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Grigio
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 Oggetto del messaggio: Incontri tematici su "2010: vicini al contatto?"
MessaggioInviato: 08/10/2010, 15:36 
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Saludecio, Sala polivalente Biblioteca “P.F. Modesti” – dal 17 al 29 ottobre

La biblioteca comunale “P.F. Modesti” di Saludecio sarà protagonista di una serie di incontri dalla tematica quanto mai affascinante: “2010: vicini al contatto? Conversazioni e risposte sulla ricerca della vita extraterrestre”. La Kermesse è organizzata dal Comune di Saludecio e dall’Osservatorio Astronomico saludecese “N. Copernico” con il patrocinio e il contributo della Provincia di Rimini, in occasione di “Open days”, l’iniziativa che si pone l’obiettivo di contribuire a far maturare una nuova percezione sociale che riconosca le biblioteche, gli archivi e i musei come infrastrutture del welfare e come luoghi di aggregazione.

La rassegna saludecese – che avrà inizio il 17 ottobre e si concluderà il 29 – prende spunto da un tema che ha interessato la mente umana sin da quando ha potuto estendere il proprio pensiero filosofico alla comprensione dell’universo, la ricerca della vita fuori dal nostro pianeta infatti non è stata solo una semplice curiosità… Tuttora inoltre costituisce una domanda ultima per comprendere chi siamo, quale sia il nostro ruolo come esseri viventi e pensanti in un universo così smisuratamente grande rispetto a noi.

Si comincia domenica 17 ottobre alle ore 16.30 con il primo appuntamento che vedrà protagonisti due interventi. Il primo sarà “L’Osservatorio astronomico ‘N. Copernico’: Le attività di ricerca. Introduzione agli incontri”, condotto da Gian Franco Lollino: astrofilo, ricercatore, Direttore dell’osservatorio astronomico del Gruppo Astrofili “N. Copernico” di Saludecio RN , coordina il CROSS Project dal 2000 per lo studio delle luci anomale in Adriatico. Toccherà poi a “Il SETI (Search for Extraterrestrial Intelligence) storia e strumenti per la ricerca dei segnali intelligenti dal cosmo”, tenuto da Stelio Montebugnoli: ingegnere elettronico, ricercatore e dirigente tecnologico IRA-INAF, Direttore della stazione radioastronomica di Medicina (BO). Conduce ricerche delle sorgenti radio provenienti dallo spazio ed è responsabile del SETI Italia.

Da non dimenticare che lo stesso 17 ottobre, dalle ore 16.00 alle 19.00, sarà aperta al pubblico la Biblioteca comunale che comprende il Centro di lettura, l’Archivio storico e la Sala Polivalente. Sarà possibile quindi iscriversi alla Biblioteca, consultare l’archivio storico ed il patrimonio librario, usufruire del prestito librario, imparare l’uso del catalogo on-line della Biblioteca (OPAC).

Si prosegue sabato 23 ottobre alle 16.30 con “Osservare Pianeti di Altre Stelle, tecniche, ricerche e risultati attuali. Prospettive future” a cura di Massimo Teodorani: astrofisico, ricercatore e divulgatore, si è occupato più recentemente, della ricerca di pianeti extrasolari e di intelligenza extraterrestre.


Venerdì 29 ottobre si cambierà location e ci si sposterà al Teatro Comunale “G. Verdi”, alle ore 21.00. Qui si svolgerà l’incontro “Gli UFO, realtà di un fenomeno. Fatti, documenti e testimoni attraverso 60 anni di storia”, a cura di Roberto Pinotti: sociologo, giornalista scientifico, ricercatore aerospaziale, dirige le riviste di taglio tecnico-scientifico «UFO» e «Archeomisteri». Fondatore in Italia nel 1967 del Centro Ufologico Nazionale, è uno dei massimi esperti al mondo di UFO, protostoria e fenomeni insoliti.

L’idea della rassegna nasce dal fatto che il 2009, come molti sanno, è stato l’Anno Internazionale dell’Astronomia. Questo alto riconoscimento dell’ONU, oltre a rilanciare a livello planetario la scienza più antica dell’uomo, ha rappresentato soprattutto un riconoscimento al grande scienziato italiano Galileo Galilei che più di altri, grazie al suo “metodo scientifico”, ha contribuito al capovolgimento della concezione cosmologica tolemaica.
Oggi questo metodo, così evocato e inseguito dal mondo scientifico accademico, sembra l’unico linguaggio possibile attraverso il quale poter descrivere i meccanismi che governano il mondo che ci circonda. Ma la domanda, certamente provocatoria, che molti si pongono è se veramente la comunità scientifica internazionale ha tutti gli strumenti per comprendere questo e altri misteri dell’universo e se la divulgazione di alcune scoperte non siano oggetto di controlli e filtrature, prima di essere date in pasto all’opinione pubblica col fine di valutarne gli effetti su di essa.

Esistono vari settori scientifici e culturali che si occupano della ricerca della vita extraterrestre, molti di più di quanto non si pensi comunemente. A partire dagli ambienti aerospaziali a quelli astrofisici e biologici, per indagare quali ambienti planetari del nostro sistema solare siano stati adatti ad ospitare forme di vita organica, passando per i progetti di ricerca storici come il SETI che, attraverso l’ascolto dei segnali radio provenienti dalle profondità dello spazio con le grandi antenne radioastronomiche dislocate sulla superficie del pianeta, cerca di individuare se tra essi possa nascondersi qualche segnale artificiale, prodotto da qualche civiltà tecnologica extraterrestre. Fino ad arrivare alla incessante ricerca di pianeti simili alla Terra come sta accadendo con l’’ultima missione spaziale Keplero nell’immediata vicinanza del nostro Sistema Solare. Non ultimo, per importanza e pressante attualità sono le indagini ufologiche, portate avanti da gruppi di ricerca seri, con un approccio totalmente asettico e senza pregiudizi, attraverso indagini sul campo e la raccolta di un enorme mole di dati che da almeno 60 anni vengono catalogati parallelamente a vari governi ed organismi militari. Queste informazioni dimostrerebbero in maniera incontrovertibile come il nostro pianeta sia ora, come in passato, oggetto di visite da parte di esseri intelligenti, dotati di mezzi tecnologicamente avanzati, provenienti da altrove.

Il dibattito tra i vari settori, com’è facilmente immaginabile, è apertissimo ma ciò a cui stiamo assistendo negli ultimi anni è che il divario e le rigide prese di posizioni tra gli studiosi oltre ad ammorbidirsi si sta progressivamente avvicinando, a testimonianza di un innegabile interesse comune e la consapevolezza che la quasi totalità degli abitanti del pianeta Terra oggi crede che… non siamo soli nell’universo!

Ingresso libero



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