29/11/2012, 03:20
Alessio De Angelis
Il riferimento a Chresto nella Vita Claudii
Il testo, nell’originale latino presente in Vita Claudii, 25.4, recita: – Iudaeos impulsore Chresto assidue tumultuantis Roma expulit, la cui traduzione in italiano è: “[Claudio] espulse dalla città i Giudei che per istigazione di Cresto erano continua causa di disordine”
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L’apologeta cristiano Paolo Orosio (375-420 ca.), discepolo e collaboratore di sant’Agostino, riporta il passo di Svetonio nelle sue Historiae adversus paganos (ultimate poco prima di morire), rimanendone colpito e informandoci che di questa vicenda aveva parlato anche Giuseppe Flavio nelle sue opere:
“Nel nono anno dello stesso regno, racconta Giuseppe che per ordine di Claudio i giudei furono espulsi dall’Urbe. Ma più mi colpisce Svetonio, che si esprime così: “Claudio espulse da Roma i Giudei in continuo tumulto per istigazione di Cristo”; dove non si riesce a capire se egli ordinò di infrenare e di reprimere i giudei tumultuanti contro Cristo, oppure se volle che anche i cristiani fossero espulsi con essi, come gente di religione affine” (Historiae adversus paganos VII 6,15-16).
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29/11/2012, 03:30
Un altro importantissimo aspetto, ignorato o comunque non indagato da Alessio De Angelis, riguarda la circostanza che vi furono diversi padri della chiesa (Giustino, Tertulliano, Lattanzio, etc.) che si lamentarono del fatto che i pagani 'storpiavano' l'attributo 'cristiani' in CRESTIANI. Fatto ancora più tangibile, ancora oggi in Francia i cristiani sono chiamati CRESTIANI (chrètien = chrestien = crestiani). A questo punto Alessio De Aneglis, se avesse indagato su tutto ciò, si sarebbe dovuto chiedere da quale sostantivo derivava l'attributo 'chrestiani': da CHRISTOS o da CHRESTOS?..
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29/11/2012, 04:39
Non solo Giovanni 'Marco' conosceva bene l'attributo Chrestos (uno dei tanti attributi con cui Gesù venne indicato dai suoi contemporanei), ma, ovviamente, conosceva bene anche il suo VERO nome (YESHAY - IESSE), come ci informa Ippolito Romano.
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29/11/2012, 05:49
Alessio De Angelis
Il riferimento a Chresto nella Vita Claudii
Riassumendo
Negli Atti degli Apostoli, l’evangelista Luca riferisce che, recatosi a Corinto, Paolo trovò soggiorno presso due Giudei, Aquila e Priscilla, espulsi dall’Italia a causa del decreto dell’imperatore Claudio emesso nel 49, che imponeva a tutti i Giudei (Pàntas toùs Ioudaìous) di andarsene da Roma. Se dunque il Chrestus di Svetonio fosse stato il Gesù dei Vangeli, l’evangelista Luca (il redattore degli Atti) l’avrebbe certamente precisato, trattandosi del proprio dio; invece non solo non lo riferisce, come sarebbe naturale che facesse se i Giudei fossero stati ispirati da Gesù, ma addirittura non identifica Aquila e Priscilla con i Cristiani del Nuovo Testamento, chiamandoli Giudei e lasciando intendere che Paolo avesse alloggiato presso di loro non perché condividevano la stessa dottrina, ma perché erano dello stesso mestiere (At 18,2). Infatti Aquila e Priscilla diverranno “Cristiani” solamente in seguito (vedi At 18:18 e At18:26) e, precisamente, un anno e mezzo più tardi (vedi At 18:11), quando Lucio Giunio Gallione divenne proconsole dell’Acaia1.
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01/12/2012, 14:13
01/12/2012, 18:57
02/12/2012, 11:00
barionu ha scritto:
Veritas, Alessio De Angelis nick beliel sta aspettando l' ok
degli amministratori ( wake up !!! ) per risponderti .
zio ot
02/12/2012, 11:02
Cecco ha scritto:
La DIPLOPIA è una brutta malattia cristiana
Salamaleco-
05/12/2012, 03:04
Alessio De Angelis, un giovane di ottimo acume e di sicuro talento, appartiene alla schiera dei cosidetti 'miticisti', o comunque dei negazionisti della storicità di Gesù di Nazareth. Questa peculiarità porta facilmente tutti coloro attratti dal fascino di questa teoria(*), ad esondare nel puro dogma, più o meno come avviene per i fideisti cattolici o di altro genere.
Come in qualunque dogma, si è portati ad escludere ad oltranza tutti quegli elementi che contrastano con le proprie convinzioni dogmatiche, definendoli arbitrariamente come non attendibili, o comunque privi di importanza pratica
come ad esempio le testimonianze rabbiniche, mande e quelle pagane, circa la reale storicità del carattere passato alla storia come Gesù di nazareth,
ma che, in realtà, venne conosciuto anche attraverso una sequela di altri nomi ed attributi, tra i quali anche quello di CHRESTOS: esattamente come riportato da Svetonio!
Se Alessio De Angelis non fosse stato preso dai 'vortici' del dogma, così come molti altri che condividono con lui le stesse convinzioni, sicuramente NON avrebbe trascurato altri importantissimi aspetti, che stridono 'spaventosamente' con la sua ipotesi secondo la quale il Chrestos di Svetonio non era Gesù di Nazareth, come riportato dallo stesso Orosio, il quale, come Origene, ebbe sicuramente l'opportunità di leggere i lavori integrali di Giuseppe Flavio, come dimostrato dal fatto che la sua citazione di Giuseppe, vale a dire quella relativa all'espulsione dei giudei nel 49 (data assolutamente errata!!), non compare in nessuna copia dei lavori di Giuseppe oggi disponibili all'erudizione planetaria!
Da tenere presente che Dione Cassio, il quale riporta puntualmente i contrasti nati tra Claudio e la comunità giudaica romana (anno 42), NULLA ci dice dell'editto di tale imperatore riguardante la presunta cacciata dei giudei dall'Urbe. Eppure l'episodio era riportato dallo storico Giuseppe Flavio, come riportato da Orosio: come avrebbe potuto Dione ignorare un simile evento, comportante l'espulsione dei giudei da Roma, di sicuro infinitamente più importante del semplice monito che Claudio aveva rivolto ai responsabili della comunità giudaica della diaspora, affinchè contenessero il loro espansionismo e le loro rivendicazioni!...Si tratta di uno stupefacente mistero che Alessio De Angelis, come tutti gli altri dello stesso 'filone' esegetico, hanno bellamente 'dimenticato' di indagare...
Un altro importantissimo aspetto, ignorato o comunque non indagato da Alessio De Angelis, riguarda la circostanza che vi furono diversi padri della chiesa (Giustino, Tertulliano, Lattanzio, etc.) che si lamentarono del fatto che i pagani 'storpiavano' l'attributo 'cristiani' in CRESTIANI. Fatto ancora più tangibile, ancora oggi in Francia i cristiani sono chiamati CRESTIANI (chrètien = chrestien = crestiani). A questo punto Alessio De Aneglis, se avesse indagato su tutto ciò, si sarebbe dovuto chiedere da quale sostantivo derivava l'attributo 'chrestiani': da CHRISTOS o da CHRESTOS?..
Qui non c'entra nulla l''itacismo', come rivendicato dal De Angelis, in quanto Christos e Chrestos hanno significati BEN DISTINTI ('unto' e 'buono') e NESSUN erudito latino o greco avrebbe commesso un errore così plateale, come quello di 'confondere' i due sostantivi!
"..ancora oggi in Francia i cristiani sono chiamati CRESTIANI (chrètien = chrestien = crestiani).."
La Francia è l'unico paese al mondo (fatta eccezione per le ex colonie dell'impero francese) in cui avviene tutto ciò. Sebbene sicuramente singolare, tuttavia oggi tale aspetto non dovrebbe sorprendere più di tanto, dal momento che il primo 'apostolo' a far conoscere Gesù nella Gallia di 20 secoli fa, fu Giovanni detto Marco, secondogenito di Gesù e di Mara Salomè di Magdala: la Mddalena emigrata in Gallia insieme ai figli avuti da Gesù (Giuseppe detto Barnaba e Giovanni detto Marco).
E' dunque evidente che Giovanni sapeva molto bene che il padre, a quei tempi, era aggettivato con l'attributo CHRESTOS, mentre l'attributo Christos comincerà a fare la sua comparsa nella prima metà del II secolo (140-150) in sede di fondazione del culto catto-cristiano e della messa a punto della letteratura neotestamentaria, quando Giovanni era ormai morto.
L'errore che inconsciamente commette Alessio De Angelis, come del resto TUTTI gli eruditi che si sono impegnati a risolvere tale 'enigma', risiede nel fatto che ci si ostina a non voler prendere in considerazione la circostanza che l'attuale Paolo del Nuovo Testamento, è in realtà la sintesi sincretica di DUE distinti personaggi storici: vale a dire il VERO Paolo di Tarso (anche se non si chiamò Paolo e neppure era di Tarso), e Paolo/Shaul: un farabutto erodiano citato da Giuseppe Flavio in tre distinte occasioni(*). Lo stesso personaggio è citato dagli autori/e degli Atti degli Apostoli nella prima parte di tale lavoro (il farabutto che perseguitava i 'cristiani': in realtà i ribelli zeloti-MESSIANISTI, o 'zeloti-CHRISTIANI!), mentre nella seconda parte viene citato prevalentemente (ma non esclusivamente) 'Paolo di Tarso'.
07/12/2012, 05:38
beliél ha scritto:...Come in qualunque dogma, si è portati ad escludere ad oltranza tutti quegli elementi che contrastano con le proprie convinzioni dogmatiche, definendoli arbitrariamente come non attendibili, o comunque privi di importanza pratica
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È vero! Lo facevo a 14 anni!..come ad esempio le testimonianze rabbiniche, mandee e quelle pagane, circa la reale storicità del carattere passato alla storia come Gesù di Nazareth,
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A dire il vero, ho spesso inani anni della mia vita ad analizzare minuziosamente queste testimonianze. L’argomento sarà l’oggetto del mio prossimo, sconclusionato libro (dove si accenna all’argomento in un migliaio di pagine).
Spendo giusto due parole per le testimonianze rabbiniche (per "impar condicio").
In realtà queste baraytot sono ampiamente contese anche nel mondo accademico; una posizione radicale è rappresentata per esempio da Johann Maier, il quale sostiene che non solo la Mishnah, ma anche le numerose baraytot della Ghemarah sono privi di qualunque autentica menzione di Gesù di Nazaret, giungendo alla conclusione che anche il testo originale dei due Talmud mai menziona il Cristo neotestamentario; tutti i riferimenti a Gesù sarebbero interpolazioni posteriori inserite nel medioevo (cfr. Johann Maier, Jesus von Nazareth in der talmudischen Überlieferung, (Erträge der Forschung 82), wissenschaftliche Buchgesellschaft, Darmstadt, 1978, vedi in particolare pp. 263-275).
Pur volendo accettare l’autenticità di alcuni scarsi riferimenti a Gesù nel Talmud, bisogna condividere la posizione del grande studioso ebreo Joseph Klausner nel ritenerli di poco valore storico, "poiché essi condividono più la natura di biasimo e di polemica contro il fondatore di un gruppo odiato che non quella di racconti oggettivi di valore storico" (Klausner J., Jesus of Nazareth. His Life, Times, and Teaching, Macmillan, New York, 1925, pp. 18-19).
Peraltro il Talmud parla solo raramente di avvenimenti storici del periodo del Secondo Tempio e solo in situazioni particolari e determinate, come omelie o discussioni rabbiniche.
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07/12/2012, 05:46
dal precedente messaggio:
Ancora più facilmente comprensibile è la posizione del clero falsario (o almeno quella parte di esso più reazionaria e conservatrice), dal momento che il contenuto del Talmu e delle Toledoth Yeshu sarebbe devastante per la tenuta dell''impero della fede', se venisse considerato per ciò che vale realmente: per me un valore incommensurabile, visto che fu PROPRIO il contenuto delle Toledoth Yeshu, notevolmente più puntuale dello stesso Talmud, malgrado la sua versione volutamente parodistica...
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18/12/2012, 00:39
Ditocorto ha scritto: ( http://consulenzaebraica.forumfree.it/? ... 0#lastpost )
IN SINTESI
CHRESTIANI NON SIGNIFICA CRISTIANI, NE' MESSIANISTI.
SIGNIFICA ''SEGUACI DI CRESTO'' ED HA SIGNIFICATO DISPREGIATIVO.
ossia lacchè di Cresto, sicofanti di Cresto.
Cresto era un lacchè, un sicofante della corte di Claudio, che aveva aizzato i giudei contro Claudio (tumultuantes).
Il popolo a sua volta chiamò per reazione i seguaci del liberto lacchè di Cresto, ossia lacchè di Mr. Schiavo, servi del servo, ossia crestiani.
A me ricorda parecchio ''berluscon-iani'' - e difatti gli Augustiani erano i lacchè di Nerone - però, a parte veicolare meglio quanto voglia dire, mi dispiace fare riferimenti politici per non offendere eventuali lettori.
(1) He is wrong on the Latin. Claudius 25.4 reads impulsore Chresto which means “because of the instigator Chrestus.” It cannot have any other meaning. The word impulsor is like “actor,” it is the name of a person who is engaging in the activity; if Chrestus was instead the object of the dispute or just its cause but not its causer, then Suetonius would have used impulsus, not impulsor (so, impulso, not impulsore).
(2) And Suetonius knew what Christians were (Nero 16.2) and thus would have said they were involved in this case if they were (see the coverage of the Suetonius material at TextExcavation). That he doesn’t, means they weren’t.
(1) + (2) refutes all possibility that Claudius 25.4 is about Christ or Christians.
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