Nell'impossibilità di intervenire nel forum di Cristianesimo primitivo per i noti fatti che hanno portato alla sua non sappiamo se temporanea o totale sospensione, su invito di Zio OT e dello stesso Emilio Salsi posto il testo destinato all'altro forum.La pagina che ha attratto la mia attenzione e che mi ha indotto alle riflessioni che ho scritte è la seguente: http://cristianesimoprimitivo.forumfree.it/?t=53827071messaggio delle 15:21 Cita: MsNifelheim, il 9/2/2011, 15:21 ha scritto:Cita: barionu, il 9/2/2011, 13:56 ha scritto:Che barba !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! -_- Gruppi di studio sul net ce ne sono tanti. Ad esempio , su questo forum , è presente il gruppo barionu, di cui sono il portavoce , e di cui : http://cristianesimoprimitivo.forumfree.it/?t=49092352http://cristianesimoprimitivo.forumfree.it/?t=49704802http://cristianesimoprimitivo.forumfree.it/?t=48579030è un esempio operativo E' la solita storia , se le ricerche dei " dilettanti " sono contro l' ortodossia , sono dei " dilettanti " ,,,, se invece sono consoni e avallanti all' ortodossia sono seri studi di studiosi da prendere in considerazione. :shifty: Posso aggiungere che Mauro Pesce è un attento lettore dei miei topic ( vedi F.B. ). zio ot No, semplicemente è questione di seguire i criteri della storiografia, della critica testuale e delle pubblicazioni scientifiche. Cosa che spesso e volentieri è carente nelle pubblicazioni dei dilettanti. Personalmente mi sono occupato di ricerca - ovviamente non nel settore storico, ma in ambito scientifico - e mi chiedo come sia possibile anche solo pensare di intraprendere un percorso di ricerca senza delle basi consolidate e una conoscenza del metodo da utilizzare. Senza determinati presupposti si va letteralmente allo sbaraglio, i risultati sono inconsistenti e tutto si riduce ad essere una perdita di tempo e di risorse. Poi è inutile girarci attorno, stiamo parlando di metodi alternativi oltretutto applicati da personaggi aventi intenti dichiaratamente anticlericali. Il problema - e non è cosa da poco - la metodologia che tanto criticate è figlia del sapere scientifico, utilizza metodi di indagine razionali e soprattutto - caratteristica importantissima - lo storico si pone - o cerca di porsi - in maniera neutrale, analizzando i dati in ingresso e formulando una teoria che sia in grado di spiegare in maniera congrua i dati a disposizione. Posso infine aggiungere che Mauro Pesce, per quanto possa essere un attento lettore dei tuoi topic ha anche espresso una sua opinione circa gli studi di Salsi nel suo stesso sito, e sicuramente non era un commento di elogio. (grassetto mio)Ma tant'è, in fondo il fine di questi libri non è tanto la ricerca storica in sè, quanto quello di far crollare la chiesa. (grassetto mio) Forse sarebbe il caso di cambiare target, magari scrivendo più sulle porcherie della chiesa moderna, che improvvisarsi storici senza nemmeno conoscere le nozioni di base. [color=black]Iron Iko scriveA distanza di qualche anno dalla mia partecipazione attiva a questo forum prendo la parola per dovere di cronaca e di testimonianza a proposito della frase citata in grassetto che riguarda lo studioso Emilio Salsi. Sappia il forumista che Emilio Salsi non è un dilettante, sebbene a mio avviso questo termine non ha nulla di negativo, perché ciò che conta è il valore e la qualità dei risultati e non il cursus honoris o il titolo che qualcuno ha assegnato alla persona che se ne fregia. Dico che per me non è un dilettante perché so con certezza che ha dedicato lunghi anni di duro e appassionato lavoro di ricerca. Questa, partita dalla storia dell’antica Roma, si è poi estesa alle vicende inerenti le origini del cristianesimo. Salsi ha studiato oltre agli scritti testamentari anche i vangeli apocrifi, ma soprattutto le fonti storiche: Tacito, Svetonio, Giuseppe Flavio, Cassio Dione, eccetera, nonché gli scritti apologetici, Eusebio di Cesarea in primis. La capacità di Salsi di stabilire confronti, correlazioni e interconnessioni e di mettere in risalto incongruenze e contraddizioni lascia senza parola non solo un semplice appassionato come me, ma anche studiosi di grosso calibro. E io ne ho la prova. So di un noto e affermato accademico, spesso citato in questo forum…, che si è complimentato con lui ma solo nella corrispondenza privata (ho letto la mail), salvo però tacere il riconoscimento pubblico del merito. Ma il motivo principale del mio intervento sta nel portare all’attenzione non solo di MsNifelheim ma di tutti i lettori il grave problema della censura che i mass media e il mondo accademico operano su tutto ciò che mette in seria discussione la veridicità storica del cristianesimo e dei suoi attori principali. Infatti… Tempo fa entrai nel sito del professor Mauro Pesce dove l’illustre accademico cura una rubrica intitolata “Mauro Pesce risponde”. Qui, un lettore pone una domanda su Giovanni di Gamla. Trascrivo letteralmente lo scambio tra il lettore e il professore.[/color] <<Giovanni di Gamala non è il vero Gesù storico. Salve Prof. Pesce, mi chiamo Andrew. Le scrivo per sapere cosa ne pensa delle teorie di Emilio Salsi, Giancarlo Tranfo etc. su Giovanni di Gamala che sarebbe il vero Gesù storico. Mauro pesce risponde: Pur rispettando le loro persone penso che si tratti di lavori non fondati storicamente Mauro Pesce >>Il prof. Pesce liquida con un solo rigo l’interesse di un lettore sulle tesi di Salsi e Tranfo, “pur rispettando le loro persone” . Strano… molto strano… Così informo Emilio Salsi il quale scrive, attraverso la mia postazione remota (per motivi di difficoltà tecnica) rispondendo a Mauro Pesce e al lettore con il seguente messaggio:<<Esimio professore Mauro Pesce, egregio signor Andrew, essendo stato chiamato in causa mi sento obbligato ad intervenire direttamente. Definire “teorie” i miei studi, liquidando in due righe anni dediti alla ricerca, è errato e fuorviante nei confronti di chiunque, interessato al “Cristo storico”, abbia occasione di leggerle. Tengo a precisare che la formazione culturale personale mi avrebbe impedito di pubblicare analisi critiche sui documenti neotestamentari, quindi sulla dottrina cristiana, basate su inutili ipotesi o convinzioni presupposte. Affermare che “Gesù Cristo”, “Apostoli”, “Maria Vergine” e “san Giuseppe” non sono mai esistiti significa contraddire anche la religione islamica ed ebraica e sono consapevole di mettermi contro un potere politico-religioso enorme. Tuttavia ho ritenuto doveroso farlo quando - dopo aver accertato molte falsificazioni contenute nei “sacri testi” finalizzate a creare gli involucri teologici incarnati nei personaggi citati, una volta scoperta anche la contraffazione della data di una carestia riportata in “Antichità Giudaiche” di Giuseppe Flavio ripresa in “Atti degli Apostoli” e da “Storia Ecclesiastica” di Eusebio di Cesarea - ho potuto dimostrare il vero collegamento fra le vicende evangeliche e la storia, unitamente alla descrizione della Nazaret dei vangeli che non corrisponde alla città attuale ma a Gàmala, la città di Giuda il Galileo e dei suoi figli i quali avevano lo stesso nome dei fratelli di “Gesù”. Sì, professor Pesce e signor Andrew, tutto iniziò da un fatto veramente accaduto, di natura esclusivamente giudaica, che spinse ad intervenire l’Impero Romano. E’ una storia che riguarda il lontano passato dei nostri avi la conoscenza del quale è patrimonio di tutta l’umanità. Prima di dissertare su cosa disse o fece “Gesù”, “Apostoli” ecc., trattandosi di personaggi descritti come autori di gesta tanto straordinarie quanto impossibili, un vero storico ha il compito primario di accertarsi che essi siano veramente esistiti. Le analisi che mi hanno spinto a pubblicare tali conclusioni sono molte ed impegnative, anche per un insegnante di storia, ma colgo l’occasione per sottoporre alcune sintesi di esse all’attenzione di coloro che, interessati al “Gesù storico”, seguono nel web questa tematica. Riguardano la veridicità storica dell’esistenza degli Apostoli ad iniziare da Paolo di Tarso, le “Natività” di Matteo e Luca, finte come i due pseudonimi che si dettero gli scribi cristiani che le inventarono, la prova della falsificazione della testimonianza di Tacito su Gesù, nonché Nazaret –Gàmala. Inoltre potrete vedere il filmato televisivo del dibattito fra me ed il sacerdote esegeta Gianluigi Pasquale, Preside dello Studio Teologico Laurentianum, per verificare l’impossibilità della Chiesa ad affrontare ed approfondire la critica storica scientifica applicata agli scritti neotestamentari quale metodo fondamentale per la ricerca sulle origini del Cristianesimo come dimostrato dal “forfait” dichiarato, successivamente, dal teologo sul confronto incentrato sull’esistenza di san Paolo come uomo, nonostante l’impegno assunto pubblicamente. Ecco i link: http://www.vangeliestoria.eu/argomento.php?id=78 http://www.vangeliestoria.eu/argomento.php?id=77 http://www.vangeliestoria.eu/argomento.php?id=44 http://www.vangeliestoria.eu/argomento.php?id=79 http://www.vangeliestoria.eu/argomento.php?id=45 Emilio Salsi - Massarosa 12 Set. 2010 >>Nella stessa circostanza, avendo letto una interessante risposta del professor Pesce sulla questione dell’esposizione del simbolo del crocifisso (che peraltro mi trovava d’accordo), approfittai io per porgli la seguente domanda: <<gentile Professore, in una punto della risposta dal titolo" La croce nelle scuole e un'identità contro gli altri" lei dichiara "Gesù è stato messo a morte dai romani con il supplizio della croce...". Questa affermazione assolutamente lineare, non ha nulla di scontato. Secondo la Chiesa e come recita il Credo, Gesù morì SOTTO Ponzio Pilato e non per mano di questi. Secondo quanto contenuto nei Vangeli e soprattutto nelle lettere paoline il vero carnefice di Cristo fu il popolo ebraico. Ma allora, se lei sostiene, diversamente da S.M. Chiesa, che ci fu una condanna romana, la motivazione della sentenza non poteva che essere politica. Infatti i Romani se ne infischiavano di altre beghe, specie di natura religiosa, sulle quali lasciavano che se la sbrigasse il Sinedrio. Se non fu quindi la pratica della stregoneria, ossia i miracoli, il capo d'imputazione, non resta che prendere in considerazione l'intervento nel tempio contro i mercanti. Le chiedo: un uomo armato di una cordicella, con al seguito una dozzina di miti apostoli ex pescatori a chi avrebbe messo paura? Lei sa bene che il tempio di Gerusalemme era il luogo di culto più presidiato del Medio Oriente, specie in occasione delle festività, allorché il servizio d'ordine (guardie del tempio e militari romani) veniva allertato a causa dell'enorme afflusso di pellegrini. Un uomo che avesse fatto quanto raccontato in Mc e Gv sarebbe stato neutralizzato bonariamente dai preposti alla sorveglianza e gli sarebbe stato offerto da bere perché considerato un povero comune esagitato, assolutamente inoffensivo. Allora perché non leggere l'episodio della "cacciata dei mercanti" con i tavoli dei cambiavalute e dei venditori di oggetti di culto rovesciati e buttati per aria per quello che è stato realmente? Perché non si dice che quello fu un assalto della guerriglia nazionalista antiromana? La crocifissione (senza processo!) ne fu la naturale conseguenza per l'amministrazione imperiale che non avrebbe mai tollerato che un locale si proclamasse o si facesse proclamare re senza il placet di Cesare. Con i miei rispetti>>Siamo al settembre 2010. A tutt’oggi IL PROF. MAURO PESCE NON HA RISPOSTO NE’ A EMILIO SALSI NE’ A ME.Abbiamo così constatato la censura diretta sul messaggio di Salsi da parte del prof. Pesce sul suo sito, sebbene questi l’avesse in precedenza nominato. Anche la mia mail è stata censurata, forse perché diceva cose troppo vicine al pensiero di Salsi o forse solo perché inviata dalla stessa postazione. Ma oltre a questa amara e ahimé non nuova constatazione, vorrei aggiungere alcune osservazioni.
Scopo di Emilio Salsi e di chi condivide le sue tesi e apprezza i risultati dei suoi studi non è lo scoop sensazionalistico, non è l’annuncio di un controkerigma, bensì quello di entrare a pieno titolo nella discussione aperta e leale, come si conviene in un contesto democratico e pluralistico, sulle origini storiche del cristianesimo e sulla storicità dei racconti evangelici e protocristiani. Salsi, per impostazione metodologica e per carattere, chiede solo un tavolo di confronto storico scientifico con persone qualificate e intellettualmente oneste, ma che sia un tavolo pubblico, con porte aperte alla confutazione ragionata e documentata. Se le tesi di cui si fa portavoce dovessero essere tecnicamente smentite con prove alla mano, lui – e molti con lui me compreso – sarebbe ben felice di rivedere le sue posizioni e ringrazierebbe chi fosse capace di fare ciò.
Non c’è nessun secondo fine, nessun piano diabolico contro la Chiesa e i suoi apparati: questo atteggiamento visionario non fa parte di nessuno di noi cosiddetti Arpiolidi. Ciò che ci sta a cuore è la consegna, alle generazioni future, di conoscenze storiche su quel tormentato periodo e in quella tormentata terra di Palestina basate su…. la Storia e basta, e se per far ciò si è (purtroppo per i credenti) costretti a dire cose che stravolgono i capisaldi di una religione basata su un dio che si è calato nella storia, questo non è un problema che riguarda la scienza e la ricerca critica e che né può tantomeno frenare o fuorviare l’impegno dei ricercatori onesti. Se tra questi vi sono coloro che soffrono il lacerante "conflitto d’interessi con la Storia"…. beh, deontologia vuole che declinino l’incarico.
Infine,vorrei invitare tutti coloro che hanno espresso giudizi su Emilio Salsi, a leggere i suoi studi prima di dire qualcosa. Infatti scorrendo le pagine di questo forum dove compare il nome di Salsi si capisce bene che il giudizio, negativo, è in realtà un pregiudizio. L’iscritto non dimostra mai di aver letto, men che meno con attenzione, i suoi studi. A parte una breve diatriba con Hard Rain su Gamala e qualcos’altro, nessuno dei detrattori di Salsi è mai entrato in argomento.
Sulla Natività stiamo ancora aspettando che qualche studioso si faccia avanti a dimostrare che ci fu un censimento fatto da Quirinio (o anche da qualcun altro) sotto Erode il Grande.
Stiamo cercando di capire perché il fatto che Ponzio Pilato sia stato Prefetto e non Procuratore molti lo ritengono “irrilevante”, se Salsi spiega l’importanza di questo “strano errore” di Tacito.
Perché Luca fa dire quell’assurdità anacronistica a Gamaliele su Theuda? Salsi spiega bene tutto, ma nessuno che voglia smentirlo con argomenti probanti.
“Giacomo fratello di Gesù”: tutto spiegato perché la presenza in Ant Giud di Giuseppe Flavio di quest’unico e solo atto del Sinedrio, in un arco temporale dove lo storico ebreo pare che perda la memoria e si scordi di registrare tanti altri atti.
Paolo Saulo può essere stato protagonista di quei fatti che lo relazionano a personalità e a istituzioni romane e giudaiche? Salsi, conoscitore profondo delle leggi romane vigenti nelle province dell’Impero, ci spiega perché non è possibile e fin’ora non ho letto nessuna confutazione.
Gl’interrogativi che dovrebbero sorgere a chi si accosta agli studi di Salsi sono molti e molto stimolanti. Ma per essere stimolati bisogna realmente leggerli. Allora mi permetto di riportare almeno i links dei principali argomenti che si trovano in rete.
Sulla verifica storica dell’esistenza degli Apostoli: http://www.vangeliestoria.eu/argomento.php?id=78
Sulla figura inventata di San Paolo: http://www.vangeliestoria.eu/argomento.php?id=77
Sull’inesistente Giacomo il Minore: http://www.vangeliestoria.eu/argomento.php?id=79
Su Nazaret-Gamla: http://www.vangeliestoria.eu/argomento.php?id=43
Sulla metamorfosi degli Zeloti di Gamla in santi apostoli: http://www.vangeliestoria.eu/argomento.php?id=58
Sulle due natività: http://www.vangeliestoria.eu/argomento.php?id=44
Sui falsi martiri cristiani sotto Nerone: http://www.vangeliestoria.eu/argomento.php?id=45
Sulla carestia di quegli anni: http://www.vangeliestoria.eu/argomento.php?id=56
Sugli attributi divini “Gesù” e “Cristo”: http://www.vangeliestoria.eu/argomento.php?id=57
Esisteva il Portico di Salomone sotto Erode Agrippa I, quando alla sua ombra gli Apostoli compivano miracoli più prodigiosi del loro Maestro? No. http://www.vangeliestoria.eu/argomento.php?id=59Ripariamoci tutti sotto il Portico di Zio OT e andiamo avanti: il tempo e la costanza dell'impegno di tutti ci sono alleati
Un saluto di cuore
Ferruccio
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