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MessaggioInviato: 14/03/2011, 20:37 
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barionu ha scritto:




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zio ot


Hahahahaha !!!! Peppone vs Don Camillo e il perno.[:D]



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MessaggioInviato: 15/03/2011, 02:36 
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Enkidu ha scritto:

Qua non mi sembra che nessuno abbia insultato nessuno, quindi non si è mancato di rispetto. Se poi fare dell'ironia parlando di "Itaglia Cattolica" (che cattolica ormai più non è) viene considerata una mancanza di rispetto, dico allora che il mondo sarebbe un posto migliore se si fosse tutti meno permalosi e con la coda di paglia.....

Criticare fa parte della libertà di parola, e quindi è anch'esso diritto inalienabile della persona. Se qualcuno non accetta critiche e un poco di ironia, o di sarcasmo, è un problema suo. E magari è anche uno che manca assolutamente di senso dell'umorismo....


Quanto ti quoto Enkidu.......



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MessaggioInviato: 20/03/2011, 11:36 
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greenwarrior ha scritto:

Cita:
Enkidu ha scritto:

Cita:
greenwarrior ha scritto:

[quote]Enkidu ha scritto:

[quote]greenwarrior ha scritto:

Il grosso problema è che non sappiamo gestire la libertà. E' diventata uno strumento politico.


La libertà, se politica, è il primo strumento politico di uno stato democratico. Se poi uno lo trova un fatto negativo, allora vada a vivere in uno stato totalitario, dove la libertà sarà uno strumento politico solo per chi comanda... ma quello non è vera libertà. E' solo arbitrio, che è una cosa ben diversa dalla libertà politica.....


Non intendevo proprio quello.......[:D]
Mettiamola così, la libertà è gestita male sia da chi la fornisce e sia da chi dovrebbe utilizzarla per quello che è.


La liberta non è qualcosa che qualcuno deve "fornire", in quanto appunto è un diritto inalienabile della persona umana. Così come nessuno ci fornisce la vita, così nessuno ci fornisce la libertà. Semplicemente, ci sono persone che riconoscono il diritto alla libertà altrui e altre no, così come ci sono persone che riconoscono il diritto alla vita altrui e altre no.
La libertà la si usa male solo quando si compie un abuso contro altre persone o esseri viventi o contro l'ambiente naturale, per esempio violenze fisiche e verbali. Insulti, in particolare.
Qua non mi sembra che nessuno abbia insultato nessuno, quindi non si è mancato di rispetto.
Se poi fare dell'ironia parlando di "Itaglia Cattolica" (che cattolica ormai più non è) viene considerata una mancanza di rispetto, dico allora che il mondo sarebbe un posto migliore se si fosse tutti meno permalosi e con la coda di paglia.....
Criticare fa parte della libertà di parola, e quindi è anch'esso diritto inalienabile della persona. Se qualcuno non accetta critiche e un poco di ironia, o di sarcasmo, è un problema suo. E magari è anche uno che manca assolutamente di senso dell'umorismo....
[/quote]

Hai ragione, la libertà non è una cosa che qualcuno dovrebbe "fornire", ma purtroppo è così.
[/quote]

E' così perché si vuole che sia così. O meglio lo si vuole in Italia, o Itaglia che dir si voglia, o ancora meglio la Itaglietta degli itaglini o itaglidioti.....
La libertà non te la regala nessuno, te la devi prendere. La devi difendere, la devi proteggere. La tua e quella degli altri, giorno per giorno. La libertà fa parte del mestiere di essere persone responsabili, non qualcosa che ti viene calato dall'alto.
Se qualcuno ti fornisce libertà, vuol dire che non è libertà, ma una gentile concessione che lui ti permette per interessi personali che ti ritirerà quando lo riterrà opportuno.
Che la libertà sia un tuo diritto inalienabile devi farlo capire tu, e non un altro al tuo posto. Altrimenti la libertà stessa non avrebbe senso. Che senso avrebbe una libertà che non è una tua libera scelta? É come una vita che non vivi, o un amore che non ami. Non ha senso.
Nell'Itaglietta di oggi, come da ormai tanti secoli, non c'è il senso della libertà come scelta responsabile e diritto inalienabile della persona. Non c'è affatto il senso della libertà perché non la si comprende. Non fa parte della nostra cultura.
Ieri ho comprato un libro che consiglio a tutti gli italiani che vogliono essere italiani d'Italia e non itaglini dell'Itaglietta.
Si chiama "La Fabbrica dell'Obbedienza" di Ermanno Rea, ed è un libro che cerca di capire e spiegare perché gli italiani sono sempre stati così succubi dei potenti e dei prepotenti, così servili e voltagabbana da essere sempre lì a poter sperare di elemosinare favori e privilegi dai potenti e dai pre-potenti, anziché decisi a rivendicare i propri diritti e a difenderli, anche a costo di correre gravi rischi e di pagare di persona, come invece hanno saputo fare altri popoli.
La spiegazione la trova nel fatto che per secoli il popolo italiano, diviso e succube dei vari principati e del Papato, è stato addestrato ed educato a considerarsi semplicemente un suddito in mano ad un'autorità politica e morale che regolava tutta la sua vita, non lasciando il minimo spazio alla libertà di coscienza, considerata "un peccato".
Un popolo educato a considerare la libertà un male, è ovvio che non sarà mai capace di difendere la propria libertà, ma a viverla addirittura come un frutto proibito, o come una colpa....
É una lettura che raccomando a molti, assieme a un riflessione sul popolo italiano, che in tanti secoli non ha mai fatto una vera rivoluzione degna di questo nome.....


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MessaggioInviato: 23/03/2011, 23:04 
Il libro segnalato da Enkidu :


La fabbrica dell'obbedienza


Il lato oscuro e complice degli italiani


di Ermanno Rea





Servili, bugiardi, fragili, opportunisti: il mondo continua a osservarci stupito e a chiedersi donde provengano, negli italiani, tante riprovevoli inclinazioni, tanta superficialità etica e tanta mancanza di senso di responsabilità.


Colpa delle stelle? del clima? della natura beffarda che ci avrebbe fatti così per puro capriccio? In questo suo nuovo libro, sciolto e affabulatorio nella forma quanto ruvido e penetrante nella sostanza, Ermanno Rea ci trasporta indietro nel tempo alla ricerca delle origini stesse della "malattia", del suo primo zampillare all'ombra di quel Sant'Uffizio che, nel cuore del secolo xvi, trasformò il cittadino consapevole appena abbozzato dall'Umanesimo in suddito perennemente consenziente nei confronti di santa romana Chiesa.


Dopo oltre quattro secoli, la "fabbrica dell'obbedienza" continua a produrre la sua merce pregiata: consenso illimitato verso ogni forma di potere (tanto meglio se dal cuore marcio, dal momento che la Controriforma – ci spiega l'autore – sa essere sempre molto indulgente con se stessa e con i propri alleati e sostenitori).



Da allora nulla è più cambiato: l'italiano si confessa per poter continuare a peccare; si fa complice anche quando finge di non esserlo; coltiva catastrofismo e smemorante cinismo con eguale determinazione. Dall'Ottocento unitario al fascismo, dal dopoguerra democristiano alla stessa dinamica del compromesso storico, fino alla maestosa festa mediatica del berlusconismo, il proverbiale "Mario Rossi" ha indossato la stessa maschera del Girella ossequioso:


Viva il potere! viva i ricchi! viva la Chiesa!


Saggio, pamphlet, sfogo, invettiva, manifesto, La fabbrica dell'obbedienza è un libro di straordinaria lucidità e saggezza, una riflessione che diventa sbrigliata ricognizione storica, appassionato atto di accusa, istigazione al pensiero. Un grande "no" scolpito nel tempo dei "sì" più vischiosi che la società civile italiana abbia mai conosciuto.


Ultima modifica di barionu il 23/03/2011, 23:10, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 03/04/2011, 20:04 
Grazie, Barionu, per la recensione del libro da me citato... speriamo di aver acceso la curiosità di qualcuno....


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MessaggioInviato: 04/04/2011, 00:56 
Caro Enkidu ti quoto al 100% ! Prepariamoci a difenderla molto presto la Libertà , ho il brutto presentimento che siamo alle soglie di un " momento topico " per quel tumore creatore di metastasi che si chiama silvio berlusconi e di conseguenza anche per noi Italiani ; la battaglia sulla " Legge " e la Magistrarura è il cuore e la ragione della sua " avventura " politica , se la dovesse perdere cadrebbe e si porterebbe tutti gli altri appresso , farà di tutto e quando dico di TUTTO DICO DI TUTTO per non perderla e farà fare DI TUTTO alle mediocri persone che lo circondano le quali sono ben coscienti che se si trovano a ricoprire ruoli di prestigio e di potere immeritatamente lo devono solo a lui . Temo anche l'eventualità che Napolitano possa ricorrere , giustamente , allo scioglimento " forzato " della legislatura , non credo che la cosa verrebbe digerita , si griderebbe al " Golpe " , al " sovvertimento della volontà popolare " e potrebbe giustificare colpi di mano avventurosi che anche se privi di reale seguito popolare ( checchè ne dica l'opinione del " POPOLO " su di lui è cambiata da almeno un anno abbondante !) creerebbero problemi molto seri ; è sempre una persona che possiede tre televisioni , ne controlla due , un gran pezzo dell'editoria e ha un potere economico eccezionale che non si cura certo di non usare a suo vantaggio , schiere di mercenari in vari settori vitali dello Stato ed è contrastato da una opposizione sensa grossi attributi , troppo " per bene ed educata " per tempi di " guerra " come questi !


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MessaggioInviato: 09/04/2011, 16:37 
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Ufologo 555 ha scritto:

SE QUESTO POSSA ESSERE CONSIDERATO UN PRETE ... LIBERACI SIGNORE!

Ecco perché va male la Chiesa; ma per fortuna c'è ancora gente onesta ...
Cose del genere le scrissero i "no-global" a Roma su uno striscione mentre sfilavano in strada: stessa "gente"!
(Sarebbe questa l'opposizione in Italia?) Sì.

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"Signore, fai venire l'ictus a Berlusconi". Parola di Don Giorgio, prete anti-Chiesa.

Il caso del parroco lecchese De Capitani: odia Cav, aborto ed eutanasia
(ma non rinuncia allo stipendio) / SOCCI


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Exit è un programma de La7, con una conduttrice che strilla più di Gad Lerner e addirittura gareggia con lui in faziosità. Mercoledì sera dunque Exit - fra migliaia e migliaia di sacerdoti che ci sono in Italia, che danno una grande testimonianza di carità, che per Cristo sudano da mane a sera - ha scovato un prete che parla, parla, parla. Anzi straparla. E ovviamente la tv ha dato il palcoscenico a lui e alle sue chiacchiere (come vedremo chiacchiere che attizzano l’odio), non a tutti gli altri preti che insegnano la carità e la misericordia. Questo don Giorgio De Capitani, parroco di Monte di Rovagnate, è - a dire il vero - un prete sconosciuto (e dai teoremi confusi), ma smanioso di mettersi in mostra (chissà se lo vedremo all’Isola dei famosi). Forse è per far parlare di sé che ha pensato di spararle così grosse.

"FALSI CATTOLICI" - Prima - in segno di umiltà - si è impancato a giudice di tutti i cattolici definendoli «falsi cattolici» in quanto «sono legati alla struttura della Chiesa». Ovviamente «vescovi e gerarchia» per primi sarebbero «falsi cattolici».
L’intervistatore non gli ha chiesto perché lui continua a fare il parroco di quella Chiesa e perché da quella Chiesa e da quei «falsi cattolici» prende la congrua mensile. E lui non ha annunciato che rinuncia all’abito e al suo lavoro. No. Ha emesso la sua sprezzante sentenza di condanna generale (che esempio di carità e di umiltà), ma in quella Chiesa di «falsi cattolici» rimane comodamente. Immemore dell’ammonimento di Gesù «non giudicate e non sarete giudicati», ha poi trinciato giudizi così: «Oggi se dovessi dire se il cristianesimo esiste nella Chiesa Cattolica per me non esiste». Don Giorgio, che deve ritenersi l’unico vero cattolico (o forse neanche cattolico perché se la prende pure col «cattolicesimo») è passato poi ad attaccare lo «stato vaticano». Ma soprattutto ha imputato alla Chiesa di non aver fermato Berlusconi che egli sembra considerare una sorta di Anticristo.
Infatti, dopo due battute misogine e offensive sulle donne ministro (con qualche volgarità), è andato a cercare il botto con queste parole finali: «Io ho scritto un articolo nell’88 intitolato “Cristo liberaci da Berlusconi”». Secondo questo parroco con Berlusconi in Italia non si vive più: «E allora come facciamo? Non lo so. Forse io sono prete, prego il Padreterno che gli mandi un bell’ictus e rimanga lì secco».

AUTOCELEBRAZIONI - Lì secchi sono rimasti in realtà i telespettatori. Il parroco invece tutto compiaciuto, nel suo sito autocelebrativo, invita trionfalmente a guardare la puntata di Exit con la sua performance. A occhio e croce - dando un’occhiata al suo sito, dove è messo in mostra il ritratto di Marx e un articolo sul “manifesto del partito comunista” - questo prete dai capelli bianchi sembra un sopravvissuto degli anni Settanta, quell’angoscioso periodo in cui nelle sacrestie tirava il vento delle ideologie. Un incubo da cui ci liberò il grande pontificato di Giovanni Paolo II. Ascoltando la surreale intervista di questo parroco forse qualcuno dirà: «Signore perdonalo, perché non sa quello che dice». Ma il fatto che un prete in televisione arrivi a evocare il male di qualcuno ha ferito e scandalizzato molti. Non è questione di Berlusconi o non Berlusconi. Ovviamente varrebbe la stessa cosa anche se avesse parlato di Bersani o Di Pietro o Vendola. È questo un tempo in cui l’odio e il disprezzo tracimano da ogni parte. Almeno agli uomini di Chiesa chiediamo che continuino a insegnare la carità e la misericordia. Come fanno. Con qualche triste e penosa eccezione che conferma la regola.

di Antonio Socci

08/04/2011

http://www.libero-news.it/news/710660/_ ... hiesa.html






Oggi il Premier , che si ritiene un bravo Cattolico , scherzava con Giovanardi facendo a gara su chi avesse " fatto " più Messe.

Forse pensava a Papa Alessandro VI che era solito celebrare la S.S. Messa mentre le concubine gli praticavano la fellatio.

Socci , il Premier e Don Fanzaga : il vero volto del Vaticano.


Da Spinoza :



Il parroco prega che a Silvio venga un ictus.

Silvio prega che il parroco non sia lo stesso di Bossi...






http://forum.spinoza.it/viewtopic.php?f=3&t=24052



zio ot


Ultima modifica di barionu il 09/04/2011, 16:49, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 09/04/2011, 16:47 
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cit da green

Mi piacciono i preti progressisti, ma questo sfora un attimino.
Un prete che augura la morte di qualcuno, non merita di essere definito tale.
Se questi sono i vostri eroi, siamo messi proprio male.



GOTT MIT UNS


Per secoli e secoli i preti della Chiesa Romana sono stati bestiali e fanatici sobillatori allo sterminio e al genocidio.

Come fai a non ricordartelo ?



zio ot



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