Una turista li fotografa. In spiaggia è l'argomento cult«Avvistamento» tra Maratea e Scalea, un giallo sospeso tra teologia, fantascienza e glossario dei corpi celesti NAPOLI - È un mistero che, forse, avrebbe acceso la fantasia di Philip Dick. Stavolta, invece della penna dello scrittore che ha raccontato l’epopea di «Blade Runner», c’è il passa parola che agita la sabbia calda delle spiagge del basso Tirreno dove, da giorni, non si parla che dell’«avvistamento».
L'AVVISTAMENTO - Un avvistamento che - scivolando lungo il crinale tra simulazione, falso, teologia, ufologia e glossario dei corpi celesti - riempie la chiacchiera balneare. E, forse, ci si limiterebbe a questo se non fosse per la prontezza di un'affidabile professionista che, improvvisatasi fotografa dilettante, ha memorizzato con la sua tecnologia digitale l’immagine che occupava il cielo nero e stellato.
GLI SCATTI - «Tutto è nato per caso – racconta Giuseppina -, ero sulla terrazza della mia casa a San Nicola Arcella (Cosenza), non dormivo, e mi sono sdraiata a guardare il cielo. Ho fatto qualche scatto e quando ho guardato le immagini mi è apparsa una strana macchia». Cosa è stato catturato dai pixel di Giuseppina lo possiamo vedere dalle foto che pubblichiamo. «Quando ho ingrandito – aggiunge – mi è apparsa un’immagine che mi si è gelato il sangue». Per essere sicura di non sbagliare, di non essere solo stata gabbata da un’aberrazione sferica o cromatica della sua digitale, la signora ha preso a scattare da punti e angolazioni diverse. Il risultato non cambiava. Mai. Quella «macchia» è diventata il «giallo» dell’estate per centinaia di bagnanti che affollano le spiagge da Maratea a Scalea.
LE IPOTESI - Cosa è? Per alcuni esperti potrebbe essere una «accrezione», un processo mediante il quale piccole particelle di materiale si aggregano per formare masse maggiori sotto l'influenza della mutua attrazione gravitazionale o a causa di mutue collisioni. Per altri è solo una piccola nube di gas o di polvere interstellare. C’è anche chi vi ha scorto un’immagine che somiglia tremendamente alla Sacra Sindone o a un prete con tanto di collarino bianco. Fantascienza mistica che diventa ancor più seducente (e inquietante) se si aggiunge che l’«apparizione» è avvenuta proprio nei pressi di una torre su cui un tempo c’era un monastero. Ma c’è, infine, chi pensa che si tratti solo di una «mongolfiera cinese» illuminata con elio e liberata nel cielo del Tirreno.
Fonte:http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2009/25-agosto-2009/ufo-cielo-sopra-tirreno-turista-li-fotografa-spiaggia-argomento-cult-1601700314475.shtml