...scusate...
...ho letto l'articolo: come fa a dire che gli oggetti sulle foto godono di luce propria e che presentano uno spettro di luce monocromatico, se ha fatto solo semplici applicazioni di filtri grafici al computer? poi, per ottenere uno spettro di luce serve uno spettrografo, magari anche in basarisoluzione, ma applicato alla fotocamera, cosa che dalle foto pubblicate non si vede nè lo spettrografo direttamente sull'ottica nè lo spettro stesso eventualmente ricavato! E comunque, uno spettro di luce ricavarlo con uno spettrografo applicato a una fotocamera, in piena luce diurna RISULTA BEN DIFFICILE visto che si è saturi di luce solare, mentre uno spettrografo ti permette di ricavrne spettri di luce solo da fonti luminose puntiforme in pieno buio (vedi astrofotografia...).
Poi, sinceramente, a parte qualche gruppo di ricerca tecnica in Italia che usano lo spettrografo in campo ufologico, sinceramente non ho mai visto turisti girare con fotocamere con spettrografi applicati, magari per fotografare qualche piazza...
Non ho visto sinceramente analisi astrometriche e fotometriche, che permettano di dire che presenta uno spettro monocromatico e comunque un'energia diversa dai punti interni al perimetro dell'immagine...ovvio che ha trovato diversità fra gli oggetti e il resto della foto: i sensori CCD rilevano la radiazione infrarossa, sia quella presente in qualsiasi punto luminoso, sia quella solare che viene riflessa da qualsiasi superficie, fornendo così il classico e spiegato milardi di volte EFFETTO WOOD, cioè la tipica colorazione bianco lattiginosa che viene rilevata dai CCD e che indica una sovraesposizione in quel punto preciso dovuta a una forte emissione o riflessione di radiazione infrarossa!
Non ho visto nemmeno analisi dello spettro luminoso degli oggetti, il che si può fare solo con due software scaricabili gratuitamente dalla rete, VISUALSPEC e ASTROSPECTRUM, gli unici due software freeware che permettono di fare analisi spettrometriche di fenomeni luminosi...si, ma solo se si è in possesso di uno spettro di luce su foto ricavato con uno spettrografo applicato alla fotocamera...(e che comunque, anche qui ce n'è da discutere...).
Ho analizzato le foto, se si tira bene gli occhi, si vede lo stesso oggetto uguale prima da un lato della fontana e poi dall'altro, e se si guarda bene è talmente grande che sinceramente pare molto più vicino all'obiettivo che distante nel cielo...o l'oggetto era fermo sul posto in modo tale che l'operatore, inconsapevolmente, avesse il tempo di girare intorno alla fontana e fotografarlo senza saperlo per ben due volte?
...sinceramente la vedo dura, a mio avviso trattasi di schizzi d'acqua della fontana stessa che ricadendo, hanno riflesso la luce solare stessa che è stata immortalata dal sensore CCD della fotocamera, schizzi talmente veloci da non essere visti ad occhio nudo ma basta un tempo di scatto anche di 1/125sec. (tipico delle classiche digitali in modalità automatica) per immortalarli, ottenendone magari l'effetto strisciata dovuta appunto al tempo di scatto più lento rispetto invece alla velocità dello schizzo stesso, ottenendone così l'effetto strisciata.
Qua mi sa che la gente deve cominciare a studiare di più la fotografia e le relative analisi di luce associate, prima di gridare all'ufo o alla sfera luminosa...
Immagine:
44,62 KBla compatta kodak easyshare c813...la vedo dura applicarle uno spettrografo da 31,8mm per astrofotografia per poterne ricavare uno spettro luminoso di un fenomeno luminoso puntiforme, in più in piena luce solare.