltre a "Pista di Corsa" i Lakota guardavano un altro importante gruppo di stelle intorno al periodo del solstizio invernale. Sebbene essi non osservassero il solstizio invernale di per sé stesso (era normalmente troppo freddo nelle Pianure per stare fuori tutta la notte a scrutare il cielo), queste stelle e questi asterismi furono notati proprio in quel periodo:

Wichapi Owanjila, la Stella polare – a (alfa) nell’Orsa minore, una supergigante gialla distante 700 anni luce; Wichakihuyapa, il Grande Carro, asterisma compreso nella costellazione dell’Orsa maggiore; Mato Tipila, la Tana dell’Orso, la quale acclude Castore e Polluce, rispettivamente a (alfa) e b (beta) della costellazione dei Gemelli; Canshasha Inpusye, "la corteccia di salice secca" composta dal Triangolo insieme all’Ariete; Hehaka, l’Alce, con parti dei Pesci più altre stelle; Keya, la Tartaruga"; Zuzuecha , il Serpente, formato dalle stelle del Cane Maggiore unite a quelle della Colomba; Tayamni, il Bisonte, che include Sirio, Rigel e Aldebaran, Capella insieme al "luogo del fuoco" che comprendeva parti del Leone e dei Gemelli. E’ naturale che un popolo che era dipendente dal Bisonte (Tayamni) non poteva non creare una costellazione a lui dedicata. Era costituita dalle Pleiadi (Winchincala Sakowin o Tayamnipa) che rappresentano la testa dell’animale, seguite da Aldebaran insieme alla cintura di Orione (Tayamnichankahu), la colonna vertebrale, Betelgeuse e Rigel (Tayamnituchuhu), le costole, ed infine Sirio (Tayamnisinte) la coda.

È interessante notare come certe stelle, o gruppi di stelle, facessero parte di più costellazioni.

Arturo, a (alfa) della costellazione del Boote, una gigante rossa 24 volte più grande del Sole e distante 36 anni luce, è conosciuto con vari nomi, come Wichapi Sunkaku, il fratello più giovane della stella del mattino, od Oglechkutepi, il gioco delle frecce o ancora Ihuku Kigle, l’affondato. E Arturo è legato con una speciale relazione con Anpao Wichahapi, la stella dell’alba cioè Venere.

Una costellazione a noi sconosciuta è Agleshka o la salamandra.

Le sette stelle del Grande Carro corrispondono alle sette stagioni della maturazione di una donna e ai sette fuochi del concilio Lakota.

Towin, lo spirito della donna blu che assiste le ostetriche nel loro lavoro, vive al centro del carro cioè il luogo dove possiamo trovare il foro dal quale la madre di Stella Caduta è precipitata. Questo asterisma porta l’acqua necessaria per la cerimonia della capanna sudatoria nel cielo e traghetta le essenze spirituali dei morti fino alla Via Lattea.



Fino a poco tempo fa, molti antropologi ritenevano che i Lakota non avessero alcuna conoscenza del cielo. Non consideravano il fatto che erano i discendenti dei popoli che avevano creato le ruote della medicina e non avevano capito il significato astronomico delle decorazioni e degli ornamenti sui costumi e sui manufatti perché non assomigliavano alle "nostre stelle". Le cose che saltavano subito agli occhi degli occidentali erano che i Lakota non avevano un calendario e non erano interessati nel calcolare precisamente i periodi in cui seminare e raccogliere, inoltre non avevano edificato monumenti caratterizzati da particolari allineamenti celesti, e che tutto quello che gli importava era l’osservazione dell’andamento numerico della popolazione dei bisonti, che l’unica parte dell’anno che contavano era l’inverno, perché sulle pianure era il periodo in cui la caccia era sospesa per le condizioni meteorologiche molto avverse. Ma come altre società nomadi, i Lakota hanno usato le stelle come indicatore stradale durante gli spostamenti. E scegliendo di non costruire nulla, rimanendo quindi liberi nei loro movimenti, hanno utilizzato colline, rocce, oggetti naturali ben riconoscibili, come uno specchio terrestre dell’universo. Il Lakota ha imparato a conoscere il sacro ordine di tutte le cose del cielo e della Terra, e a distinguere il loro posto nel vasto universo. Attraverso l’attenta osservazione del mondo delle stelle essi sono arrivati a comprendere che il loro mondo era un riflesso microcosmico del mondo del cielo.



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MessaggioInviato: 15/01/2013, 11:24 
Vedo che anche nei racconti sacri dei Lakota troviamo alcune stelle più volte coinvolte nelle ipotesi di ufologi e archeologi alternativi, come Bauval, per esempio:
- Orione
- Aldebaran
- Pleiadi

Perchè tutti quanti guardando al cielo utilizzavano come punti di riferimento queste stelle e non altre?



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MessaggioInviato: 15/01/2013, 14:24 
1. Coincidenza (versione ufficiale)
2. Qualcuno può avergli effettivamente detto che vengono da lì (versione eretica)

^_^


Io propendo per le seconda :)



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MessaggioInviato: 12/01/2014, 18:26 
Nel libro "other tongues other flesh" di George Hunt Williamson c'è tutto un capitolo in cui si riportano e commentano i titoli dei giornali che riportarono l'impressionante ondata di avvistamenti sugli USA nel 1897 (milleottocentonovantasette), in particolare nei dieci giorni che andarono dal 2 al 12 Aprile.

Ci sono due cose che volevo chiedere al forum, in particolare:
1) Con riferimento all'11 Aprile 1897 si dice che nell'Iowa, residenti anziani e tedeschi (presumibilmente si trattava di immigrati tedeschi) dissero che lo stesso tipo di aeronave (ellissoidale e con luci verdi e blu) volò sopra la Germania trent'anni prima gettando nel panico la popolazione, che pensò che le armate del diavolo erano giunte. Quindi parliamo di un fatto che sarebbe successo in Germania addirittura nel 1867, pochi anni prima cioè della sua unificazione completa. Tra l'altro quell'anno fu importante per la storia tedesca, perché la Confederazione tedesca del nord, guidata dalla Prussia, si apprestava ad inglobare anche tutti gli altri stati tedeschi secondo un percorso simile a quello che proprio in quegli anni stava avvenendo anche in Italia, dove al posto della Prussia c'era il Piemonte. In particolare, dal 1867 la confederazione si dotò di una costituzione ad opera del cancelliere Otto von Bismarck, unico cancelliere in tutta la storia dello stato.

Qualcuno ha sentito parlare di questa ondata tedesca?

2) con riferimento all'avvistamento del 12 Aprile 1897 su Chigago, il Chigago Record riporta di una gigantesca aeronave vista da migliaia di persone su Chicago e del fatto che due fotografi sarebbero riusciti a fotografarla. La foto mostrerebbe la stazione ferroviaria ovest della Città e sopra l'aeronave. Se fosse vero, questa potrebbe essere una delle prime foto di UFO, se non la prima in assoluto. Qualcuno l'ha mai vista?
I fotografi erano Walter McCann e G.A. Overocker.


Ultima modifica di quisquis il 12/01/2014, 18:44, modificato 1 volta in totale.


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