28/06/2009, 16:03
28/06/2009, 19:15
28/06/2009, 20:38
28/06/2009, 22:58
29/06/2009, 09:01
Enkidu ha scritto:
Renzo Baschera? Ah, ecco, mi pareva! Un campione di pensiero reazionario!
Comunque io non ho mai detto che l'uomo non è cambiato in questi secoli.
Credo che mi hai frainteso.
Lumanità cambia sempre, per certi aspetti. Cambia nell'etica, nella cultura, nella religione, nella visione del mondo, nelle tecniche, nel modo di rapportarsi agli altri e a se stessi e anche nel modo in cui usa e abusa di se stesso.
Certo, certe cose rimangono immutate, ma altre cambiano profondamente.
Perciò dico che la nostra epoca non è peggiore delle altre, e se anche fosse così, bisognerebbe dimostrarlo con i fatti. Inutile pensare che la nostra sia un’epoca di “peccatori” che si sono allontanati da Dio, mentre le altre sarebbero state epoche “virtuose” e obbedienti a Dio.
Di fatto, la battaglia tra il Bene e il Male rimane sempre uguale in ogni epoca, solo cambia di aspetto.
Una delle cose che cambiano, è la famiglia. Non esiste nessun "modello originario" della famiglia. La famiglia cambia di cultura in cultura. Non ho detto che “deve” cambiare, dico che la famiglia è già cambiata nella storia innumerevoli volte.
Una cultura è poligamica, un'altra è poliandrica, un'altra è monogamica, un'altra ancora è aperta ai rapporti promiscui, una accetta che l'uomo abbia le sue concubine e persino i suoi concubini, un'altra no, ma magari accetta il divorzio. Una pensa che i veri figli di un uomo devono essere i figli della sorella, un’altra arriva a considerare la madre, e non il padre, il capofamiglia e il custode dei beni di famiglia, e le figlie e non i figli i suoi eredi.
Una arriva anche ad accettare le unioni omosessuali, come certe tribù di Americani Nativi, per esempio (ma non solo loro).
La famiglia così come viene concepita nel Cristianesimo tradizionale è solo uno dei tanti modelli concepiti: il più rigido, indubbiamente.
E non può dimostrare in alcun modo che il suo modello sia quello originario. Anche perché storicamente parlando, la cosa non ha alcun fondamento.
Che poi chi vuole destabilizzare la società cerchi di "attaccare la famiglia" beh... questa è un'affermazione del tutto gratuita e che non vedo dove si poggi, né a quali fatti si riferisca.
E poi, cosa significa "destabilizzare una società"? Per i reazionari, tutte le forme di rinnovamento e di trasformazione, o di rivoluzione, sono "destabilizzazioni". E poi, chi lo dice che una società deve essere "stabile"? Cosa significa essere "stabili"? Forse significa essere immobili, incapaci di qualsiasi evoluzione?
Chi lo dice che la crescita spirituale deve fondarsi su canoni prestabiliti, eterni, che tutte le generazioni sarebbero condannate a dover seguire?
29/06/2009, 12:46
29/06/2009, 13:40
Knukle ha scritto:
Chi lo dice che la famiglia, e sopratutto questa concezione di famiglia, debba essere un capisaldo da salvaguardare?
Magari in futuro esisteranno famiglie formate da comunità, dove i figli vengono allevati da tutti gli appartenenti alla comunità, e non solo dai genitori. Così le spese dei loro studi e tutto il resto.
Che ci sarebbe di male in questo?
Ogni cultura ha la sua visione di famiglia, e mi sembra riduttivo affermare che la nostra visione sia quella giusta (una visione fatta anche di discriminazioni, basti pensare alle coppie gay). Ed inoltre le stesse culture cambiano, evolvono. la famiglia, essendo parte integrante di una cultura, non può che evolvere anch'essa. E' normale. Qualsiasi cultura statica, sempre uguale a se stessa, finirà per estinguersi. La dinamicità invece, fatta di cambiamenti più o meno estesi, permette ad una cultura di protrarsi nel tempo.
29/06/2009, 13:54
29/06/2009, 14:24
29/06/2009, 17:22
29/06/2009, 17:30
29/06/2009, 17:54
EddyCage ha scritto:
greenwarrior, io ne ho un altro
"solo nella sofferenza esiste l'amore"
30/06/2009, 16:21
30/06/2009, 16:28
04/07/2009, 18:33
greenwarrior ha scritto:Enkidu ha scritto:
Renzo Baschera? Ah, ecco, mi pareva! Un campione di pensiero reazionario!
Comunque io non ho mai detto che l'uomo non è cambiato in questi secoli.
Credo che mi hai frainteso.
Lumanità cambia sempre, per certi aspetti. Cambia nell'etica, nella cultura, nella religione, nella visione del mondo, nelle tecniche, nel modo di rapportarsi agli altri e a se stessi e anche nel modo in cui usa e abusa di se stesso.
Certo, certe cose rimangono immutate, ma altre cambiano profondamente.
Perciò dico che la nostra epoca non è peggiore delle altre, e se anche fosse così, bisognerebbe dimostrarlo con i fatti. Inutile pensare che la nostra sia un’epoca di “peccatori” che si sono allontanati da Dio, mentre le altre sarebbero state epoche “virtuose” e obbedienti a Dio.
Di fatto, la battaglia tra il Bene e il Male rimane sempre uguale in ogni epoca, solo cambia di aspetto.
Una delle cose che cambiano, è la famiglia. Non esiste nessun "modello originario" della famiglia. La famiglia cambia di cultura in cultura. Non ho detto che “deve” cambiare, dico che la famiglia è già cambiata nella storia innumerevoli volte.
Una cultura è poligamica, un'altra è poliandrica, un'altra è monogamica, un'altra ancora è aperta ai rapporti promiscui, una accetta che l'uomo abbia le sue concubine e persino i suoi concubini, un'altra no, ma magari accetta il divorzio. Una pensa che i veri figli di un uomo devono essere i figli della sorella, un’altra arriva a considerare la madre, e non il padre, il capofamiglia e il custode dei beni di famiglia, e le figlie e non i figli i suoi eredi.
Una arriva anche ad accettare le unioni omosessuali, come certe tribù di Americani Nativi, per esempio (ma non solo loro).
La famiglia così come viene concepita nel Cristianesimo tradizionale è solo uno dei tanti modelli concepiti: il più rigido, indubbiamente.
E non può dimostrare in alcun modo che il suo modello sia quello originario. Anche perché storicamente parlando, la cosa non ha alcun fondamento.
Che poi chi vuole destabilizzare la società cerchi di "attaccare la famiglia" beh... questa è un'affermazione del tutto gratuita e che non vedo dove si poggi, né a quali fatti si riferisca.
E poi, cosa significa "destabilizzare una società"? Per i reazionari, tutte le forme di rinnovamento e di trasformazione, o di rivoluzione, sono "destabilizzazioni". E poi, chi lo dice che una società deve essere "stabile"? Cosa significa essere "stabili"? Forse significa essere immobili, incapaci di qualsiasi evoluzione?
Chi lo dice che la crescita spirituale deve fondarsi su canoni prestabiliti, eterni, che tutte le generazioni sarebbero condannate a dover seguire?
Non è cambiato per quanto riguarda i suoi difetti. Qualsiasi cambiamento deve partire con basi solide, e una di queste è la famiglia.