barionu ha scritto: Domanda , al forum interessa l' argomento ?
Perchè Wave ha riportato ( sic in buona fede ) notizie del tutto inesatte sul c14 :
è una balla colossale che restauri e incendi abbiano invalidato il test.
Ma è un argomento che prevede impegno e studio.
Wave , lo sai che l' uomo della Sindone è alto Mt 1, 95 ?
zio ot
![Occhiolino [;)]](./images/smilies/UF/icon_smile_wink.gif)
Se non t'interessava non eri quì a rispondere non credi?
I test al carbonio c14 hanno "toppato" in molti altri casi..
Tutti gli esperti di studi sul radiocarbonio concordano sul fatto che questo è un metodo per la datazione che fornisce risultati probabili, non sicuri. Questo è un punto molto importante:
probabilità, non certezza! Per questo motivo il termine "verdetto", secondo Kouznetsov non è corretto riguardo ai risultati di radiodatazione. Il metodo di datazione col carbonio è basato sulla variazione del rapporto del carbonio 14 sul carbonio 13 contenuti negli oggetti. Se tali quantità vengono alterate, intrinsecamente e/o estrinsecamente, la datazione viene falsata.
Tutti gli esseri viventi possono ridistribuire isotopi sul loro organismo con il fenomeno detto "biofrazionamento isotopico". Piante viventi come il lino possono distribuire diversamente gli isotopi di carbonio nei propri tessuti. Il lino è costituito per il 95% di cellulosa che deriva dalla pianta di lino, e che non ha più del 7-8% di contenuto in materia "secca". In questa piccola porzione della pianta del lino, è concentrato il 67-70% di tutto il quantitativo di carbonio 14. Ciò significa ovviamente che la fibra del lino è relativamente molto più ricca di carbonio 14 rispetto alla pianta. Questo concetto andrebbe tenuto in conto nei modelli classici di radiodatazione col carbonio.Nelle ricerche eseguite nel 1988 sulla Sindone di Torino col radiocarbonio sono stati utilizzati modelli classici non modificati, introdotti originariamente negli anni '50 per i fossili e non per i tessuti. In tali modelli c'è un presupposto secondo cui al tempo zero della datazione il contenuto di radiocarbonio nel lino e nella pianta del lino è uguale, invece ciò non è corretto perché il frazionamento isotopico della pianta di lino fa sì che la fibra lavorata di lino sia molto più ricca in radiocarbonio rispetto alla sua pianta originale.
Alla luce di quanto sopra ecco un elenco di datazioni note, ottenute con il test del carbonio, che hanno fornito date clamorosamente inverosimili:
1- L'uomo di "windor" trovato nel 1984, radiodatato, ha fornito tre date
diverse: 300 a.C., 100 d.C. e 400 d.C.
2- La mummia di Manchester: risultò che le bende erano 800-1.000 anni più
"giovani" delle ossa.
3- Gusci di lumaca ancora vive risultarono vecchi di 26.000 anni.
[Scienze,22, 1984]
4-Una foca uccisa nel momento risultò morta da 1.300 anni [Atlantic Journal
9-10, 1971]
5-Un corno d'epoca vichinga è risultato un reperto dal futuro: 2006!
6-Le rocce del Terziario e del Precambiano sono risultate vecchie sette volte
più della terra.
La datazione è stata effettuata dai laboratori di Oxford, Tucson e Zurigo. Il risultato, 1260 - 1390 d.C., è stato annunciato il 13/10/1988 e pubblicato su Nature il 16/02/1989. Di seguito sono elencati i punti che evidenziano le perplessità sullo svolgimento ed i sospetti in merito alla correttezza dell'esame di radiodatazione della Sindone di Torino:
* Esclusione di alcuni laboratori a vantaggio di altri.
* Eliminazione di uno dei due metodi di datazione con il C14.
* Rifiuto della collaborazione con altri scienziati e della
multidisciplinarità da parte dei tre laboratori prescelti con esclusione
di tutta una serie di esami, fra cui l'indispensabile analisi chimica
preliminare dei campioni da datare.
* Scelta errata del sito di campionamento: da un unico punto e per di
più da un angolo che è molto inquinato e può essere stato restaurato
nel medio evo.
* Non tornano i conti dei pesi e delle misure dei campioni sindonici: dai
dati dichiarati essi pesano circa il doppio di quanto avrebbero dovuto.
* Comportamento anomalo dei laboratori e cambiamenti di protocollo.
* Farsa del test alla cieca.
* Funzione dei campioni di controllo completamente vanificata
dall'annuncio della loro età.
* Acquisizione anomala e fuori protocollo di un campione aggiuntivo.
* Manca un verbale delle operazioni di prelievo.
* Obbligo della riservatezza infranto.
* I laboratori non hanno voluto far conoscere i dati primari dei loro
esami e i protocolli completi del lavoro svolto.
* Disomogeneità dei tre campioni: secondo il test statistico di Pearson
sulla variabile X² (chi quadro) esistono 957 probabilità su 1000 che
la data radiocarbonica ottenuta non sia quella dell'intero lenzuolo.
* Per il X² pubblicato su Nature in riferimento alla Sindone (6,4) viene
arbitrariamente attribuito il livello di significatività 5. Essendo invece
la significatività 4,07, i valori ottenuti dai tre laboratori sono
incompatibili tra loro e il risultato finale ufficialmente reso noto dai
carbonisti perde di significato.
Per i motivi sopra elencati, molti scienziati, ritengono la datazione radiocarbonica effettuata
per nulla attendibile. Per la vera Scienza sarebbe opportuno ripetere la datazione radiocarbonica considerando i fattori sopra esposti. Si potrebbe inoltre tentare la datazione anche con altri metodi, tra cui quello dell'analisi del grado di depolimerizzazione della cellulosa del lino. Essa va però inserita in un contesto multi disciplinare di altri esami, con controlli rigorosi di tutte le operazioni.
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Sbagliato, quanto era alto Gesù? «Un metro e 87 centimetri» un altezza comunque superiore alla media per i suoi tempi.
«La distanza tra la superfice plantare del calcagno destro e l’ala iliaca destra indicata dalla corda del perizoma è di 114 centimetri. L’impronta delle natiche, delle regioni poplitee e delle gambe tracciata dal sangue in modo continuo indica inoltre – a detta del neurochirurgo – la completa estensione degli arti inferiori. La distanza fra l’ala iliaca destra e il coagulo a forma di N che indica il punto di appoggio del piano occipitale sul piano sepolcrale è pari a 63 centimetri. Il totale è dunque di 177 centimetri». A questa altezza, prosegue Nicolò Cinquemani, si devono aggiungere 10 centimetri che separano il piano occipitale dal vertice del cranio alto 23,4. Di conseguenza, l’altezza dell’uomo della Sindone sarebbe di un metro e ottantasette.
Ultima modifica di
Wave il 18/07/2011, 12:32, modificato 1 volta in totale.