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MessaggioInviato: 02/11/2009, 18:06 
Carissimo Veritas

Io sarò ostinato, ma permettimi, diamoci la mano. Ora ti voglio fare una domanda:
Adesso che con tanta fatica hai ritrovato il tuo Gesù di Nazareth
lapidato a Lidda, cosa andrai a dire al Papa e a tutto il santo clero,
che hai ritrovato Gesù? E che noi lo avevamo perso.
Le letture fanno molto bene, e se non sbaglio non sono solo in
compagnia di Cascioli, c'è anche Tranfo, Donnini, Filipponi, Salsi, Dalla
Teva, De Angelis, Jeudda, nochiesa, questi sono i recenti. Ti sembra Poco?
Un saluto Cecco


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MessaggioInviato: 02/11/2009, 18:19 
Recensione tratta da: http://www.mednat.org/religione/gesu'_esistito.htm

Cita:

Se la Chiesa si ostina a tacere sull'esistenza di Gesù significa solo che non avendo prove concrete essa è ben consapevole e cosciente che Cristo è un personaggio di fantasia e quindi la Chiesa sta imbrogliando l'umanità nella consapevolezza di farlo".

...........[cut]...

.... Gli studi di Cascioli con la dimostrazione della "non esistenza di Cristo", distruggono in un solo colpo e in pochi minuti la dottrina cristiano cattolica. Per evitare ciò la Chiesa dovrebbe esibire all'umanità prove storiche dell'esistenza di Cristo, prove inconfutabili, prove ammissibili concrete e non i soliti argomenti di teologia e catechismo.



Molti o tutti di coloro che oggi vengono chiamati impropriamente 'casciolani', perchè sostenitori acritici delle tesi di Luigi Cascioli, mostrano di non aver mai considerato o riflettuto sul fatto che se la chiesa facesse seguito alle richieste dei 'negazionisti', casciolani od altro, mettendo sul tavolo della storia le prove dell'esistenza storica di Gesù di Nazareth, allora davvero si avrebbe la caduta del cristianesimo da un giorno all'altro!...

Ed è proprio per questo motivo che gli apologeti, più o meno ufficiali, della ecclesia romana si affidano a delle puerili quanto pseudo 'prove' (o comunque prove abbondantemente mistificate), le quali non aiutano assolutamente a dirimere tutti i dubbi riguardanti la storicità di Gesù di Nazareth!

La differenza tra il Gesù della fede (quello 'commercializzato' dai padri fondatori di 19 secoli fa) e quello della storia è ABISSALE!..

Quando alfine questa figura storica emergerà dalle 'brume' che circondano l'allucinante castello di menzogne e di inganni edificato dai padri falsari del II secolo e tenuto in vita dai loro successori sino ai nostri giorni, a prezzo di spaventosi crimini contro l'umanità, allora tutti capiranno la sostanza di ciò che vado esponendo da diversi anni a questa parte....


Saluti


Veritas

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MessaggioInviato: 02/11/2009, 18:37 
Carissimo Veritas

Sicuramente quando riconsegnerai alle foltissime folle cristiane,
il tuo vero Gesù, da Lidda.
Sicuramente ti eleggeranno come loro nuovo papa, ONORIS CAUSA.

Saluti Cecco


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MessaggioInviato: 02/11/2009, 22:39 
Cita:
Cecco ha scritto:

Carissimo Veritas

Io sarò ostinato, ma permettimi, diamoci la mano. Ora ti voglio fare una domanda:
Adesso che con tanta fatica hai ritrovato il tuo Gesù di Nazareth
lapidato a Lidda, cosa andrai a dire al Papa e a tutto il santo clero,
che hai ritrovato Gesù? E che noi lo avevamo perso.
Le letture fanno molto bene, e se non sbaglio non sono solo in
compagnia di Cascioli, c'è anche Tranfo, Donnini, Filipponi, Salsi, Dalla
Teva, De Angelis, Jeudda, nochiesa, questi sono i recenti. Ti sembra Poco?
Un saluto Cecco



"... Adesso che con tanta fatica hai ritrovato il tuo [b]Gesù di Nazareth lapidato a Lidda."[/b]

Il 'Gesù lapidato a Lydda' non è stato trovato 'adesso' da me, ma sin da quando, 'incuriosito' dalle tesi dell'ottimo David Donnini, ho iniziato a condurre ricerche per mio conto, grazie agli 'inputs' che il Donnini, con il suo lavoro, mi ha fornito. Da allora di strada ne ho fatta tantissima, ma mi è costato anche tanto sul piano umano e sociale, visto che per mantenere una certa costanza nelle ricerche (altrimenti sarebbero state dispersive) ho dovuto dedicare ad esse tutto il mio tempo libero.

Quando poi mi sono reso conto che il mio lavoro, almeno potenzialmente, avrebbe potuto contribuire molto all'emancipazione di centinaia e centinaia milioni di fedeli, ignobilmente plagiati da persone senza scrupoli, le quali non hanno esitato, per meri scopi di ritorno materiale, a portare avanti la menzogna costruita a 'tavolino' da coloro che li avevano preceduti tanti secoli fa, allora il mio impegno è decuplicato, costringendomi davanti al computer sia di giorno che di notte, in una ricerca che a volte, quando mi sentivo sicuro di essere vicino al recupero di un dato importante, diventava quasi 'frenetica'.

Ciò che ho 'ritrovato' ultimamente (ma solo per il fatto che sino ad oggi avevo trascurato una tale ricerca, perchè alle prese con temi che ritenevo più importanti) è la figura di Gesù di Nazareth tra i personaggi di cui si è occupato Giuseppe Flavio nel contesto della sua Guerra Giudaica, soprattutto per ciò che concerne la fase più drammatica: l'assedio e la distruzione di Gerusalemme!

Mentre nell'opera autobiografica di Giuseppe Flavio "Gesù il Galileo" (così definito negli stessi vangeli) è agevolmente rintracciabile, grazie soprattutto all'importantissimo contributo dato dalla citazione dello storico pagano Hierocles e, a sua volta, citata dal dottore della chiesa Lattanzio, dal momento che l'opera di Hierocles, 'L'amante della verità', è andata 'perduta', nella Guerra Giudaica, scritta da Giuseppe Flavio ad appena alcuni anni dalla fine di detta guerra, il personaggio scompare totalmente, malgrado il notevole rilievo che tale figura deve avere avuto. Perchè?... Penso che ognuno possa rispondere da sè a tale domanda..

Uno spunto derivante dalla lettura del 'vangelo degli Ebrei'(*) e dal commento che ne è stato fatto, mi ha permesso di identificare, con pochissimi dubbi, il Gesù di Nazareth scomparso dalla Guerra Giudaica di Giuseppe, in virtù del 'pio' intervento di santi scribi falsari!.. Rileggendo le caratteristiche di tale personaggio, quasi come un 'lampo' mi è tornato alla mente un particolare molto importante, che Tertulliano aveva citato nelle sue opere. Sino al momento della mia recente 'scoperta', io avevo interpretato diversamente tale importantissimo dato. Ora, con il senno di poi, ho potuto intuire senza equivoci la sua reale portata!

"..in compagnia di Cascioli, c'è anche Tranfo, Donnini, Filipponi, Salsi, Dalla Teva, De Angelis, Jeudda, nochiesa, questi sono i recenti. Ti sembra Poco? "

Aldilà delle persone che tu hai citato, ed alle quali va tutta la mia stima, esiste una realtà fatta di migliaia e migliaia di eruditi di professione, scrittori, storici, esegeti, etc, per i quali la tesi della non esistenza storica di Gesù di Nazareth non è neppure da prendere in considerazione, stante la sua improbabilità.

Paradossalmente, è proprio la figura di Giovanni di Gamala ad essere ritenuta non storica, a fronte dell'assenza di evidenze riscontrabili con i normali dispositivi di indagine storica, in possesso all'erudizione ufficiale. Tuttavia io, in virtù delle mie ricerche, le quali mi hanno consentito di superare i convenzionali ostacoli scaturiti da una ricerca esegetica troppo 'appiattita' sul Gesù della fede, sono riuscito a scoprire le tracce, o comunque significativi indizi, che portano alla figura di Giovanni di Gamala.

Saluti


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Nota:

(*) - o, per la verità, di ciò che rimane di esso nelle citazioni dei vari 'padri della chiesa': cosa che attesta la notevole diffusione del testo da cui l'autore (o gli autori) di tale vangelo trasse il materiale per il proprio testo. Un testo che, quasi sicuramente, ebbe origine all'interno della comunità ebionita 'giovanneo-giacobita', e poi utilizato come fonte dagli appartenenti alla comunità ebionita 'gesuana'. Da tenere presente che nel mondo dell'ebionismo giovanneo-giacobita, la figura di Gesù era vista tutt'altro che positivamente, come dimostrano i testi dei Mandei, dove Gesù è visto addirittura come un 'traditore'. Motivazioni storico-ambientali giustificano razionalmente una tale presa di posizione mandea, a prescindere se si condividano o meno le premesse ad una tale posizione. (presunto coinvolgimento di Gesù nella morte di Giovanni il Battista). Tali considerazioni rendono più che palese il fatto che nessun legame può essere MAI esistito tra lo gnoticismo gesuano e, successivamente, il catto-cristianesimo, nel cui contesto dottrinale i fondatori falsari affondarono con rapacità le proprie mani, per estrarne elementi utili al loro progetto 'creativo', con quelli che i padri della chiesa chiamarono falsamente, in modo volutamente deviante, 'giudeo-cristiani': vale a dire la 'chiesa' ebionita di Gerusalemme, guidata dal fratellastro di Gesù Giacomo il 'Giusto'.


Veritas

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Ultima modifica di Veritas il 02/11/2009, 23:13, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 02/11/2009, 23:05 
Cita:
Cecco ha scritto:

Carissimo Veritas

Sicuramente quando riconsegnerai alle foltissime folle cristiane,
il tuo vero Gesù, da Lidda.
Sicuramente ti eleggeranno come loro nuovo papa, ONORIS CAUSA.

Saluti Cecco



Puoi essere certo sin da ora che rifiuterò l'incarico!


Saluti


Veritas

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MessaggioInviato: 03/11/2009, 10:53 
Carissimo Veritas

Per ulteriori accertamenti, il tuo Gesù di Nazareth lapidato a Lidda,
per caso era Gesù Barabba?

Un saluto con ringraziamento Cecco D'Ascoli


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MessaggioInviato: 03/11/2009, 18:40 
Cita:
Cecco ha scritto:

Carissimo Veritas

Per ulteriori accertamenti, il tuo Gesù di Nazareth lapidato a Lidda,
per caso era Gesù Barabba?

Un saluto con ringraziamento Cecco D'Ascoli



Bene, vedo che ora il dibattito prende una piega più produttiva.

Che il 'Barabba' dei vangeli canonici sia stato Gesù, ce lo confermano gli stessi patristi, come ad esempio Origene, i quali nei loro commentari alle varie opere neotestamentarie, chiamano Barabba 'Iesoun' (Iesoun Barabban).

Secondo i vangeli, 'Barabba', cioè Gesù di Nazareth, venne fatto liberare da Pilato, dopo che era stato arrestato insieme ad altri a causa di un tumulto scoppiato in città (Gerusalemme) ed in cui rimase ucciso un uomo. Nelle sue opere, Giuseppe Flavio ci spiega chiaramente l'origine di tali tumulti, provocati, quasi sempre, da un sicario che, coperto dall'anonimato della folla, esegue una vendetta personale, o per 'commissione', su una vittima designata.

A confortare in modo più che soddisfacente la tesi secondo cui il Barabba liberato da Pilato fosse stato Gesù di Nazareth, contribuisce inaspettatamente le versione slava delle opere di Giuseppe Flavio, riscritte integrando in un solo lavoro(*) buona parte dei contenuti della Guerra Giudaica e di Antichità Giudaiche. In tale lavoro è detto ESPRESSAMENTE che Pilato fece liberare Gesù!...

Trova quindi una giustificazione razionale il fatto che, secondo le stesse cronache patristiche, nelle chiese dei primissimi secoli la figura di Pilato era riguardata quasi come quella di un santo (sic!) e per questo venerata!.. Se il ruolo svolto effettivamente da Pilato fosse stato realmente quello descritto dai vangeli, sarebbe stato non solo assurdo, ma decisamente allucinante il fatto che, malgrado tutto ciò, i primi cristiani venerassero la figura di Pilato!.. (**)

I falsari evangelisti, al fine di mitigare tale assurdità, hanno scritto che Pilato, praticamente, fu costretto ad assecondare la volontà dei 'perfidi' giudei (***) e far condannare Gesù alla crocifissione.

Tuttavia, gli stessi vangeli ci dicono anche che Gesù sarebbe stato fatto torturare da Pilato prima della crocifissione. Rimane oscuro il perchè un personaggio 'pio' e giusto, come ci viene rappresentato Pilato dagli evangelisti canonici, avrebbe dovuto far maltrattare Gesù in quel modo. Tutto ciò non può essere spiegato attraverso i normali percorsi razionali della mente umana, ma solo attraverso gli esilaranti sofismi di cui fanno quasi sempre sfoggio gli apologeti cattolici, ad uso e consumo dei 'creduli devoti'!..

Inoltre, l'aver costretto Gesù a portare la sua croce sino al luogo della crocifissione, è qualcosa di veramente 'pirotecnico' nell'economia falsaria dei santi evangelisti, visto che una tale procedura era assolutamente non convenzionale per la legislazione romana di quei secoli! Ergo, tutto ciò, se mai fosse accaduto, non poteva che scaturire dalla diretta volontà di Pilato: cosa ben strana per un procuratore che il Nuovo Testamento vorrebbe santo e 'pio', tanto da venire addirittura venerato presso le prime chiese!... Cosa è necessario di più per percepire la proterva falsità nell'operato dei 'santi' evangelisti?..

Ma perchè Gesù Barabba?..

Da quando è iniziata la speculazione esegetica su base scientifica, vale a dire da circa tre secoli a questa parte, si è molto speculato sul termine 'Barabba'.

Che la struttura originaria di tale parola fossa stata 'bar Abba', è da tempo chiaro a tutti gli esegeti e ricercatori 'vari'. Infatti, ciò è dovuto alla cosiddetta 'scripta continua', mediante la quale venivano redatti i testi greci dei primi secoli cristiani. In tale modalità non venivano lasciati spazi tra le varie lettere che componevano le varie parole del testo, pertanto la locuzione aramaica 'bar Abba' (patronimico) poteva essere restituita in questa forma dai traduttori oppure, per motivi 'inspiegabili', nella forma agglutinata, vale a dire Barabba.

E' evidente che solo coloro che avevano un minimo di dimestichezza con la lingua aramaica potevano percepire l'inganno e nei primi secoli cristiani erano pochissimi a trovarsi in queste condizioni, cosa che permise ai redattori delle varie opere neotestamentarie e patristiche di trattare i testi come meglio volevano loro.

Il significato più ricorrente che si è voluto attribuire all'apparente patronimico 'bar Abba' (figlio del Padre) è 'figlio di Dio'. Tuttavia, una simile interpretazione è piuttosto inconsueta ed atipica per le tradizioni giudaiche, visto che tutti gli ebrei, quasi per antonomasia, sono per definizione 'figli di Dio': ergo, rimarrebbe assurda la specificazione in tal senso di uno di loro!..

Solo recentemente e, credo, per la prima volta al mondo (scusa la mancanza di modestia), io sono riuscito a dare a tale apparente patronimico un'interpretazione assolutamente non convenzionale, grazie ad un'attenta considerazione di alcuni passaggi biblici e del mondo delle antiche sètte e comunità dell'ebraismo pre-giudaico (cioè prima della riforma di Giosia: 650-600 a.c.).

Da tale studio è emerso che la locuzione patronominale 'bar Abba' non aveva alcuna valenza trascendentale e che, pertanto, l'interpretazione convenzionale 'figlio di Dio' è assolutamente un'ingiustificabile forzatura. Infatti, l'Abba del patronimico non è altro che un sostantivo riferito ad un antico patriarca della tradizione ebraica. Dunque, tale apparente patronimico serviva ai giudei ortodossi, ancora al tempo di Gesù, per indicare i discendenti, o presunti tali, di questo antico patriarca. Questi 'benè Abba' (figli del Padre) erano aggettivati anche con l'attributo 'santi'.

Vediamo ora alcuni passaggi degli Atti degli Apostoli:

Atti 1:23 - Ne furono proposti due, Giuseppe detto Barsabba, che era soprannominato Giusto, e Mattia.

Atti 15:22 - Allora parve bene agli apostoli e agli anziani con tutta la chiesa, di scegliere tra di loro alcuni uomini da mandare ad Antiochia con Paolo e Barnaba: Giuda, detto Barsabba, e Sila, uomini autorevoli tra i fratelli.

In questi due distinti casi si può osservare che i falsari della 'prima ora' non solo mantennero agglutinati i termini 'bar' e 'Abba', ma aggiunsero addirittura una 's' (Barsabbba) al fine di completare la mistificazione, tesa a rendere impenetrabile il reale significato del patronimico 'bar Abba'!

Come si può notare, Giuseppe 'Barsabba' era definito anch'egli GIUSTO: tutto ciò non fa che confermare la circostanza che il l'attributo 'Giusto' non venne coniato solo per Giacomo il "Giusto" (o il minore: fratellastro di Gesù), ma che esso serviva per indicare una certa categoria dei 'benè Abba': vale a dire quella dei 'nasurei' o setta di Giovanni il Battista, fiorità dalla comunità dei nazareni: gli originari 'benè Abba' e 'santi'.

Perchè 'Giusti'?...

Tale attributo scaturisce dalla figura mitologica di Enoch. Questa figura carismatica, ritenuta incarnata in Giovanni il Battista dai suoi seguaci (tra cui anche Gesù, quando quest'ultimo faceva ancora parte della setta di Giovanni), era definita, dall'immaginario comune ebraico, come il GIUSTO che 'camminò' con Dio. (e da questi assunto in cielo mentre era ancora in vita: leggenda applicata poi anche alla figura gesuana e ad altre figure più o meno storiche)

Dal momento che l'Enoch in questione (chiamato anche Enosh) era ritenuto il figlio di Caino, i giudei contemporanei di Gesù e Giovanni il Battista, chiamavano gli appartenenti alla setta di quest'ultimo con il dispregiativo attributo 'CAINITES', che gli evangelisti falsari mutarono in "canaites" (o 'cananeo': presunto abitante di Qana). Ergo, dal momento che Simon Pietro ed il suo fratello Andrea furono inizialmente seguaci di Giovanni il Battista, è sin troppo evidente che quel Simone il 'cananeo' che compare nella lista degli 'apostoli', altri non fu che Simon Pietro!


Saluti

_____________________________

Note:

(*) - aspetto questo molto singolare, se si pensa che anche l'opera del famigerato 'Hegesippus' venne ottenuta secondo un tale metodo. Questo potrebbe autorizzare a ritenere che la versione 'slava' di Giuseppe Flavio non sia stata altro che una rivisitazione 'ispirata' del lavoro originario di Hegesippus, il quale, secondo le citazioni patristiche, si articolava in 5 volumi.

(**) - tra l'altro descritto come un ignobile criminale da Giuseppe Flavio, il quale ci dice che alla fine del suo mandato (26-36) il suo diretto superiore (Vitellio) lo fece arrestare e poi lo inviò a Roma, affinchè Pilato potesse giustificarsi davanti a Cesare (Tiberio) per i suoi crimini.

(***) - cosa assurda per un procuratore cinico e sanguinario quale fu Pilato, il quale, come ampiamente testimoniato da Giuseppe Flavio, non teneva in NESSUN CONTO l'opinione dei suoi sudditi giudaici!


Veritas

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MessaggioInviato: 03/11/2009, 20:25 
Carissimo Veritas

Quasi quasi mi sto riconvincendo, non perche lo riporti tu, ma
soprattutto perche ce lo raccomanda con assoluta veritas il nostro caro
ORIGENE.

Ora leggiamo insieme questo post, trovato mentre peregrino mi
aggiravo nei meandri internettiani;
Estratto da: http://www.arcadia93.org/IL%20VELO%20DI%20ISIDE.pdf
Yeshu ben Pandera, definito un operatore di miracoli,
vissuto durante il regno di Alessandro Jannaeus (106-79 a.C.), uno dei
più crudeli tra i re Maccabei. Questo Yeshu ben Pandera, assunse il
ruolo di profeta della fine dei tempi, a capo dei Farisei fomentò moti
popolari che rovesciarono il re. Morì appeso insieme ad altri 800 il
giorno della vigilia della Pasqua ebraica.
E’ questo il personaggio citato nel Talmud, nel Toledot Yeshu.

Yeshu ben Stada fu un agitatore giudeo che diede non pochi grattacapi
ai Romani nei primi anni del secondo secolo. Egli morì nella città di
Lydda (venticinque miglia da Gerusalemme) per mano di un gruppo di
crocifissione romano.
Saluti saluti Cecco


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MessaggioInviato: 04/11/2009, 02:35 
Cita:
Cecco ha scritto:

Carissimo Veritas

Quasi quasi mi sto riconvincendo, non perche lo riporti tu, ma
soprattutto perche ce lo raccomanda con assoluta veritas il nostro caro
ORIGENE.



"..Quasi quasi mi sto riconvincendo, non perche lo riporti tu ..

Beh, non ho mai preteso tanta 'autorevolezza'...

Cita:
Ora leggiamo insieme questo post, trovato mentre peregrino mi
aggiravo nei meandri internettiani;
Estratto da: http://www.arcadia93.org/IL%20VELO%20DI%20ISIDE.pdf
Yeshu ben Pandera, definito un operatore di miracoli,
vissuto durante il regno di Alessandro Jannaeus (106-79 a.C.), uno dei
più crudeli tra i re Maccabei. Questo Yeshu ben Pandera, assunse il
ruolo di profeta della fine dei tempi, a capo dei Farisei fomentò moti
popolari che rovesciarono il re. Morì appeso insieme ad altri 800 il
giorno della vigilia della Pasqua ebraica.
E’ questo il personaggio citato nel Talmud, nel Toledot Yeshu.



Ci sono tante inesattezze in ciò che hai riportato che quasi si sfiora l'assurdità!

Non so se sei stato tu a fare confusione o l'estensore dell'articolo che tu hai 'linkato' e che non ho avuto ancora l'occasione di leggere. Comunque sia, qui si sono confusi i semi di zucca con i fagioli!

L'episodio degli 800 crocifissi non ha NULLA a che vedere con la presunta vicenda di Yeshu ben Pandera! Il re legato all'episodio riguardante questo personaggio, fu GIOVANNI IRCANO I, fratello di Alessandro Janneo e primo marito della regina Alessandra Salome, la quale sposò il cognato Alessandro dopo la morte del marito. Vediamo sotto l'estratto dal Talmud in cui è narrata tale vicenda:

Talmud - Shabbat 107b, Sotah 47a [vii]

Quando Giovanni [Ircano] [viii] uccideva i rabbi, rabbi Yehoshua ben Perachiah e Yeshu fuggirono ad Alessandria d’Egitto. Quando vi fu pace, rabbi Shimeon ben Shetach mandò a chiamarli(…). Yeshu se ne andò, appese una tegola e si inginocchiò davanti ad essa [adorandola].(…) Yeshu [il Nazoreo] praticava la magia e ingannò e condusse Israele fuori della retta via.

Da tenere presente che mentre rabbi Yehoshua ben Perachiah è personaggio solidamente attestato nella tradizione giudaica, al contrario nulla è conosciuto di questo Yeshu associato a tale personaggio. Da ricordare, inoltre, che Yeshu non fu un nome utilizzato dai giudei, in quanto si trattò di un acronimo che sottendeva una frase spregiativa, ragion per cui ben difficilmente un genitore giudeo avrebbe messo un siffatto nome al proprio figlio.

Come ho già fatto notare, non è escluso che ai tempi della regina Alessandra e del marito Alessandro Janneo possa essere esistito un personaggio che avesse avuto caratteristiche analoghe a Gesù di Nazareth e che per questo fosse stato indicato anch'egli con l'acronimo sopra citato: vale a dire 'YESHU'.

Dal momento che l'episodio narrato ha forti analogie con quanto accadde tra Gesù ed il suo maestro Giovanni il Battista (in ebraico YEHOCHANAN ben ZECHARYAH: foneticamente molto simile a Yehoshua ben Perachiah), non è da escludere che l'estensore del passaggio talmudico abbia sfruttato la figura dello Yeshu dei tempi di re Alessandro per nascondervi dietro il Gesù di Nazareth, e sfuggire così alla criminale opera degli inquisitori cattolici.

"..Questo Yeshu ben Pandera, assunse il ruolo di profeta..."

Questo dato che tu hai citato, oltre ad essere probabilmente aderente alla realtà storica, si concilia perfettamente con le mie più recenti scoperte: vale a dire che Gesù si riteneva un PROFETA e NON un figlio di Dio (almeno finchè egli visse in Palestina). Vediamo quest'altro passaggio talmudico:

Talmud Sanhedrin 106 a

Rabbi Yochanan disse (a proposito di Balaam): “Nei suoi inizi un profeta, alla fine un ingannatore”. Rabbi Papa disse: “Questo è ciò che dicono: ella era discendente di principi e governanti, poi fu la prostituta di falegnami”.

La figura di Balaam (personaggio attestato nella Bibbia) venne utilizata, dagli autori talmudici, quale 'controfigura' per nascondervi dietro il personaggio Gesù di Nazareth. Dal momento che l'interpretazione della prima frase, quella attribuita a Rabbi Yochanan, potrebbe riferirsi anche al Balaam biblico, gli astuti rabbini accostarono tale frase a quella relativa a Rabbi Papa, dove il richiamo alla figura dei 'falegnami' non lascia adito a dubbi circa l'identità di tale donna e, di conseguenza, di quella del Balaam (Gesù) citato nella prima frase.

".. Nei suoi inizi un profeta...etc.": il riferimento è appunto alla sua iniziale 'fase' palestinese. Fuori della Palestina Gesù subì un'involuzione incredibile, che lo portò ad abbracciare convintamente il modello pagano greco-romano, con particolare predilezione per la figura di Pitagora, considerato a buon diritto il padre dello gnosticismo (o 'fede iniziatica'). Fuori della Palestina egli fu considerato anche un 'veggente': vale a dire un personaggio 'sopra le righe', in grado di prevedere fatti che sarebbero accaduti da lì a poco. Questo aspetto appare anche negli scritti patristici.

Cita:
Yeshu ben Stada fu un agitatore giudeo che diede non pochi grattacapi
ai Romani nei primi anni del secondo secolo. Egli morì nella città di
Lydda (venticinque miglia da Gerusalemme) per mano di un gruppo di
crocifissione romano.
Saluti saluti Cecco



Questo è quanto riportato nell'articolo citato?...

'Yeshu ben Stada', al secolo Gesù di Nazareth, venne LAPIDATO dai GIUDEI (e non dai romani!) nella cittadina di Lydda, situata a circa venti miglia a nord-ovest di Gerusalemme. Tale evento ebbe luogo intorno all'anno 72. Quasi sicuramente, in tale circostanza venne giustiziato anche il suo fratello gemello Giuda Tomaso, visto che i martiriologici cristiani lo riportano giustiziato (in India!) proprio nell'anno 72. E' dunque chiaro che Gesù non poteva essere ancora in vita nei primi anni del secondo secolo!


Saluti


Veritas

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MessaggioInviato: 04/11/2009, 10:20 
Carissimo Veritas
Riporto il tuo: **L'episodio degli 800 crocifissi non ha NULLA a che vedere con la presunta vicenda di Yeshu ben Pandera! Il re legato all'episodio riguardante questo personaggio, fu GIOVANNI IRCANO I, fratello di Alessandro Janneo e primo marito della regina Alessandra Salome, la quale sposò il cognato Alessandro dopo la morte del marito. Vediamo sotto l'estratto dal Talmud in cui è narrata tale vicenda: L'episodio degli 800 crocifissi non ha NULLA a che vedere con la presunta vicenda di Yeshu ben Pandera! Il re legato all'episodio riguardante questo personaggio, fu GIOVANNI IRCANO I, fratello di Alessandro Janneo e primo marito della regina Alessandra Salome, la quale sposò il cognato Alessandro dopo la morte del marito. Vediamo sotto l'estratto dal Talmud in cui è narrata tale vicenda:**

Estratto da: http://www.arcadia93.org/IL%20VELO%...%20ISIDE.pdf
Yeshu ben Pandera, definito un operatore di miracoli, vissuto durante il regno di Alessandro Jannaeus (106-79 a.C.), uno dei più crudeli tra i re Maccabei. Questo Yeshu ben Pandera, assunse il ruolo di profeta della fine dei tempi, a capo dei Farisei fomentò moti popolari che rovesciarono il re. Morì appeso insieme ad altri 800 il giorno della vigilia della Pasqua ebraica.
E’ questo il personaggio citato nel Talmud, nel Toledot Yeshu.

Da altra fonte: http://www.google.it/search?hl=it&q=Sot ... =&aq=f&oq=
Uno dei successori di Jonatan, Alessandro Janneo (103-76 a.C.), per vendicarsi dei Farisei che lo avevano tradito, li fa crocifiggere a centinaia uccidendo sotto i loro occhi i loro parenti. Ed è questa la prima volta che tale supplizio viene applicato da Ebrei ad altri Ebrei.In breve i Maccabei, da liberatori della nazione, si trasformano in tiranni che non diversamente degli altri re ellenistici, cercano di ritagliarsi un regno e di formare una dinastia politico-sacerdotale.

Il sommo sacerdote sadduceo Alessandro Janneo (in carica dal 103 al 76 a.E.V.), mandò alla crocifissione 800 farisei e fece trucidare le loro mogli e i loro figli davanti ai loro occhi mentre stavano morendo appesi

Libro XIII:379 - 2. Alessandro fuggì poi sulle montagne ove, per compassione verso di lui, a causa di questo rovescio subito, seimila Giudei si radunarono attorno a lui; e Demetrio, allarmato, si ritirò. Ma in seguito, i Giudei si schierarono contro Alessandro, furono sconfitti e molti perirono in battaglia.

Libro XIII:380 I più potenti dei suoi nemici, egli, però, li rinchiuse e assediò nella città di Bethroma; quando prese la città e li ebbe in suo potere, li portò indietro a Gerusalemme. E qui compì un'azione di una crudeltà senza pari: mentre egli se ne stava banchettando in luogo aperto con le sue concubine, ordinò che fossero crocifissi circa ottocento Giudei e, mentre quegli infelici erano ancora vivi, davanti ai loro occhi fece trucidare i figli e le mogli.

Vedi amico mio, io prima di riportare un avvenimento che ritengo accettabile, lo approfondisco cercando diverse fonti, poi lo espongo, per leggerlo. Un saluto e forza con la ricerca in tutti i campi.
Cecco


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MessaggioInviato: 04/11/2009, 12:30 
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Cecco ha scritto:

..Vedi amico mio, io prima di riportare un avvenimento che ritengo accettabile, lo approfondisco cercando diverse fonti, poi lo espongo, per leggerlo. Un saluto e forza con la ricerca in tutti i campi.



Con questo vuoi dire che le mie ricerche e le mie analisi sono superficiali?.....

Cita:
Estratto da: http://www.arcadia93.org/IL%20VELO%...%20ISIDE.pdf
Yeshu ben Pandera, definito un operatore di miracoli, vissuto durante il regno di Alessandro Jannaeus (106-79 a.C.), uno dei più crudeli tra i re Maccabei. Questo Yeshu ben Pandera, assunse il ruolo di profeta della fine dei tempi, a capo dei Farisei fomentò moti popolari che rovesciarono il re. Morì appeso insieme ad altri 800 il giorno della vigilia della Pasqua ebraica.
E’ questo il personaggio citato nel Talmud, nel Toledot Yeshu.



Di solito io espongo dettagliatamente, anche quando non richiesto, le mie esposizioni, tanto da essermi 'guadagnato' la critica di essere troppo 'prolisso' e addirittura 'noioso'. Tenendo però presente da quale 'pulpito' veniva il rimprovero, non mi sono preoccupato soverchiamente, dal momento che lo scopo inconfessabile di tale personaggio, secondo le 'istruzioni' ricevute, era quello di far sì che le mie esposizioni rimanessero oggetto di discussione per soli 'adetti ai lavori', senza estenderle alla massa di coloro che hanno poca dimestichezza con tali argomenti e che rappresenta, però, la quota più importante in quanto a numero di persone.

Ora, però, mi accorgo che malgrado la mia 'prolissità' nell'esporre dettagliatamente i miei costrutti, il senso di ciò che scrivo non viene recepito da tutti nella stessa maniera. (almeno secondo i PM ricevuti!)

Io ti ho riportato pedissequamente la vicenda trattata dal Talmud, a cui sono legati i nomi di Yeshu e di Yehoshuah ben Perachiah. Il re legato a tale vicenda, come tu puoi prendere facilmente atto, è GIOVANNI IRCANO I e quindi NON Alessandro Janneus! Se tu non sei d'accordo, non devi lasciar intendere che io sia poco accurato nelle mie ricerche e nei miei studi, ma te la devi prendere con il rabbino estensore del passaggio sopra menzionato!...

Dal momento che Alessandro Janneo subentrò sul trono d'Israele subito dopo la morte di Giovanni Ircano I, suo fratello, è ovvio che è valida anche l'affermazione, da te riportata, secondo la quale "ai tempi di Alessandro Janneus visse Yeshu ben Pandera".

Ciò che invece è inconciliabile con quanto sopra, è quello che è riportato nell'incipit delle Toldoth Yeshu:

«Nell’anno 3671 (circa il 90 a.C.) nei giorni di Re Jannaeus, una grande sciagura colpì Israele, quando nacque un uomo indegno della tribù di Giuda, il cui nome era Giuseppe Pandera. Lui visse a Bethlemme in Giudea. Vicino alla sua casa abitava una vedova con la sua amabile e casta figlia di nome Miriam. Miriam fu promessa in sposa a Yohanan, della casa reale di Davide, un uomo istruito nella Torah e nel timore di Dio. »

E' evidente che una tale versione esclude nel modo più categorico che Yeshu possa essere esistito al tempo di Giovanni Ircano I, come riportato nel passaggio talmudico, visto che Ircano PRECEDETTE e NON seguì il regno del fratello Alessandro Janneo!

Il fatto poi che questo Yeshu possa essere stato vittima della furia di Alessandro Janneo, il quale, secondo quanto riportato da Giuseppe Flavio, fece crocifiggere 800 giudei suoi avversari e, nello stesso tempo, fece anche massacrare davanti a loro le proprie famiglie, è un'intrepretazione personale dell'autore de 'Il velo di Iside', dal momento che in nessun testo rabbinico, che io sappia, è riportata una simile notizia!...

«Il sommo sacerdote sadduceo Alessandro Janneo (in carica dal 103 al 76 a.E.V.), mandò alla crocifissione 800 farisei e fece trucidare le loro mogli e i loro figli davanti ai loro occhi mentre stavano morendo appesi»

Questo aspetto mi era noto, probabilmente, da prima che lo fosse a te, dal momento che già diversi anni fa io ne trassi lo spunto per avanzare l'ipotesi circa la presunta genesi della famigerata 'strage degli innocentini', attribuita ad Erode il Grande: una panzana stratosferica che non ha eguali nel contesto neotestamentario, dove, come tu sai, le panzane e le varie enormità abbondano 'generosamente', tanto che si può confortevolmente parlare di amenità evangeliche!

I passaggi flaviani 'Libro XIII:379' e 'Libro XIII:380' NON SUPPORTANO minimamente la tesi secondo cui Yeshu ben Pandera venne anch'egli crocifisso insieme agli altri 799 disgraziati. Ergo, il fatto che tu li abbia riportati a scopo di esempio circa la tua 'scrupolosità' esegetica, a fronte della mia 'superficialità', mi lascia quantomeno scioccato...

Ti ricordo, infine, che sono ASSOLUTAMENTE fuori strada coloro che pensano di ricostruire la storia del cristianesimo ed il vero profilo di Gesù di Nazareth, basandosi semplicemente sulle opere di Gesù Flavio, i cui testi, tra l'altro, sono stati sottoposti a notevole 'tormento' letterario, teso a far scomparire dalla narrativa tutto ciò che ai santi falsari poteva apparire compromettente per il loro 'sacro' castello di menzogne.

Infine, vale la pena rimarcare, stante almeno il modo con cui ti proponi, che a te sembra stia molto più a cuore dimostrare la non esistenza storica di Gesù di Nazareth, piuttosto che ricostruire la storia delle vere origini del cristianesimo, specialmente alla luce del fatto che l'esistenza storica di Gesù NON INFICIA assolutamente l'esistenza storica di Giovanni di Gamala e della sua vicenda umana: aspetto con il quale io mi ritrovo assolutamente d'accordo, sebbene la mia riscotruzione circa la figura di Giovanni ben Giuda (o 'di Gamala') si differenzia dalle altre, anche se non in modo sostanziale.

Ho già fatto rimarcare che la tesi di un Gesù non-storico è quella di gran lunga più preferita dal santo clero falsario, il quale, al contrario, cerca furiosamente di contrastare qualsiasi speculazione nel retroterra sociale ed umano di un Gesù storico...

Comunque, vale la pena di far notare che in questo forum trovano posto tutte le varie opinioni in merito agli argomenti trattati, e nessuno ti impedisce di presentare e sostenere le tue argomentazioni, così come nessuno mi impedisce di esporre le mie. Sarà poi chi legge a 'sposare' questa o quella tesi, in funzione della credibilità che egli, in perfetta autonomia, deciderà di assegnare....


Saluti


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MessaggioInviato: 04/11/2009, 14:54 
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Il primo link è una pubblicazione di antichità giudaiche... ma subbbito dopo c'è un vampiro da esorcizzzzzzzzare con aglio e acqua Lete... [}:)] [}:)] [}:)]
Cecco cecchino non fare il maldestrino con me, mi è venuto un colpo quando ho visto i link "eruditi"...



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Carissimo Peppe

Vedi io mi sono appassionato morbosamente a questi studi, ed ogni volta che io vengo a sapere delle novità che si differenziano da studi, chiamiamoli ARPIOLIDI, non sparo cavolate, ma vado a ricercare se ci sono possibili veritas. Così mi sono imbattuto in ARCADIA93, ed ho letto il tutto. In questo sito addirittura si parla della storia dei 19 vari Gesù, e i loro periodi storici. Non ho fatto altro che riportare i due Yeshu ben Pandera e Yeshu Ben Stada. Spiegami il perche del Cecco Cecchino,

Ringraziandoti ti saluto Cecco


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Errata corrige:

Cita:
Veritas ha scritto:

.. Dal momento che Alessandro Janneo subentrò sul trono d'Israele subito dopo la morte di Giovanni Ircano I, suo fratello, è ovvio che è valida anche l'affermazione, da te riportata, secondo la quale "ai tempi di Alessandro Janneus visse Yeshu ben Pandera".



Avevo letto la storia riguardante i Maccabei parecchi anni fa, ed è dunque perdonabile il 'lapsus' a cui sto per porre rimedio.

In realtà, il re fratello di Alessandro Janneo (Gionathan all'anagrafe), che precedette quest'ultimo sul trono, NON fu Giovanni Ircano I ma Aristobulo, all'anagrafe Giuda. Giovanni Ircano I fu, in realtà, il padre dei due fratelli, unitamente al terzo figlio Antigono, all'anagrafe Mattathia.

Un dubbio 'virtuoso' mi ha spinto a rinfrescare la memoria.


Saluti


Veritas

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MessaggioInviato: 05/11/2009, 00:17 
Cita:
peppe ha scritto:

Cita:


Il primo link è una pubblicazione di antichità giudaiche... ma subbbito dopo c'è un vampiro da esorcizzzzzzzzare con aglio e acqua Lete... [}:)] [}:)] [}:)]
Cecco cecchino non fare il maldestrino con me, mi è venuto un colpo quando ho visto i link "eruditi"...



da: http://it.wikipedia.org/wiki/Filone_di_Alessandria

Cita:
«Filone di Alessandria, noto anche come Filone l'Ebreo (Alessandria d'Egitto, 20 a.C. ca – 50 d.C. ca), fu un filosofo ellenistico di cultura ebraica.»



Leggiti questa 'chicca' del Nicolotti:

da: http://lnx.catechista.it/index2.php?opt ... &Itemid=56

Cita:
Appendice II

IL CONTESTO STORICO, SOCIALE E RELIGIOSO
DEL NUOVO TESTAMENTO

a cura di Andrea Nicolotti

Filone d’Alessandria.

Nacque intorno al 25 a.C da una ricchissima famiglia ebrea trapiantatasi in Alessandria; fu un filosofo di grande erudizione, istruito tanto nelle tradizioni giudaiche quanto nella letteratura e nella storia greca. Essendo suo principale interesse lo spiegare allegoricamente la storia e le leggi dell’Antico Testamento, è scarno di notizie storiche. Restano però due apologie in difesa dei Giudei di Alessandria che illustrano l’impero di Tiberio e Caligola, l’In Flaccum (Contro Flacco) e la Legatio ad Caium (Ambasceria a Gaio).4 Filone morì forse nel 25 d.C.



Hai capito l'antifona?....

Dal momento che Filone, 'stranamente', NULLA ci dice di Gesù e dei cristiani, meglio farlo morire prima (nel 25, sic!), così 'tutti' (i creduli devoti) possono 'capire' perchè non ne parla!... Qualcuno potrebbe 'stupirsi', ma 'noi' sappiamo che non è proprio il caso.....Si fa prima a perdere il pelo che non il 'vizio'!..

Saluti


Veritas
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