Vi faccio i complimenti per le ricostruzioni ed il reperimento dei dati... davvero ammirevole.
Mi chiedo sempre: vale la pena immolare tempo prezioso, con tanta dovizia tecnica, per smontare (+ che spiegare) platealmente notizie come queste? E' palese che chi ha postato la roboante notizia ha lanciato il sasso (fotogramma)... e ha nascosto la mano (il resto del filmato) perchè l'avrebbe smascherato in un attimo. Probabilmente, di tutto il filmato quello è l'immagine + suggestiva perchè richiama l'iconografia della + classica ufologia, e si continua a ricorrere alle + sfig*te camere di sorveglianza perchè generano misteri irrisolti con la loro pietosa definizione di immagine.
Mi ha colpito poi questo articolo, trovato sull'ANSA, ma ch va oltre la politica e spiega il proliferare e replicarsi all'infinito di questi scoop inutili:
Cita:
INTERNET: INUTILE SMENTIRE, GENTE CREDE SEMPRE A BUFALE
(ANSA) - ROMA, 25 GEN - Il lavoro dei vari siti di fact checking, sbarcati di recente anche da noi e che si occupano di ' fare le pulci' alle affermazioni di politici e non, potrebbe essere perfettamente inutile. Come insegna il caso del presidente Usa Barack Obama, che nonostante gli sforzi profusi per correggere la notizia falsa che lo vuole nato fuori degli Usa ancora deve fare i conti con un sesto della popolazione americana che ne e' convinta, le bufale che circolano su Internet sono difficili da estirpare. A scoprire il meccanismo di questa ' inerzia' sono stati i ricercatori della Ohio State University, che hanno certificato che solo chi e' gia' scettico crede alla smentita, mentre coloro ai quali ' piace' la notizia sono piu' difficili da convincere. "Le correzioni in tempo reale hanno qualche effetto positivo - spiega Kelly Garrett, autore principale della ricerca che verra' presentata ad un congresso sul Social Computing a fine febbraio in Texas - ma quasi solo su persone che sono gia' predisposte a rifiutare la falsa notizia. Il problema del cercare di correggere le informazioni errate e' che qualcuno vuole proprio crederci, e dirgli semplicemente che sono false non li convince". I ricercatori hanno diviso 574 adulti, a cui é stato fatto leggere un finto blog politico contenente l' affermazione falsa che le autorità Usa possono avere libero accesso alle cartelle cliniche elettroniche, in tre gruppi. Il primo ha letto sullo schermo del computer la smentita da parte di un gruppo considerato autorevole, il secondo dopo tre minuti e il terzo non ha ricevuto nessuna smentita alla frase. In seguito é stato chiesto ai partecipanti quanto fosse facile per le autorità spiare le cartelle cliniche, e il gruppo che ha ricevuto la smentita é stato solo leggermente più preciso degli altri nella risposta: "Solo chi ha dichiarato prima del test di essere favorevole alle cartelle elettroniche ha ' recepito' la correzione - spiega Kelly Garrett, uno degli autori - mentre i contrari sono rimasti della loro idea, e per loro e' stato come se non avessero ricevuto alcuna correzione".
Secondo l' esperto il ' timing' della correzione ha la sua importanza: "Per chi e' portato a credere alle ' bufale' la correzione immediata, appena letta la notizia, ha l' effetto opposto rispetto a quello cercato - sottolinea Garrett - forse e' meglio rimandarla almeno di qualche minuto".(ANSA). Y91-CAV 25-GEN-13 19:31 NNN