.....premetto che non sono tirchio, ma la copisteria sotto casa secondo me ha dei prezzi un pò altini per le scansioni ![Davvero Felice [:D]](./images/smilies/UF/icon_smile_big.gif) , quindi mi sono dovuto adattare da un mio vicino di casa, per la fretta ne ho potuta solo effettuare una, quella secondo me più importante per via dell'immagine contenuta, mentre tutto l'articolo l'ho riportato interamente a mano. Moltissimi degli errori grammaticali e di coniugazione presenti sono presenti nell'articolo originale, ho preferito riportarlo fedelmente anche nei suoi difetti. Questa è l'immagine: http://img215.imageshack.us/img215/85/ufoixg.jpgQuesto, invece, è l'articolo, riportato fedelmente anche in molti suoi difetti ![Occhiolino [;)]](./images/smilies/UF/icon_smile_wink.gif) : Fonte: “Notiziario UFO” del Centro Ufologico Nazionale (CUN) Nuova Serie – Numero 4 - Gennaio/Febbraio 1996 (n°126 – Anno XXX)
L’articolo si trova a pag.21 del suddetto numero, ho anche ricopiato per intero lo speciale “dreamland” presente alla fine dello stesso articolo.
AREA 51 di Mario Cingolani
Cosa si nasconde in una base supersegreta del Navada?
Nello scorso numero vi abbiamo parlato dell'incidente di Aurora, un presunto UFO crash occorso nel 1897 che ha ispirato nel 1985 il film di fantascienza "The Ufo Encounter" di Jim Mc Collough: una dignitosissima pellicola a colori concepita e realizzata al di fuori dello "star system Hollywoodiano" e come tale ignorata dai grandfi circuiti di programmazione e dal grande pubblico: ma non per questo meno valida e significativa (in Italia è reperibile la videocassetta in noleggio). Vi è poi chi ha creduto di cogliere addirittura in certe coincidenza un possibile, indiretto (ma voluto) collegamento fra il nome di un mezzo spaziale e di un rivoluzionario aeromobile (della classe "Stealth" dell'ultima generazione) e il toponimo Aurorea: in effetti il nome della località indicata come possibile teatro del primo presunto, tragico icnontro tra gli Stati Uniti e gli inviati di un mondo extraterrestre avrebbe infatti caratterizzato, nel 1962, la denominazione (Aurora 7) della quarta capsula spaziale della NASA (le tre precedenti, pilotate da Shepard, Grissom e Glenn, erano state denominate rispettivamente Libertà 7, Campana della Libertà 7 e Amicizia 7), con a bordo l'astronauta Carpenter; e, ben più recente, (1992), quella di un fantomatico mazzo aereo super-segreto, sofisticata evoluzione dei vari "Stealth" aventi caratteristiche tali da risultare "impermeabili" alle onde radar (come gli UFO): caratteristiche con cui si è perfino realizzata, applicandole ad un mezzo navale, la nave anti-radar americana "Sea Shadow" (1993) costruita per la Marina Militare degli USA dalla Lockheed F-117A (impiegati per la prima volta dagli USA durante la Guerra del Golfo) derivano da un prototipo realizzato e collaudato il 15 ottobre 1982 presso la base segreta di Groom Lake (Nevada), isolata del deserto americano. Tutta questa zona (il poligono vicino alla base USAF di Nellis e quello nucleare del Nevada) si è trovata al centro di una serie ricorrente di voci dovute a varie testimonianze, secondo cui questo intero complesso isolato e off limits (e presidiato da personale militare armato) denominato altresì "Area 51" o anche "Dreamland" (o "terra di sogno") dal nome del codice radio di identificazione (proprio alla base USAF di Nellis e usato per tenere a distanza sorvoli non autorizzati dalla regione), sarebbe stato e sarebbe al centro di attività del tutto sui generis: ovvero la supposta applicazione di principi e tecnologie, desunte dai presunti rottami di UFO precipitati, a velivoli aerei di nuova concezione (e della classe “Stealth”) realizzati dai militari americani. Il prodotto finale di tale impegno tecnico super-segreto sarebbe il velivolo-spia “Aurora”, capace di raggiungere una velocità senza precedenti nella storia dell’aviazione: mach 8, cioè 8 volte la velocità del suono. Nel dicembre 1992 l’”Aurora” sarebbe stato fatto anche volare al di fuori del Nevada, sull’arcipelago britannico (sulle isole Orcadi e le Shetlands, precisamente). Per quanti lo ritengono la “ricaduta” tecnologica dei rottami del presunto UFO di Roswell, il fatto che tale nuovo aereo ultra-supersonico sia stato denominato “Aurora” – alla luce dei fatti del 1897 in Texas – non è affatto una coincidenza; e tradirebbe l’importanza e la realtà di quel lontano episodio prima ricordato. Fine prima parte.
“dreamland”
di Roberto Pinotti
E se, invece di arrivare sulla Terra viaggiando nel Cosmo, gli UFO fossero già qui? L’ipotesi non è da scartare a priori, in effetti. E va di pari passo con una sconcertante prospettiva. E’ in realtà sintomatico il crescendo, da parte di vari personaggi collegati in qualche modo, a suo tempo, ai Servizi di Intelligence americani, secondo cui il Governo USA sarebbe perfettamente al corrente di tutto; anzi, si sarebbe addirittura formalmente a suo tempo diplomaticamente accordato con tali EBE (Entità Bilogiche Extraterrestri) concedendo loro una zona di residenza permamente e perfino l’uso di una circoscritta base logistica d’appoggio. Dove? Forse, incredibilmente, nella stessa cosiddetta “Area 51” nel bel mezzo del deserto del Navada, assolutamente off limits e inaccessibile e dove, a detta del sedicente fisico Bob Lazar che vi avrebbe lavorato e che ha subito curiosamente – accusato di essere coinvolto nella gestione di una casa di tolleranza (attività peraltro consentita in Nevada) – uno screditante procedimento legale dopo questa e altre dichiarazioni, un team scientifico comprendente il famoso fisico Edward teller studierebbe e testerebbe segretamente dei rivoluzionari mezzi volanti costruiti - sulla base dei “rottami di dischi volanti” schiantatisi al suolo nel passato – secondo gli stessi principi propulsivi degli UFO. L’ ”Area 51” (o “Dreamland”) di Groom Lake in Nevada è ora anche oggetto di una vertenza legale intentata contro le autorità del Pentagono dalla’avv. Jonathan Turley, in nome e per conto dei congiunti di personale della base deceduto misteriosamente in conseguenza (il primo fu un certo Robert Frost) di esposizione a sostanze letali (tossiche o radioattive) sul posto di lavoro. Un “posto di lavoro” che ufficialmente non esiste tuttora per il Governo USA, ma dove sono stati realizzati l’aereo-spia U-2, l’avveniristico “Blackbird”, i vari prototipi dello “Stealth” incluso l’”Aurora” già ricordato; e che si avvia ad estendersi con un ampliamento comprendente una nuova zona periferica “cuscinetto” che non consenta più alcuna osservazione ottica delle istallazioni dall’esterno. Lo ha denunciato il quotidiano inglese “The Observer” del 4 dicembre 1994. Altri, come il fisico Paul Bennewitz, e come gli ex agenti dei servizi segreti americani William Cooper, John Lear e Virgil Armostrong, sostengono addirittura che – a suo tempo contattato per il suo ruolo di effettiva potenza globale egemone del nostro pianeta – il Governo americano accetterebbe da tempo sugli Usa e sul mondo, in pratica, un “protettorato” da parte degli extraterrestri; il tutto all’oscuro e alle spalle dei popoli della Terra, pur di mantenere il proprio ruolo di preminenza locale, a livello di una “strategia planetaria”. È questo il nuovo ordine mondiale degli USA? Naturalmente non ci si può attendere che, nel caso, gli interessati confermino tali accuse. Comunque sia, anche se al momento non certo verificabile, quest’ultima ipotesi ha il grosso vantaggio di poter spiegare l’alta frequenza degli avvistamenti di UFO in tutto il mondo; questi, infatti, non verrebbero sulla Terra periodicamente dal loro mondo di origine: perché in effetti sarebbero già qui almeno dagli inizi degli anni cinquanta. Se non da prima. E’ dagli anni Cinquanta, in effetti, che la constatazione della frequente attività degli UFO in rapporto alle acque dei mari e degli oceani (possibilità di splash-down, immersione, movimento e decollo nei flutti), donde il termine USO (Unidentified Submerged Objects “oggetti sottomarini non identificati”) applicato a tali UFO “anfibi” o “subacquei”, ha fatto ipotizzare basi d’appoggio sottomarine per i misteriosi velivoli. Che potrebbero in tal caso essere qui da sempre e all’insaputa di tutti.
Ultima modifica di Pegasus il 21/07/2011, 14:47, modificato 1 volta in totale.
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_________________ "Ogni uomo considera i limiti della propria visione personale come i limiti del mondo." Arthur Schopenhauer "E’ il medico che fa ammalare le pazienti." Ignaz Philipp Semmelweis
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