Passa allo versione desktop
Al di là del mondo sensibile: luci ed ombre della Coscienza
Rispondi al messaggio

La lingua di Yahweh

10/01/2013, 17:57

Forse il titolo è un po' ambiguo, ma io intendo questo:
sfruttando le note conoscenze in materia dei membri di questa sezione volevo chiedere cosa ne pensassero loro dell'ipotesi di M.Biglino sul nome di Yahweh, e quindi della lingua in cui esso sia stato dato a Mosè.
In poche parole Biglino afferma che, l'ebraico probabilmente non esisteva ancora e che gli "israeliti" venivano da secoli di permanenza in egitto. Quindi per lui cercare il significato della parola Yahweh nell'ebraico antico è inutile oltre che sbagliato. Probabilmente, secondo lui, visto che gli uomini venivano dall'egitto, il nome fosse stato pronunciato in Egiziano, e quindi lì bisogna cercare un significato (sempre se lo ha), altrimenti, opzione numero 2, cercarlo nella lingua originale di Yahweh. (l'alienese o l'atlantidiano?)

Cosa ne pensate?

Spero di non aver aperto un clone-post, in caso scusate.

10/01/2013, 18:44

DarthEnoch

Volendo rispondere ad una domanda puramente accademica (Sia YHWH che Mosè al 99% non sono mai esistiti) un eventuale messaggio Mosè lo avrebbe capito solo in geroglifici.
Mosé sul Sinai non incontra un UFO ma il Sole in quanto egli ne è profeta come Elia, Eliseo, Giovanni Battista, e Gesù.
La faccia di Mosé era bruciata dal sole, non da fantomatiche radiazioni atomiche o vulcaniche.
Ultima modifica di Pier Tulip il 10/01/2013, 18:45, modificato 1 volta in totale.

10/01/2013, 19:45

secondo questo documentario non c'è mai stato nessun esodo e i reperti archeologici confermano un altra storia, i primi israeliti erano cananei appartenenti a gruppi piu disagiati che sono migrati dalle città stato cananee arrivando a formare un gruppo unico..... (io comunque penso che in quel gruppo si sia infiltrato qualcuno che arrivava dall' Egitto e che è passato da Madian) [:D]

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=DMufiz7OvAA[/BBvideo]

questo combacia col fatto che Yahveh era una divinità cananea gia esistente prima del formarsi del popolo ebraico.

10/01/2013, 21:36

Pier non ho mica detto che io penso quello. Chiedevo la vostra opinione, per farmi la mia.
Tra l'altro non sapevo di questo accostamento tra il dio del vecchio testamento ed il sole. Invece mi era noto quello di Gesù e il sole.

ps. bel video, grazie manu
Ultima modifica di DarthEnoch il 10/01/2013, 21:42, modificato 1 volta in totale.

10/01/2013, 22:13

DarthEnoch, mi sono rivolto a te perché hai iniziato la discussione e le mie considerazioni erano assolutamente di carattere generale.

Riguardo al dio del vecchio testamento è certamente anch'esso una divinità solare come le erano tutte le altre, quelle sumere, assiro babilonesi, egizie, greche e anche gli Elohim ebraici.
La frammentazione di un pantheon non deve trarci in inganno, moltissime divinità rappresentate da personaggi diversi vogliono solo identificare diverse proprietà della divinità principale, il sole.
Non posso né voglio approfondire questo concetto, ma mi basterà solo ricordare le tre divinità egizie Osiride, Seth, Horus, che rappresentano tutte e tre il sole.
In campo ebraico, perché da li è partito il discorso, certamente Elia ed Eliseo rappresentano il sole, si legga questo mio articolo http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.8285
se non si vuole leggere tutto il libro.
Mosè ha alcune caratteristiche che lo avvicinano a Mitra e rientra nella tipologia di divinità solare.
Ultima modifica di Pier Tulip il 10/01/2013, 22:16, modificato 1 volta in totale.

11/01/2013, 22:23

secondo me qando quell'essere ha comunicato il suo nome lo ha fatto nel proprio idioma e chi ha assistito ha solo riprodotto il suono senza nemmeno conoscerne il significato :)

17/01/2013, 09:19

Si esprimeva in dialetto barese stretto !!! [:)]

17/01/2013, 09:22

La locuzione mò Yahweh testualmente significa "Ora ti alzo le mani " (nel senso che ti picchio)

17/01/2013, 10:04

Da qui capiamo anche quanto fosse violento...

17/01/2013, 11:00

Per quel che riguarda il vecchio testamento, è un po' più complicato associare Dio, YHWH, al sole. Idem per quel che riguarda Eliseo e compagnia. Perché mentre in greco, tutto ciò che inizia per "el", è effettivamente associato al sole http://it.wikipedia.org/wiki/Elio, in ebraico il termine El, significa Dio. E quindi, Elia significa El è YHWH.

Il discorso Dio in ebraico, è molto più legato al suono, al verbo, alla parola, alle stesse lettere ebraiche, che non al sole. Se si va a studiare il racconto della creazione, non tanto nella Genesi, ma da altri testi, si parla del cosiddetto tzim tzum, http://it.wikipedia.org/wiki/Tzimtzum praticamente la versione ebraica del Big Bang.

La luce spirituale che rappresenta l'essenza di Dio, è qualcosa di ineffabile e, soprattutto, di invisibile all'occhio umano. L'uomo, secondo l'ebraismo non può vedere Dio, ma sue emanazioni che possono anche risultare splendenti come la shekkinah. Ma guarda caso la shekkinah risplendeva di notte e non di giorno, secondo il racconto fatto in Esodo. Si tratta di quello ceh i cabbalisti chiamano Ein Sof.

In ogni caso, il mondo esteriore è rivelazione del mondo spirituale. Per cui se si vuole paragonare Dio a qualcosa, il sole è ovviamente fonte di vita e, quindi, simbolo dello splendore di Dio. L'incontro del cristianesimo con il mondo pagano , ha portato a rendere più grossolani tali paragoni e non si può escludere che soprattutto il cattolicesimo abbia fatto man bassa di tutta la simbologia pagana legata al sole. E non solo al sole.

Lo stesso discorso di Giovanni e Gesù, fermo restando che l'interpretazione di Pier Tulip è plausibile sul piano simbolico, ha radici ancora più profonde perché si dice che lo Spirito di dio, il respiro di Dio consiste in una fase di espansione e in una fase di contrazione. Da questo punto di vista, giovanni rappresenta la contrazione e Gesù l'espansione. (ora non ricordo dove ho trovato questa interpretazione parecchio tempo fa). Tali interpretazioni e, chissà quante se ne possono ancora trovare, contribuiscono ad arricchire di connessioni il messaggio spirituale, anziché a negarlo o svilirlo.
Questo discorso delle connessioni è quello che ha portato alla geometria sacra, alla ghematria, alla kabbalah e allo gnosticismo.
Rispondi al messaggio