29/05/2010, 18:54
In un paese dove la scuola è una fabbrica di ignoranti e di disoccupati, preoccuparsi di far conoscere ai giovani la Bibbia e i dogmi della religione cattolica, di cui tra l'altro non gliene può fregare niente o quasi, è proprio volersi occupare dell'ultimissimo dei problemi.
A parte il fatto che la Bibbia verrebbe insegnata non in modo scientifico-storico, ma in modo confessionale.
Leggere la Bibbia così come è scritta, in modo scientifico e critico, con le sue nude e crude parole non abbellite dal buonismo cattolico, è il sistema migliore per allontanarsi dai dogmi del Cristianesimo, a meno che non si sia degli integralisti evangelici fanatici, che leggono la Bibbia alla lettera.
Certo, lo studente deve conoscere la cultura cattolica per capire la storia d'Italia.... ma tanto la storia d'Italia non la imparano lo stesso, quindi a che serve insegnargli la religione?
Cerchino prima di migliorare la qualità dell'insegnamento e far sì che gli studenti escano dalla scuola con una cultura decente, in grado di scrivere bene se non altro, e siano in grado di affrontare il mondo del lavoro.
E che magari abbiano anche una buona educazione nel senso di educazione di comportamento, e magari che siano anche in grado di capire i loro diritti e doveri di cittadini....
Sono d'accordo che l'educazione civica sia più importante dell'educazione religiosa, a cui dovrebbero dedicarsi le parrocchie, dato che bisogna anche tutelare i diritti di chi credente non è.