03/12/2009, 15:14
03/12/2009, 17:58
03/12/2009, 19:40
Messaggio di peppe
07/12/2009, 09:05
07/12/2009, 10:56
07/12/2009, 12:13
07/12/2009, 12:17
07/12/2009, 13:26
Messaggio di peppe
07/12/2009, 14:09
07/12/2009, 14:46
07/12/2009, 15:33
peppe ha scritto:
Lo dobbiamo da ebrei
Discorso del Rabbino Mordechi Weberman per la manifestazione della Coalizione Palestinese per il Dritto di Ritrono (Al-Awda NY/NJ)
tenutasi il 26 luglio 2002 davanti al Consolato Israeliano
"Ci sono che ci chiedono il perché della nostra partecipazione al corteo dei palestinesi. Perché manifestiamo con la bandiera palestinese in mano ? Perché sosteniamo la causa palestinese ?
“Siete ebrei !” ci dicono, cosa state facendo ?
E la nostra risposta, che vorrei condividere con Voi oggi pomeriggio, è molto semplice.
E' PRECISAMENTE PERCHE' SIAMO EBREI CHE STIAMO MANIFESTANDO CON I PALESTINESI, ALZANDO IN MANO LA BANDIERA PALESTINESE.
E' PROPRIO PERCHE' SIAMO EBREI CHE STIAMO CHIEDENDO IL RITORNO DEI PALESTINESI ALLE LORO CASE E LA RESTITUZIONE DELLE LORO PROPRIETA.!
Sì, la nostra Torah ci obbliga ad essere giusti. Siamo obbligati a perseguire la giustizia. E cosa c'è di più ingiusto del programma del movimento sionista, in atto da un secolo, di invadere le terre di un altro popolo, di espellere la gente ed espropriarla dei suoi beni ?
I primi sionisti hanno dichiarato di essere un popolo senza terra, diretto verso una terra senza popolo. A parole, un'impresa innocente. Ma le parole erano totalmente e profondamente false.
La Palestina era una paese appartenente ad un popolo. Un popolo che stava sviluppando una consapevolezza nazionale.
Per noi non vi è alcun dubbio che se i profughi ebrei fossero arrivati in Palestina non con l'intenzione di dominare, non con l'intenzione di crearvi uno Stato degli Ebrei, non con l'intenzione di espropriare, non con l'intenzione di spogliare i palestinesi dai loro diritti fondamentali, essi sarebbero stati i benvenuti dei palestinesi, godendo della stessa ospitalità che popoli musulmani avevano offerto agli ebrei durante il corso della storia. E in tale caso, saremmo vissuti insieme come ebrei e musulmani sino vissuti insieme in precedenza, in pace ed armonia.
Amici musulmani e palestinesi nel mondo, Vi prego di ascoltare il nostro messaggio:
Ci sono ebrei in questo mondo che sostengono la Vostra causa. E quando diciamo di sostenere la Vostra causa, non ci riferiamo ad alcun piano di spartizione come quello proposto nel 1947 dall'ONU che non aveva alcun diritto di farlo.
Quando diciamo di sostenere la Vostra causa non intendiamo i progetti di spartire la Cisgiordania e di tagliarla in pezzi, come fu proposto da Barak a Camp David e non ci riferiamo alle proposte di offrire giustizia per meno del 10% dei profughi.
Noi intendiamo niente meno che la restituzione della Palestina intera, Gerusalemme inclusa, alla sovranità dei palestinesi !
A questo punto, principi di equità richiedono che saranno i palestinesi a decidere se gli ebrei e quanti di loro rimarranno nel Paese.
Questa è l'unica strada che potrà condurre ad una vera riconciliazione.
Ma noi andiamo oltre. NOI riteniamo che non sarà sufficiente riconsegnare le terre ai loro proprietari legittimi. Non ce la caveremo con questo.
Occorre chiedere scusa al popolo palestinese, in modo chiaro e preciso. Il sionismo Vi ha fatto un torto. Il sionismo Vi ha rubato le Vostre case. Il sionismo Vi ha rubato la Vostra terra.
Facendo queste dichiarazioni, noi dichiariamo davanti al mondo che siamo il popolo della Torah, che la nostra religione ci obbliga ad essere onesti e a comportarci con equità, ad essere giusti, fare del bene ed essere gentili.
Abbiamo partecipato a centinaia di manifestazioni a favore dei palestinesi durante gli anni passati ed ovunque andiamo, gli organizzatori ed i partecipanti ci salutano con il consueto calore dell'ospitalità orientale. Che atroce bugia dire che i palestinesi in particolare ed i musulmani in generale avrebbero in odio gli ebrei ! Voi odiate l'ingiustizia, non gli ebrei.
Non abbiate paura, amici miei. Il male non potrà trionfare per molto tempo. L'incubo sionista si sta per finire. Si è consumato. Le sue recenti brutalità sono il rantolo del malato terminale.
Noi e Voi vivremo ancora quando arriverà il giorno che ebrei e palestinesi si abbracceranno, per celebrare la pace, sotto la bandiera palestinese a Gerusalemme.
Ed infine, quando il Redentore dell'umanità sarà arrivato, le sofferenze di oggi saranno dimenticate da molto tempo, rimosse dalle benedizioni del presente."
fonte>>> http://www.nkusa.org/Foreign_Language/I ... ul2602.cfm
07/12/2009, 21:46
barionu ha scritto:
E non si può dire che manchino altre voci.
La questione venne affontata anche da Rabbi Elio Toaff nel libro Essere Ebreo edito nel 1994
http://www.ibs.it/code/9788845234149/to ... ebreo.html
Nel capitolo VI Rabbi Toaff esprime, in modo molto più soft, concetti analoghi a quelli del video.
zio ot
( manca qualcuno all' appello ... Ariel è richiesto il tuo punto di vista .)
07/12/2009, 21:51
Werther ha scritto:
guardate che quello è accadutto non è nuovo leggete il libro dei numeri :
51 «Parla ai figli d'Israele e di' loro: Quando passerete il Giordano, per entrare nel paese di Canaan, 52 scaccerete davanti a voi tutti gli abitanti del paese, distruggerete tutte le loro immagini, distruggerete tutte le loro statue di metallo fuso e demolirete tutti i loro alti luoghi. 53 Prenderete possesso del paese e in esso vi stabilirete, perché io vi ho dato il paese in proprietà.»
07/12/2009, 22:02
07/12/2009, 22:52
Il Dio dell'antico testamento non è un Dio misericordioso,anzi ,è un Dio vendicativo ,infatti non è l'amore ma il timor di Dio che rappresenta le leggi.Veritas ha scritto:Werther ha scritto:
guardate che quello è accadutto non è nuovo leggete il libro dei numeri :
51 «Parla ai figli d'Israele e di' loro: Quando passerete il Giordano, per entrare nel paese di Canaan, 52 scaccerete davanti a voi tutti gli abitanti del paese, distruggerete tutte le loro immagini, distruggerete tutte le loro statue di metallo fuso e demolirete tutti i loro alti luoghi. 53 Prenderete possesso del paese e in esso vi stabilirete, perché io vi ho dato il paese in proprietà.»
Queste non sono le parole di un Dio 'misericordioso', come gli ebrei di tutte le epoche hanno sostenuto e continuano a sostenere circa il loro Dio. Anche un bambino lo capirebbe. Tuttavia, potrebbero essere state le parole di un uomo molto potente, come poteva essere a quei tempi un FARAONE, definito anche il 'SIGNORE degli ESERCITI'!
Quasi sicuramente, il faraone in questione fu Merenptah, i cui eserciti distrussero Canaan ed Israele: nazioni che esistevano prima ancora che Mosè ed il suo 'seguito' di fuggitivi lasciasse l'Egitto. Tutto ciò si evince dall'importantissima 'Stele di Merenptah', il cui ritrovamento ha comportato la disastrosa rottura delle 'uova' nel 'paniere' degli attuali fondamentalisti ebrei.
La guerra sostenuta dall'Egitto di Merenptah, fu quella contro i popoli della lega di Stati che minacciavano i confini dell'Egitto, sia ad ovest (Libia), sia ad est (Sinai orientale), oltre che la zona del delta. Gli eserciti faraonici riuscirono a sconfiggere i loro avversari.
Tra i popoli della lega vi erano anche i canaanei e gli israeliti. A seguito della sconfitta subita, le loro nazioni vennero devastate in modo terribile dall'esercito egizio, e di ciò troviamo una chiarissima eco nel racconto biblico dell'Esodo. Solo che in tale racconto figurano gli ebrei guidati da Giosuè a provocare un tale scempio (quello di Canaan): chiaro esempio di mistificazione storica tesa a creare un 'background' glorioso del 'popolo di Dio'!
In tale contesto, quello della guerra tra l'Egitto ed i suoi nemici, gli 'eberim' (da cui 'ebrei'), vale a dire quelli che vivevano aldilà del Giordano (attuale Giordania), a motivo della loro radice egizia (Mosè fu un sacerdote del culto del dio egizio Amon/Amen) si schierarono sicuramente con l'Egitto, e questo dietro la promessa da parte del 'signore degli eserciti' (Merenptah) di poter occupare Canaan a guerra conclusa.
L'estremo stato di prostrazione, conseguente alle terribili distruzioni inferte loro dagli egiziani e riportate nella Bibbia (anche se falsamente attribuite a Giosuè ed al suo esercito), non consentì ai canaanei di opporre una valida resistenza agli invasori 'eberim' ("quelli di là del fiume"). Fu così che ebbe inizio la storia degli ebrei.
Ovviamente i governanti egizi erano più che soddisfatti che ad occupare il territorio di Canaan fosse un popolo ad essi strettamente affine, come quello dei 'beney Ammon' (o Amon), chiamati anche 'Ammoniti', e questo giustifica ampiamente le parole della Bibbia sopra riportate ed attribuite truffaldinamente a Dio!
Saluti
Veritas
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